Romania bond - lotto minimo 1k - VOL V

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
anche se ci proviamo a saperlo con certezza saremmo tutti ricchi !
bund in europa e tbond americano quotando ampiamente sotto i tassi delle rispettive banche centrali ,questo significa che il sentiment sui mercati attualmente è di una inflazione in calo nel 2023 con possibili tagli sui tassi già dal 2024 l'inversione della curva dei redimenti lo conferma , ora serve monitorare attentamente lo zoccolo duro di questa inflazione il CORE se continua a scendere ...appuntamento fondamentale il 14 febbraio l'inflazione americana darà una direzione certa al rialzo o ribasso !
Grazie... immagino tu non sia il mago Otelma :D

BCE parla di aumento anche a maggio... Ma se correttamente dici che per le rumene necessario guardare FED... :)
 
Buongiorno,

mi sto accingendo per la prima volta ad investire in bond (cassettista) e sto cercando di fare delle valutazioni il più possibile corrette..
Ho una liquidità di 200k che corrisponde a quasi la metà del mio patrimonio (ho due immobili a reddito).
Ho una buona propensione al risparmio e la cosa che più mi fa gola è l'idea di sfruttare questi rialzi dei tassi per creare una entrata passiva costante e il più possibile duratura (una sorta di piccola pensione anticipata).
Ad oggi investendo circa 120k sul bond rumeno al 4.625% in scadenza nel 2049 (26 anni) genererei un flusso netto di circa 6k anno = 500 euro al mese pulite, in pratica una cospicua entrata continua fino al giorno della mia pensione.
Essendo anche un buon risparmiatore, in 6 anni riuscirei a rimettere da parte i 120k, quindi nessun grattacapo.
Ora veniamo ai rischi, che sono solo 2 in pratica: 1) rischio default dell'emittente 2)rischio legato all'inflazione, che se sale molto nel lungo periodo può svalutare considerevolmente la rendita.
Ora, se guardiamo gli ultimi 20 anni nessuno dei due rischi si è materializzato. Oltretutto l'attuale inflazione, che è già molto alta, la sfrutterei proprio per investire con gli alti tassi attuali. Se invece mi astengo, o se investo a 10/15 anni invece che 26, rischio di perdere il momento propizio e/o ulteriori anni di alta rendita.

Che ne pensate?
 
Buongiorno,

mi sto accingendo per la prima volta ad investire in bond (cassettista) e sto cercando di fare delle valutazioni il più possibile corrette..
Ho una liquidità di 200k che corrisponde a quasi la metà del mio patrimonio (ho due immobili a reddito).
Ho una buona propensione al risparmio e la cosa che più mi fa gola è l'idea di sfruttare questi rialzi dei tassi per creare una entrata passiva costante e il più possibile duratura (una sorta di piccola pensione anticipata).
Ad oggi investendo circa 120k sul bond rumeno al 4.625% in scadenza nel 2049 (26 anni) genererei un flusso netto di circa 6k anno = 500 euro al mese pulite, in pratica una cospicua entrata continua fino al giorno della mia pensione.
Essendo anche un buon risparmiatore, in 6 anni riuscirei a rimettere da parte i 120k, quindi nessun grattacapo.
Ora veniamo ai rischi, che sono solo 2 in pratica: 1) rischio default dell'emittente 2)rischio legato all'inflazione, che se sale molto nel lungo periodo può svalutare considerevolmente la rendita.
Ora, se guardiamo gli ultimi 20 anni nessuno dei due rischi si è materializzato. Oltretutto l'attuale inflazione, che è già molto alta, la sfrutterei proprio per investire con gli alti tassi attuali. Se invece mi astengo, o se investo a 10/15 anni invece che 26, rischio di perdere il momento propizio e/o ulteriori anni di alta rendita.

Che ne pensate?

Ti dico a cosa sto pensando io (su una cifra diversa perchè oltre 200k li ho già investiti nelle rumene).

Comunque, la mia disponibilità (inteso che l'ho ferma in attesa di vedere se succede qualcosa e cosa - sempre che lo capisca :D) metterò metà su XS2538441598 mentre l'altra metà su XS1968706876 (incrementando entrambi visto che li possiedo già).

Io sono molto esposto sulla Romania, quindi potrei certamente non essere il più obiettivo.
 
...
Ora, se guardiamo gli ultimi 20 anni nessuno dei due rischi si è materializzato ...

Che ne pensate?
C'è un terzo rischio che anche se remoto negli ultimi 20 anni mai c'era stato.
Una guerra vera a davvero poche centinaia di chilometri dai confini rumeni.
Se i russi decidessero di attaccare Odessa ( io non lo credo ma è più una speranza ...) i chilometri diventerebbero meno di 150 - 200 ...
 
C'è un terzo rischio che anche se remoto negli ultimi 20 anni mai c'era stato.
Una guerra vera a davvero poche centinaia di chilometri dai confini rumeni.
Se i russi decidessero di attaccare Odessa ( io non lo credo ma è più una speranza ...) i chilometri diventerebbero meno di 150 - 200 ...
Penso che poi potremmo avere problemi più seri che stare a scrivere su un forum...

Magari non nell'immediato... Speriamo, anche se ogni giorno che passa la vedo sempre peggio.
 
Buongiorno,

mi sto accingendo per la prima volta ad investire in bond (cassettista) e sto cercando di fare delle valutazioni il più possibile corrette..
Ho una liquidità di 200k che corrisponde a quasi la metà del mio patrimonio (ho due immobili a reddito).
Ho una buona propensione al risparmio e la cosa che più mi fa gola è l'idea di sfruttare questi rialzi dei tassi per creare una entrata passiva costante e il più possibile duratura (una sorta di piccola pensione anticipata).
Ad oggi investendo circa 120k sul bond rumeno al 4.625% in scadenza nel 2049 (26 anni) genererei un flusso netto di circa 6k anno = 500 euro al mese pulite, in pratica una cospicua entrata continua fino al giorno della mia pensione.
Essendo anche un buon risparmiatore, in 6 anni riuscirei a rimettere da parte i 120k, quindi nessun grattacapo.
Ora veniamo ai rischi, che sono solo 2 in pratica: 1) rischio default dell'emittente 2)rischio legato all'inflazione, che se sale molto nel lungo periodo può svalutare considerevolmente la rendita.
Ora, se guardiamo gli ultimi 20 anni nessuno dei due rischi si è materializzato. Oltretutto l'attuale inflazione, che è già molto alta, la sfrutterei proprio per investire con gli alti tassi attuali. Se invece mi astengo, o se investo a 10/15 anni invece che 26, rischio di perdere il momento propizio e/o ulteriori anni di alta rendita.

Che ne pensate?
Secondo me meglio accontentarsi di un rendimento più basso ma diversificare... Se vuoi pochi sbatti un ETF obbligazionario Euro altrimenti con quella cifra puoi anche diversificare un po' da solo
Il 2049 è davvero molto lontano... fallimento a parte in 26 anni può succedere veramente di tutto come purtroppo abbiamo visto bene in questi anni: guerre, pandemie, crisi geopolitiche, crisi economiche, eventi catastrofici naturali...
 
Secondo me meglio accontentarsi di un rendimento più basso ma diversificare... Se vuoi pochi sbatti un ETF obbligazionario Euro altrimenti con quella cifra puoi anche diversificare un po' da solo
Il 2049 è davvero molto lontano... fallimento a parte in 26 anni può succedere veramente di tutto come purtroppo abbiamo visto bene in questi anni: guerre, pandemie, crisi geopolitiche, crisi economiche, eventi catastrofici naturali...
Siamo d'accordo sul diversificare, ma l'etf obbligazionario è cosa diversa dalle singole obbligazioni. Quelle che sono lì dentro non vanno mai a scadenza ed il valore dell'etf è molto soggetto alla variazione dei tassi. Anche le obbligazioni lo sono, ma se le porti a scadenza riprendi tutto. Per gli etf dicono che in media sei sicuro mantenendolo per circa il doppio della duration.
 
Siamo d'accordo sul diversificare, ma l'etf obbligazionario è cosa diversa dalle singole obbligazioni. Quelle che sono lì dentro non vanno mai a scadenza ed il valore dell'etf è molto soggetto alla variazione dei tassi. Anche le obbligazioni lo sono, ma se le porti a scadenza riprendi tutto. Per gli etf dicono che in media sei sicuro mantenendolo per circa il doppio della duration.
devi però arrivarci a scadenza… e se sei sfortunato fare 10 anni con il tuo bond a 60 e cedola metà di quella del momento come sta succedendo adesso a chi ha preso negli scorsi anni bond con scadenze lunghe… in questa discussione in tanti hanno comprato a 50/60…
 
devi però arrivarci a scadenza… e se sei sfortunato fare 10 anni con il tuo bond a 60 e cedola metà di quella del momento come sta succedendo adesso a chi ha preso negli scorsi anni bond con scadenze lunghe… in questa discussione in tanti hanno comprato a 50/60…
Si certo, però anche un etf obbligazionario puro dopo lo scossone dell'ultimo anno non so quanto ci metterà a recuperare. Con questo non voglio dire che sia preferibile l'uno o l'altro, ma che sono due cose diverse. Ad esempio, spostandomi su scadenze più corte, se io voglio investire in btp medio corti ad un certo punto potrei voler comprare anche tds francesi, spagnoli etc per ridurre il rischio emittente. A quel punto sarebbe preferibile, con meno sbattimenti, comprare quote di un etf governativo area euro 1/3 anni? Chiedo, ma non ho la risposta.
 
Si certo, però anche un etf obbligazionario puro dopo lo scossone dell'ultimo anno non so quanto ci metterà a recuperare. Con questo non voglio dire che sia preferibile l'uno o l'altro, ma che sono due cose diverse. Ad esempio, spostandomi su scadenze più corte, se io voglio investire in btp medio corti ad un certo punto potrei voler comprare anche tds francesi, spagnoli etc per ridurre il rischio emittente. A quel punto sarebbe preferibile, con meno sbattimenti, comprare quote di un etf governativo area euro 1/3 anni? Chiedo, ma non ho la risposta.
L'ETF ti elimina il rischio emittente... Ovviamente minor rischio minor rendimento, da questa regola in finanza non si scappa...
Sui corti secondo me se si ha bisogno di una scadenza specifica meglio prendere direttamente i TDS, tanto il rischio emittente è quasi zero, perchè l'ETF avrà sempre la stessa duration e se becchi il periodo sbagliato magari ti tocca venderlo in perdita
 
Salve, che voi sappiate, è vero che i bond rumeni emessi in dollari, a parità di scadenza, rendono di più di quelli emessi in euro?
 
Ultima modifica:
devi però arrivarci a scadenza… e se sei sfortunato fare 10 anni con il tuo bond a 60 e cedola metà di quella del momento come sta succedendo adesso a chi ha preso negli scorsi anni bond con scadenze lunghe… in questa discussione in tanti hanno comprato a 50/60…
Scusa ma così come sono successe cose assurde l'anno scorso può essere ( e io lo credo e su questo scommetto ) che con recessione e debito monstre debbano tagliare a manetta nei prossimi mesi ...

Quindi ci sono, come sempre, momenti buoni e meno buoni ma in genere se si ha un minimo di pazienza se ne esce sempre bene
A patto di non aver preso a 110 120 perchè allora i tempi di attesa si allungano decisamente ( ma mai dire mai anche in quel caso )
 
Buongiorno,

mi sto accingendo per la prima volta ad investire in bond (cassettista) e sto cercando di fare delle valutazioni il più possibile corrette..
Ho una liquidità di 200k che corrisponde a quasi la metà del mio patrimonio (ho due immobili a reddito).
Ho una buona propensione al risparmio e la cosa che più mi fa gola è l'idea di sfruttare questi rialzi dei tassi per creare una entrata passiva costante e il più possibile duratura (una sorta di piccola pensione anticipata).
Ad oggi investendo circa 120k sul bond rumeno al 4.625% in scadenza nel 2049 (26 anni) genererei un flusso netto di circa 6k anno = 500 euro al mese pulite, in pratica una cospicua entrata continua fino al giorno della mia pensione.
Essendo anche un buon risparmiatore, in 6 anni riuscirei a rimettere da parte i 120k, quindi nessun grattacapo.
Ora veniamo ai rischi, che sono solo 2 in pratica: 1) rischio default dell'emittente 2)rischio legato all'inflazione, che se sale molto nel lungo periodo può svalutare considerevolmente la rendita.
Ora, se guardiamo gli ultimi 20 anni nessuno dei due rischi si è materializzato. Oltretutto l'attuale inflazione, che è già molto alta, la sfrutterei proprio per investire con gli alti tassi attuali. Se invece mi astengo, o se investo a 10/15 anni invece che 26, rischio di perdere il momento propizio e/o ulteriori anni di alta rendita.

Che ne pensate?
l'unica cosa che puoi controllare dei tuoi investimenti è il rischio, attraverso alcuni strumenti ed una attenta selezione defli stessi.

1) monitora rating e cds
2) mixa reddito fisso con inflation linked, se non ti fidi del btp italia ce ne sono diversi in europa.
Dici di avere una buona propensione al risparmio: hai assicurato la fonte di reddito primaria dal rischio morte, malattia, invalidità?
Ricorda che gli immobili sono....proprio immobili :o quindi non possono scappare qualsiasi cosa accada, guarda il dibattito in ue solla classificazione energetica...
 
C'è un terzo rischio che anche se remoto negli ultimi 20 anni mai c'era stato.
Una guerra vera a davvero poche centinaia di chilometri dai confini rumeni.
Se i russi decidessero di attaccare Odessa ( io non lo credo ma è più una speranza ...) i chilometri diventerebbero meno di 150 - 200 ...
Barry, con l'eta sei diventato pessimista :) , anche se ricordo che 10 anni fa il tuo soprannome era "mugugnone" , ricordo bene?
 
Barry, con l'eta sei diventato pessimista :) , anche se ricordo che 10 anni fa il tuo soprannome era "mugugnone" , ricordo bene?
Ricordi benissimo!
Non è questione di età , che peraltro c'è :D , in quelle zone ci vivo spesso e purtroppo vedo come stanno le cose.
 
Gli Stati Uniti hanno un serio problema di statistiche, specialmente in materia di rilevazione della disoccupazione. Nonostante le autorità di Washington e i mezzi informativi continuino a parlare di “miracolo occupazionale”, i dati indicano che su una popolazione di circa 332 milioni di persone e una forza lavoro che alla fine di gennaio annoverava 265,92 milioni di individui, ben 100,130 milioni di adulti risultavano inoccupati. Il tasso di partecipazione della forza lavoro alla crescita economica oscilla ormai da anni tra il 62 e il 63%, attestandosi ai livelli più bassi dalla fine degli anni ’70, quando ancora si avvertiva pesantemente l’impatto generato dallo sganciamento del dollaro dall’oro e dagli shock petroliferi.

L’economista e statistico John Williams ha richiamato l’attenzione sull’inadeguatezza dei metodi di rilevazione impiegati dalle autorità nazionali, evidenziando che il tasso ufficiale di disoccupazione (U-3) adoperato dalla Federal Reserve tiene conto soltanto del totale dei disoccupati in percentuale rispetto alla forza lavoro. Il Bureau of Labor Statistics (Bls) prende invece in esame un bacino più ampio (U-6), ricavabile dalla sommatoria tra il numero dei disoccupati e l’ammontare complessivo degli individui impiegati con contratti part-time ma anelanti a lavorare a tempo pieno, oltre al computo delle persone che hanno lavorato per un certo periodo negli ultimi 12 mesi ma che al momento non lavorano né sono alla ricerca di un’occupazione e soffrono di questa condizione di disagio dovuta al particolare stato del mercato del lavoro. Nell’ottica di Williams, una statistica capace di riflettere il reale stato occupazionale del Paese deve tassativamente ricomprendere tanto il tasso U-6 quanto i lavoratori scoraggiati di lungo termine.

Qualora Federal Reserve e Bls applicassero un simile metodo di rilevazione, il tasso di disoccupazione effettivo lambirebbe attualmente la soglia critica del 24,5%. Una percentuale di ben sette volte superiore al tasso ufficiale stimato dalla Fed (3,4%), che ridicolizza la narrazione dominante propugnata da istituzioni e organi di stampa circa il “rivoluzionamento” del mercato del lavoro statunitense, asseritamente passato dall’offrire appena un posto di lavoro per ogni 3,1 disoccupati nel dicembre 2012 a garantire due posti di lavoro per ogni disoccupato nel dicembre 2022. Il rapporto tra disoccupati e posti di lavoro disponibili rappresenta un indicatore tutt’altro che affidabile, perché si presta a una serie di distorsioni particolarmente insidiose. Tanto per cominciare, non tiene conto dei criteri di accessibilità, né del fatto che molti statunitensi svolgono due o addirittura tre lavori simultaneamente.
 
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Ricordi benissimo!
Non è questione di età , che peraltro c'è :D , in quelle zone ci vivo spesso e purtroppo vedo come stanno le cose.
serve comprendere che possono stare anche a 50 km dal conflitto ,ma rimane territorio nato e se i russi invadano la romania e come se invadessero l'italia ,poi la guerra potrebbe tornare e pesare sui mercati solo in caso di escalation nucleare ,che ritengo molto remota ! anche perchè se arrivasse i soldi in banca sarebbero l'ultimo dei problemi !
 
All’atto pratico, più che a placare le fiammate inflazionistiche e le rivendicazioni salariali, l’incremento tendenziale dei tassi varato dalla Federal Reserve sembra rispondere alla necessità tassativa che gli Usa hanno di richiamare capitali dall’estero per finanziare i loro squilibri struttueali. Gli Stati Uniti hanno chiuso il 2022 con un disavanzo commerciale pari a 1.181 miliardi di dollari, un deficit di bilancio pari a 1.400 miliardi di dollari e un debito federale pari a 31.420 miliardi di dollari. Ma non è tutto. Dopo esser migliorata, passando da 18.124,293 a 16.285,837 miliardi di dollari di passivo (-1.838,456 miliardi) tra il quarto trimestre del 2021 e il secondo trimestre del 2022, la loro posizione finanziaria netta è tornata a peggiorare rapidamente, giungendo a 16.710,798 miliardi di dollari di passivo nel terzo trimestre 2022 (+424,961 miliardi), nonostante l’immane deflusso di capitali dalla sponda europea a quella americana dell’Atlantico verificatosi in seguito alla degenerazione del conflitto russo-ucraino.

I dati indicano che, tra il settembre e l’ottobre 2022, l’esposizione in Treasury Bond statunitensi del Giappone era diminuita da 1.120,2 a 1.064,4 miliardi di dollari; quella della Repubblica Popolare Cinese, da 933,6 a 877,8 miliardi; quella del Regno Unito, da 664,8 a 641,3 miliardi; quella delle Isole Cayman, da 301,5 a 291,5 miliardi; quella del Lussemburgo, da 299,6 a 298,1 miliardi; quella della Svizzera, da 277,7 a 258,4 miliardi; quella dell’Irlanda, da 265,4 a 244,9 miliardi; quella del Brasile, da 226,4 a 220,1 miliardi; quella di Taiwan, da 216,9 a 214,6 miliardi; quella di Singapore, 177,5 a 175,8 miliardi; quella della Corea del Sud, da 105,3 a 98,7 miliardi; quella della Norvegia, da 99,6 a 95,7 miliardi. Complessivamente, il volume delle detenzioni internazionali di Treasury Bond statunitensi era diminuito tra settembre e ottobre di ben 170,9 miliardi di dollari (da 7.302,6 a 7.131,7 miliardi di dollari), che andavano a sommarsi ai 243 miliardi di dollari (da 7.545,6 a 7.302,6 miliardi) di passivo registrati il mese precedente, nonostante la Federal Reserve avesse portato i tassi di interesse dallo 0,25 al 2,5% tra marzo e settembre. Posta di fronte all’evidenza, la Banca Centrale Usa ha quindi impresso una ulteriore accelerata al processo di “normalizzazione monetaria”, con ben sei correzioni che hanno portato i tassi al 4,75% al febbraio 2023 e il volume complessivo degli investimenti internazionali in Treasury Bond a quota 7.273,6 miliardi di dollari ad ottobre. Un incremento su base mensile (141,9 miliardi) piuttosto modesto se rapportato allo sforzo profuso dagli Usa per accumularlo (una stretta creditizia potenzialmente letale per milioni di cittadini statunitensi), che certifica per di più le crescenti difficoltà in cui Washington va imbattendosi nel tentativo di perpetuare il funzionamento del sistema parassitario instaurato con il ripudio degli Accordi di Bretton Woods ad opera dell’amministrazione Nixon.

Specie a fronte delle allarmanti statistiche fornite dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi), che in un rapporto redatto nel marzo 2022 parlò esplicitamente di «erosione del dominio del dollaro» in riferimento al netto ridimensionamento (dal 71 al 59% tra il 2000 e il 2021) della quota di riserve valutarie mondiali espresse in valuta statunitense dovuto a una migrazione generalizzata verso monete alternative alle tradizionali “big four” (dollaro, euro, sterlina e yen). Da un altro documento datato dicembre 2022 emergeva che il volume dei crediti espressi in dollari detenuti dalla rete bancaria globale era calato da 7.092,31 a 6.441,65 miliardi di dollari tra il terzo trimestre del 2021 e il terzo trimestre 2022.
 
Ricordi benissimo!
Non è questione di età , che peraltro c'è :D , in quelle zone ci vivo spesso e purtroppo vedo come stanno le cose.
Benissimo, la tua esperienza di prima mano può essere utilissima su questo 3d OK!
 
Stato
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