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Chi ha voglia di lavorare, chi ha voglia di rischiare (anche) del suo, chi non guarda gli orari, fa l'artigiano o l'imprenditore
Chi vuole vivere relativamente tranquillo fa il dipendente
Chi ha poca voglia di lavorare, fa il sindacalista
Chi NON sa fare alcun mestiere, NON vuole lavorare, NON vuole rischiare fa il politico
Sono completamente d'accordo
E dato che i giovani .... abbiamo poco da sperare nelle nuove leve nate dalle costole dei vecchi.
Sono completamente d'accordo
Quindi, forse, meglio tenere e sostenere un Monti
Ecco, qui divergo un po': per come ho visto far le carriere in campo "tecnico" (specie nei settori sensibili [banche, grande industria parastatale ma anche privata, scuola, università, legge e giustizia, pubblica amministrazione, specie ministeri, forze armate, ecc.)] la differenza fra quelli che si chiamano politici e quelli comunemente chiamati tecnici è veramente poca. Sono solo differenti parti in commedia assetgnate dal grande regista (il potere).
Quindi (anche se è difficile discernere) ci vogliono solo facce nuove: gente che non è mai stata eletta in alcuna carica pubblica, che non ha mai fatto carriera nei settori di cui sopra, che non ha mai fatto consulenze per la PA, che non ha mai sposato figlie o figli di politici o tecnici o grandi industriali, gente che non abbia zii cardinali, che abbia un cognome possibilmente costituito da una sola parola, ecc.
E' difficile discernere, ma, almeno su scala "territoriale" (se le leggi elettorali lo permetteranno) si può fare.
Meglio un buon anonimo sfigato padre di famiglia che un navigato faccendiere che conosce a memoria il mondo amministrativo/burocratico, ma sappiamo com'è dentro. Il primo farà qualche figuraccia (ma se si pensa agli esodati e alla definizione delle modalità di pagamento IMU ...), commetterà qualche errore burocratico/formale (e quindi sarà subito incarcerato), ma la direzione strategica, cioè politica, dovrebbe essere in grado di darla meglio di chi ci ha governato dopo la morte di De Gasperi (per indicare un periodo).
Ciao.
(P.S.: lo so, è praticamente utopia, ma con gli attuali mezzi di comunicazione, se il popolo si sveglia un tantino, è lecito sperare. Non erano forse i francesi nella stessa condizione prima della famosa revotion?)