Riduzione bonus ristrutturazioni dal 50% al 36% e dal 2028 al 30%

"I dati degli effetti macroeconomici e di finanza pubblica del Superbonus 110% del Mef confermano la misura positiva del Superbonus: per il periodo 2021-2025 rilevando un valore complessivo di incremento del Pil di 121 miliardi di euro .
Considerando quindi l’effetto di retroazione fiscale, l’impatto del Superbonus 110% sulle finanze pubbliche è addirittura positivo: l’incremento di Pil sarebbe comunque superiore all’impatto sul debito, migliorando così, in termini percentuali il rapporto debito/Pil.
Senza parlare del miglioramento sismico, ecologico (che sarà obbligato), di occupazione, di riduzione delle sovvenzioni, di riduzione del nero, di incremento fiscale ecc. ecc."
Analisi svolta un anno fa sui dati del 2021-22..
le evidenze del 2023-24 mostrano tutt'altro (es. osservatorio CPI conti pubblici italiani della Università Cattolica sotto)

Post mortem per il Superbonus: extra deficit, extra debito e rallentamento in atto nel settore delle costruzioni | Università Cattolica del Sacro Cuore
 
Analisi svolta un anno fa sui dati del 2021-22..
le evidenze del 2023-24 mostrano tutt'altro (es. osservatorio CPI conti pubblici italiani della Università Cattolica sotto)

Post mortem per il Superbonus: extra deficit, extra debito e rallentamento in atto nel settore delle costruzioni | Università Cattolica del Sacro Cuore
Bell'articolo..

1715795408905.png


ocpi-582_fig2.png
 
Ho provato a leggerlo, ma ci sono delle valutazioni assolutamente assurde, per non dire ridicole. Una sola: il rientro su 100 euro di spesa è di 20 euro complessivi. Solo l'IVA è tra il 10 e il 22, senza contare Irpef, Irpeg, contributi, e gli interessi perchè lo stato restituisce dopo 5 anni (variabile) ma incassa subito. Per altri il rientro immediato è almeno del 34%, per essere riduttivi. E poi c'è tutta la filiera. Ricordiamo che l'edilizia è un'area in cui serve molta manodopera, non si può fare lo smart-working, non si può ristrutturare un alloggio stando al pc. E poi c'è l'emersione del nero (capisco, a molti questo proprio non piace), e poi... ci sono tanti altri punti da dire... ma adesso tutti contro (e chissà perchè nel 2020 tutti i partiti erano a favore, ma dico proprio tutti, non uno escluso).
 
Voi cosa fareste al posto mio.......
Tu sai che è entrato in vigore la direttiva green e compri una classe f sperando che mettano bonus per ristrutturare ? Che consiglio vuoi? Sbarazzatene finché puoi.
 
Per quelli del nero: come fate a fare ristrutturazioni di migliaia e migliaia di euro pagando cash a qualcuno che il giorno dopo se ne può scappare lasciandovi il lavoro a metà o peggio vi chiede extra per finire. Sono solo chiacchiere perché sperate di fare lavori a spese della collettività.
 
Articolo di oggi del Sole24ore sul Superbonus

L’Istat: molto più deficit che spinta all’economia

Zero virgola ottantaquattro. Il dato a pagina 19 del Rapporto diffuso ieri dall'Istat può apparire poco significativo a una lettura disattenta, ma ha in sé la sintesi dei possibili effetti del superbonus sull'economia e sul bilancio pubblico. Lo 0,84 è infatti «l'effetto di propagazione del sistema produttivo» stimato per gli investimenti nell'edilizia finanziati dalla superagevolazione, e dice molto se viene messo in rapporto ai saldi di finanza pubblica. In sintesi estrema, un moltiplicatore da 0,84 significa che per ogni 100 euro di spesa si registrano 84 euro di Pil in più. Già una misura del genere mostrerebbe che il superbonus è rimasto assai lontano dal ripagarsi, perché ogni punto di Pil ha un effetto di poco superiore alla metà (0,55) sulla linea del deficit, determinato dalle entrate fiscali e contributive che genera. In quest'ottica, dunque, per ripagarsi integralmente una misura espansiva avrebbe bisogno di un moltiplicatore nei dintorni di 2, quindi più che doppio rispetto a quello attribuito dall'Istituto di statistica agli incentivi edilizi. Ma c'è un altro aspetto da considerare. Nei suoi modelli l'Istat, come del resto anche Bankitalia e lo stesso ministero del Tesoro, deve tener conto del fatto che una quota degli investimenti spinti dal contributo generoso di detrazioni e crediti d'imposta sarebbe stato effettuato anche in loro assenza, o meglio anche con i già rilevanti aiuti fiscali in vigore prima del debutto del 110%. Nell'impossibilità di indicare puntualmente i confini precisi di questo effetto sostituzione, in virtù del quale la superagevolazione appunto sostituisce la parte di spesa privata che avrebbe finanziato gli investimenti nelle ristrutturazioni degli immobili, in genere si è ipotizzato che le opere davvero generate dalla presenza del superbonus siano state la metà del totale. Con questi presupposti, il moltiplicatore per pareggiare i conti raddoppia ulteriormente. Mentre cresce un po' meno ipotizzando una quota del 75% per gli interventi davvero creati dal bonus. Il nuovo calcolo, che era stato preceduto da alcune stime preliminari nell'audizione tenuta dallo stesso Istat il 24 maggio 2023 ora fortificate dai dati a consuntivo, è fondato sulle tavole Input-Output e quindi misura solo l'effetto più diretto, escludendo il possibile aumento di redditi e consumi derivante dall'incremento di occupazione nei settori investiti dal superbonus. Ma la distanza rispetto ai livelli di spinta espansiva che sarebbero necessari a tenere in equilibrio il dare-avere del superbonus è tale da diventare incolmabile anche con una stima più estesa. Il dato Istat, che riassume in un indice sintetico la spinta da anni al centro delle polemiche fra tifosi e critici (inizialmente rarissimi) del superbonus, prova per la prima volta a misurare un fenomeno già reso evidente dall'esplosione del deficit 2021-23, e dalla linea in salita del debito 2024-26: l'effetto espansivo c'è, ma è assai inferiore al conto per il bilancio pubblico. «Se lo Stato finanziasse l'acquisto integrale o al 110% di ogni tipo di spesa dei cittadini l'economia andrebbe forte, peccato che andrebbe in fallimento lo Stato», ha riassunto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. I calcoli dell'Istat dicono lo stesso.
 
Ho provato a leggerlo, ma ci sono delle valutazioni assolutamente assurde, per non dire ridicole. Una sola: il rientro su 100 euro di spesa è di 20 euro complessivi. Solo l'IVA è tra il 10 e il 22, senza contare Irpef, Irpeg, contributi, e gli interessi perchè lo stato restituisce dopo 5 anni (variabile) ma incassa subito. Per altri il rientro immediato è almeno del 34%, per essere riduttivi. E poi c'è tutta la filiera. Ricordiamo che l'edilizia è un'area in cui serve molta manodopera, non si può fare lo smart-working, non si può ristrutturare un alloggio stando al pc. E poi c'è l'emersione del nero (capisco, a molti questo proprio non piace), e poi... ci sono tanti altri punti da dire... ma adesso tutti contro (e chissà perchè nel 2020 tutti i partiti erano a favore, ma dico proprio tutti, non uno escluso).
Non viene spiegato nell'articolo il metodo di calcolo, ma presumo che stimino l'impatto del Superbonus rispetto all'andamento atteso del mercato delle costruzioni/ristrutturazioni in Italia in ipotesi di assenza di bonus 110% - ovvero come andrebbero fatte questo tipo di analisi. Non è che se sparisce il Superbonus allora non esiste più un settore intero e lo Stato non avrebbe incassato 1€ di IVA o contributi per lavori; prima del Superbonus non lavorava nessuno? O era nel 100% dei casi in nero?
 
Per quelli del nero: come fate a fare ristrutturazioni di migliaia e migliaia di euro pagando cash a qualcuno che il giorno dopo se ne può scappare lasciandovi il lavoro a metà o peggio vi chiede extra per finire. Sono solo chiacchiere perché sperate di fare lavori a spese della collettività.
non esiste il nero e il bianco, esiste soprattutto il grigio, una parte me la preventivi e me la fatturi, i lavori grossi, una parte no (finiture).
poi ovvio che serve cercare una ditta seria e con referenze.
 
Per quelli del nero: come fate a fare ristrutturazioni di migliaia e migliaia di euro pagando cash a qualcuno che il giorno dopo se ne può scappare lasciandovi il lavoro a metà o peggio vi chiede extra per finire. Sono solo chiacchiere perché sperate di fare lavori a spese della collettività.

non esiste il nero e il bianco, esiste soprattutto il grigio, una parte me la preventivi e me la fatturi, i lavori grossi, una parte no (finiture).
poi ovvio che serve cercare una ditta seria e con referenze.
ha detto tutto @*Bushido*

e passi che per i lavori grossi un contratto e la fatturazione ci sarà sempre, sarei curioso di sapere chi è che si farà fatturare la ristrutturazione di un bagno da 10k, una finestra da 1 k o spese simili.

tanto in nero o no, se ti va storto qualcosa piuttosto che iniziare una causa conviene sempre arrangiarsi per fatti propri. (a meno che non si è bellicosi e con tempo e soldi da perdere)
 
Per quelli del nero: come fate a fare ristrutturazioni di migliaia e migliaia di euro pagando cash a qualcuno che il giorno dopo se ne può scappare lasciandovi il lavoro a metà o peggio vi chiede extra per finire. Sono solo chiacchiere perché sperate di fare lavori a spese della collettività.
...eppure deteniamo il record di evasione fiscale... chissà perchè
 
Per quelli del nero: come fate a fare ristrutturazioni di migliaia e migliaia di euro pagando cash a qualcuno che il giorno dopo se ne può scappare lasciandovi il lavoro a metà o peggio vi chiede extra per finire. Sono solo chiacchiere perché sperate di fare lavori a spese della collettività.
magari lo pagano alla fine...e a tranche...nero implica che entrambi accettino il compromesso...
 
ha detto tutto @*Bushido*

e passi che per i lavori grossi un contratto e la fatturazione ci sarà sempre, sarei curioso di sapere chi è che si farà fatturare la ristrutturazione di un bagno da 10k, una finestra da 1 k o spese simili.

tanto in nero o no, se ti va storto qualcosa piuttosto che iniziare una causa conviene sempre arrangiarsi per fatti propri. (a meno che non si è bellicosi e con tempo e soldi da perdere)
Il nero lo puoi fare se ti compri da solo il materiale e paghi cash il lavoro senza fattura, nessuno impresa sana di mente compra il materiale di tasca propria e viene a farti il lavoro con pagamento in nero, perchè il materiale quando lo compra deve essere pagato.
 
nessuno impresa sana di mente compra il materiale di tasca propria e viene a farti il lavoro con pagamento in nero, perchè il materiale quando lo compra deve essere pagato.
Non solo, la fatturazione del materiale al cliente farebbe salire il limite dei ricavi che devono rispettare per rimanere nell'ambito dei forfettari.
 
Comunque per me lo scalone dal 50-65-70% al 30% è troppo ampio.
Il settore potrebbe entrare in depressione.
Il modello di business delle aziendine edile improvvisate negli ultimi anni non può reggere,

Molto probabile che nel 2026 saranno costretti a dare ulteriori incentivazioni (sul bonus classico ristrutturazioni, non il super) per tenere in piedi la baracca.
 
Comunque per me lo scalone dal 50-65-70% al 30% è troppo ampio.
Il settore potrebbe entrare in depressione.
Il modello di business delle aziendine edile improvvisate negli ultimi anni non può reggere,

Molto probabile che nel 2026 saranno costretti a dare ulteriori incentivazioni (sul bonus classico ristrutturazioni, non il super) per tenere in piedi la baracca.
Molto dipende da come andra' l'economia.. Se il PIL viaggia sullo 0, con il nuovo patto di stabilita' sara' molto difficile.
 
Comunque per me lo scalone dal 50-65-70% al 30% è troppo ampio.
Il settore potrebbe entrare in depressione.
Il modello di business delle aziendine edile improvvisate negli ultimi anni non può reggere,

Molto probabile che nel 2026 saranno costretti a dare ulteriori incentivazioni (sul bonus classico ristrutturazioni, non il super) per tenere in piedi la baracca.
Un mio amico elettricista diceva che in giro si sta già iniziando a vedere il calo dei lavori, non solo dovuto alla fine del 110
 
Indietro