Romania bond - lotto minimo 1k - VOL V

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Sette anni dopo, la Germania sta attraversando crisi che superano di gran lunga anche la difficile crisi dei rifugiati. Oltre alla crisi del Corona, la Germania è ora coinvolta anche in una guerra economica contro il suo fornitore di energia attualmente più importante. Di conseguenza, elettricità, gas e petrolio sono diventati così costosi che la Germania sembra scivolare inesorabilmente verso la deindustrializzazione.

Crisi energetica, inflazione, recessione, migrazione aziendale, fallimenti: l'elenco dei problemi è lungo. "Ora sono qui", si potrebbe dire, parafrasando la Merkel. Lamentarsi non aiuta. I tedeschi dovranno ridurre notevolmente il loro tenore di vita nei prossimi anni, possibilmente anche avere un po' freddo, mangiare un po' meno, guadagnare un po' meno, prendersi un po' meno le vacanze."

https://deutsche-wirtschafts-nachri...rise-Inflation-Rezession-Nun-sind-sie-halt-da

Crisi energetica, inflazione, recessione: "Ora ci sono"
 
7,8% o piu forse( visto ora nel contesto attuale con queste prospettive che ci lasciano intravedere N:B)...... si ',ma sarebbe meglio netto ,e cedolare,e cedolare,,,,
sperando che nel frattempo qualche Boccia ricordate? (.....)o altro(.....) non abbia in mente idee meravigliose(....)
 
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Sette anni dopo, la Germania sta attraversando crisi che superano di gran lunga anche la difficile crisi dei rifugiati. Oltre alla crisi del Corona, la Germania è ora coinvolta anche in una guerra economica contro il suo fornitore di energia attualmente più importante. Di conseguenza, elettricità, gas e petrolio sono diventati così costosi che la Germania sembra scivolare inesorabilmente verso la deindustrializzazione.

Crisi energetica, inflazione, recessione, migrazione aziendale, fallimenti: l'elenco dei problemi è lungo. "Ora sono qui", si potrebbe dire, parafrasando la Merkel. Lamentarsi non aiuta. I tedeschi dovranno ridurre notevolmente il loro tenore di vita nei prossimi anni, possibilmente anche avere un po' freddo, mangiare un po' meno, guadagnare un po' meno, prendersi un po' meno le vacanze."

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Crisi energetica, inflazione, recessione: "Ora ci sono"

Non comprendo il perché se la Germania è messa così non voglia mettere il tetto al prezzo del gas,qualcosa non mi torna :mmmm:
 
Non comprendo il perché se la Germania è messa così non voglia mettere il tetto al prezzo del gas,qualcosa non mi torna :mmmm:

Perchè la Germania teme che se il prezzo del gas alla Russia non dovesse convenire, lo dirotterebbe nei paesi asiatici che non badano molto al prezzo...
 
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Sette anni dopo, la Germania sta attraversando crisi che superano di gran lunga anche la difficile crisi dei rifugiati. Oltre alla crisi del Corona, la Germania è ora coinvolta anche in una guerra economica contro il suo fornitore di energia attualmente più importante. Di conseguenza, elettricità, gas e petrolio sono diventati così costosi che la Germania sembra scivolare inesorabilmente verso la deindustrializzazione.

Crisi energetica, inflazione, recessione, migrazione aziendale, fallimenti: l'elenco dei problemi è lungo. "Ora sono qui", si potrebbe dire, parafrasando la Merkel. Lamentarsi non aiuta. I tedeschi dovranno ridurre notevolmente il loro tenore di vita nei prossimi anni, possibilmente anche avere un po' freddo, mangiare un po' meno, guadagnare un po' meno, prendersi un po' meno le vacanze."

https://deutsche-wirtschafts-nachri...rise-Inflation-Rezession-Nun-sind-sie-halt-da

Crisi energetica, inflazione, recessione: "Ora ci sono"

Tutto per far giocare alla guerra bidet ... le sanzioni che colpiscono i sanzionatori e non i sanzionati
 
Sabato 15 ottobre 2022, 12:59
Il rating della Romania è stato mantenuto da S&P: 8 cose dal comunicato dell'agenzia di rating

S&P ha mantenuto il rating della Romania a BBB- con outlook stabile. "Dopo la forte crescita nella prima metà del 2022, le prospettive di crescita per l'economia rumena saranno una sfida", afferma l'agenzia di rating.

I principali punti di forza di S&P:

1. La crescita della domanda interna si indebolirà data l'inflazione elevata e il sostegno fiscale più moderato che incide sui consumi, determinando una crescita reale di circa il 3% nel 2023.

2. Gli elevati prezzi globali delle materie prime hanno spinto l'inflazione al rialzo e ci aspettiamo che salga oltre il 13% nel 2022 e quasi il 9% nel 2023, riducendo sostanzialmente il reddito disponibile e quindi i consumi. In effetti, prevediamo che la crescita dei salari reali sarà negativa nel 2022 e stabile nel 2023.

3. Le sovvenzioni europee disponibili, stimate al 25-30% del PIL, rimarranno un importante motore di crescita per il periodo di previsione fino al 2025.

4. L'economia rumena risentirà della minore crescita dei suoi principali partner commerciali nell'UE, nonché del calo della fiducia delle imprese, che avrà effetti sugli investimenti del settore privato (in senso negativo n.r.).

Il lato positivo è che il mercato del lavoro ha ampiamente retto e la disoccupazione rimane vicina ai livelli pre-pandemia.

Allo stesso tempo, la Romania è uno dei paesi più autosufficienti in Europa in termini di produzione di energia. La produzione nazionale di gas naturale potrebbe coprire fino al 90% del consumo annuo.

Ciò significa che la Romania ha una dipendenza relativamente bassa dall'energia russa e, quindi, una posizione favorevole nell'adattarsi alle interruzioni dell'approvvigionamento energetico europeo.

5. Stimiamo che il disavanzo di bilancio scenderà al di sotto del 3% del PIL nel 2025, dal 5,9% nel 2022, e il debito pubblico si stabilizzerà al di sotto del 50% del PIL.

6. L'inasprimento della politica monetaria è stato più moderato che in altri paesi della regione e gli interventi sul cambio hanno mantenuto stabile il livello del leu rispetto all'euro.

7. Le misure di sostegno, compresi i massimali dei prezzi dell'energia, costerebbero fino al 3% del PIL e sarebbero in parte finanziate da imposte eccezionali sui servizi pubblici. Tuttavia, riteniamo che il governo raggiungerà il suo obiettivo di bilancio, vista l'esecuzione del bilancio nella prima metà del 2022, grazie anche all'elevata crescita del PIL nominale che sostiene le entrate fiscali.

8. Riteniamo che il Governo resti impegnato nel risanamento fiscale. Prevediamo che i suoi sforzi saranno sostenuti da un'elevata crescita economica nominale e da maggiori entrate fiscali.

Mentre l'aumento delle spese per interessi mette sotto pressione il budget già ristretto della Romania, riconosciamo l'accesso al mercato e la liquidità stabiliti dal governo (costituita da una riserva di cambio di circa il 3% del PIL), che offre flessibilità di finanziamento.

S&P stima che le spese per interessi rimarranno al di sotto del 5% dei ricavi, sebbene aumenteranno nell'orizzonte di previsione dell'agenzia di rating, che è fino al 2025.

https://www.google.com/url?sa=t&sou...EoAHoECAoQAg&usg=AOvVaw3H3RnMWLXlYZDaeVIiYAB0
 
Sabato 15 ottobre 2022, 12:59
Il rating della Romania è stato mantenuto da S&P: 8 cose dal comunicato dell'agenzia di rating

S&P ha mantenuto il rating della Romania a BBB- con outlook stabile. "Dopo la forte crescita nella prima metà del 2022, le prospettive di crescita per l'economia rumena saranno una sfida", afferma l'agenzia di rating.

I principali punti di forza di S&P:

1. La crescita della domanda interna si indebolirà data l'inflazione elevata e il sostegno fiscale più moderato che incide sui consumi, determinando una crescita reale di circa il 3% nel 2023.

2. Gli elevati prezzi globali delle materie prime hanno spinto l'inflazione al rialzo e ci aspettiamo che salga oltre il 13% nel 2022 e quasi il 9% nel 2023, riducendo sostanzialmente il reddito disponibile e quindi i consumi. In effetti, prevediamo che la crescita dei salari reali sarà negativa nel 2022 e stabile nel 2023.

3. Le sovvenzioni europee disponibili, stimate al 25-30% del PIL, rimarranno un importante motore di crescita per il periodo di previsione fino al 2025.

4. L'economia rumena risentirà della minore crescita dei suoi principali partner commerciali nell'UE, nonché del calo della fiducia delle imprese, che avrà effetti sugli investimenti del settore privato (in senso negativo n.r.).

Il lato positivo è che il mercato del lavoro ha ampiamente retto e la disoccupazione rimane vicina ai livelli pre-pandemia.

Allo stesso tempo, la Romania è uno dei paesi più autosufficienti in Europa in termini di produzione di energia. La produzione nazionale di gas naturale potrebbe coprire fino al 90% del consumo annuo.

Ciò significa che la Romania ha una dipendenza relativamente bassa dall'energia russa e, quindi, una posizione favorevole nell'adattarsi alle interruzioni dell'approvvigionamento energetico europeo.

5. Stimiamo che il disavanzo di bilancio scenderà al di sotto del 3% del PIL nel 2025, dal 5,9% nel 2022, e il debito pubblico si stabilizzerà al di sotto del 50% del PIL.

6. L'inasprimento della politica monetaria è stato più moderato che in altri paesi della regione e gli interventi sul cambio hanno mantenuto stabile il livello del leu rispetto all'euro.

7. Le misure di sostegno, compresi i massimali dei prezzi dell'energia, costerebbero fino al 3% del PIL e sarebbero in parte finanziate da imposte eccezionali sui servizi pubblici. Tuttavia, riteniamo che il governo raggiungerà il suo obiettivo di bilancio, vista l'esecuzione del bilancio nella prima metà del 2022, grazie anche all'elevata crescita del PIL nominale che sostiene le entrate fiscali.

8. Riteniamo che il Governo resti impegnato nel risanamento fiscale. Prevediamo che i suoi sforzi saranno sostenuti da un'elevata crescita economica nominale e da maggiori entrate fiscali.

Mentre l'aumento delle spese per interessi mette sotto pressione il budget già ristretto della Romania, riconosciamo l'accesso al mercato e la liquidità stabiliti dal governo (costituita da una riserva di cambio di circa il 3% del PIL), che offre flessibilità di finanziamento.

S&P stima che le spese per interessi rimarranno al di sotto del 5% dei ricavi, sebbene aumenteranno nell'orizzonte di previsione dell'agenzia di rating, che è fino al 2025.

https://www.google.com/url?sa=t&sou...EoAHoECAoQAg&usg=AOvVaw3H3RnMWLXlYZDaeVIiYAB0

Mi pare un la valutazione positiva nel complesso. Lunedì rivedremo del buon verde secondo voi?
 
Mi pare un la valutazione positiva nel complesso. Lunedì rivedremo del buon verde secondo voi?

Disavanzo inferiore al 5% e debito pil inferiore al 50%…..senza considerare i MLD da Europa per apertura aziende o investimenti sul territorio….
 
Mi pare un la valutazione positiva nel complesso. Lunedì rivedremo del buon verde secondo voi?

No perché si scende e si sale in base a cosa fa la fed

E nel caso specifico lunedì bisogna vedere anche la banca d’Inghilterra che intenzioni ha va be che hanno già mandato via il ministro quindi faranno di tutto per bloccare la speculazione in atto
 
No perché si scende e si sale in base a cosa fa la fed

E nel caso specifico lunedì bisogna vedere anche la banca d’Inghilterra che intenzioni ha va be che hanno già mandato via il ministro quindi faranno di tutto per bloccare la speculazione in atto

io credo che sia meglio attendere le decisionid ella BCE per comprare..se la BCE aumenta i tassi di 1 punto.. tutti i bonds perderanno valore.. ( genericamente parlando).certo che se la FED aumenta il tasso di interessa i Bonds USA diventeranno piu' appetibili. il dollaro potrebbe crescere ancora e tutti di bonds di altri Paesi deboli ne risentiranno. Io mi tengo liquido. aspetto rendiemtni di almeno 8%
 
io credo che sia meglio attendere le decisionid ella BCE per comprare..se la BCE aumenta i tassi di 1 punto.. tutti i bonds perderanno valore.. ( genericamente parlando).certo che se la FED aumenta il tasso di interessa i Bonds USA diventeranno piu' appetibili. il dollaro potrebbe crescere ancora e tutti di bonds di altri Paesi deboli ne risentiranno. Io mi tengo liquido. aspetto rendiemtni di almeno 8%

La BCE sicuramente aumenta ancora, e per me e’ già scontato in questi prezzi….
 
La BCE sicuramente aumenta ancora, e per me e’ già scontato in questi prezzi….

I bund decennali tedeschi stanno a 2,3 .
Io direi che per ora stiamo scontando già 2 rialzi .
Bisogna vedere se bastano .
Una cosa da non sottovalutare è che se come dice qualcuno arriveranno a portare i tassi al 4% .il mercato immobiliare subirà un tracollo senza precedenti
 
S&P affirms Romania’s BBB-/stable rating, assumes firm fiscal consolidation

International rating agency S&P maintained Romania’s BBB- sovereign rating as well as its stable outlook in its latest country update, but outlined very detailed and rather high expectations of the government, if it is not to lower the rating over the next two years.
Specifically, the money from the Resilience Facility (RRF) and the EU’s regular budget (MFF) should flow as planned, with a positive and visible impact on the fiscal consolidation, subsequently resulting in a milder current account gap (5.5% of GDP in 2025 from 8.8% this year).
This time, the expectations set by S&P are explicit: a budget deficit of under 4% of GDP by 2024 (3.5% under the rating agency’s expectations) and a cost of financing that is not higher than envisaged.
Namely, under its baseline scenario, S&P expects the interest paid by Romania to increase from 4.1% of the budget revenues last year to 4.6% this year, 4.8% in 2023 and 4.9% in 2024 and 2025 — but not more. S&P expects Romania’s budget deficit to drop under 3% of GDP in 2025 — nearly in line with the official calendar set under the Excessive Deficit Procedure. Such a fiscal consolidation would drag the public debt-to-GDP ratio down under 50%: from 48.8% at the end of last year to 47.5% at the end of this year and 46.1% at the end of the forecast cycle in 2025.
A key assumption of the baseline scenario regards the smooth absorption of EU funds (RRF and MFF).
“The RRF includes €14.2bn in grants and €14.9bn in loans, about 10% of the estimated 2022 GDP, and we understand that €10bn of EU funds could be received throughout 2022,” the rating agency reasons.
The current rating assigned by S&P to Romania’s sovereign debt thus reflects “the buffers provided by Romania’s still-modest stock of external and government debt and incoming EU transfers” against a rather broad and impressive multitude of adverse factors: the economic risks from the Russia-Ukraine conflict — mainly in the form of surging inflation and more adverse economic developments in Romania's main trading partners — and the country's high twin deficits.
The upside scenario, supposed to result in a sovereign upgrade, envisages a faster-than-expected narrowing of the twin deficits — “indicating the economy's strengthening productive capacity”.
-0- Oct/17/2022 05:41 GMT
 
6 mesi molti qua dentro dicevano che il 50 a 73 era bono e che a 70 ci sarebbero andati pesanti...ehhh come no
a volte mi chiedo se dietro certi personaggi ci siano le banche venditrici, altrimenti non si spiega
 
in america l'inflazione non c'entra nulla con l'energetico

gli americani sono abituati a spendere......li hai fatti stare due anni chiusi in casa senza spendere.....non contento gli mandavi i soldi sul conto corrente.....è ovvio che con la cina che non produceva e gli americani con il portafoglio pieno l'inflazione sarebbe esplosa.

dagli ultimi dati però il risparmio degli americani (che praticamente vivono con il conto in rosso) è tornato ai livelli pre covid.....quindi ora basta solo un pò di disoccupazione e il gioco è fatto.


fra 9 mesi l'inflazione cosi alta sarà un ricordo e il problema sarà la recessione.

Io parlo di europa non di USA.
In USA è il contrario, loro hanno un mercato del lavoro forte, gli stipendi salgono, uno spending altissimo e si alimenta in continuazione l'inflazione.
Senza dimenticare che comunque anche da loro è aumentato il costo dell'energia. Il costo della benza/gasolio è aumentato molto anche li.
 
6 mesi molti qua dentro dicevano che il 50 a 73 era bono e che a 70 ci sarebbero andati pesanti...ehhh come no
a volte mi chiedo se dietro certi personaggi ci siano le banche venditrici, altrimenti non si spiega

mio prezzo di acquisto 99,4
 
Romania’s public debt stays at 48.8% of GDP in August

Romania’s public debt edged down marginally by RON100mn (€20mn) in August compared to July, while the debt-to-GDP ratio remained virtually flat at 48.8%, according to data published by the finance ministry.
The debt probably increased in September when the government sold €1.35bn Eurobonds — but not enough to bring the debt-to-GDP ratio close to 50%.
As the nominal GDP is likely to keep rising fast in the second part of the year, the ratio will probably remain safely below 50% at the end of the year.
Rating agency S&P expects it to ease to 47.5% at the end of December and later to 46.8% at the end of 2023.
-0- Oct/17/2022 05:41 GMT
 
6 mesi molti qua dentro dicevano che il 50 a 73 era bono e che a 70 ci sarebbero andati pesanti...ehhh come no
a volte mi chiedo se dietro certi personaggi ci siano le banche venditrici, altrimenti non si spiega

Ho pmc 73 ora con una ltro i gresso si è abbassato a 69.

Inizio ostilità in ucraina nella speranza /convinzione che il conflitto si sarebbe risolto presto in maniera diplomatica

73 era decisamente un ottimo prezzo.

Le cose sono andate diversamente ... ma è la finzanza i soli che comprano sempre ai minimi sono i bugiardi...

Io ho detto che il prezzo era buono , ma non che ci sarei andato pesante anzi dicendo sempre si non mettere su quaste cose piu del 2 o 3% ... non ci vado mai pesante ...
 
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