Nei vari libri che ho letto sul pf pigro non ho trovato riferimenti al pe o ptb come fattori per la costruzione del pf, hai qualche riferimento? Così approfondisco anch'io il tema!!
Ne parla Graham, ad esempio, nel suo libro L'investitore intelligente (consigliatomi qui sul forum), commentato da Jason Zweig, traduzione italiana del 2020 di Basilico). Più tardi cerco le pagine ove è citato. Sicuramente nel capitolo 8, ma anche in alcuni precedenti.
Non ci sono perché non servono, in un'ottica di investimento pigro.
Se ti vuoi mettere ad analizzarli ai fini di una scelta degli strumenti, ti stai trasformando in un gestore e quello che fai non è altro che gestione attiva. Fatta, però, senza avere gli strumenti né le capacità di un gestore attivo professionale (che già ha i suoi enormi problemi per fare meglio del mercato, seppure il problema più grosso derivi dalle alte commissioni).
In realtà, non intendevo riferirmi al P/E del singolo titolo, che comunque è pubblicizzato (non è necessario fare i conti), ma dell'indice che il pigro prende a riferimento.
Non credo però sia esatto dire che, così facendo, ti trasformi in un gestore attivo. Lo stesso Graham dice che in alcune condizioni non si possono acquistare azioni. In altre è bene lasciare la loro percentuale in misura ridotta. In altre ancora invece l'acquisto ha i fondamentali per potersi disinteressare alle quotazioni. Bene, queste ultime sono quando il P/E è sotto a 20 (o a 25) e il prezzo di borsa rispetto al patrimonio netto è pari ad 1 o comunque inferiore a 1,30.
Insomma, pigro e selezione della qualità dell'azione che compri non credo siano in antinomia.
Posso fare un pigro, scegliendo le allocazioni tra i vari asset, ma scegliendo con criterio nell'ambito dello specifico asset.
Così, posso combinare una girandola scegliendo non l'azionario globale MSCI world o all countries, ad esempio, ma un azionario value o enhanced value. In questo modo sono sicuro di aver comprato le azioni al giusto prezzo e non ad un multiplo eccessivo.
In altri termini, il portafoglio pigro è un metodo per l'investitore passivo (di cui parla anche Graham); la scelta del tipo di fondo azionario passivo è un modo per garantirsi che quell'azionario non sia strapagato.
gli ETF value in qualche modo tengono conto del PE (e forse del PTB) ma onestamente non ho mai approfondito il tema
Certo che ne tengono conto. L'enanced value tiene conto di tre criteri: P/E, PtB e rapporto fra il prezzo-utili attesi e il valore aziendale-flusso di cassa operativo. Se vedi:
- IWVL, siamo a 10,65 (P/E) e 1,26 (PtB);
- mentre VHYL 12,3 e a 1,8;
- e VWCE 17,4 e 2,8
(tutti dati di marzo).
Questi dati ci dicono che (le azioni in) VWCE è prezzato in borsa oltre il 60% (delle azioni dentro) di IWVL e il rapporto tra il prezzo di borsa del secondo fondo (VWCE) e il suo patrimonio netto è più del doppio di quello di IWVL.