Possibile che l'ingegno Italico si fermi solo alle tabaccherie e/o poco altro?

arte3000

Gino stai sereno
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Da tempo immemore leggo 3d infiniti sulla convenienza o meno di investimenti commerciali,mi chiedo se oltre alle ormai "fumose" opinioni in merito alla bonta' dell'operazione economica legata alla tabaccheria,non esista uno spiraglio che possa spingere l'attenzione degli interessati verso altri settori.
Se qualcuno volesse postare il proprio parere...:)
 
Si potrebbero sviluppare delle apps per I-phone che ti dicano dove sta la tabaccheria più vicina alla tua posizione... anzi... che ti dicano dove si trova il fumatore delle tue stesse sigarette più vicino, in modo che ti possa offrire una sigaretta e stoppare la tua crisi di astinenza... :D
 
oppure minare bitcoin per l'acquisto di cryptosigarette o, meglio ancora, dovemmo inventare la tracolla portasigarette da uomo che fa tendenza :D :D
 
:wall: come si fa solo a pensare di iniziare a fare qualcosa ?

La generazione precedente con due lire in uno sgabuzzino apriva bottega e non doveva fare marcheting , ERANO I CLIENTI CHE TI VENIVANO A CERCARE, praticamente più producevi più avevi lavoro.

Adesso per iniziare qualsiasi cosa c'è bisogno di ingenti investimenti che non sono a disposizione di tutti.
Mettiamoci che TUTTE le piccole aziende/attività commerciali già esistenti sono in difficoltà...:wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall:
 
:wall: come si fa solo a pensare di iniziare a fare qualcosa ?

La generazione precedente con due lire in uno sgabuzzino apriva bottega e non doveva fare marcheting , ERANO I CLIENTI CHE TI VENIVANO A CERCARE, praticamente più producevi più avevi lavoro.

Adesso per iniziare qualsiasi cosa c'è bisogno di ingenti investimenti che non sono a disposizione di tutti.
Mettiamoci che TUTTE le piccole aziende/attività commerciali già esistenti sono in difficoltà...:wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall:

questo è il vero nocciolo della questione...

"l'ingegno italico" non è mai esistito in tempi moderni se non in poche "nicchie"

la verità è che l'italiano si vanta di essere "imprenditore" nato...invece ha solo cavalcato "l'onda" del benessere dei paesi occidentali negli ultimi decenni :rolleyes:

ha cavalcato l'onda appunto...intascati i soldi, si è messo a fare la bella e dolce vita, ha girato in lungo e in largo credendosi "il migliore", "il più bello", "il piu ricco"...colui che sta meglio di tutti...acquistato lusso a dismisura, e puntualmente: non ha proveduto a stare al passo con i tempi...

risultato:
di colpo ci troviamo un paese arretrato in tutto, con prodotti e mentalità che non riescono a competere con nessuno perchè "adatti" al mondo degli anni '70,
poche idee in testa...sennò quelle del solito bar, la solita pizzeria al taglio, la gelateria...la tabbacheria, la impresa edile, etc...:rolleyes:
 
Ultima modifica:
La generazione precedente con due lire in uno sgabuzzino apriva bottega e non doveva fare marcheting , ERANO I CLIENTI CHE TI VENIVANO A CERCARE, praticamente più producevi più avevi lavoro.

tornando su questo...

mi viene da pensare che magari sarà per questo motivo che ti trovi ancora parecchi commercianti con quella stessa "mentalità" di una volta:

siccome io c'ho sempre chi mi compra non ho bisogno di mostrare nessun tipo di cortesia ne rispetto nei confronti del cliente...
il cliente è come un povero mendicante che entra in bottega a chiedere l'elemosina...un "fastidio" da come la pensano molti...:rolleyes:
 
Ultima modifica:
tornando su questo...

mi viene da pensare che magari sarà per questo motivo che ti trovi ancora parecchi commercianti con quella stessa "mentalità" di una volta:

siccome io c'ho sempre chi mi compra non ho bisogno di mostrare nessun tipo di cortesia ne rispetto nei confronti del cliente...
il cliente è come un povero mendicante che entra in bottega a chiedere l'elemosina...un "fastidio" da come la pensano molti...:rolleyes:

L'America e' finita,questo e' il modo per uccidere letteralmente le imprese,o almeno ciò che si può chiamare con questo nome. :'(
 
Si potrebbero sviluppare delle apps per I-phone che ti dicano dove sta la tabaccheria più vicina alla tua posizione... anzi... che ti dicano dove si trova il fumatore delle tue stesse sigarette più vicino, in modo che ti possa offrire una sigaretta e stoppare la tua crisi di astinenza... :D

AroundMe,con l'aggiunta delle tabaccherie più vicine a te sarebbe il top di gamma :D
 
L'America e' finita,questo e' il modo per uccidere letteralmente le imprese,o almeno ciò che si può chiamare con questo nome. :'(

eh si, finiti i tempi del bengodi...adesso bisogna guadagnarsi la "stima" e fiducia del cliente perchè oggi, perfino ogni SINGOLO cliente è "importante"...

c'e gente che ancora non l'ha capito...e poi, sono i primi che vanno in giro a lamentarsi :no:
 
questo è il vero nocciolo della questione...

"l'ingegno italico" non è mai esistito in tempi moderni se non in poche "nicchie"

la verità è che l'italiano si vanta di essere "imprenditore" nato...invece ha solo cavalcato "l'onda" del benessere dei paesi occidentali negli ultimi decenni :rolleyes:

ha cavalcato l'onda appunto...intascati i soldi, si è messo a fare la bella e dolce vita, ha girato in lungo e in largo credendosi "il migliore", "il più bello", "il piu ricco"...colui che sta meglio di tutti...acquistato lusso a dismisura, e puntualmente: non ha proveduto a stare al passo con i tempi...

risultato:
di ]colpo ci troviamo un paese arretrato in tutto, con prodotti e mentalità che non riescono a competere con nessuno perchè "adatti" al mondo degli anni '70,
poche idee in testa...sennò quelle del solito bar, la solita pizzeria al taglio, la gelateria...la tabbacheria, la impresa edile, etc...:rolleyes:


Il problema importante di oggi degli italiani non e'tanto la burocrazia e tutto quello che evidenzi tu.. Certo queste cose fanno la loro parte, ma credimi il nostro peggiore problema e' che ci piangiamo continuamente addosso dando la colpa a quello piuttosto che a questo.. A forza di dare la copla delle nostre sventure agli altri abbiamo negli ultimi tempi evitato di affrontare i problemi direttamente mettendociquella sana rabbia o fame(qualcuno la chiama anche cosi) che fa poi la differenza.
Il fatto di avere motivi validi per puntare il dito contro qualcuno, ci esime quasi dal dover poi romperci il **** per trovare la nostre strada. Siamo stati educati in maniera soft pensando che le cose in un modo o nell'altro si risolvessero nel vesrso gisto..invece l'amara realta ci dimostra essere impreparati MORALMENTE ad affrontare un mondo piu difficile del previsto che sicuramente comunque puo essere affrontato e vinto.
Smettiamola di dire :"e' tutto qua quello che il genio italiano offre?" Usciamo dall'ottica polemica e prevaricatrice e cerchiamo noi nel nostro piccolo di cambiare le cose per noi e per il nostro paese.
Umilta e rispetto sono alla base(su questo purtroppo c'e' tanto da lavorare..)

Auguri
 
L'ingegno oggi più che mai si basa sulle competenze specifiche, sul know-how tecnico, sulla R&D, sulla strategia, sul saper competere a livello globale, ecc. tutti fattori che il tipico imprenditore medio, fortunato ed abile nell'aver cavalcato la ricostruzione post seconda guerra mondiale ed il boom economico e demografico degli anni '60, non ha mai avuto.

Lo scenario è totalmente cambiato e non basta più improvvisarsi con una terza media o il diploma e tanta buona volontà, servono skill di elevato livello per comprendere le variegate dinamiche dell'arena competitiva e l'evolversi sempre più rapido delle stesse.

Il problema di base è quindi di carattere educativo-culturale e difficilmente risolvibile nel breve-medio periodo.
 
Il problema importante di oggi degli italiani non e'tanto la burocrazia e tutto quello che evidenzi tu.. Certo queste cose fanno la loro parte, ma credimi il nostro peggiore problema e' che ci piangiamo continuamente addosso dando la colpa a quello piuttosto che a questo.. A forza di dare la copla delle nostre sventure agli altri abbiamo negli ultimi tempi evitato di affrontare i problemi direttamente mettendociquella sana rabbia o fame(qualcuno la chiama anche cosi) che fa poi la differenza.
Il fatto di avere motivi validi per puntare il dito contro qualcuno, ci esime quasi dal dover poi romperci il **** per trovare la nostre strada. Siamo stati educati in maniera soft pensando che le cose in un modo o nell'altro si risolvessero nel vesrso gisto..invece l'amara realta ci dimostra essere impreparati MORALMENTE ad affrontare un mondo piu difficile del previsto che sicuramente comunque puo essere affrontato e vinto.
Smettiamola di dire :"e' tutto qua quello che il genio italiano offre?" Usciamo dall'ottica polemica e prevaricatrice e cerchiamo noi nel nostro piccolo di cambiare le cose per noi e per il nostro paese.
Umilta e rispetto sono alla base(su questo purtroppo c'e' tanto da lavorare..)

Auguri

bravo, appunto! questo è il problema...NON ABBIAMO PROVEDUTO in tempi di "vacche grasse"...

"L'imprenditore" (e lo dico a te che aspiri ad esserne uno) deve fare come la formica..deve sempre essere consapevole che la sua è costantemente una "sfida" contro tutto e tutti.

deve essere un freddo "calcolatore" e puntare sempre a migliorare il suo prodotto e migliorare se stesso...
non deve mai dormire nei suoi successi e pensare che pùò andare in giro a fare il vanitoso e collezionare le automovili e le ville più lussuosse in circolazione (per citare alcune cose)

questo spiega perchè i prezzi di tutti beni negli anni sono diventati una specie di bolla speculativa in tutti i settori, ma adesso che è finita la cuccagna sono tutti a chiedersi il perchè e a non darsi pace...

in tanti a dire che è colpa dei tedeschi, dell'euro, di pinco pallino, etc...se un tedesco e un italiano guadagnano 100 perchè un tedesco spende solo 80 e l'italiano ne deve spendere 110?...

è solo colpa nostra!
 
L'ingegno oggi più che mai si basa sulle competenze specifiche, sul know-how tecnico, sulla R&D, sulla strategia, sul saper competere a livello globale, ecc. tutti fattori che il tipico imprenditore medio, fortunato ed abile nell'aver cavalcato la ricostruzione post seconda guerra mondiale ed il boom economico e demografico degli anni '60, non ha mai avuto.

Lo scenario è totalmente cambiato e non basta più improvvisarsi con una terza media o il diploma e tanta buona volontà, servono skill di elevato livello per comprendere le variegate dinamiche dell'arena competitiva e l'evolversi sempre più rapido delle stesse.

Il problema di base è quindi di carattere educativo-culturale e difficilmente risolvibile nel breve-medio periodo.

bravissimo...è proprio cosi purtroppo :'(
 
L'ingegno oggi più che mai si basa sulle competenze specifiche, sul know-how tecnico, sulla R&D, sulla strategia, sul saper competere a livello globale, ecc. tutti fattori che il tipico imprenditore medio, fortunato ed abile nell'aver cavalcato la ricostruzione post seconda guerra mondiale ed il boom economico e demografico degli anni '60, non ha mai avuto.

Lo scenario è totalmente cambiato e non basta più improvvisarsi con una terza media o il diploma e tanta buona volontà, servono skill di elevato livello per comprendere le variegate dinamiche dell'arena competitiva e l'evolversi sempre più rapido delle stesse.

Il problema di base è quindi di carattere educativo-culturale e difficilmente risolvibile nel breve-medio periodo.

Dimentichi un punto cruciale del discorso competitivo che e' quello che secondo me ci da ancora speranza ossia l'innovazione.
Quando parlo d'innovazione intendo la possibilta di creare nuovi mercati con prodotti nuovi e servizi nuovi.
Per fare questo tutte le cose che haii individuato tu sono un corollario di quello che e' il punto cruciale e cioe' la fantasia e l'immaginazione.
 
Dimentichi un punto cruciale del discorso competitivo che e' quello che secondo me ci da ancora speranza ossia l'innovazione.
Quando parlo d'innovazione intendo la possibilta di creare nuovi mercati con prodotti nuovi e servizi nuovi.
Per fare questo tutte le cose che haii individuato tu sono un corollario di quello che e' il punto cruciale e cioe' la fantasia e l'immaginazione.


L'immaginazione, la creatività, l'ispirazione, la fantasia, chiamala come meglio preferisci, utile ai fini dell'innovazione deriva comunque dagli stimoli interni ed esterni, dalla capacità di osservare e comprendere, dallo spirito critico e dal problem solving diretto/indiretto.
Una persona povera o priva di mezzi culturali, con una mentalità poco flessibile e che oppone una grande resistenza ai cambiamenti sempre più rapidi difficilmente potrà essere anche innovativa.

Se poi voi vi accontentate di fare dei buchi nelle suole delle scarpe (Geox), mentre gli altri tirano fuori dal cilindro Google con tutti i suoi servizi oppure il leader mondiale degli smartphone (Samsung), non si può altro che rimanere ad un livello terra terra o poco più in su.
 
A proposito di cantine e sgabuzzini, mi verrebbe voglia di ricordare che i casi più eclatanti provengono da questi luoghi...
Tutto vero,la formazione professionale non la si improvvisa più in termini pionieristici, sarebbe un suicidio professionale preannunciato.Credo altresì fermamente che,tornando agli scantinati o agli abbaini,se un'individuo avesse mai l'idea vincente,avrebbe addosso Asl,GdF,AdE,teste di cuoio e via di questo passo. :(
Da qui alla fuga di cervelli in Paesi stranieri il passo e' breve.
Per concludere,sarà anche il momento ciò,ma oltralpe si sta tentando di fare incetta dei nostri brand più appetibili in termini commerciali.
E' inutile,almeno in alcuni settori siamo inimitabili, queste fughe, questi espatri,mi fanno veramente male,ma credetemi:a volte non se ne può più di una burocrazia infernale,di una tassazione iniqua,e di una casta dirigente che definirei ai minimi storici.
Non vorrei dimenticare che esistono imprese,formate da milioni di persone, costantemente assillate da situazioni paradossali,che faticano addirittura nel sostentamento quotidiano!
Altro che i macchinoni o le barche,peraltro sinonimo di ostentazione ed elevazione sociale. :(
 
L'ingegno oggi più che mai si basa sulle competenze specifiche, sul know-how tecnico, sulla R&D, sulla strategia, sul saper competere a livello globale, ecc. tutti fattori che il tipico imprenditore medio, fortunato ed abile nell'aver cavalcato la ricostruzione post seconda guerra mondiale ed il boom economico e demografico degli anni '60, non ha mai avuto.

Lo scenario è totalmente cambiato e non basta più improvvisarsi con una terza media o il diploma e tanta buona volontà, servono skill di elevato livello per comprendere le variegate dinamiche dell'arena competitiva e l'evolversi sempre più rapido delle stesse.

Il problema di base è quindi di carattere educativo-culturale e difficilmente risolvibile nel breve-medio periodo.



:bow:clap:
 
Da tempo immemore leggo 3d infiniti sulla convenienza o meno di investimenti commerciali,mi chiedo se oltre alle ormai "fumose" opinioni in merito alla bonta' dell'operazione economica legata alla tabaccheria,non esista uno spiraglio che possa spingere l'attenzione degli interessati verso altri settori.
Se qualcuno volesse postare il proprio parere...:)

Parlando di start up che hanno fatto la differenza qua in Italia non ce ne sono molte da segnalare, soprattutto per quanto riguarda quelle partite dal basso. Alcune hanno ottenuto fondi di livello, qualcuno ha raggiunto anche la borsa.
Se si parla di ingegno mi viene da citare :
Arduino (nn completamente italiana) ma ora famosa in tutto il mondo e di recente ha fatto una partnership con intel
Osvehicle progeitto di auto open source
AeroDron utilizza droni civili per la tutela e la salvaguardia ambientale
Blackshape Aircraft produce aerei ultraleggeri in fibra di carbonio,
Gips tech ha sviluppato una tecnologia per la localizzazione indoor, dove il gps non arriva

queste sono alcune che mi vengono al volo
 
Ultima modifica:
L'ingegno in Italia non manca. Sono arrivato per due anni in finale al Working Capital ed ho avuto l'onore di conoscere persone con progetti molto interessanti.
Il problema tuttavia è che l'italia non premia sempre i progetti più meritevoli e con più potenziale, ma temo chi ha le amicizie che contano.
 
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