Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XI)

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Altro documento interessante. Si è spesso parlato del Giappone come spauracchio dei portafogli pigri e dell'investimento in azioni: l'investitore che avesse fatto un bel Pic nel 1989 sarebbe rimasto a bocca asciutta per anni. In PAC non sarebbe andata poi tanto meglio. Eppure a ben guardare non è detto che sia proprio così. Infatti la frase esatta sarebbe "chi ha investito nell'indice big cap giapponese" ..

Un'interessante articolo a riguardo

https://www.google.com/url?sa=t&sou...4QFnoECB8QAQ&usg=AOvVaw0GURRX-PeB06lO8MtrtfkF

Forse nei mercati non USA, dove esistono bei carrozzoni statali inefficienti, la differenza è ancora maggiore, per quanto tali indici siano molto meno studiati del sp500 e del Russell 2000
 
A me piace citare il GInger Ale https://www.optimizedportfolio.com/ginger-ale-portfolio/ che usa sia bond long term per 10% che SCV per USA, developed and emerging. Il gap vs SP500 e` impressionante, su un arco temporale di circa 25 anni

Avevo notato anch'io questo portfolio, rimanendone molto colpito per le performance negli ultimi decenni. Intanto con il mio PAC mi sto focalizzando su azionario internazionale ed emergente Asia, ma in fase di ribilanciamento annuale credo proprio comincerò ad inserire una quota di SCV.

Altro documento interessante. Si è spesso parlato del Giappone come spauracchio dei portafogli pigri e dell'investimento in azioni: l'investitore che avesse fatto un bel Pic nel 1989 sarebbe rimasto a bocca asciutta per anni. In PAC non sarebbe andata poi tanto meglio. Eppure a ben guardare non è detto che sia proprio così. Infatti la frase esatta sarebbe "chi ha investito nell'indice big cap giapponese" ..

Un'interessante articolo a riguardo

https://www.google.com/url?sa=t&sou...4QFnoECB8QAQ&usg=AOvVaw0GURRX-PeB06lO8MtrtfkF

Forse nei mercati non USA, dove esistono bei carrozzoni statali inefficienti, la differenza è ancora maggiore, per quanto tali indici siano molto meno studiati del sp500 e del Russell 2000

Articolo molto interessante, domani me lo spulcio per bene. ;)
 
Avevo notato anch'io questo portfolio, rimanendone molto colpito per le performance negli ultimi decenni. Intanto con il mio PAC mi sto focalizzando su azionario internazionale ed emergente Asia, ma in fase di ribilanciamento annuale credo proprio comincerò ad inserire una quota di SCV.



Articolo molto interessante, domani me lo spulcio per bene. ;)

Ho provato a fare una versione europea del Ginger Ale https://backtest.curvo.eu/portfolio...S99AIoAtAFL0Asu0ZmLk-QGlm924MFNGm4Q0LDw4xEooA
 
Dall'85 al 2020 sono stati vincenti gli emergenti.....ma negli ultimi dieci anni sono rimasti al palo. Le large cap Usa hanno fatto meglio delle small cap sia come rendimento che per volatilita'.....Poi magari se torniamo indietro di altri vent'anni cambia tutto. Insomma difficile prevedere quale sara' l'asset vincente delle prossime decadi....basandoci sul passato.

Un bel "Portafoglio Minestrone" secondo me rimane la cosa piu' saggia da fare.

https://www.visualcapitalist.com/historical-returns-by-asset-class/
 
A me piace citare il GInger Ale https://www.optimizedportfolio.com/ginger-ale-portfolio/ che usa sia bond long term per 10% che SCV per USA, developed and emerging. Il gap vs SP500 e` impressionante, su un arco temporale di circa 25 anni

Altro documento interessante. Si è spesso parlato del Giappone come spauracchio dei portafogli pigri e dell'investimento in azioni: l'investitore che avesse fatto un bel Pic nel 1989 sarebbe rimasto a bocca asciutta per anni. In PAC non sarebbe andata poi tanto meglio. Eppure a ben guardare non è detto che sia proprio così. Infatti la frase esatta sarebbe "chi ha investito nell'indice big cap giapponese" ..

Un'interessante articolo a riguardo

https://www.google.com/url?sa=t&sou...4QFnoECB8QAQ&usg=AOvVaw0GURRX-PeB06lO8MtrtfkF

Forse nei mercati non USA, dove esistono bei carrozzoni statali inefficienti, la differenza è ancora maggiore, per quanto tali indici siano molto meno studiati del sp500 e del Russell 2000


Molto interessante, grazie! L'unico dubbio che avrei è se mantenere l'esposizione alle obbligazioni statunitensi anche per un investitore europeo, visto il già rilevante rischio cambio.
Può aver senso o si rischia di perdere l'intento originario del portafoglio?
 
Sono in ritardo sull'interessante domanda posta da Dedalo, ma provo comunque a risponder sperando di non essere fuori tempo massimo...:D

Secondo me in generale, ma ancora di più per l'investitore europeo, non ha molta utilità spacchettare la parte Azionaria.
Basta un etf world, oppure un etf world per metodo di indicizzazione che si vuole ottenere e via.

Operando in maniera diversa si sta facendo la scelta allocativa di sovrappesare un attivo. Se lo si fa, vuol dire che si crede che quell'attivo performerà meglio del mercato e dunque la domanda da porsi è: perché questo dovrebbe avvenire? Io non so fornire una risposta convincente a questa domanda per cui la soluzione più ovvia è quella di comprare tutto il mercato.

Ovviamente, secondo me... :D

Ah, ma non ho ancora risposto compiutamente alla domanda. La mia risposta è sì. Consiglio personale finale. Scegliere sempre, per il proprio profilo di rischio, la massima quota azionaria possibile. Questo, ovviamente, per un investimento di almeno 15 anni, per stare comodi.

Fatto questo guardate il portafoglio solamente quando serve, ovvero quando dovete ribilanciare o operare.

Grazie OK!
 
Aggiungo che oltre al link sulla crisi del 1929 e il pac con rendimento al 32% nonostante il ribasso molto forte avuto dal mercato (-80%), avevo trovato un link simile sulla crisi del Giappone anni 90 ovvero Pic vs pac con il pac si avrebbe ottenuto comunque rendimento nonostante il forte ribasso se lo trovo lo posto

Questi sono i risultati dei PAC in modalità rolling su un fondo Japanese Equity a gestione attiva con serie storica che inizia nel 1988 (PAC delle durate da 2 a 30 anni):

PAC_Japan.png

Questi i PIC sullo stesso fondo e sulle stesse durate:

PIC_Japan.png

Ovviamente un ETF avrebbe avuto commissioni di gestione minori e i risultati sarebbero stati migliori.

In media, sulle durate brevi i PIC hanno fatto meglio. Dai 15 anni in su i PAC hanno invece nettamente battuto i PIC.
 
Molto interessante, grazie! L'unico dubbio che avrei è se mantenere l'esposizione alle obbligazioni statunitensi anche per un investitore europeo, visto il già rilevante rischio cambio.
Può aver senso o si rischia di perdere l'intento originario del portafoglio?

Puoi optare per un long term bond etf europeo (tipo X7GS). Dipende totalmente da te, io preferisco US
 
Dall'85 al 2020 sono stati vincenti gli emergenti.....ma negli ultimi dieci anni sono rimasti al palo. Le large cap Usa hanno fatto meglio delle small cap sia come rendimento che per volatilita'.....Poi magari se torniamo indietro di altri vent'anni cambia tutto. Insomma difficile prevedere quale sara' l'asset vincente delle prossime decadi....basandoci sul passato.

Un bel "Portafoglio Minestrone" secondo me rimane la cosa piu' saggia da fare.

https://www.visualcapitalist.com/historical-returns-by-asset-class/

E` una fonte attendibile?

Vedi l'allegato 2852801

MI manca la parte precedente il 1994 ma mi sembra un affermazione bella forte
 
oggi come oggi direi global euro no hedge. non sono esperto ma ad esempio quello con più aum ho trovato IEAG
rendimento ponderato oltre 3%, duration 6,5.
certo il corporate non è proprio AAA, ma tanto se ti prendi l'EMG rende meno ed è zeppo di BTP. Quindi ti prendi un po' più di rendimento, un anno in meno di duration (può piacere o meno) e meno rischio italia (13% vs 21% di EMG o altri simili).
L'hedgiato ti carichi di costi, becchi i giappi che non rendono niente e pure i GILT te li raccomando... certo leggermente più diversificato.
 
oggi come oggi direi global euro no hedge. non sono esperto ma ad esempio quello con più aum ho trovato IEAG
rendimento ponderato oltre 3%, duration 6,5.
certo il corporate non è proprio AAA, ma tanto se ti prendi l'EMG rende meno ed è zeppo di BTP. Quindi ti prendi un po' più di rendimento, un anno in meno di duration (può piacere o meno) e meno rischio italia (13% vs 21% di EMG o altri simili).
L'hedgiato ti carichi di costi, becchi i giappi che non rendono niente e pure i GILT te li raccomando... certo leggermente più diversificato.

Perdonami ma vedo che questo etf ha un rendimento attuale dello 0,62.
Tu parli di rendimento ponderato 3% , quale è la differenza?
 
Perdonami ma vedo che questo etf ha un rendimento attuale dello 0,62.
Tu parli di rendimento ponderato 3% , quale è la differenza?

non so cosa sia quel dato di justetf. Sul sito di ishares dice che la cedola media è 1,xx e il rendimento a scadenza è 3,24
 
non so cosa sia quel dato di justetf. Sul sito di ishares dice che la cedola media è 1,xx e il rendimento a scadenza è 3,24

Cosa intendi per scadenza?
Certo se fosse il rendimento del 3,24 annuale sarebbe ottimo bisognerebbe capire bene cosa intendono
 
beh rendimento a scadenza è rendimento a scadenza :D annuale tir.x()
 
beh rendimento a scadenza è rendimento a scadenza :D annuale tir.x()

Perdonami ma nn mi è chiara sta cosa, io ho sempre guardato dal sito just etf alla sezione rendimento per capire quanto poteva rendere un etf.oppure un operazione un po più semplice totale dividendi annui / prezzo attuale e più o meno mi ridava il rendimento di just etf.ora questo rendimento a scadenza cosa potrebbe essere , il rendimento annuale moltiplicato per la duration media, forse?
 
Ciao.
Risponderti bene in un solo post è impossibile, provo a farlo con brevi flash.
Sulle small caps, sono stato forse troppo "netto" e chi ha risposto dopo di me ne ha evidenziato alcuni pregi, anche se ora la percezione è molto influenzata dal fatto che le SCV si sono comportate bene nell'ultimo bear. La mia risposta era condizionata soprattutto dalle dimensioni del portafoglio. Ti accorgerai che spalmare su 7/10 etf 100k non è affatto come farlo con 500k, ne risente l'efficienza (commissioni, ribilanciamenti ecc.) e comunque in generale avere molti strumenti (specie se etf e quindi non in grado di compensare le minus) non è consigliabile nemmeno su ptf grandi, anche per ragioni psicologiche.
I Reits sono un settoriale, molto correlati ad azionario in generale, cicli abbastanza lunghi e drawdown pazzeschi. In più non mi piacciono perché sono a distribuzione. Non ne ho mai sentito il bisogno ma ammetto di non avere mai approfondito.
Sui bond, questa è una fase in cui c'è una certa asimmetria in favore dei bond euro, nel senso che a parità di duration e di tipologia rendono sensibilmente di più rispetto a un globale hedgiato (che risente di un hedge sul dollaro che costa circa 2,50% annuo). Anche se su questo incide un po' anche il fatto che l'Italia pesa abbastanza negli etf europei. Ma questa è una considerazione contingente e non "pigra". La riflesssione di lungo periodo è sempre quella di avere la parte "prudente" del portafoglio che non sia condizionata fortemente dal rischio cambio; cosa ancora più importante in un ptf con il 60% di azionario prevalentemente in dollari. Su un 30% di bond, per me una parte non coperta si può anche inserire, ma deve essere minoritaria. Per la quota coperta, non mi sento di indicarti un singolo strumento ma alcune alternative: se decidi per un aggregate globale coperto, la scelta è tra AGGH e VAGF; per un globale solo gov. coperto, XGSH; per i governativi euro, VGEA o XGLE; negli aggregate euro preferisco EGRI a IEAG perché ad accumulo.
Per la copertura dell'oro, non mi hai risposto sul ragionamento che hai fatto, ad ogni modo l'oro si scambia in dollari ed ha perciò una naturale correlazione negativa con il dollaro, nel senso che se il dollaro si rafforza servono meno dollari per comprare oro e quindi la quotazione di quest'ultimo tende a scendere (a parità di altre condizioni) e viceversa. Per l'investitore euro questo tende a dare una certa "stabilità", perché la valuta estera forte tenderà a compensare un po' il deprezzamento della commodity e viceversa. Hedgiare in questo caso è una zavorra molto pesante di cui personalmente non vedo l'utilità pratica. Questo non vuol dire che sia necessariamente "sbagliato" (se vai a ricercare i post dell'ultima settimana pasquale su questa discussione, l'argomento venne trattato per pagine e pagine). Ma annullerebbe, e a fronte di un costo pesante, il suddetto effetto che a me come investitore euro pare desiderabile (anche alla luce, ripeto, di un azionario molto esposto al dollaro).
Detto ciò... sei proprio sicuro di volerti invischiare con 100k nella costruzione di un ptf complesso? Prenderei nella più seria considerazione un LS, specialmente dopo questo bear comune alle azioni e ai bond, e con l'ottica di entrarci non dico in PIC ma il più rapidamente possibile. Al limite, completato da un po' di oro.

Tutto rigorosamente imho.

Grazie per la risposta esaustiva.
Allora io - se non cambio broker e come ho già scritto - pago (nel bene e nel male) commissioni solo variabili senza max e min. Quindi non avendo una commissione minima, fare un PAC anche molto frazionato come ETF (quindi qualche ETF sarebbe acquistato in importi inferiori a 1k mese) va bene, non crea costi maggiori. Certo resta il ribilanciamento, mentre il resto delle critiche ad avere tanti ETF non l'ho capito.
Su small caps come vedi sono arrivati altri interventi a loro "difesa". Io banalmente le avevo notate in ptf molto classifici come il Golden Butterfly. Ossia, ribaldando la domanda, come mai il GB mette 2 tipologie di azioni e non solo una (idem obbligazioni)? Quindi su inserire Small Cap sono abbastanza convinto, mentre sono indeciso sullo specifico strumento, non essendoci un ETF small cap value mondiale.
Sui REITs sono effettivamente più indeciso anche io. Cmq ci sono anche ad accumulo: XDER, EPRA (ed EPRE).
Bond: si sarei su bond in EUR, ma vorrei meno % Italia possibile. Io qui però ho massima indecisione anche per minore comprensione dei bond ETF - come chiedono tanti qui non è chiaro cosa sottointendono esattamente i rendimenti (a scadenza, medio ecc.).
Oro: perdona se non posto grafici, ma a naso NON mi sembra ci sia questa netta correlazione negativa tra prezzo oro e FX dollaro; tant'è che sono saliti insieme per buona parte del 2021 e 2022. Cmq la MIA motivazione di coprirsi era la stessa che tu sostieni per i bond, ossia per me l'oro va insieme ai bond (sopratutto a BT) a far scendere il rischio complessivo di un ptf con buona parte azionaria e quindi non vorrei aggiungerci il rischio valutario.

Ciao!
 
Grazie per la risposta esaustiva.
Allora io - se non cambio broker e come ho già scritto - pago (nel bene e nel male) commissioni solo variabili senza max e min. Quindi non avendo una commissione minima, fare un PAC anche molto frazionato come ETF (quindi qualche ETF sarebbe acquistato in importi inferiori a 1k mese) va bene, non crea costi maggiori. Certo resta il ribilanciamento, mentre il resto delle critiche ad avere tanti ETF non l'ho capito.
Su small caps come vedi sono arrivati altri interventi a loro "difesa". Io banalmente le avevo notate in ptf molto classifici come il Golden Butterfly. Ossia, ribaldando la domanda, come mai il GB mette 2 tipologie di azioni e non solo una (idem obbligazioni)? Quindi su inserire Small Cap sono abbastanza convinto, mentre sono indeciso sullo specifico strumento, non essendoci un ETF small cap value mondiale.
Sui REITs sono effettivamente più indeciso anche io. Cmq ci sono anche ad accumulo: XDER, EPRA (ed EPRE).
Bond: si sarei su bond in EUR, ma vorrei meno % Italia possibile. Io qui però ho massima indecisione anche per minore comprensione dei bond ETF - come chiedono tanti qui non è chiaro cosa sottointendono esattamente i rendimenti (a scadenza, medio ecc.).
Oro: perdona se non posto grafici, ma a naso NON mi sembra ci sia questa netta correlazione negativa tra prezzo oro e FX dollaro; tant'è che sono saliti insieme per buona parte del 2021 e 2022. Cmq la MIA motivazione di coprirsi era la stessa che tu sostieni per i bond, ossia per me l'oro va insieme ai bond (sopratutto a BT) a far scendere il rischio complessivo di un ptf con buona parte azionaria e quindi non vorrei aggiungerci il rischio valutario.

Ciao!

Ciao.
Sulla numerosità degli etf, è principalmente una questione psicologica che capirai, semmai, una volta investito, ma non vale allo stesso modo per tutti. Qualcuno si fa prendere da più dubbi se ha tanti strumenti, qualcuno è più sicuro e non ci fa caso. Molto dipende da quanto si è capito di ciò che si è fatto.

Sulle small caps e i Reits , fai come credi, non ho granché da aggiungere a quanto detto da me e dagli altri.

Sui bond etf, leggiti la discussione "etf obbligazionari come funzionano e come sceglierli". Sono poche pagine e ci trovi post miei, di Blacksmith. e di Bridgewater che spiegano il funzionamento essenziale. Ripeto anche qui la regola riassuntiva di un post degli ultimi giorni di Bridgewater: approssimativamente, chi compra oggi un etf con un certo yeld to maturity (YTM) e una certa duration può confidare di ottenere quel YTM - al lordo del ter, dell'eventuale costo di copertura valutaria e delle imposte - restando investito per un tempo compreso tra 1 e 2 volte la duration.

Cercare bond solo euro con poca Italia la vedo dura. Da questo lato quello messo meglio probabilmente sono EGRI e IEAG (Italia 13% circa).

Sull'oro, consentimi, sei fuori strada. L'oro si scambia in dollari, non è opinione mia o tua ma un dato di fatto. Il dollaro, in un certo senso, è l'unità di misura. Quella che ho genericamente e impropriamente definito correlazione negativa discende in buona parte da questo. Quando tu compri un etf come SGLD, che non è hedgiato usd/eur, stai comprando una replica del prezzo dell'oro in dollari. Poi ovviamente, siccome lo strumento è quotato in euro, il valore del tuo investimento risente anche del cambio tra dollaro ed euro. Il motivo per cui si coprono i bond è essenzialmente abbattere rischio cambio e ridurre la volatilità in modo da far dipendere l'investimento solo dall'andamento dei flussi di cassa dei bond nella loro valuta naturale (in pratica, dallo yeld to maturity). Nel caso dell'oro stai invece comprando un metallo che non genera flussi di cassa. Se lo hedgi il tuo investimento seguirà l'andamento del metallo espresso in dollari meno il costo di copertura usd/euro. Se non lo hedgi, seguirà l'andamento combinato della coppia xau (oro) /usd e della coppia usd / euro. Non è che un investimento è giusto/prudente, l'altro sbagliato/rischioso. Ripeto, guardati le pagine sull'argomento di qualche tempo fa su questa stessa discussione.

Naturalmente non intendo dire che oro dipende SOLO da dollaro più o meno forte, ma anche da questo. La sua correlazione più forte comunque è quella negativa con i tassi di interesse reali.

A proposito di andamento dell'oro nel 2021 e 2022, non so cosa tu volessi dire esattamente ma ti segnalo che l'oro è sceso dal 1/1/2021 a oggi di quasi 200 dollari l'oncia. Da 1845 a 1665, grosso modo.

Se mi posso permettere, prima di investire in un ptf così complesso , cerca di capire almeno il funzionamento di base di tutti gli asset, non "copiare" passivamente i lazy storici ma comprendili. Altrimenti poi ti verranno tanti dubbi alla prima difficoltà.
 
[...] approssimativamente, chi compra oggi un etf con un certo yeld to maturity (YTM) e una certa duration può confidare di ottenere quel YTM - al lordo del ter, dell'eventuale costo di copertura valutaria e delle imposte - restando investito per un tempo compreso tra 1 e 2 volte la duration.[...]

a tassi costanti lo ytm lo prendi da subito, i casi peggiori fino a un massimo di due volte la duration si verificano in contesti di tassi in aumento, imho
 
Stato
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