Di norma un' impresa edile o diciamo di impiantistica che fa un lavoro, alla fine lascia la certificazione.
Per le ristrutturazioni che includono parti per cui c'è un miglioramento tecnico o energetico , è molto importante avere questi dati perché non si possono desumere facilmente dagli effetti della ristrutturazione a lavoro finito.
Ad esempio, sostituzione di serramenti , cappotto interno, o esterno, insufflaggio delle intercapedini, possono essere fatti in modi diversi , con materiali diversi e risultati diversi.
Per questo poi viene lasciata un' asseverazione , alcune imprese propongono anche un aggiornamento dell' a.p.e.
Con il nero , non ti dichiara niente nessuno, e se ad esempio è stato rifatto un impianto elettrico nuovo in nero, non c'è la certificazione di conformità, e in caso di problemi dovuti a corto circuito o sovratensioni, o malfunzionamento del salvavita, a chi si rivolge il proprietario ? Se c'è un' assicurazione che deve risarcire , quando c'è un impianto fatto male , fa le sue indagini, vede che l' impianto è recente, senza documenti, e ovviamente che sia fatto male o meno, ha materiale da impugnare per risarcire di meno o risarcire e rivalersi sul proprietario in caso di danni a terzi
Io credo che il nero possa ritornare ad essere fatto di più al massimo su piccole lavorazioni di manutenzione ordinaria, che al momento non sono nemmeno detraibili, tipo rivestimenti di pavimenti .