33vergelle
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Buongiorno a tutti, mi interessa un ETF su titoli di stato gllobali con copertura verso l'euro, titoli di lunga durata, avete suggerimenti ?
Grazie
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Se si è convinti che il factor investing funzioni, ovvero che riesca nel lungo termine a essere più efficiente dell'intero mercato, può essere una buona soluzione.Sul forum "rationalreminder" dei seguaci di ben Felix vedo che parlano bene del multifactor JPGL . Attivo da luglio 2019.
Devo ancora valutarlo bene, ma il fatto che sia esposto a società "diverse" dalle solite con certi fattori di scelta mi piace.
Max 0.35% a società attualmente.
Molta america ma poco tech (8.5%).
Diversifica molto i settori, max è 11.7% salute.
Ma non mi è minimamente chiaro il sistema di selezione titoli " valutazione relativa attraente, positivo momentum in riferimento al prezzo, bassa volatilità, grande e media capitalizzazione di mercato e diversificare egualmente il rischio attraverso regioni globali e industrie".
Cercato l'anno scorso ma non c'è (o almeno io non l'ho trovato). Ci sono solo EU e USA.Buongiorno a tutti, mi interessa un ETF su titoli di stato gllobali con copertura verso l'euro, titoli di lunga durata, avete suggerimenti ?
Grazie
Anche io la vedo così, ma penso anche che un fattoriale possa essere uno strumento per diversificare. Se il mercato per un periodo non dovesse funzionare, inserire qualcosa di diverso può essere d'aiuto, più che altro per il tuo stomaco.Se si è convinti che il factor investing funzioni, ovvero che riesca nel lungo termine a essere più efficiente dell'intero mercato, può essere una buona soluzione.
Se si è convinti, come me, che il factor investing non abbia una capacità del genere - se non per caso - non è una buona soluzione.
Grazie del riscontro. Ho letto di studi accademici che ne parlano "bene" (fama & french) e di altri che ne parlano meno "bene" , tra cui il tuo articolo (molto interessante ) in cui menzioni gli studi di de Prado e Ferri - se devo rimuovere il link fammi sapere-Se si è convinti che il factor investing funzioni, ovvero che riesca nel lungo termine a essere più efficiente dell'intero mercato, può essere una buona soluzione.
Se si è convinti, come me, che il factor investing non abbia una capacità del genere - se non per caso - non è una buona soluzione.
detta così è più un atto di fede che una scelta ponderata e basata su dati reali.Se si è convinti che il factor investing funzioni, ovvero che riesca nel lungo termine a essere più efficiente dell'intero mercato, può essere una buona soluzione.
Se si è convinti, come me, che il factor investing non abbia una capacità del genere - se non per caso - non è una buona soluzione.
No, figurati, anzi grazie per aver messo il link, penso non sia un problema.Grazie del riscontro. Ho letto di studi accademici che ne parlano "bene" (fama & french) e di altri che ne parlano meno "bene" , tra cui il tuo articolo (molto interessante ) in cui menzioni gli studi di de Prado e Ferri - se devo rimuovere il link fammi sapere-
Factor Investing | Dedalo Invest
La mia idea era di detenerne una piccola % per "diversificare". Il core lasciarlo con ACWI/MSCI world.
Capisco il tuo punto di vista: io la certezza che alcuni factor investing (quality, SCV,multifatctor,value...) performi meglio o uguale ad un classico ACWI non ce l'ho.
Ma in questi casi non è anche importante definire che decisione si è preso rispetto al portafoglio dopo la morte? Mi spiego meglio. Stimata vita residua di 40 anni l'intenzione è che il portafoglio sopravviva per gli eredi o no? Se non ho eredi dovrei organizzare un prelievo che nei 40 anni previsti arrivi ad azzerarlo completamente o mi sbaglio?Salve chiedo a voi più esperti se ritenete come "sicuro" un tasso di prelievo annuo del 2% da un portafoglio bilanciato 40/60 ( etf ad accumulo) , considerando una possibile vita residua del proprietario del portafoglio di 40 anni in letteratura trovo dati dal più pessimistico 0,5% di prelievo annuo al più ottimistico 4% grazie mille...
Su Curvo c'è però lo storico 20ennale dell'indice di riferimento di JPGL... in base a quello, sarebbe da scegliere a occhi chiusi:Il problema secondo me è lo storico (troppo poco) e capire effettivamente cosa fa in un dato scenario (inflazione/crescita/ecc) rispetto al mercato. Personalmente se non capisco evito (già caduto in errore in passato).
Sinceramente non ho visto che avevano ricostruito uno storico, anche se 20 anni potrebbero non essere sufficienti. Sarebbe interessante capire il rendimento "aggiuntivo" in quali periodi si è manifestato, ovvero come si comporta rispetto al mercato in un dato scenario.Su Curvo c'è però lo storico 20ennale dell'indice di riferimento di JPGL... in base a quello, sarebbe da scegliere a occhi chiusi:
interessante, guardando il grafico, i tempi di recupero dopo i vari dd, specialmente con riferimento alla crisi del 2008. più rapido il recupero del jpgl.Su Curvo c'è però lo storico 20ennale dell'indice di riferimento di JPGL... in base a quello, sarebbe da scegliere a occhi chiusi:
Da justetf:Certo, solletica l'appetito...
Tuttavia, ho una curiosità. All'interno dell'indice qualcuno ha capito quale sia l'algoritmo di scelta di un titolo piuttosto di un altro?
Da justetf:
La metodologia riguarda la caratteristiche fattoriali dei premi di rischio come valutazione relativa attraente, positivo momentum in riferimento al prezzo, bassa volatilità e grande e media capitalizzazione di mercato e cerca di diversificare egualmente il rischio attraverso regioni globali e industrie.
Poi ho letto che qualcuno mette in dubbio l'affidabilità delle ricostruzioni di Curvo, quindi non è detto che tutta quella sovraperformance ci sia stata realmente.
Fa riflettere anche che, in 5 anni, abbia raccattato solo 200M di AUM ... fosse realmente una bomba di etf che straccia tutto e tutti, nessuno se ne è accorto?Insomma,
numeri zero.
Una supercazzola epocale...
Tornando seri, si tratta di algoritmo protetto da copyright, evidentemente. Per cui se si deve investire solo in quello che si capisce...
L'indice è spiegato in dettaglio nei documenti relativi, che si trovano insieme agli altri indici su questo sito.Insomma,
numeri zero.
Una supercazzola epocale...
Tornando seri, si tratta di algoritmo protetto da copyright, evidentemente. Per cui se si deve investire solo in quello che si capisce...
L'indice è spiegato in dettaglio nei documenti relativi, che si trovano insieme agli altri indici su questo sito.
È un sottoinsieme del FTSE developed index e mi sembra anche corretto considerarlo un ETF passivo.
Sono sempre stato interessato a JPGL ma non mi sono mai deciso; ormai credo non lo metterò in portafoglio, ma mi sembra un ETF valido per chi vuole un multi fattoriale (o anche in generale).
Ecco questo è interessante.
Se riesco ci dò un'occhiata.
Grazie