PRELIOS - La ridefinizione del debito - II

con la parola domani stanno andando avanti da oltre 1 mese!!
E pazzesco!
Su queste cose la CONSOB dovrebbe intervenire

Come già detto l'AD di PRELIOS andrebbe denunciatO per una gestione scorretta in quanto ha rinviato l'approvazione della semestrale con la motivazione di valutare offerte vincolanti ad agosto.
Invece nulla di questo era vero!!
Hanno presentato una situazione economica disastrosa, società ha rischio di continuità aziendale garantita esclusivamente dalle operazioni straordinarie in atto..
Una cavolata simile è da impiccagione sia per i revisori che per l'ad della società

Primo perchè alla semestrale nessuna offerta vincolante era arrivata quindi vorrei capire su che base hanno detto queste cose!!
Secondo perchè è pazzesco che una societa cosi patrimonializzata non pensi per la propria sopravvivenza a cedere immobili e asset anzi hanno bloccato tutto con la scusa che i soci entranti non vogliono!!

FALSO FALSO FALSO!!! Ma stiamo scherzando pensate a MERLONI che dice non vendete la piattaforma tedesca e poi se ne esce dalla cordata..!!!

PURA FOLLIA se hanno eseguito ordini del genere.
 
e come detto ovviamente i tempi si allungano e dal 20 si passa al 26 forse..
ovviamento si prendono altro tempo

Prelios: stringe su offerte Caputi e Fortress, verso cda il 26/9

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 18 set - Entra nel vivo il riassetto di Prelios. La societa' immobiliare, secondo quanto risulta a Radiocor, sta pensando a riunire il board il prossimo 26 settembre per esaminare le offerte sulla ex Pirelli Re. Al momento, all'advisor Lazard, non sono ancora arrivate le proposte vincolanti, ma si tratta di attendere solo poche ore, al massimo giovedi'. Quasi certo l'interesse della cordata messa in piedi dall'ex numero uno di Fimit, Massimo Caputi, insieme ad Haggiag e altri soggetti, che con il loro advisor Banca Leonardo, puntano a una ricapitalizzazione da 150 milioni di cui 50 milioni messi a disposizione dai nuovi investitori e la restante parte garantita da un consorzio formato dalle banche creditrici

Al lavoro c'e' anche il gruppo americano Fortress. Anche in questo caso si ragiona su un'operazione da circa 150 milioni realizzata in parte con il conferimento delle attivita' italiane, Italfondiario e Torre sgr, e in parte (circa 50 milioni) cash. Fortress non ha ancora preso una decisione definitiva, ma sciogliera' i dubbi nelle prossime ore.

Mau

(RADIOCOR) 18-09-12 20:18:17 (0488)IMM,news 5 NNNN

E vergognoso condurre in questo mode le offerte!!

un management che spara date a caso!!

E cosi oltre 2 mesi da quella che doveva essere la presentazione dei conti rinviata per le offerte...ad oggi offerte arrivate zero!!..come volevasi dimostrare!!
Fortress secondo me rinuncia ha già intravisto che lo stanno a truffare!!

Mah CAPUTI vuole almeno 150 mil di adc secondo me vanno per i 200....stiamo a vedere...
L'aumento di capitale da 150 ml per eliminare i debiti va bene ma a che prezzi ?

Le nuove azioni quanto varranno ?
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 ???
 
Ultima modifica:
L'aumento di capitale da 150 ml per eliminare i debiti va bene ma a che prezzi ?

Le nuove azioni quanto varranno ?
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 ???

sicuramente il valore finale sarà inferiore a oggi a sto punto forse è meglio un adc totale almeno magari con i diritti si può guadagnare mah..
 
sicuramente il valore finale sarà inferiore a oggi a sto punto forse è meglio un adc totale almeno magari con i diritti si può guadagnare mah..

questa la vorrei spiegata; le azioni valgono attualmente rispetto al solo PN senza considerare null'altro 0,22, come si potrebbe giustificare un adc fatto a prezzi inferiori sopratutto se in parte o addirittura in tutto riservato a nuovi soci?
 
questa la vorrei spiegata; le azioni valgono attualmente rispetto al solo PN senza considerare null'altro 0,22, come si potrebbe giustificare un adc fatto a prezzi inferiori sopratutto se in parte o addirittura in tutto riservato a nuovi soci?


tutto dipende dal tipo di adc che si farà, cmq è ovvio che il prezzo post adc sconterà il n. di azioni. Tieni conto che il cash sparirà in 1 secondo visto che andrà a pagare la rata del debito

cmq aspettiamo le offerte e poi si vedra..

nel frattempo..una puntatina su t media ..a -9% non è male...vediamo come va..
 
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si è svegliata.
 
opinione personalissima:

secondo me qualche shortarolo ha fatto ********* qualcuno che lo ha menato di brutto :eek::eek::D:D:bow::bow::bow:
 
si ricoprono in attesa di domani se solo non dovessero esserci accordi sprofonda tipo seat
 
Camfin/ Si avvicina il lancio del bond convertibile. Miccichè (Banca Imi): lo stiamo preparando per ottobre
Mercoledì, 19 settembre 2012 - 11:55:00

Il bond convertibile in azioni Pirelli & C. di Camfin dovrebbe essere pronto tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre; la conferma ai rumors di mercato è giunta stamane dal direttore generale di Intesa Sanpaolo, nonché amministratore delegato di Banca Imi, Gaetano Miccichè, interrogato al riguardo a margine di un convegno a Milano che ha ammesso: "lo stiamo preparando".

La decisione ultima in merito al lancio del bond, ha aggiunto Miccichè, spetterà ovviamente al Cda di Camfin, il che presuppone un riavvicinamento delle posizioni, al momento ancora distanti, tra i Malacalza, soci di Marco Tronchetti Provera che paiono preferire il lancio di un aumento di capitale, e il presidente di Pirelli, che invece viste le quotazioni dei titoli e l'onerosità di un aumento preferirebbe utilizzare quel 5,6% di azioni Pirelli & C. non sindacate.

Secondo le ultime voci raccolte presso le sale operative, in caso di via libera l'emissione, dell'ammontare di 150 milioni di euro, dovrebbe avere una durata di 5 anni e prevedere un premio di conversione attorno al 25%-30% rispetto al valore di Borsa di Pirelli, che in queste ultime sedute ha visto le quotazioni oscillare tra i 9 e i 9,35 euro per azione. La conversione potrebbe dunque avvenire tra i 6,75 e i 7 euro per azione, valori sopra i quali il titolo si è mantenuto da inizio anno, salvo un breve calo a fine luglio.

Nessuna conferma né smentita giunge ovviamente da Camfin né a UniCredit, finora indicata come possibile co-coordinatore, con la stessa Banca Imi, dell'operazione che consentirebbe di rimborsare senza affanno 137 milioni di euro (dei 382 milioni complessivi di finanziamenti a suo tempo erogati da un pool di banche guidate proprio da Piazza Cordusio), in scadenza entro fine anno. Tra i possibili istituti esteri interessati a rivestire il ruolo di collocatori sono finora stati indicati anche Bnp Paribas e Jp Morgan.
 
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