russiabond
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....niente mezze misure
... secondo me dai solo materia per contenzioso quindi contestabile ...gli effetti retroattivi ci pensi nel senso che potrebbero fare un controllo sugli anni indietro e contestare attività di trading generata in italia se invece dal controllo nulla risulta perchè oltre a vivere fai trading fuori italia e sull'unico conto che hai (faccio esempio) italiano residente estero con pensione tassata alla fonte hai carta di credito con spese estero riscontrabili spalmate su periodi ben oltre 183 giorni ...ti metti su una posizione inataccabile
...come dici tè poi ognuno poi fà le sue scelte ...
Per essere pignoli, (quasi rompiballe) a me risulta molto difficile avere conti bancari in italia come "residente estero" ed avere pure la carta di credito.
Normalmente quando fai il cambio in anagrafica da residente italia a residente estero la carta di credito il 90% delle banche italiane te la toglie.
Hai informazioni su banche italiane che permettono di aprire conti "residenti estero" e ti danno pure la possibilita di avere la carta di credito?
Intendo ovviamente nel caso di carta di credito vera (non ricaricabile) e nel caso min cui nel conto "residente estero" si lasci solo soldi per le piccolo spese.
...le pensioni INPS EX INPDAP sono tutte tassate alla FONTE sia che tu la riceva in Italia sia che tu la riceva all'ESTERO ...significa che LO STATO italiano incassa INDIPENDENTEMENTE da dove sei caro pensionato direttamente le tasse se le trattiene subito ....TRANNE che in TUNISIA dove vi è l'accordo contro la DOPPIA IMPOSIZIONE e ti eroga la pensione al LORDO ...può sembrare strano ma è così...
se incassi all'estero da EX INPDAP SEI tenuto a pagare anche nel paese dove vivi e incassi la pensione un altra volta le imposte e quindi sei tassato 2 VOLTE
ragion per cui TUTTI i pensionati INPS EX INPDAP RESIDENTI ESTERO secondo quanto hai scritto sarebbero automaticamente residenti fiscali italiani se incassano la pensione in ITALIA
...questo può essere vero solo in parte perchè se tu sei residente estero e incassi la pensione in Italia TASSATA alla fonte ...ma i tuoi altri redditi NON IMMOBILI ...li PRODUCI all'estero e sui quali paghi le tasse sul paese dove sei RESIDENTE per la parte che importi in quel paese ...esempio pratico MALTA oppure THAILANDIA ....comprovato da denuncia redditi e pagamento tasse in quel paese ...la vedo difficile che lo stato possa chiedermi il pagamento DOPPIO delle TASSE su reddito prodotto all'estero da residente ESTERO per il quale pago già le tasse ...
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PERFETTO PER TE SE
sei residente all'esterosei uno studente stranierosei temporaneamente in Italiavivi all'estero ma vuoi mantenere un conto in Italia
Ok, grazie.
Per dirtela, quando mi sono trasferito io (4-5 anni fa), avevo parecchi cc in italia.
Alcuni non prevedevano lo stato "residenza estera", altri lo prevedevano ma disattivavano la Carta di credito (mi lasciavano solo quella di debito).
Alla fine da 10, ne sono rimasti 2 e tra un po' mi sa che ne rimarra solo uno.
Per info, erano banche un po' + internazionali di quelle da te postate.
molta confusione sotto il sole, temo.
1) ho scritto: se il tuo reddito consiste in pensione italiana+fitti italiani+trading italiano... il centro dei tuoi interessi economici, temo, resta l'Italia; se poi lavori all'estero, ed hai rilevanti redditi esteri.. il discorso ovviamente cambia.
2) se vai a Malta (non-dom) o in Thailandia.. in tali due paesi in linea di principio.. non paghi tasse, ergo la tua teoria cade.
3) meglio la (tua) tesi che le soluzioni clean sono meglio delle ibride.
devo solo decidere se spostare la pensione su conto estero dove son residente proprio per essere straperfetto...devo vedere i dettagli tassazione ....
non vi sono problemi ad avere una carta di credito su conto estero in italia , ma sinceramente non la prenderei in Italia ma nel paese estero
in teoria ti può servire per provare permanenza all'estero: tutte le settimane la usi 2-3 volte per piccole spese di consumi esteri.. e a fine anno il rendiconto prova che sei stato quasi sempre fuori Italia.
L'unica obiezione e' che la cosa non e' molto logica: se vivi nel paese X, sarebbe più naturale usare una CC locale.
molta confusione sotto il sole, temo.
1) ho scritto: se il tuo reddito consiste in pensione italiana+fitti italiani+trading italiano... il centro dei tuoi interessi economici, temo, resta l'Italia; se poi lavori all'estero, ed hai rilevanti redditi esteri.. il discorso ovviamente cambia.
2) se vai a Malta (non-dom) o in Thailandia.. in tali due paesi in linea di principio.. non paghi tasse, ergo la tua teoria cade.
3) meglio la (tua) tesi che le soluzioni clean sono meglio delle ibride.
ottime le condizioni di banca migros con chf40 fissi per il tarding on line,un po' altino le spese di custodia da 0,19% a 0,15% .guardando il motore di ricerca obbligazionario direi che trattano un po' di tutto. discorso da approfondire .anche cimbanque e' da valutare parlano di 4000bonds trattabili anche otc