Se uno vuole farsi il pigro si fa il suo 60/40, 40/60 etc. e non lo tocca più.
Chi invece ha qualche conoscenza in più può fare delle variazioni in base alle condizioni di mercato.
Difficile farlo con le azioni dato che hanno movimenti più rapidi ed imprevedibili. Come avevo postato in altre discussioni il lump sum batte il dca 2 volte su 3. Ma quando il cape è molto elevato e si viene da un forte mercato toro come il precedente il costo in termini di performance del dca impatta meno o addirittura è vantaggioso. Io ho usato questa strategia, non ricordo di preciso quando ho iniziato il Dca ma era il 2019, poi durante il bear market ho fatto all in, in base alla mia asset allocation migliorando di parecchio le performance del portafoglio ( wld sto a +28%, wld momentum +35%, small value +65% con 42k di gain, robot +67%, emergenti +37%). Quindi le performances del mio portafoglio saranno dopate. Adesso chiaramente su azionario farò hold per decenni.
Sulla parte bond day dalio col suo all weather con 55% di bonds è passato al 96% stocks e 4% gold, da 55% a 0. Adesso i tassi sono negativi. Sui bond Il i tassi sono MOLTO negativi. Siamo sul -1,5% annui (state pagando per detenere bonds in portafoglio assumendovi pure il rischio tassi, quindi è possibile avere una performance negativa a doppia cifra). Ci sono alternative in questo momento storico.
Chiaramente poi questi cambi di asset allocation possono determinare una over performaces come sottoperformare. Io sulla parte core del portafoglio (70% azionario e 10% bond emergenti) ho buoni pmc, più bassi rispetto a se avessi fatto lump sum, quindi essendo la parte core avrò una over performance.
Per la parte tranquilla del portafoglio (20%) al momento rimango su cd in attesa di comprare gold e bonds a condizioni di mercato diverse.
Se aumentano i tassi in usa e il cambio continua a perdere potrebbe essere un buon momento per i treasury.