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Energia e Tlc a nozze col digitale. E' tempo di soluzioni su misura
IL DIBATTITO
Dal cloud alla banda ultralarga passando per i big data: al convegno CorCom a confronto Retelit, Sogin, Acquirente Unico ed Enea

Tlc, energia e digitale, mondi che si muovono verso l’integrazione. Di questa integrazione si è parlato alla tavola rotonda, organizzata da CorCom, a cui hanno partecipato aziende del calibro di Retelit, Sogin e Acquirente Unico nonché enti di ricerca come Enea.


Ad evidenziare come in questo processo, l’IT da abilitatore di business sia diventato “il” business è stato Federico Protto, AD di Retelit. “A parlare sono i numeri – ha ricordato Protto – In Italia il 7% delle imprese effettua i propri ordini online, in Francia la percentuale sale al 15% e in Germania al 20%. Si tratta di percentuali, seppur ancora basse in Italia, che raccontano un trend irreversibile verso la digitalizzazione dei processi interni. In questo contesto anche le imprese fornitrici, come è Retelit, devono adeguarsi. Da parte nostra l’impegno è quello di sviluppare soluzioni IT su misura a supporto del business dei clienti, principalmente in modalità cloud. Perché proprio il cloud? Perché questo non si limita ad assicurare scalabilità e flessibilità operativa ma rappresenta un nuovo modo di pensare l’IT, basato sulla fruizione anziché sul possesso delle risorse”. Retelit si sta concentrando sull’hybrid cloud: una configurazione che consente all’azienda di integrare risorse interne e servizi cloud in modo non estemporaneo e in sintonia con le strategie di evoluzione del sistema informativo aziendale.


Per Alfredo La Rosa, responsabile Ict di Sogin, la complessità e il dinamismo in cui le aziende attualmente operano richiedono un forte cambiamento di visione nella gestione dei sistemi informativi e nel ruolo del Cio. “Ecco perché – ha spiegato La Rosa – servono fornitori che aprano la via a un nuovo approccio metodologico in grado di integrare e innovare rapidamente i processi aziendali attraverso la digitalizzazione. Un aspetto che Sogin, in quanto società di Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani, ritiene molto importante”.


Un esempio di come l’IT abiliti efficienza e quindi diventi leva di business lo offre Acquirente Unico (AU), la Spa del Gruppo Gestore dei Servizi Energetici.
“AU - ha sottolineato Riccardo Comini, responsabile Funzioni Processi e Sistema Informativo integrato di Acquirente Unico – ha il compito di realizzare e gestire il Sistema Informativo integrato per le gestione dei flussi informativi relativi ai mercati di energia elettrica e gas. Il Sistema è caratterizzato da una struttura centralizzata che interagisce con gli operatori. Garantisce sicurezza e tempestività e favorisce la concorrenzialità del mercato, a garanzia degli utenti ma anche delle imprese fornitrici di energia”.
Le gestione efficiente delle info ha consentito che il passaggio da un operatore a un altro avvenga oggi in tre settimane. “Da gennaio 2017 – ha annunciato Comini – si farà in un giorno”. Il Sistema Informativo integrato di AU garantisce la qualità del dato, lo standard, la terzietà e la centralità. “La concorrenza non si può fare solo sul prezzo più basso, ma è necessario avere la capacità di gestire e processare le informazioni – ha puntualizzato Comini – La differenza la faranno lo sviluppo di servizi a valore aggiunto. Le imprese devono evolvere e devono poter accedere a dati e info che gli permettano di competere sul mercato. Si tratta di dati che sono del consumatore ovviamente, e per questo va garantita la loro tutela e la privacy, ma il cliente può decidere di metterli a disposizione degli operatori in cambio di una offerta profilata sui bisogni o di servizi specifici. Il tutto in un contesto in cui l’utente è correttamente informato”.


Per Vittorio Rosato, che è a capo del laboratorio per l’analisi e la protezione delle infrastrutture critiche dell’Enea, “l’integrazione Ict ed il trasporto dell’energia è centrale per lo sviluppo di sistemi di telecontrollo che consentano agli operatori dell’energia di monitorare in flussi di potenza sulla rete e di avere una migliore profilatura del carico”.
“Conoscere quanta potenza è necessario dispacciare su una rete per evitare disservizi o sprechi è fondamentale per gli operatori – ha spiegato Rosato – In questo senso gli smart metering di seconda generazione forniranno dati utilizzabili per rispondere a questa esigenza”.




Complessità, gestione efficiente del dato, efficienza nell’erogazione del servizio sono gli obiettivi dei vettori energetici. Retelit ha messo a disposizione di Gala, operatore del mercato libero dell’energia, il suo know-how: una partnership che scarica a terra l’innovazione e il digitale.
Gala ha scelto la soluzione Retelit Vpn Mpls ultra-broadband di ultima generazione per collegare fra di loro le 5 sedi principali.


“Il servizio include un accesso a Internet ad alta capacità associato a un servizio di sicurezza personalizzato basato su firewall di ultimissima concezione – ha spiegato Luigi Fanari, account manager di Retelit - L'offerta tecnologica e infrastrutturale, progettata e realizzata da Retelit, prevede ai fini operativi un controllo effettuato su base end- to-end di tutti i servizi fruiti dall'operatore energetico in modo da identificare e gestire le applicazioni in funzione degli utenti senza tralasciare i meccanismi di prevenzione e di verifica dei contenuti”.


Con la realizzazione di una rete Vpn ad altissime prestazioni e l'erogazione di servizi di Housing e Cloud Storage, tutti erogati dall'infrastruttura proprietaria di Retelit, la soluzione adottata da Gala si configura come altamente personalizzabile, scalabile ed è stata progetta per rispondere alle sue specifiche esigenze di business.
“Un accento - ha evidenziato Protto - va posto proprio sulla scalabilità. L'infrastruttura, infatti, potrà essere ampliata on-demand in modo da supportare l'aumento del traffico generato senza interventi onerosi, prolungati nel tempo e invasivi sull'operatività quotidiana del fornitore energetico”.


Per Gala sarà anche possibile aggiungere nuove sedi interconnettendo in fibra ottica i siti all'architettura esistente. Alla connettività ad altissima velocità e capacità si aggiungono servizi di Housing all'interno di Data Center di proprietà di Retelit certificati ISO 27001 e soluzioni di Cloud Storage per i servizi di back-up dei dati.

“Anche Sogin è attenta alle opportunità tecnologiche offerte dal cloud anche se la maggioranza delle attività sono gestite in house, per la delicatezza del lavoro che svolge. – ha detto La Rosa – Gestiamo progetti complessi: dalla definizione dei piani di decommissioning di impianti nucleari fino all’elaborazione di programmi per la gestione di rifiuti radioattivi tanto per citarne alcuni. È evidente che la gestione della parte critica dell’IT debba rimanere in azienda anche se guardiamo con sempre più attenzione a soluzioni flessibili, scalabili e al contempo sicure da fruire in modalità cloud”.


La sicurezza delle reti critiche è il tema del momento. Enea e Areti SpA (ex Acea Distribuzione) stanno sperimentando un software innovativo che consente di elaborare e fornire previsioni di rischio per le infrastrutture energetiche e idriche in caso di eventi meteo particolarmente intensi quali nubifragi, alluvioni e frane. Il software CIPCast è stato sviluppato dal Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’Enea e testato nella control room di Areti a Roma.


“Una volta acquisiti i dati da sensori e previsioni meteo – ha spiegato Rosato – l’applicazione elabora gli scenari di rischio, identifica gli elementi delle reti in pericolo, stima l’impatto sui servizi e quantifica gli effetti che la loro eventuale interruzione potrebbe produrre su cittadini e sistema produttivo. Avere a disposizione queste info consente non solo all’azienda di energia elettrica, ma anche a chi amministra la città e si occupa della sua sicurezza di gestire situazioni di crisi e predisporre strumenti efficaci per interventi rapidi”.
Il software CIPCast integra dati geospaziali, previsioni meteo fino a 1 ora (nowcasting) e a breve-medio termine con informazioni sull’assetto idrogeologico e sulla ricorrenza di eventi sismici e di altri eventi naturali di rilievo.


©RIPRODUZIONE RISERVATA 19 Dicembre 2016

Energia e Tlc a nozze col digitale. E' tempo di soluzioni su misura
E allora Eof che cacchio aspetta a prendersi Retelit?? ;)
 
it: Iperconvergenza, la via al cambiamento

Retelit: Iperconvergenza, la via al cambiamento

di Antonino Caffo , 19 dicembre 2016


Retelit: Iperconvergenza, la via al cambiamento

La tecnologia di Iperconvergenza permette di sfruttare servizi flessibili e in grado di adattarsi alle esigenze dei clienti tramite soluzioni avanzate in modalità IaaS




Retelit è tra i principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni. La società può contare su una rete in fibra ottica proprietaria, che si estende per oltre 9.700 chilometri, collegando nove reti metropolitane e quattordici data center. Con una struttura del genere, può offrire soluzioni avanzate broadband e ultra-broadband, sia a scopo privato (IP ed Ethernet) che di classica erogazione Internet. La necessità è quella di avere una base solida, affidabile e sempre disponibile, per garantirsi, e garantire ai clienti, una continuità costante del servizio.

Per dar seguito a tali esigenze, la piattaforma deve soddisfare requisiti di flessibilità e scalabilità, gli unici che permettono un adattamento funzionale delle risorse, a seconda dei bisogni degli utenti finali: in questo modo si passa dalle semplici stanze virtuali a veri e propri ambienti di disaster recovery, contesti di utilizzo decisamente diversi ma non per questo esclusivi. Ma Retelit è in grado di andare oltre, con il nuovo modello di Iperconvergenza, che assicura qualità nell’accesso e una solida ridondanza locale e geografica.

Scegliere una hyper-converged infrastructure (HCI) non è più una novità, soprattutto per chi vuole dotarsi di una soluzione versatile e con un TCO minimo, praticamente inesistente. L’approccio, a metà strada tra la scelta di un classico data center e il cloud, ha alla base un server x86, potenziato da software che oramai non hanno nulla da invidiare a server e storage dedicati. Al fianco dei trend che vedono prevalere fenomeni come il software-defined e un cloud più intelligente ed evoluto, l’iperconvergenza è ciò che consente alla società di considerare uno schema per l’IT aziendale vicino alle caratteristiche di agilità e adattabilità, comuni a chi vuole reagire a cambi di scenario improvvisi.

L’iperconvergenza sta suscitando sempre più l’interesse di organizzazioni di ogni dimensione e dei mercati verticali, che studiano i modi migliori per ridurre la complessità dei propri sistemi. Tutto scaturisce dall’evidenza che, con lo sviluppo dei reparti IT, destinati a rispondere ai nuovi workflow produttivi, l’eterogeneità hardware e software è cresciuta a dismisura. Il risultato è oggi un insieme di architetture poco flessibili e dal costo eccessivo. Per questo, se adottata correttamente, l’hyper-converged diviene una scelta vincente, che può trasformare il modo di fare impresa.

C’è da fare una premessa: la maggior parte delle aziende che valuta la possibilità di adottare una soluzione iperconvergente dispone già di un data center. Cosa farne? Non sempre la volontà è quella di sostituire l’infrastruttura o di gestirla come due ambienti distinti e separati. Qui arriva Retelit, con la sua soluzione di Iperconvergenza. Tramite quest’ultima, le risorse esistenti possono coesistere con il nuovo ambiente, impiegando gradualmente la hyper-converged infrastructure durante i normali cicli di sostituzione. Inoltre, con l’aumento degli investimenti si ottengono maggiori vantaggi, grazie all’evoluzione di una configurazione dal potenziale evidente.

#hyperconvergence Con @simpliVityCorp @retelit semplifica IT, operations e data
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Il vantaggio della soluzione

In un panorama del genere, abbiamo chiesto a Luca Cardone, marketing manager del Gruppo Retelit, in che modo l’azienda ha integrato nel flusso dell’offerta le implementazioni di Iperconvergenza, arrivando così a costruire un ecosistema avanzato leader sul mercato: «Siamo partiti con il chiederci quali fossero i bisogni dei soggetti che compongono il tessuto produttivo del nostro paese. Da qui, abbiamo lavorato per capire come le nostre competenze potessero soddisfarli. Con il sostegno di una folta schiera di data center, sparsi per tutto il territorio, e di una vasta infrastruttura in fibra ottica, non abbiamo avuto difficoltà nello sviluppare una soluzione che permettesse ai clienti di esternalizzare le proprie attività ma anche di beneficiare di un servizio a 360 gradi all’interno dei nostri sistemi».

In altre parole, Retelit dota chi si affida al suo know-how, di macchine e tecnologie di iperconvergenza, fruibili con virtual machine con capacità computazionale, RAM e storage. Il bello è che tutto è configurabile e integrabile un passo alla volta, senza cioè dover rivoluzionare in toto l’architettura già in uso. Si tratta di un passaggio essenziale, soprattutto per le piccole e medie imprese che sono più inclini a cogliere l’innovazione ma che più di altre temono per la spesa e la gestione delle risorse. Secondo Retelit, l’iperconvergenza è la via maggiormente percorribile per svecchiare metodologie e processi industriali oramai superati.

Sicurezza e qualità

«Le PMI che decidono di intraprendere un percorso di trasformazione digitale con noi ottengono maggiori benefici, spesso a un prezzo inferiore» – continua Cardone. «Non è da sottovalutare che i cambiamenti in atto richiedono una concreta evoluzione dell’infrastruttura che fa da base al proprio business. Retelit, attraverso un rapporto diretto, solleva gli imprenditori da una simile incombenza, ospitando i server nei suoi data center senza problemi di connettività esterna, anzi fornendo una qualità anche superiore alla concorrenza, perché proprietaria. A questo punto, si può decidere di trasferire tutte le applicazioni sul virtual data center impostato dai nostri tecnici, sfruttando i servizi in modalità IaaS con la tranquillità di confidare in un fornitore che provvede alla rete VPN, a quella fisica, allo storage, alla connettività, alla sicurezza e quant’altro». Proprio la protezione è uno dei pilastri nella strategia propositiva di Retelit. La sicurezza dei dati può essere concepita come un continuum: «A un’estremità si collocano i dispositivi interni al server, come gli adattatori RAID, il mirroring e altri metodi di difesa in locale attivi sul server. All’altra ci sono le sofisticate tecniche di disaster recovery. Ma non è finita qui, perché al centro trovano spazio le tradizionali tecnologie di backup e ripristino dei dati» – spiega il marketing manager di Retelit. «Il livello di supporto e di funzionalità assicura la protezione in caso di guasti dell’hardware ma va oltre, fino a raggiungere nuovi livelli di protezione come: la replica tra siti (che consente di ottenere una continuità delle operazioni anche quando diventano indisponibili intere porzioni del data center); il ripristino dei sistemi di mission critical; opzioni avanzate di business continuity e di duplicazione. La vicinanza con i clienti, in momenti “particolari”, è data anche dalla possibilità di avere postazioni adiacenti ai data center, per dar seguito al lavoro, in ogni situazione». Insomma, continuità e recupero sono elementi essenziali per Retelit.

L’aspetto tecnologico

L’iperconvergenza come fattore di successo anche in ambito privato, vista la possibilità di usufruire dei servizi dell’operatore in alternativa a quelli delle telco: «Il nostro punto di forza è l’offerta di un’integrazione sia orizzontale che verticale. Orizzontale perché è Retelit che gestisce la catena tecnologica: dalla fibra ai data center e le virtual machine. Verticale perché presidiamo anche il livello superiore, fino al Platform as a Service, senza realizzare i software finali ma affidandoci a partner strategici capaci di massimizzare la loro presenza nella nostra rete commerciale. Quello che ci distingue dagli altri è il presidio dell’aspetto tecnologico, frutto di uno scouting accurato. Proprio con l’iperconvergenza proseguiamo il cammino di innovazione in parallelo alle scelte tradizionali ma ponderate su misura e in relazione agli effettivi bisogni di una scalabilità omogenea. Siamo convinti che l’outsourcing di qualità sia una scelta vantaggiosa, non più solo onerosa».

Retelit: Iperconvergenza, la via al cambiamento | Data Manager Online
 
MF - NUMERO 249 PAG. 11 DEL 20/12/2016

Protto (Retelit): il bonus digitale va esteso anche ai servizi in cloud



Connettere con la fibra ottica in pochi mesi 20 aree industriali del Centro-Nord Italia; con questo obiettivo è partito il primo step del progetto di Retelit (società quotata nel segmento Star che si occupa di servizi dati e infrastrutture tlc) che punta a connettere ben 50 aree industriali operanti nelle cosiddette aree grigie, quelle cioè in cui è già presente un operatore di rete ma è improbabile...[...]

Protto (Retelit): il bonus digitale va esteso anche ai servizi in cloud - MilanoFinanza.it
 
RETELIT – ESPANDE LA RETE E NUOVE OPPORTUNITÀ DAL PIANO INDUSTRIA 4.0

20/12/2016

Retelit, uno dei principali operatori nazionali di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni, punta a connettere con la fibra ottica 20 aree industriali del Centro-Nord Italia nei prossimi mesi.

Questo rappresenta il primo passo nel più ampio piano della società che ha come obiettivo la connessione di 50 aree industriali operanti nelle cosiddette aree grigie, dove operano il 69% delle aziende italiane ed è presente un unico operatore, pertanto è improbabile che nel prossimo futuro sia installata un’altra rete.

Zone che presentano notevoli opportunità di crescita. Resta solo da colmare il digital divide, cioè il divario esistente tra chi ha l’accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è invece parzialmente o totalmente escluso.

La società dispone di un’infrastruttura in fibra ottica che si sviluppa per oltre 9.300 chilometri (equivalente di circa 192.000 km di cavi in fibra ottica, di cui 60.000 km situati in aree metropolitane) e collega 9 Reti Metropolitane e 14 Data Center in tutta Italia.

I servizi offerti da Retelit vanno dalla connessione Internet in fibra ottica ultrabroadband al Cloud, per esternalizzare servizi di Data Center, soddisfare esigenze di disaster recovery e business continuity, fino ad arrivare alla gestione di una vera piattaforma per l’e-commerce.

Un possibile salto di qualità potrebbe arrivare con il nuovo piano governativo Industria 4.0, che include la scelta di prorogare il super-ammortamento al 140%, accompagnandolo con un nuovo iper ammortamento del 250% sugli investimenti non solo in hardware e software ma anche in cloud e servizi. Retelit e gli altri operatori sono tutt’ora in attesa che il governo approvi le richieste.

Anche i numeri supportano gli obiettivi di Retelit. Il management ha infatti ritoccato al rialzo la guidance sull’intero 2016: fatturato a oltre 46 milioni, Ebitda a oltre 12 milioni ed Ebit positivo. Tutto ciò senza tralasciare un sensibile miglioramento del debito netto (inferiore a 9 milioni) grazie all’attesa generazione di cassa.

Le potenzialità di crescita unitamente ad una maggiore visibilità in borsa connessa al passaggio sul segmento Star, suggeriscono che il gruppo possa rivedere anche il proprio piano industriale.

Sulla base di queste prospettive il titolo a inizio ottobre ha intrapreso un trend rialzista che ha portato le azioni Retelit a guadagnare circa il 50% da inizio anno. Oggi il titolo scambia in rialzo dell’2% a 0,889 euro, contro il Ftse Star sostanzialmente stabile a +0,2 per cento.

Retelit – Espande la rete e nuove opportunita dal piano Industria 4.0 | Market Insight
 
MF - NUMERO 249 PAG. 11 DEL 20/12/2016

Protto (Retelit): il bonus digitale va esteso anche ai servizi in cloud

Connettere con la fibra ottica in pochi mesi 20 aree industriali del Centro-Nord Italia; con questo obiettivo è partito il primo step del progetto di Retelit (società quotata nel segmento Star che si occupa di servizi dati e infrastrutture tlc) che punta a connettere ben 50 aree industriali operanti nelle cosiddette aree grigie, quelle cioè in cui è già presente un operatore di rete ma è improbabile...[...]

Protto (Retelit): il bonus digitale va esteso anche ai servizi in cloud - MilanoFinanza.it

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RETELIT – L’ANALISI TECNICA DI WEBSIM

20 DICEMBRE 2016

BY REDAZIONE WEBSIM RETELIT

Retelit, uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni, si porta nei pressi dei recenti massimi degli ultimi otto anni segnati a 0,9340 euro.
La performance da inizio anno si amplia a +47%.
Il 2016 è il quinto anno consecutivo di rialzo.
Graficamente, segnato il minimo storico nel 2009 a 0,20 euro, il trend ha assunto un’impostazione rialzista tuttora in corso, ben descrivibile dal canale crescente evidenziato nel grafico sotto.
Al rialzo un primo segnale di forza è arrivato lo scorso aprile con il superamento della trendline discendente di breve periodo.
Ne è seguita una decisa accelerazione che ha portato il titolo al test dei massimi 2014 a 0,80 euro, con un movimento che è proseguito sino a testare anche la parte alta del canale verso 0,90 euro.
Il primo sostegno in area 0,70 euro ha sistematicamente retto la fisiologica correzione avviando l’uptrend in corso.
Più in basso si incontrano supporti di valenza crescente sino alla base del canale crescente (area 0,45 euro).
Operatività. Chiusa la precedente strategia in area 0,90 euro, siamo rientrati in acquisto sfruttando la flessione verso area 0,70/0,65 euro in vista di una reazione per posizionato nuovamente verso 0,936 euro.
Teniamo alta l’allerta perché lo sfondamento di tale livello proietterebbe target ambiziosi verso area 1,70 euro (upside +90%).

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RETELIT - L'Analisi Tecnica di Websim - Websim Action
 
23/12/2016 08.01 Commenti - Piazza Affari
Sotto La Lente Dell'Analisi Tecnica: attese e obiettivi sui principali titoli

FTA Online News
La lista che segue è composta da alcuni dei titoli appartenenti al principale indice di benchmark italiano, il FTSE MIB, ritenuti tra i più significativi in base ai criteri di liquidità dell'analisi tecnica e tali da garantire una rappresentazione complessiva dei vari settori ICB italiani. L'analisi interpreta i valori di supporto e resistenza secondo un orientamento temporale di breve periodo (1-2 giorni).

Retelit

Retelit (+0,45%) ha rotto al rialzo la linea che scende dai massimi di questo autunno, a 0,8780, segnalando di voler riattivare il trend rialzista in direzione di target a 0,936 e più in alto a 1 euro. Al ribasso monitorare i supporti a 0,82. Il trend resterà orientato al rialzo fintanto che i supporti a 0,729 resteranno intatti. Sotto questo riferimento possibile assistere a una flessione più significativa di quella vista nel mese di novembre.
-Target: 0,936 euro
-Negazione: 0,82 euro
-RSI (14): neutrale


:D

BP Milano

Segnali positivi per BP Milano (+2,62%) che prolunga la corsa dopo aver rotto al rialzo la linea che scende dai massimi di marzo a 0,3715. La permanenza sopra la media mobile a 100 giorni in transito in questo punto potrebbe favorire l'allungo verso i massimi di ottobre a 0,45 circa. Il ritorno sotto 0,32 vanificherebbe invece gli sforzi recenti spianando la strada a cali verso area 0,26 almeno.
-Target: 0,456 euro
-Negazione: 0,32 euro
-RSI (14): neutrale

Stmicroelectronics

Stm (-0,75%) continua a macinare progressi incurante dell'ipercomprato in cui sono sconfinati gli oscillatori tecnici. Il titolo ha quasi raggiunto a 11 circa il lato superiore dell'ampio canale che contiene le oscillazioni dai bottom del 2009. Solo il perentorio ritorno sotto 9,60, top del 2015, contribuirebbe a indebolire la struttura rialzista dell'ultimo semestre, per obiettivi negativi a 8 euro circa. -Target: 11 euro
-Negazione: 9,60 euro
-RSI (14): ipercomprato

D'Amico

D'Amico (+6,61%) supera con decisione la media mobile a 100 giorni, resistenza a 0,3050/0,31 circa. Conferme in chiusura di ottava oltre questo ostacolo invierebbero segnali convincenti di ripresa per un primo target a 0,3350 circa. Se invece i prezzi dovessero fare nuovamente dietro front e scendere sotto 0,30 non si potranno escludere nuove accelerazioni al ribasso.
-Target: 0,3350 euro
-Negazione: 0,30 euro
-RSI (14): ipercomprato

Mediaset

Scattano le vendite su Mediaset (-12,40%) dopo i forti rialzi delle precedenti sedute che hanno spinto i prezzi fino a 4,80 circa, su livelli che non si vedevano da novembre 2015. Sul grafico dei prezzi si è inoltre formato un pattern potenzialmente ribassista, un "evening star" secondo la teoria delle candele giapponesi, che ha fatto approdare i prezzi in area 4 e potrebbe spingerli più in basso a 3,45. Pericolosa perdita di slancio sotto 3,20, preludio a cali verso almeno 3 euro.
-Target: 4,93 euro
-Negazione: 3,20 euro
-RSI (14): ipercomprato
(CC)

Software licenced by Fida Informaticaa cura di

Sotto La Lente Dell'Analisi Tecnica: attese e obiettivi sui principali titoli - LaStampa.it
 
23/12/2016 08.01 Commenti - Piazza Affari
Sotto La Lente Dell'Analisi Tecnica: attese e obiettivi sui principali titoli

FTA Online News
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Retelit

Retelit (+0,45%) ha rotto al rialzo la linea che scende dai massimi di questo autunno, a 0,8780, segnalando di voler riattivare il trend rialzista in direzione di target a 0,936 e più in alto a 1 euro. Al ribasso monitorare i supporti a 0,82. Il trend resterà orientato al rialzo fintanto che i supporti a 0,729 resteranno intatti. Sotto questo riferimento possibile assistere a una flessione più significativa di quella vista nel mese di novembre.
-Target: 0,936 euro
-Negazione: 0,82 euro
-RSI (14): neutrale


:D

BP Milano

Segnali positivi per BP Milano (+2,62%) che prolunga la corsa dopo aver rotto al rialzo la linea che scende dai massimi di marzo a 0,3715. La permanenza sopra la media mobile a 100 giorni in transito in questo punto potrebbe favorire l'allungo verso i massimi di ottobre a 0,45 circa. Il ritorno sotto 0,32 vanificherebbe invece gli sforzi recenti spianando la strada a cali verso area 0,26 almeno.
-Target: 0,456 euro
-Negazione: 0,32 euro
-RSI (14): neutrale

Stmicroelectronics

Stm (-0,75%) continua a macinare progressi incurante dell'ipercomprato in cui sono sconfinati gli oscillatori tecnici. Il titolo ha quasi raggiunto a 11 circa il lato superiore dell'ampio canale che contiene le oscillazioni dai bottom del 2009. Solo il perentorio ritorno sotto 9,60, top del 2015, contribuirebbe a indebolire la struttura rialzista dell'ultimo semestre, per obiettivi negativi a 8 euro circa. -Target: 11 euro
-Negazione: 9,60 euro
-RSI (14): ipercomprato

D'Amico

D'Amico (+6,61%) supera con decisione la media mobile a 100 giorni, resistenza a 0,3050/0,31 circa. Conferme in chiusura di ottava oltre questo ostacolo invierebbero segnali convincenti di ripresa per un primo target a 0,3350 circa. Se invece i prezzi dovessero fare nuovamente dietro front e scendere sotto 0,30 non si potranno escludere nuove accelerazioni al ribasso.
-Target: 0,3350 euro
-Negazione: 0,30 euro
-RSI (14): ipercomprato

Mediaset

Scattano le vendite su Mediaset (-12,40%) dopo i forti rialzi delle precedenti sedute che hanno spinto i prezzi fino a 4,80 circa, su livelli che non si vedevano da novembre 2015. Sul grafico dei prezzi si è inoltre formato un pattern potenzialmente ribassista, un "evening star" secondo la teoria delle candele giapponesi, che ha fatto approdare i prezzi in area 4 e potrebbe spingerli più in basso a 3,45. Pericolosa perdita di slancio sotto 3,20, preludio a cali verso almeno 3 euro.
-Target: 4,93 euro
-Negazione: 3,20 euro
-RSI (14): ipercomprato
(CC)

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Grazie sempre
 
Grafico aggiornato. Canale di breve in blu. Canale di lungo in rosso.
Tutto direbbe che è diretta ad 1 Euro....poi ovviamente non si sa mai....:D:p
 

Allegati

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    RETELIT.png
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Ciao ragazzi....buon Natale a tutti...soprattutto ai vecchi amici.
 
Forse è la volta buona

Dai che usciamo dalla categoria delle penny stock....


Schermata 2016-12-28 a 10.51.00.png
 
Siamo a 1
PER NON DIMENTICARE
GRAZIE CANCER
 
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