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Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Banca Finnat conferma il Buy e alza il TP a 7,22 euro
Banca Finnat ha aggiornato la propria valutazione sul titolo Renergetica, confermando la raccomandazione Buy e rivedendo al rialzo il TP a 7,22 euro (da 6,59 euro), valore che incorpora un upside potenziale del 80% rispetto alle quotazioni attuali.
Ricordiamo che Renergetica è attiva a livello internazionale nel settore delle energie rinnovabili, in qualità di 'Project Developer' di impianti fotovoltaici, eolici ed anche off-grid. Inoltre, l'azienda sta crescendo nel mercato 'hybrid' (integrazione e controllo delle 'reti ibride') grazie ad un software sviluppato 'in house'.
Secondo gli analisti, “nonostante i rallentamenti degli iter autorizzativi verificatisi nel 2020, il settore delle energie rinnovabili prosegue nella sua crescita spinto, in particolare, dal processo della transizione energetica”.
Renergetica, attualmente, sta consolidando la propria posizione sui mercati ove è già presente quale Italia, Usa, Cile e Colombia.
Lo scorso aprile la società guidata da Claudio Rosmarino ha fatto il suo ingresso sul mercato spagnolo, tramite un accordo di co-sviluppo nel settore fotovoltaico ed eolico con ERG Power Generation.
Sul periodo 2020-2025 Banca Finnat stima una crescita media annua attesa dei ricavi del 7,9% e del 10,8% per l’Ebitda. L'utile netto di Gruppo dovrebbe essere in grado di raggiungere, a consuntivo 2021, i 2,8 milioni per portarsi a 6 milioni a fine periodo previsionale, con una crescita media annua del 22,7%. MKI