Mi trova concorde, ovviamente. L'azionario loro non lo hedgiano, io consiglio un hedge almeno al 50%. Sono punti di vista diversi e, ovviamente, non mi permetterei mai di pormi al di sopra di chi la gestione passiva l'ha inventata.
Tra i vari motivi che sono alla base del perché hedgiare un 50% c'è questo: l'andamento dei tassi di cambio è slegato da quello del mercato sottostante ed è imprevedibile. Se un investitore può tollerare un crollo del controvalore del portafoglio in concomitanza del crollo del mercato ed è felice di vedere crescere il valore quando il mercato sale, il tasso di cambio che va nella direzione sfavorevole potrebbe accentuare una discesa, smorzare una salita, causare una discesa in momenti di lateralità. E certi investitori, soprattutto se meno esperti, potrebbero essere colti di sorpresa ed essere spinti addirittura a interrompere l'investimento.
Vorrei soltanto aggiungere qualche considerazione sull'origine del mio punto di vista più generale in merito di rischio di cambio, così mi faccio anche un po' di pubblicità
: negli ultimi (quasi) due anni, ho scritto un articolo sui Lazy portfolios. Era iniziato con l'idea di fare qualche backtest e qualche considerazione generale ma, nel procedere con l'analisi, si è ramificato in più direzioni e alla fine è diventato parecchio vasto.
Ormai sono prossimo alla pubblicazione, che dovrebbe avvenire la settimana prossima (non so esattamente in che giorno) e vorrei approfittarne per condividere l'indice.
L'articolo sarà accessibile gratuitamente (non è nemmeno richiesta la registrazione gratuita) e condividerò il link appena disponibile ma - disclaimer sul conflitto di interessi - ci sarà un servizio di "Lazy portfolios modello" annesso per chi lo desidera (che potrebbe interessare a una minoranza di investitori o consulenti), la cui consultazione sarà accessibile soltanto agli utenti pro.
Come dicevo l'articolo è lungo (non si legge in 10 minuti) ma non è nemmeno necessario leggerlo tutto, anche se io lo consiglio. Questo è l'indice:
- Introduzione
- Vantaggi e svantaggi
- Integrazione delle serie storiche degli ETF con gli indici
- Il rischio di cambio
- Elenco dei principali Lazy portfolios (in USD e in EUR) e degli ETF che li costituiscono
- Criteri di scelta degli ETF
- Perché esistono così tanti Lazy portfolios?
- Limiti dell'approccio di ottimizzazione classico (Markowitz) e Hierarchical Risk Parity
- Procedura e modelli di ottimizzazione. Il ribilanciamento
- L'alternativa: la strategia 1/N
- Lazy portfolios modello
- Classifiche finali: per portafoglio e per modello di ottimizzazione
- Lazy portfolios
- Modelli di ottimizzazione
- Heatmaps Lazy portfolios - Modelli di ottimizzazione
- Correlazione lineare tra i Lazy portfolios
- Analisi dei Lazy portfolios e presentazione dei risultati dei backtest
- Considerazioni generali sui Lazy portfolios e sulla diversificazione
- Primo e secondo livello di diversificazione
- Composizione, caratteristiche e risultati dei backtest di ogni Lazy portfolio
- World Bond
- World Stocks
- Two fund portfolios
- Warren Buffett
- Simple Path to Wealth
- Couch Potato
- Three Fund Bogleheads
- Second Grader's Starter
- Talmud
- Margaritaville
- Andrew Tobias
- Gyroscopic Investing Desert
- Permanent
- Core Four
- Bogleheads Four Funds
- No Brainer
- Larry
- Golden Butterfly
- All Weather
- Ivy
- Dynamic 60/40 Income
- Dynamic 40/60 Income
- Five Asset
- David Swensen Lazy Portfolio
- Coffee House
- Rob Arnott
- Ultimate Buy and Hold Strategy
- Ultimate Buy & Hold
- Dedalo Three
- Dedalo Four
- Dedalo Eleven
- Rendimenti rolling dei Lazy portfolios a 5 e 10 anni
- L'impatto del costo della consulenza finanziaria
- Confronto tra fondi flessibili a gestione attiva e i Two Fund Lazy portfolios
- ETF Vanguard LifeStrategy
- La gestione della parte obbligazionaria e della liquidità
- La scelta del Lazy portfolio
- Conclusioni
- Bibliografia