RESIDENZA ALL'ESTERO: per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie? VOLUME IV

Stato
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Ritirarsi in Pensione o Trasferirsi a Malta
Residenza ordinaria a Malta
Per poter avere la residenza ordinaria a Malta è necessario che un individuo viva fisicamente sull’isola per un periodo non inferiore ai sei mesi nel corso di un anno solare. Non vi è alcun requisito minimo di valore di proprietà o altre condizioni per i non-residenti che desiderano ottenere la residenza ordinaria a Malta, a meno che non vi sia la necessità specifica di un permesso per l’acquisizione di beni immobili (Acquisition of Immovable Property – AIP). I cittadini di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, compresi quindi i cittadini maltesi, che non hanno risieduto in modo continuativo a Malta per un periodo di almeno cinque anni, necessitano del permesso per l’acquisizione di beni immobili (AIP) per acquistare beni immobili ai fini della residenza secondaria.
Gli individui che non sono cittadini di uno Stato Membro dell’UE non possono acquistare immobili a meno che non abbiano ottenuto il permesso per l’acquisizione di beni immobili (AIP).
A Malta esistono zone definite, chiamate special designated areas (aree appositamente designate), dove non si applica nessuna restrizione all’acquisto. Inoltre non esistono restrizioni all’acquisizione di beni ereditati, ed esistono inoltre numerose altre esenzioni. Per l’acquisto da parte di associazioni di persone si applicano regole diverse.
Per scaricare la legge sui beni immobili per l’acquisto da parte di non residenti [Immovable Property (Acquisition by Non-Residents)] clicca qui (ultimo aggiornamento del testo Venerdì, 9 luglio, 2010).
Cittadini UE/SEE
Diritti dei cittadini UE/SEE
I cittadini UE/SEE hanno il diritto di risiedere a Malta, qualora esercitino uno qualsiasi dei loro diritti previsti dal Trattato, in qualità di lavoratori subordinati o autonomi, persone economicamente autosufficienti o studenti.
Autosufficienza economica
Il richiedente deve dimostrare di essere in grado di poter provvedere a se stesso e alle persone a suo carico, dimostrando di essere finanziariamente stabile e di non necessitare di aiuto finanziario da parte del governo di Malta. L’attuale soglia per i cittadini UE/SEE è fissata ad un capitale minimo di € 14.000 o un reddito settimanale di € 84,95 per le persone single e un capitale di almeno € 23.300 o un reddito settimanale di € 93,10 per le coppie sposate.
Lavoro
Un secondo motivo per cui i cittadini UE/SEE possono ottenere la residenza ordinaria a Malta è il lavoro. Un individuo deve accettare le offerte di lavoro o cercare un lavoro a Malta, lavorare a Malta come dipendente o libero professionista. In alternativa, un individuo può scegliere di aprire un’attività a Malta e lavorare in proprio.
Cittadini di paesi terzi
I criteri di eleggibilità per la residenza ordinaria maltese per i cittadini di paesi terzi variano rispetto a quelli applicabili ai cittadini UE/SEE. Per poter lavorare a Malta, i cittadini Non-UE/Non-SEE devono essere in possesso di un permesso di lavoro. Per poter ottenere lo status di lavoratore autonomo, un cittadino di un paese terzo deve soddisfare determinati criteri. L’ impegno irrevocabile di assumere cittadini UE/SEE come parte del personale del richiedente sarà di supporto ad una considerazione favorevole della richiesta.
Permesso di soggiorno permanente o permesso di soggiorno di lungo periodo
Il permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo può essere concesso a individui che risiedono legalmente a Malta ininterrottamente da 5 anni. Ciò significa che tali individui non devono essere stati assenti da Malta per più di sei mesi consecutivi in un dato anno di detto periodo di cinque anni o per più di un totale di 10 mesi nell’intero periodo. Tuttavia, una singola assenza di un massimo di 12 mesi per ragioni valide quali gravidanza, parto, malattia grave, studio, formazione professionale o distacco all’estero per lavoro non pregiudicheranno la richiesta del permesso di soggiorno.
Un cittadino di un paese terzo che ha ottenuto il permesso di soggiorno di lungo periodo da parte di un altro Stato Membro che non sia Malta, potrà risiedere a Malta per un periodo superiore ai tre mesi, per l’esercizio di un’attività economica in qualità di lavoratore subordinato o lavoratore autonomo, a condizione che tale persona sia in possesso di un permesso di lavoro, stia proseguendo gli studi o la formazione professionale o sia impegnato in altre attività simili.
Imposta sul reddito
Una persona che ha sia la residenza ordinaria che il domicilio a Malta è tassabile sul proprio reddito generato in qualsiasi parte del mondo, indipendentemente dal fatto che sia rimesso a Malta o no. Per informazioni in merito agli scaglioni fiscali che si applicano ai residenti a Malta si prega di cliccare qui.
Una persona che abitualmente risiede a Malta ma che non è domiciliata a Malta è soggetta al’imposta sul reddito imponibile generato all’estero, nella misura in cui tale reddito è rimesso a Malta e su tutto il reddito imponibile guadagnato o ricavato a Malta. Tutte le plusvalenze provenienti da un paese estero non sono tassabili a Malta, indipendentemente dal fatto che tali plusvalenze siano rimesse a Malta. In questo caso si applicano le stesse aliquote fiscali sopra riportate, applicabili alle persone che sono sia residenti che domiciliate a Malta. Le persone residenti a Malta sono di norma tenute al versamento del contributo previdenziale. Per visualizzare le aliquote fiscali in vigore si prega di Cliccare qui.
Una persona che non ha la residenza ordinaria e non è domiciliata a Malta è tassabile unicamente per quanto riguarda il reddito proveniente da Malta. L’imposta sul reddito personale è riscossa in base ad aliquote progressive, fino ad un massimo del 35%. Per informazioni in merito agli scaglioni fiscali che si applicano alle persone non residenti a Malta si prega di cliccare qui.
 
....niente mezze misure

... secondo me dai solo materia per contenzioso quindi contestabile ...gli effetti retroattivi ci pensi :D nel senso che potrebbero fare un controllo sugli anni indietro e contestare attività di trading generata in italia se invece dal controllo nulla risulta perchè oltre a vivere fai trading fuori italia e sull'unico conto che hai (faccio esempio) italiano residente estero con pensione tassata alla fonte hai carta di credito con spese estero riscontrabili spalmate su periodi ben oltre 183 giorni ...ti metti su una posizione inataccabile

...come dici tè poi ognuno poi fà le sue scelte ...


Per essere pignoli, (quasi rompiballe) a me risulta molto difficile avere conti bancari in italia come "residente estero" ed avere pure la carta di credito.
Normalmente quando fai il cambio in anagrafica da residente italia a residente estero la carta di credito il 90% delle banche italiane te la toglie.

Hai informazioni su banche italiane che permettono di aprire conti "residenti estero" e ti danno pure la possibilita di avere la carta di credito?
Intendo ovviamente nel caso di carta di credito vera (non ricaricabile) e nel caso min cui nel conto "residente estero" si lasci solo soldi per le piccolo spese.
 
Per essere pignoli, (quasi rompiballe) a me risulta molto difficile avere conti bancari in italia come "residente estero" ed avere pure la carta di credito.
Normalmente quando fai il cambio in anagrafica da residente italia a residente estero la carta di credito il 90% delle banche italiane te la toglie.

Hai informazioni su banche italiane che permettono di aprire conti "residenti estero" e ti danno pure la possibilita di avere la carta di credito?
Intendo ovviamente nel caso di carta di credito vera (non ricaricabile) e nel caso min cui nel conto "residente estero" si lasci solo soldi per le piccolo spese.

CONTO IN EURO NON RESIDENTI

Il conto senza confini.
E' il conto corrente per te che vieni da un altro Paese, oppure se ti sei trasferito all’estero e vuoi mantenere un conto in Italia. Finalmente un conto in piena regola per tutte le tue necessità.

I vantaggi

Tutta l’operatività di un conto corrente
Movimenti illimitati
Solo 4 euro al mese
Carta di debito internazionale, Carta di credito, bonifici, Servizio di Banca Multicanale per Privati e tanti altri servizi a richiesta.
Facile da aprire, grazie anche alla contrattualistica multilingue.

PERFETTO PER TE SE

sei residente all'esterosei uno studente stranierosei temporaneamente in Italiavivi all'estero ma vuoi mantenere un conto in Italia
 
...le pensioni INPS EX INPDAP sono tutte tassate alla FONTE sia che tu la riceva in Italia sia che tu la riceva all'ESTERO ...significa che LO STATO italiano incassa INDIPENDENTEMENTE da dove sei caro pensionato :D direttamente le tasse se le trattiene subito ....TRANNE che in TUNISIA dove vi è l'accordo contro la DOPPIA IMPOSIZIONE e ti eroga la pensione al LORDO ...può sembrare strano ma è così...

se incassi all'estero da EX INPDAP SEI tenuto a pagare anche nel paese dove vivi e incassi la pensione un altra volta le imposte e quindi sei tassato 2 VOLTE

ragion per cui TUTTI i pensionati INPS EX INPDAP RESIDENTI ESTERO secondo quanto hai scritto sarebbero automaticamente residenti fiscali italiani se incassano la pensione in ITALIA

...questo può essere vero solo in parte perchè se tu sei residente estero e incassi la pensione in Italia TASSATA alla fonte ...ma i tuoi altri redditi NON IMMOBILI ...li PRODUCI all'estero e sui quali paghi le tasse sul paese dove sei RESIDENTE per la parte che importi in quel paese ...esempio pratico MALTA oppure THAILANDIA ....comprovato da denuncia redditi e pagamento tasse in quel paese ...la vedo difficile che lo stato possa chiedermi il pagamento DOPPIO delle TASSE su reddito prodotto all'estero da residente ESTERO per il quale pago già le tasse ...:D

.

molta confusione sotto il sole, temo.

1) ho scritto: se il tuo reddito consiste in pensione italiana+fitti italiani+trading italiano... il centro dei tuoi interessi economici, temo, resta l'Italia; se poi lavori all'estero, ed hai rilevanti redditi esteri.. il discorso ovviamente cambia.
2) se vai a Malta (non-dom) o in Thailandia.. in tali due paesi in linea di principio.. non paghi tasse, ergo la tua teoria cade.
3) meglio la (tua) tesi che le soluzioni clean sono meglio delle ibride.
 
CONTO IN EURO NON RESIDENTI

Il conto senza confini.
E' il conto corrente per te che vieni da un altro Paese, oppure se ti sei trasferito all’estero e vuoi mantenere un conto in Italia. Finalmente un conto in piena regola per tutte le tue necessità.

I vantaggi

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PERFETTO PER TE SE

sei residente all'esterosei uno studente stranierosei temporaneamente in Italiavivi all'estero ma vuoi mantenere un conto in Italia

Ok, grazie.

Per dirtela, quando mi sono trasferito io (4-5 anni fa), avevo parecchi cc in italia.
Alcuni non prevedevano lo stato "residenza estera", altri lo prevedevano ma disattivavano la Carta di credito (mi lasciavano solo quella di debito).
Alla fine da 10, ne sono rimasti 2 e tra un po' mi sa che ne rimarra solo uno.
Per info, erano banche un po' + internazionali di quelle da te postate.
 
Ok, grazie.

Per dirtela, quando mi sono trasferito io (4-5 anni fa), avevo parecchi cc in italia.
Alcuni non prevedevano lo stato "residenza estera", altri lo prevedevano ma disattivavano la Carta di credito (mi lasciavano solo quella di debito).
Alla fine da 10, ne sono rimasti 2 e tra un po' mi sa che ne rimarra solo uno.

Per info, erano banche un po' + internazionali di quelle da te postate.


non vi sono problemi ad avere una carta di credito su conto estero in italia , ma sinceramente non la prenderei in Italia ma nel paese estero
 
molta confusione sotto il sole, temo.

1) ho scritto: se il tuo reddito consiste in pensione italiana+fitti italiani+trading italiano... il centro dei tuoi interessi economici, temo, resta l'Italia; se poi lavori all'estero, ed hai rilevanti redditi esteri.. il discorso ovviamente cambia.
2) se vai a Malta (non-dom) o in Thailandia.. in tali due paesi in linea di principio.. non paghi tasse, ergo la tua teoria cade.
3) meglio la (tua) tesi che le soluzioni clean sono meglio delle ibride.

...nessuna abitazione ; nessun affitto ; nessun reddito da trading perché sposterei dopo iscrizione aire il patrimonio all'estero ...devo solo decidere se spostare la pensione su conto estero dove son residente proprio per essere straperfetto...devo vedere i dettagli tassazione ....
 
devo solo decidere se spostare la pensione su conto estero dove son residente proprio per essere straperfetto...devo vedere i dettagli tassazione ....

nella maggioranza dei paesi a tassazione moderata o nulla (per i non-dom) le pensioni estere non subiscono nessuna tassazione ulteriore (unless remitted).
Conviene tenere i conti in giurisdizione dove i servizi bancari sono buoni e i conti sicuri...e poi subire senza patemi l'eventuale comunicazione automatica dei dati, a mio parere.
se la pensione italiana subisce gia' ritenuta alla fonte, la cosa si ferma li'.
 
non vi sono problemi ad avere una carta di credito su conto estero in italia , ma sinceramente non la prenderei in Italia ma nel paese estero

in teoria ti può servire per provare permanenza all'estero: tutte le settimane la usi 2-3 volte per piccole spese di consumi esteri.. e a fine anno il rendiconto prova che sei stato quasi sempre fuori Italia.
L'unica obiezione e' che la cosa non e' molto logica: se vivi nel paese X, sarebbe più naturale usare una CC locale.
 
in teoria ti può servire per provare permanenza all'estero: tutte le settimane la usi 2-3 volte per piccole spese di consumi esteri.. e a fine anno il rendiconto prova che sei stato quasi sempre fuori Italia.
L'unica obiezione e' che la cosa non e' molto logica: se vivi nel paese X, sarebbe più naturale usare una CC locale.

in teoria a richiesta potresti documentare la cosa con estratto estero, timbri passaporto (sempre che non sei in paesi che non usano timbri) ecc
 
molta confusione sotto il sole, temo.

1) ho scritto: se il tuo reddito consiste in pensione italiana+fitti italiani+trading italiano... il centro dei tuoi interessi economici, temo, resta l'Italia; se poi lavori all'estero, ed hai rilevanti redditi esteri.. il discorso ovviamente cambia.
2) se vai a Malta (non-dom) o in Thailandia.. in tali due paesi in linea di principio.. non paghi tasse, ergo la tua teoria cade.
3) meglio la (tua) tesi che le soluzioni clean sono meglio delle ibride.

prima di tutto bisogna guardarsi il trattato contro le doppie imposizioni ITALIA e nuovo paese di residenza ITALIA ne ha molti, ad es anche con Thailandia

ad es se guardo Thailandia SEMBRA (non ho letto tutto) che 183 gg non contino nulla ma solo dove uno ha la abitazione permanente, quindi a scanso di equivoci basterebbe non avere una abitazione a disposizione in Italia

http://www.fiscooggi.it/files/immagini_articoli/fnmold/thailandia-it.pdf

Articolo 4 - Domicilio fiscale
1. Ai fini della presente Convenzione l'espressione «residente di uno Stato contraente» designa ogni
persona che, in virtù della legislazione di detto Stato, è ivi assoggettata ad imposta a motivo del suo
domicilio, della sua residenza, della sede della sua direzione o di ogni altro criterio di natura
analoga.
2. Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1, una persona fisica è residente di entrambi gli
Stati contraenti, il caso viene risolto secondo le regole seguenti:
a) detta persona è considerata residente dello Stato contraente nel quale ha un'abitazione
permanente
. Se essa dispone di una abitazione permanente in entrambi gli Stati contraenti, è
considerata residente dello Stato contraente nel quale le sue relazioni personali ed economiche
sono più strette (centro degli interessi vitali);
b) se non si può determinare lo Stato contraente nel quale detta persona ha il centro dei suoi
interessi vitali, o se la medesima non ha un'abitazione permanente in alcuno degli Stati
contraenti, essa è considerata residente dello Stato contraente in cui soggiorna abitualmente;
c) se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna
abitualmente in alcuno di essi, essa è considerata residente dello Stato contraente del quale ha la
nazionalità;
d) se detta persona ha la nazionalità di entrambi gli Stati contraenti, o se non ha la nazionalità di
alcuno di essi, le autorità competenti degli Stati contraenti risolvono la questione di comune
accordo.
3. Quando, in base alle disposizioni del paragrafo 1, una persona diversa da una persona fisica è
considerata residente di entrambi gli Stati contraenti, le autorità competenti degli Stati contraenti
risolvono la questione di comune accordo.

*****
personalmente dubito che percepire una pensione possa costituire il centro di interessi economici o che comuqnue questo fatto vada a prevalere su relazioni personali ecc
 
gran bel thread e molti contributi postati davvero interessanti. complimenti a tutti
 
ottime le condizioni di banca migros con chf40 fissi per il tarding on line,un po' altino le spese di custodia da 0,19% a 0,15% .guardando il motore di ricerca obbligazionario direi che trattano un po' di tutto. discorso da approfondire .anche cimbanque e' da valutare parlano di 4000bonds trattabili anche otc
 
ottime le condizioni di banca migros con chf40 fissi per il tarding on line,un po' altino le spese di custodia da 0,19% a 0,15% .guardando il motore di ricerca obbligazionario direi che trattano un po' di tutto. discorso da approfondire .anche cimbanque e' da valutare parlano di 4000bonds trattabili anche otc

....chiacchierando qua e la i dettagli non si scrivono ma dipende molto dalla tipologia di trading che fai dalla frequenza di giro del portafoglio...
Ci sono anche "pacchetti" confezionati per determinati trader insomma ...si valuta caso per caso...piazza riferimento sempre CH ...
 
Stato
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