Buongiorno a tutti, mi chiamo Simone e vorrei esporvi la mia situazione attuale che si è creata con Generali e chiedere un vostro parere.
Mi scuso subito per la lunghezza del messaggio, ma la questione è abbastanza articolata e cerco di spiegare le cose nel migliore modo possibile.
Nel 2013 purtroppo mi sono trovato a sottoscrivere con Generali (allora INA Assitalia) una polizza vita 'A' (Futuro tre plus) con premio annuo di 4500€ con pagamento in due rate semestrali.
Dopo il primo anno più volte ho fatto presente la mia volontà di non procedere con il pagamento dei premio anche a fronte della perdita di quanto già versato, nel 2015 anche tramite una raccomandata, ma ogni volta sono stato mio malgrado persuaso a continuare i versamenti almeno fino al 3° anno, quando sarebbe iniziato a maturare il riscatto.
A luglio 2016, al termine del 3° anno di versamenti (capitale versato 13500€) un agente (lo chiamerò ‘1’) di Generali mi propone invece del riscatto con evidente perdita a mio sfavore di congelare la polizza ‘A’ per un anno e aprire una nuova polizza con premio più basso da portare avanti per almeno 3 anni, mentre per Agosto 2017 avrei avuto il riscatto pieno di quanto versato per la polizza ‘A’. Mi sono fidato. Sottoscrivo una polizza ‘B’ (Sette Massima) con premio annuo da 3000€ e verso subito la prima rata da 1500€.
L’accordo è stato verbale, non esiste nulla di scritto, se non i contratti delle singole polizze.
Dopo circa due settimane lo stesso agente mi chiede di poter saldare subito il premio annuale e verso altri 1500€ per arrivare a 3000€ intendendo che fino a Luglio 2017 non avrei versato altro e avrei comunque potuto coprire i due anni obbligatori mancanti con il riscatto della polizza ‘A’. Dopo questo mi vedo consegnare una polizza ‘C’ uguale alla ‘B’ (sfasata di un mese come termini), quindi con premio di 3000€. Non mi viene chiesto il versamento iniziale, dal ragionamento fatto in precedenza ho pensato fosse un modo per far trasbordare la polizza ‘A’ in un’altra.
Negli stessi giorni mi arriva una telefonata dalla sede locale di Generali, da una persona mai sentita in precedenza, che mi dice di aver ricevuto la mia raccomandata (quale?) con la richiesta di sospendere e riscattare la polizza ‘A’ e mi chiede di confermare la cosa, avvisandomi che in questo caso avrei perso circa la metà di quanto versato. Un campanello di allarme mi è partito qui, ma sono rimasto fedele a quanto concordato con l’agente. In ogni caso il riscatto della metà del versato è più di quello che avrei dovuto ricevere facendo fede alle tabelle di calcolo scritte in polizza.
Si arriva tranquilli a inizio 2017 quando mi accorgo di un grosso ammanco sul mio conto banca e vedo che il 29 e 30 Dicembre sono scesi via RID 1500€ di una rata semestrale della polizza ‘B’ e 2400€ di una rata semestrale della polizza ‘A’.
Imbestialito scrivo un reclamo via email alla Tutela Legale di Generali relativamente alla polizza ‘A’ e informo l’agente '1' di verificare come mai sono stati ordinati questi addebiti. L’agente mi dice che avrebbe controllato, ma da allora non l’ho più sentito.
Circa la polizza ‘B’ non ho sporto reclamo cercando prima di capire da me la cosa e ho realizzato che i 3000€ versati a Luglio 2016 erano in realtà la prima rata delle polizze ‘B’ e ‘C’ e adesso si sono presi la seconda Infatti a metà Gennaio arriva la richiesta di addebito di altri 1500€ relativi alla seconda rata della polizza ‘C’ che ho bloccato.
Morale, i 3000€ annui concordati a voce sono diventati 10500€.
Ho altre cose in corso con Generali seguite da un altro agente (che chiamerò ‘2’), che riassumo tutte sotto polizza ‘D’, delle quali ho subito bloccato dei pagamenti con scadenza a Gennaio.
Intanto il mio reclamo via email arriva con inaspettata celerità all’agenzia locale. Pochi giorni fa mi chiama la Direzione dell’agenzia locale chiedendomi della pratica per il riscatto della polizza ‘A’ e subito dopo l’agente ‘2’ viene a trovarmi per chiarire le cose e chiudere il reclamo. La sua spiegazione reale delle cose, sempre verbale, non c’è nulla di scritto, è questa:
- per la polizza ‘A’ sono costretto a continuare i versamenti fino al 5° anno, quando il valore di riscatto è sufficientemente alto per poter essere trasferito nelle polizze ‘B’ e ‘C’. Quindi l’addebito fatto al 30 Dicembre è corretto e devo obbligatoriamente pagare altre 3 rate fino a Dicembre 2018 per un totale di 9000€ (le due annualità mancanti per arrivare a 5 anni):
- nel frattempo devo anche versare i 3000€ + 3000€ delle polizze ‘B’ e ‘C’ per arrivare ai 3 anni di versamenti per entrambe. Poi posso decidere se continuare o chiedere il riscatto. Si tratta di un totale di 12000€. Pago anche la seconda rata da 1500€ della polizza ‘C’ che avevo bloccato;
- alla mia domanda se fosse possibile bloccare ogni versamento per ‘A’, ‘B’ e ‘C’ anche perdendo quasi tutto mi viene risposto negativamente, sono costretto a versare tutto quello sopra riportato.
Secondo loro non ho capito, o non mi sono spiegato, con l’agente ‘1’ quando mi ha fatto passare dalla polizza ‘A’ alla ‘B’. Le due versioni e le cifre in gioco sono talmente diverse che posso assicurare di non aver frainteso.
Ma il colpo di scena è relativo alla polizza ‘D’: cambia la versione (sempre tutto verbale) rispetto a quella che lo stesso agente ‘2’ mi aveva dato (verbalmente) all’atto della sottoscrizione. I versamenti dovuti fino al 2018 adesso sono clamorosamente quasi dimezzati e anche qui posso assicurare di aver capito bene la prima versione, avevamo fatto i conti per iscritto insieme all'agente dei vari versamenti. Nel frattempo ho saldato le scadenze di Gennaio.
Conclusione.
Secondo i contratti che ho in mano, sperando a questo punto che siano conformi agli originali depositati in sede Generali, mi ritrovo ad oggi ora con:
- polizza ‘A’: 3,5 premi annui versati e secondo contratto la possibilità di riscattare il dovuto, pur con penalità
- polizza ‘B’: 1 premio annuo versato, obbligatorio secondo contratto e la mia scelta di poter interrompere i pagamenti pena la perdita del premio già versato
- polizza ‘C’: 1 premio annuo versato, obbligatorio secondo contratto e la mia scelta di poter interrompere i pagamenti pena la perdita del premio già versato
- nessun foglio scritto e firmato circa eventuali correlazioni tra le tre polizze e nessun riferimento sui contratti a operazioni con numeri di altre polizze. Non so se mi sfugge e non riesco a trovare qualche clausola che mi lega a quanto raccontato a voce.
Secondo voi è corretto il ragionamento che è stato fatto?
Cioè sono obbligatoriamente tenuto a versare tutto quello che ho riportato anche se non specificato in alcun contratto?
Sono piuttosto confuso, sinceramente ogni volta che qualcuno di Generali (e sono tante volte e tanti agenti diversi) si è fatto sotto per propormi dei prodotti mi sono sempre sentito raccontare cose diverse e, con il fatto che a parte le polizze non c’è altro di scritto, non capisco più dov’è il limite tra i miei doveri e diritti.
Grazie per la pazienza nella lettura e i consigli/aiuti che potrete darmi.
Simone
Mi scuso subito per la lunghezza del messaggio, ma la questione è abbastanza articolata e cerco di spiegare le cose nel migliore modo possibile.
Nel 2013 purtroppo mi sono trovato a sottoscrivere con Generali (allora INA Assitalia) una polizza vita 'A' (Futuro tre plus) con premio annuo di 4500€ con pagamento in due rate semestrali.
Dopo il primo anno più volte ho fatto presente la mia volontà di non procedere con il pagamento dei premio anche a fronte della perdita di quanto già versato, nel 2015 anche tramite una raccomandata, ma ogni volta sono stato mio malgrado persuaso a continuare i versamenti almeno fino al 3° anno, quando sarebbe iniziato a maturare il riscatto.
A luglio 2016, al termine del 3° anno di versamenti (capitale versato 13500€) un agente (lo chiamerò ‘1’) di Generali mi propone invece del riscatto con evidente perdita a mio sfavore di congelare la polizza ‘A’ per un anno e aprire una nuova polizza con premio più basso da portare avanti per almeno 3 anni, mentre per Agosto 2017 avrei avuto il riscatto pieno di quanto versato per la polizza ‘A’. Mi sono fidato. Sottoscrivo una polizza ‘B’ (Sette Massima) con premio annuo da 3000€ e verso subito la prima rata da 1500€.
L’accordo è stato verbale, non esiste nulla di scritto, se non i contratti delle singole polizze.
Dopo circa due settimane lo stesso agente mi chiede di poter saldare subito il premio annuale e verso altri 1500€ per arrivare a 3000€ intendendo che fino a Luglio 2017 non avrei versato altro e avrei comunque potuto coprire i due anni obbligatori mancanti con il riscatto della polizza ‘A’. Dopo questo mi vedo consegnare una polizza ‘C’ uguale alla ‘B’ (sfasata di un mese come termini), quindi con premio di 3000€. Non mi viene chiesto il versamento iniziale, dal ragionamento fatto in precedenza ho pensato fosse un modo per far trasbordare la polizza ‘A’ in un’altra.
Negli stessi giorni mi arriva una telefonata dalla sede locale di Generali, da una persona mai sentita in precedenza, che mi dice di aver ricevuto la mia raccomandata (quale?) con la richiesta di sospendere e riscattare la polizza ‘A’ e mi chiede di confermare la cosa, avvisandomi che in questo caso avrei perso circa la metà di quanto versato. Un campanello di allarme mi è partito qui, ma sono rimasto fedele a quanto concordato con l’agente. In ogni caso il riscatto della metà del versato è più di quello che avrei dovuto ricevere facendo fede alle tabelle di calcolo scritte in polizza.
Si arriva tranquilli a inizio 2017 quando mi accorgo di un grosso ammanco sul mio conto banca e vedo che il 29 e 30 Dicembre sono scesi via RID 1500€ di una rata semestrale della polizza ‘B’ e 2400€ di una rata semestrale della polizza ‘A’.
Imbestialito scrivo un reclamo via email alla Tutela Legale di Generali relativamente alla polizza ‘A’ e informo l’agente '1' di verificare come mai sono stati ordinati questi addebiti. L’agente mi dice che avrebbe controllato, ma da allora non l’ho più sentito.
Circa la polizza ‘B’ non ho sporto reclamo cercando prima di capire da me la cosa e ho realizzato che i 3000€ versati a Luglio 2016 erano in realtà la prima rata delle polizze ‘B’ e ‘C’ e adesso si sono presi la seconda Infatti a metà Gennaio arriva la richiesta di addebito di altri 1500€ relativi alla seconda rata della polizza ‘C’ che ho bloccato.
Morale, i 3000€ annui concordati a voce sono diventati 10500€.
Ho altre cose in corso con Generali seguite da un altro agente (che chiamerò ‘2’), che riassumo tutte sotto polizza ‘D’, delle quali ho subito bloccato dei pagamenti con scadenza a Gennaio.
Intanto il mio reclamo via email arriva con inaspettata celerità all’agenzia locale. Pochi giorni fa mi chiama la Direzione dell’agenzia locale chiedendomi della pratica per il riscatto della polizza ‘A’ e subito dopo l’agente ‘2’ viene a trovarmi per chiarire le cose e chiudere il reclamo. La sua spiegazione reale delle cose, sempre verbale, non c’è nulla di scritto, è questa:
- per la polizza ‘A’ sono costretto a continuare i versamenti fino al 5° anno, quando il valore di riscatto è sufficientemente alto per poter essere trasferito nelle polizze ‘B’ e ‘C’. Quindi l’addebito fatto al 30 Dicembre è corretto e devo obbligatoriamente pagare altre 3 rate fino a Dicembre 2018 per un totale di 9000€ (le due annualità mancanti per arrivare a 5 anni):
- nel frattempo devo anche versare i 3000€ + 3000€ delle polizze ‘B’ e ‘C’ per arrivare ai 3 anni di versamenti per entrambe. Poi posso decidere se continuare o chiedere il riscatto. Si tratta di un totale di 12000€. Pago anche la seconda rata da 1500€ della polizza ‘C’ che avevo bloccato;
- alla mia domanda se fosse possibile bloccare ogni versamento per ‘A’, ‘B’ e ‘C’ anche perdendo quasi tutto mi viene risposto negativamente, sono costretto a versare tutto quello sopra riportato.
Secondo loro non ho capito, o non mi sono spiegato, con l’agente ‘1’ quando mi ha fatto passare dalla polizza ‘A’ alla ‘B’. Le due versioni e le cifre in gioco sono talmente diverse che posso assicurare di non aver frainteso.
Ma il colpo di scena è relativo alla polizza ‘D’: cambia la versione (sempre tutto verbale) rispetto a quella che lo stesso agente ‘2’ mi aveva dato (verbalmente) all’atto della sottoscrizione. I versamenti dovuti fino al 2018 adesso sono clamorosamente quasi dimezzati e anche qui posso assicurare di aver capito bene la prima versione, avevamo fatto i conti per iscritto insieme all'agente dei vari versamenti. Nel frattempo ho saldato le scadenze di Gennaio.
Conclusione.
Secondo i contratti che ho in mano, sperando a questo punto che siano conformi agli originali depositati in sede Generali, mi ritrovo ad oggi ora con:
- polizza ‘A’: 3,5 premi annui versati e secondo contratto la possibilità di riscattare il dovuto, pur con penalità
- polizza ‘B’: 1 premio annuo versato, obbligatorio secondo contratto e la mia scelta di poter interrompere i pagamenti pena la perdita del premio già versato
- polizza ‘C’: 1 premio annuo versato, obbligatorio secondo contratto e la mia scelta di poter interrompere i pagamenti pena la perdita del premio già versato
- nessun foglio scritto e firmato circa eventuali correlazioni tra le tre polizze e nessun riferimento sui contratti a operazioni con numeri di altre polizze. Non so se mi sfugge e non riesco a trovare qualche clausola che mi lega a quanto raccontato a voce.
Secondo voi è corretto il ragionamento che è stato fatto?
Cioè sono obbligatoriamente tenuto a versare tutto quello che ho riportato anche se non specificato in alcun contratto?
Sono piuttosto confuso, sinceramente ogni volta che qualcuno di Generali (e sono tante volte e tanti agenti diversi) si è fatto sotto per propormi dei prodotti mi sono sempre sentito raccontare cose diverse e, con il fatto che a parte le polizze non c’è altro di scritto, non capisco più dov’è il limite tra i miei doveri e diritti.
Grazie per la pazienza nella lettura e i consigli/aiuti che potrete darmi.
Simone