Quanto sono corrotte le istituzioni a s-favore della Consulenza Indipendente?

non è che conviene dire che lavora per una banca, è che i clienti non ti seguono e la maggior parte non ha voglia di sbattersi a trovarli. Io per primo. Non posso permettermi di non lavorare, al momento.
Per cui preferisco star dove sono e afre del mio meglio con i mezzi che ho a disposizione, senza troppe critiche al sistema che, come mantiene i pescecani, purtroppo o per fortuna mantiene anche me e la mia famiglia. Almeno da questo punto di vista cerco di evitare, poi sicuramente molto meglio moralmente Bow che cerca anche di remare contro, ma io non me la sento
ciao, io intendevo riferirmi ai CFAOFS con mandato di agenzia, che stanno già facendo di fatto una attività a partita IVA, con fatturato annuo molto variabile
 
ciao, io intendevo riferirmi ai CFAOFS con mandato di agenzia, che stanno già facendo di fatto una attività a partita IVA, con fatturato annuo molto variabile
si, però non è il caso di Bow. Sui bancari come la vedi?
 
si, però non è il caso di Bow. Sui bancari come la vedi?
io non ho mai lavorato IN banca, credo sia una valutazione molto personale da fare

tutti i colleghi ex-bancari che conosco mi hanno riferito di non essersi mai pentiti della scelta fatta di lasciare la banca per diventare CFA
 
Di regola, infatti, le scf che ti accolgono ti avvertono di queste cose e ti fanno fare analisi dietro il nome della società ma non consulenza fintanto che non passano i 6 mesi.

Nei colloqui che ho fatto mi hanno detto chiaramente " hai di come vivere per questi 6 mesi?" facendomi capire che non avrei avuto supporto nel salto.

Sui costi è una vergogna incredibile. Sul software vedo che per fortuna in molti si muovono in autonomia ormai perchè 5k di noleggio sono tanti e fino ad oggi c'è stato un monopolio nella fornitura che vedo, da esterno, sta venendo meno.

Sul resto nulla da obiettare: molta più burocrazia (soprattutto se non sei in una scf ma lavori da solo) e costi aggiuntivi.

Un paio di cfa che collaborano tra loro ma non vogliono fare società per x ragioni, mi dicevano i tempi biblici che passavano dietro le scartoffie. Sono rimasto impressionato perchè non immaginavo questa differenza.

io da CFAOS ho documentazione per carità ma nulla di paragonabile.
buongiorno,
riprendo questa discussione per chiedere/chiederti:
- l'assicurazione ho visto che è obbligatoria, ne hai una da consigliare economica all'inizio???
- mi spieghi meglio questa cosa del software per la rendicontazione? E' obbligatorio??? Cosa fa in pratica? Si puo fare in maniera alternativa?
 
secondo me la cosa allucinante è che per l'iscrizione per l'albo di CFA non prevede almeno una laurea triennale in economia
 
secondo me la cosa allucinante è che per l'iscrizione per l'albo di CFA non prevede almeno una laurea triennale in economia

Massì io ci aggiungerei anche un dottorato di ricerca :D

Facciamoli studiare un altro pò di anni (robe inutili) sti indipendenti mentre i promotori piazzano la m**** indisturbati :D
 
secondo me la cosa allucinante è che per l'iscrizione per l'albo di CFA non prevede almeno una laurea triennale in economia
Io ho girato un pò di facoltà (lavorando) e fatto anche un pò l'assistente... ad economia non è che insegnino granché di gestione del risparmio, un paio d'esamini sull'asset allocation, ma l'esame OCF è già più impegnativo.
In generale sarebbe carino che si abbia persone di profilo universitario (anche altre facoltà possono aiutare, giuridiche, sociali etc...). Aneddoto: avevo docente ordinario di economia dei mercati finanziari di grande università italiana come cliente, si faceva appioppare di tutto dal promotore ed aveva un'idea vaghissima di cosa fosse un ETF. Un ministro dell'economia è anche sul mio video... quindi...
 
Massì io ci aggiungerei anche un dottorato di ricerca :D

Facciamoli studiare un altro pò di anni (robe inutili) sti indipendenti mentre i promotori piazzano la m**** indisturbati :D
senza dubbio i promotori (oggi: consulenti abilitati all'offerta fuori sede) è abbastanza ovvio che piazzino la m come dici tu, però non conosco nessun albo italiano ( degno di questo nome) che non abbia come requisito una laurea.
TU ne conosci qualcuno?
Invece quando si parla di soldi e/o gestione dei soldi, tutto è permesso... questa cosa mi sembra allucinante.
Sicuramente (penso io) è frutto della forte pressione delle case che non vogliono promotori che ne capiscano qualcosa per fargli piazzare di tutto e di più, altrimenti non vedo come mai un albo non metta dei requisiti più stringenti per esercitare la professione.
Soprattutto per quelli autonomi.
 
Hai già fatto colloqui con Fineco di turno, parlando con qualcuno in grado di capire le tue modalità di lavoro?
Sì, Giordano di Fineco (il più famoso recruiter su Roma, tutti in banca lo conosciamo e gli vogliamo bene) si è quasi commosso quando gli ho detto che ho fatto l'esame, ma lo conosco da tanti di quegli anni... :LOL:
Comunque devo cercare di mettere a terra un paio di progetti e usare le reti, se vorranno essere usate, o se posso passare direttamente all'indipendente, per creare un modello di servizio che sia sostenibile per i clienti.
A secondo dei portafogli e dei volumi credo che un TER tra 0,25 e 0,75 sarebbe l'ideale per fare in modo che il costo di consulenza incida poco anche su portafogli prudenti.
Poi ovviamente le due regole dovrebbero essere:
- Assenza di conflitto d'interesse (sì, lo so, con il pollo che mi firma le Unit al 5% ci vado in giro in Ferrari, ma mi accontento di infinitamente meno, anche perché è inutile essere ricchi in un sistema predatorio, se non oggi domani ti fottono, devi vivere con la pistola sotto il cuscino... è il sistema predatorio che va abbattuto)
- Competenza (basta 'sti 100mila scappati di casa convinti che fare 40 prodotti flessibili tematici sia consulenza finanziaria, c'è tanto lavoro da fare nei servizi alla persona, nell'edilizia etc.. sì, lo so è più facile vivere del continuing della polizza di un anziano).
 
TU ne conosci qualcuno?
Senza laurea o diploma specifico:
- Albo degli Imprenditori Agricoli
- Albo dei Mediatori Creditizi
- Albo dei Consulenti Finanziari

In pratica o zappi la terra, o prendi o dai soldi
 
Sì, Giordano di Fineco (il più famoso recruiter su Roma, tutti in banca lo conosciamo e gli vogliamo bene) si è quasi commosso quando gli ho detto che ho fatto l'esame, ma lo conosco da tanti di quegli anni... :LOL:
Comunque devo cercare di mettere a terra un paio di progetti e usare le reti, se vorranno essere usate, o se posso passare direttamente all'indipendente, per creare un modello di servizio che sia sostenibile per i clienti.
A secondo dei portafogli e dei volumi credo che un TER tra 0,25 e 0,75 sarebbe l'ideale per fare in modo che il costo di consulenza incida poco anche su portafogli prudenti.
Poi ovviamente le due regole dovrebbero essere:
- Assenza di conflitto d'interesse (sì, lo so, con il pollo che mi firma le Unit al 5% ci vado in giro in Ferrari, ma mi accontento di infinitamente meno, anche perché è inutile essere ricchi in un sistema predatorio, se non oggi domani ti fottono, devi vivere con la pistola sotto il cuscino... è il sistema predatorio che va abbattuto)
- Competenza (basta 'sti 100mila scappati di casa convinti che fare 40 prodotti flessibili tematici sia consulenza finanziaria, c'è tanto lavoro da fare nei servizi alla persona, nell'edilizia etc.. sì, lo so è più facile vivere del continuing della polizza di un anziano).
Ciao, Fineco non permette già di lavorare in questo modo? Praticamente come un indipendente con, chiaramente, lo svantaggio di dividere la parcella con Fineco ma con il vantaggio di ridurre di molto la burocrazia e avere una piattaforma abbastanza moderna. Anche io sto valutando di passare ad una rete (al momento lavoro in banca e ad ogni "consulenza" che faccio mi si logora l'anima) e, da quel che so, Fineco è l'unica che permette di lavorare in fee-only.
 
L'unica voce che in Italia vedo fuori dal coro in questo senso è, e me ne stupisco, quella del Plus24 del Sole24Ore, che bastona continuamente contro l'inefficienza dei prodotti attivi, consigliando di switchare a gestioni passive, supportato dal giudizio tecnico di società di Consulenza Indipendente come NoRisk e Consultique....che certo tramite il Sole si fanno una bella pubblicità...

Manca completamente una linea di informazione sui canali Rai...trasmissioni di inchiesta tradizionalmente aggressive come Report o PresaDiretta potrebbero fare un gran lavoro per smascherare il sistema fraudolento...
 
A secondo dei portafogli e dei volumi credo che un TER tra 0,25 e 0,75 sarebbe l'ideale per fare in modo che il costo di consulenza incida poco anche su portafogli prudenti.
Poi ovviamente le due regole dovrebbero essere:
- Assenza di conflitto d'interesse (sì, lo so, con il pollo che mi firma le Unit al 5% ci vado in giro in Ferrari, ma mi accontento di infinitamente meno, anche perché è inutile essere ricchi in un sistema predatorio, se non oggi domani ti fottono, devi vivere con la pistola sotto il cuscino... è il sistema predatorio che va abbattuto)
- Competenza (basta 'sti 100mila scappati di casa convinti che fare 40 prodotti flessibili tematici sia consulenza finanziaria, c'è tanto lavoro da fare nei servizi alla persona, nell'edilizia etc.. sì, lo so è più facile vivere del continuing della polizza di un anziano).

Hai valutato, invece di essere un libero professionista (con tutto ciò che questo comporta sulle tue spalle anche a livello gestionale e burocratico), di collaborare (da dipendente) con qualche famosa rete di consulenti indipendenti ?
 
Hai valutato, invece di essere un libero professionista (con tutto ciò che questo comporta sulle tue spalle anche a livello gestionale e burocratico), di collaborare (da dipendente) con qualche famosa rete di consulenti indipendenti ?
Il salto è spaventoso da dipendente alla partita IVA, ma oltre a nuove persone che potrei assistere in futuro in quel modo ci sono molti portafogli per me storici che ho costruito e gestito per anni che potrebbero seguirmi (invece portarli tutti ad indipendente puro subito è un salto forte), insomma da un minimo più di certezze (e già stasera mia moglie mi ha ripetuto per l'ennesima volta 'a partita iva no, eh').
Da dipendente a partita IVA e oltretutto indipendente, senza una base patrimoniale (quindi senza essere già in FIRE per capirci) è un salto nel buio puro. Potrei andare incontro ad un esaurimento prima di riuscire ad arrivare a 'breakevent point' sono consapevole dei miei limiti umani.
Credo di essere stato onesto e franco sulla mia situazione personale.
I 6 mesi 'sabbatici' dell'OCF certo non fanno percepire una grande solidarietà istituzionale ai 'venditori di ETF'.
 
Ciao, ti ho risposto perchè credo che il titolo del thread che hai aperto qui sia nel complesso dannoso per tutti.

Chi legge senza sufficiente competenza in materia sarà portato a diffidare a prescindere senza distinguere.

A te non giova minimamente, agli utenti del FOL nemmeno.

Sai quanti CFAOFS vorrebbero fare il CFA o volevano fare il CFA e - viste le complicazioni - restano dove sono e si trovano le scuse per credere di essere davvero in qualche modo indipendenti?

Anni fa pensavamo che una volta partito l'Albo per gli indipendenti, molti sarebbero accorsi in poco tempo, ma non è stato così: i quasi 700 (non 575) che sono Autonomi sono i precedenti indipendenti e persone che non hanno mai fatto prima il consulente, ben pochi sono passati da CFAOFS a CFA in oltre 5 anni.

Eppure oggi le norme ci sono quindi basta decidere di cambiare.

Se non c'è stato questo passaggio di massa - quello che temevano forse i capi delle reti - è probabilmente dovuto al fatto che si critica il Sistema ma alla maggior parte va bene restare dov'è. Alla maggior parte conviene dire che lavora per una banca.

A questo punto io sono portato a pensare che il problema siano le persone e non le norme.

Le norme sono complesse ma conoscendole bene e applicandole ogni giorno, io posso affermare oggi che la costruzione complessiva della consulenza indipendente in Italia post 2018 (che deve in ogni caso derivare da regole europee) sia stata realizzata molto molto bene a tutela degli investitori e anche degli operatori. Chi critica lo fa perchè non ha compreso nè tantomeno studiato la materia oppure perchè è in malafede. Qualche dettaglio delle norme forse si potrebbe migliorare ma la volontà c'è infatti ci sono già state delle modifiche migliorative (ad es. si può portare a OCF la giustificazione se ci sono stati impedimenti seri a completare le 30 ore annue obbligatorie certificate di formazione).

Dato che i CFA possono offrire anche servizi di pianificazione patrimoniale contrattualizzati e fatturati, si può cominciare con quelli in attesa di ottenere l'iscrizione e poter consigliare gli strumenti finanziari. Oltretutto bisognerebbe partire subito dalla pianificazione e soltanto dopo integrare la parte di consulenza sugli strumenti. Se hai un certo numero di persone che pensi di contattare e inizi con la pianificazione, prima di aver esaurito i contatti e avere un certo numero di clienti pianificati, come minimo è passato un anno.
Io credo che passare da cfofs a CFA sia dovuto essenzialmente al fatto che chi volesse passare dall'altra parte non può portarsi dietro il suo portafogliio clienti.


Nel caso di bow mi pare di aver capito che i suoi clienti sono molto fidelizzati da anni e conoscano per filo e per segno ciò che hanno pagato nel corso degli anni.

Sapevano perfettamente che lavorando per la banca doveva per forza di cose dare un colpo alla botte ed una al cerchio, senza contare che, a differenza di altri suoi colleghi, lui ha sempre fatto gli interessi del cliente, proponendo prodotti e portafogli che hanno reso.

È comprensibile quindi le paure che hanno tutti i venditori di fumo bancari nel passare all'indipendenza.
 
Ultima modifica:
secondo me la cosa allucinante è che per l'iscrizione per l'albo di CFA non prevede almeno una laurea triennale in economia
guarda che già solo capire cosa ti chiedono all'iscrizione da CFA e redigere il documento richiesto obbligatorio con le procedure interne con cui il CFA realizza la consulenza, richiede una bella base di studio
 
L'unica voce che in Italia vedo fuori dal coro in questo senso è, e me ne stupisco, quella del Plus24 del Sole24Ore, che bastona continuamente contro l'inefficienza dei prodotti attivi, consigliando di switchare a gestioni passive, supportato dal giudizio tecnico di società di Consulenza Indipendente come NoRisk e Consultique....che certo tramite il Sole si fanno una bella pubblicità...

Manca completamente una linea di informazione sui canali Rai...trasmissioni di inchiesta tradizionalmente aggressive come Report o PresaDiretta potrebbero fare un gran lavoro per smascherare il sistema fraudolento...
Report anni fa ha già intervistato colleghi indipendenti

il punto è che il sistema non è fraudolento (nel senso legale di frode) ma complesso e caro

nessun collega autonomo parlerebbe mai di sistema fraudolento, primo) perchè non lo è, secondo) per non beccarsi qualche querela citando qualche caso specifico

io come CFA posso analizzare una gestione patrimoniale, verificare la qualità della gestione, verificare i costi, e illustrare al cliente i pro e i contro in relazione al suo profilo di adeguatezza, illustrando delle alternative migliori per lui

ma non posso dire che la gestione o chi l'ha venduta abbia agito con frode, fintanto che sono state rispettate le norme

e anche Report non è il top assoluto quando ti taglia a sua discrezione l'intervista, prendendo le parti del tuo discorso che fanno colpo e togliendo quelle più interessanti ma poco sensazionali
 
il punto è che il sistema non è fraudolento (nel senso legale di frode) ma complesso e caro

nessun collega autonomo parlerebbe mai di sistema fraudolento, primo) perchè non lo è, secondo) per non beccarsi qualche querela citando qualche caso specifico
Il problema è che è un sistema estremamente inefficiente, e soprattutto opaco agli occhi dei clienti; e tale viene scientemente mantenuto dal sistema bancario.
E' un meccanismo farraginoso, che moltiplica a dismisura i prodotti per renderli meno comprensibili possibile, soprattutto nei relativi costi. E' complesso per gente che ha dimestichezza con argomenti tecnici (anche se non finanziari), figuriamoci per l'uomo della strada.
La sola conseguenza è che sempre più gente sta scappando dalle banche, usandole esclusivamente per i conti correnti...perchè nutrono verso di loro una crescente sfiducia e un senso di fastidio.
 
Il problema è che è un sistema estremamente inefficiente, e soprattutto opaco agli occhi dei clienti; e tale viene scientemente mantenuto dal sistema bancario.
E' un meccanismo farraginoso, che moltiplica a dismisura i prodotti per renderli meno comprensibili possibile, soprattutto nei relativi costi. E' complesso per gente che ha dimestichezza con argomenti tecnici (anche se non finanziari), figuriamoci per l'uomo della strada.
La sola conseguenza è che sempre più gente sta scappando dalle banche, usandole esclusivamente per i conti correnti...perchè nutrono verso di loro una crescente sfiducia e un senso di fastidio.
non ho capito l'ultimo punto, scappano dalle banche e dove andrebbero??
 
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