S&P 500 III* edizione

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

inizio a farmi un idea, vi ringrazio molto entrambi!!

Per non mettere tutto sull I shares world MSCI, dato che vorrei diversificare un po’ di più, se escludo l S&P, immagino che non debba considerare nemmeno il Nasdaq per lo stesso motivo, cosa mi consigliereste? Qualcosa a livello Europa? Di emergenti conosco davvero poco.
 
Io fossi in te andrei su un lifestrategy di vanguard.
Vedi relativo thread in sezione fondi.
Potrai scegliere un base alla tua propensione al rischio la % di azionario che desideri tra 20 40 60 e 80%.
 
L'assenza dell'amico Grecale non mi lascia sereno...forza !

Provo ad aggiornare il mio scenario: nessuna modifica sostanziale, restiamo inseriti in un ampio laterale 3.800 - 4.200 dove al momento non ci sono indicazioni sui motivi che potrebbero portare ad una rottura direzionale. Quindi si continua facile con il trading range, e siamo già in teoria ai primi livelli interessanti per valutare una posizione.

L'ampio utilizzo ormai delle opzioni a 1 giorno ha cambiato alcune greche del mercato e comprime la vola, la mia lettura del vix dice che ha già dato un segnale risk-on

Un abbraccio a @Grecale e un saluto agli amici

Vedi l'allegato 2900525

Vedi l'allegato 2900526
Grazie del pensiero, la vita é bella e difficile talvolta e parlarne é sempre buon segno
Sinceramente non ho seguito molto tutte le cose che sono successe da febbraio ad ora
Cercherò di rimettermi in pari con i miei tempi, promesso!
Una buona serata a tutti
 
Grazie del pensiero, la vita é bella e difficile talvolta e parlarne é sempre buon segno
Sinceramente non ho seguito molto tutte le cose che sono successe da febbraio ad ora
Cercherò di rimettermi in pari con i miei tempi, promesso!
Una buona serata a tutti
Un abbraccio Luciano!

Ti aspettiamo 😉
 
Dunque dunque inflazione cala anche meglio delle aspettative, gli utili tengono botta... si direbbe che ormai gli storni importanti siano abbastanza improbabili a meno di cigni neri.
 
Sopra sono riportate le analisi del 25 marzo e 1 aprile.

Andando a rileggere ( soprattutto ciò evidenziato in rosso) e confrontando i grafici, si può notare che Il quadro tecnico evidenziato e ipotizzato già un mese fa è stato fino al momento confermato.

Parlavo di uno strappo al rialzo con la rottura di area 4.070/4.100 e di un primo segnale rialzista ben preciso supportato da tutte le altre considerazioni fatte.

I mercati da allora stanno cercando di forzare l'area di resistenza indicata ( 4.150/4.200) e dopo il primo attacco( fallito) e un'evidente congestione, hanno fatto un preciso pullback su quella che era l'area di resistenza ( con minimi a 4.050) prima di ripartire con forza chiudendo la settimana sui massimi in area 4.170.

I presupposti per rompere prima 4.200/4.220 ( area attuale della MM100) e poi 4.300/4.330 ci sono tutti ormai ( il mercato dovrebbe aver acquisito ulteriore forza relativa) e nel caso dovesse accadere ( non sarà comunque facile...) gli investitori posizionati corti "che contano" dovranno inevitabilmente ricoprirsi con la naturale conseguenza di un rialzo auto-alimentato su più fronti e che ci porterà, con i dovuti tempi e le opportune correzioni, come riportato sopra...


Tutti e 3 i grafici ( il mensile il più esplicito) confermano quanto scritto.

In caso di tenuta ulteriore delle aree di resistenza, le posizioni rialziste in essere potranno essere chiuse solo sotto area 3.950, mentre il mercato invertita il trend primario e tornerà ribassista solo ed esclusivamente sotto area 3.800/3.770, quindi per ora abbastanza lontano dai livelli attuali.

Vi auguro un buon fine settimana

Sal

Niente da aggiungere rispetto a quanto riportato sopra.

Siamo sempre in congestione....

....più lunga sarà questa lateralizzazione, maggiore sarà la forza del prossimo movimento.

Buona domenica
 

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Niente da aggiungere rispetto a quanto riportato sopra.

Siamo sempre in congestione....

....più lunga sarà questa lateralizzazione, maggiore sarà la forza del prossimo movimento.

Buona domenica
La mia sensazione è che si possa sbloccare qualcosa verso Giugno/Luglio, direzione long, una volta che la fed sarà chiara con i tassi, con spinta forte quando deciderà di ridurli anche solo dello 0,25
 
Un colpo Apple ...un colpo Tesla un colpo Amazon...e gli indici salgono solo con le megacap....il mondo in mano a pochi...
 
s&p obiettivo a 4.200 punti fatto, test perfetto, ora che fa ? scende ? rompe al rialzo ? io voto per la discesa, ma vedremo i segnali dei prossimi giorni.

Il VIX un flattume, put/call ratio nella norma, lo spread nasda/s&p ancora ha spazio per il beta.

Se rompre cmq a 4300 sarebbe da shortare
 
s&p obiettivo a 4.200 punti fatto, test perfetto, ora che fa ? scende ? rompe al rialzo ? io voto per la discesa, ma vedremo i segnali dei prossimi giorni.

Il VIX un flattume, put/call ratio nella norma, lo spread nasda/s&p ancora ha spazio per il beta.

Se rompre cmq a 4300 sarebbe da shortare

La mia idea invece è sempre la stessa....

...lo era prima, figuriamoci ora dopo tutta quella lateralizzazione con minimi perfetti.

Una chiusura settimanale sopra 4.230 lo confermerebbe e con forza.

Aggiungo che per me invece, come detto in altre occasioni, se dovesse rompere quest'area, l'area dei 4.300 perde tutta la sua valenza e sarà probabilmente facilmente superata in quanto le posizioni corte degli istituzionali posizionati graficamente in area 4.230/4.200 si dovranno necessariamente chiudere.
 

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La mia idea invece è sempre la stessa....

...lo era prima, figuriamoci ora dopo tutta quella lateralizzazione con minimi perfetti.

Una chiusura settimanale sopra 4.230 lo confermerebbe e con forza.

Aggiungo che per me invece, come detto in altre occasioni, se dovesse rompere quest'area, l'area dei 4.300 perde tutta la sua valenza e sarà probabilmente facilmente superata in quanto le posizioni corte degli istituzionali posizionati graficamente in area 4.230/4.200 si dovranno necessariamente chiudere.
Ciao Sal , neretto: dove vedi questi dati ? Sono ipotesi / congetture che fai tu o hai elaborati/numeri/ siti dove attingere questi dati che non ho mai trovato ? Grazie
 
Ciao Sal , neretto: dove vedi questi dati ? Sono ipotesi / congetture che fai tu o hai elaborati/numeri/ siti dove attingere questi dati che non ho mai trovato ? Grazie

Ciao Biondo!

Guardo i grafici, studio i grafici.

Quando le resistenze e/o i supporti sono testati e validati più volte dal mercato su frame giornalieri, settimanali e soprattutto mensili, evidentemente non sono le posizioni del FOL a determinarle.
Nessun dato ufficiale: solo considerazioni personali.
 
s&p obiettivo a 4.200 punti fatto, test perfetto, ora che fa ? scende ? rompe al rialzo ? io voto per la discesa, ma vedremo i segnali dei prossimi giorni.

Il VIX un flattume, put/call ratio nella norma, lo spread nasda/s&p ancora ha spazio per il beta.

Se rompre cmq a 4300 sarebbe da shortare
condivido, non capisco questa bullishness diffusa in area di resistenza

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s&p obiettivo a 4.200 punti fatto, test perfetto, ora che fa ? scende ? rompe al rialzo ? io voto per la discesa, ma vedremo i segnali dei prossimi giorni.

Il VIX un flattume, put/call ratio nella norma, lo spread nasda/s&p ancora ha spazio per il beta.

Se rompre cmq a 4300 sarebbe da shortare
Ciao, ancora non siamo proprio arrivati a mio avviso, c'è un gap a 4220 da chiudere e oramai con un piccolo guizzo ci dovremmo essere . Graficamente la situazione è questa : stiamo assistendo ad una rottura di un estenuante laterale fatto con volumi abbastanza ridotti ( ma sappiamo , a differenza di quello che si pensava una volta sui volumi, che sono gli OI , cioè le posizioni aperte e che rimangono a mercato che contano ) . Il superamento del ritracciamento del 50% di fibo dai massimi porterebbe come step successivo al 61.8% ( quella che definisco ultima chiamata per il cambio del trend) che si trova proprio nella zona dei 4300/4320 punti dove èè stato fatto l'ultimo massimo ( vedi grafico allegato).
Analizzando contestualmente il movimento e le posizioni in opzioni abbiamo constatato un continuo incremento delle posizioni put a mercato ( che significano supporto al trend) e siamo arrivati su un livello dove , statisticamente , se confermato dall'aumento delle put a mercato ( quindi put call ratio sempre alto come ora sui 2.18) e dall'incremento degli OI sul future partono i trend , complice le ricoperture delle posizioni a mercato .
Sono d'accordo con te ( restando ferme le cose come ora, vedi all. 2 ) che se si arrivasse per la scadenza di giugno sui 4300/4320
punti arriveremmo nella zona dove inizia la "fase statistica" di eccesso di coperture in future ( 61% di ripartizione) quindi potrebbe esserci una pausa e anche io lo shorterei ( come doppio massimo relativo e come primo impatto col 61.8% di ritracciamento di fibonacci) .
Per gli opzionisti sarebbe piu' "facile" da gestire l'idea comprando delta e vendendo valore temporale sugli strike 4400/4500/4600 ( ma ci sono anche altri modi , ciascuno con le sue conoscenze) .

analisi grafica SP500.jpg
ripartizione sp500.jpg
oi future sp500.jpg
 
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Ciao Biondo!

Guardo i grafici, studio i grafici.

Quando le resistenze e/o i supporti sono testati e validati più volte dal mercato su frame giornalieri, settimanali e soprattutto mensili, evidentemente non sono le posizioni del FOL a determinarle.
Nessun dato ufficiale: solo considerazioni personali.
Ok, chiaro . Io le guardo coi volumi sviluppati in quell'area e con le posizioni in opzioni a mercato , due approcci diversi , grazie.
PS: no, non sono le posizioni del Fol , decisamente ;)
 
Ciao, ancora non siamo proprio arrivati a mio avviso, c'è un gap a 4220 da chiudere e oramai con un piccolo ghuizzo ci dovremmo essere . Graficamente la situazione è questa : stiamo assistendo ad una rottura di un estenuante laterale fatto con volumi abbastanza ridotti ( ma sappiamo , a differenza di quello che si pensava una volta sui volumi, che sono gli OI , cioè le posizioni aperte e che rimangono a mercato che contano ) . Il superamento del ritracciamento del 50% di fibo dai massimi porterebbe come step successivo al 61.8% ( quella che definisco ultima chiamata per il cambio del trend) che si trova proprio nella zona dei 4300/4320 punti dove èè stato fatto l'ultimo massimo ( vedi grafico allegato).
Analizzando contestualmente il movimento e le posizioni in opzioni abbiamo constatato un continuo incremento delle posizioni put a mercato ( che significano supporto al trend) e siamo arrivati su un livello dove , statisticamente , se confermato dall'aumento delle put a mercato ( quindi put call ratio sempre alto come ora sui 2.18) e dall'incremento degli OI sul future partono i trend , complice le ricoperture delle posizioni a mercato .
Sono d'accordo con te ( restando ferme le cose come ora, vedi all. 2 ) che se si arrivasse per la scadenza di giugno sui 4300/4320
punti arriveremmo nella zona dove inizia la "fase statistica" di eccesso di coperture in future ( 61% di ripartizione) quindi potrebbe esserci una pausa e anche io lo shorterei ( come doppio massimo relativo e come primo impatto col 61.8% di ritracciamento di fibonacci) .
Per gli opzionisti sarebbe piu' "facile" da gestire l'idea comprando delta e vendendo valore temporale sugli strike 4400/4500/4600 ( ma ci sono anche altri modi , ciascuno con le sue conoscenze) .

Vedi l'allegato 2904740Vedi l'allegato 2904742Vedi l'allegato 2904743
Ciao biondao, se tracci i livelli sul future ES1! lo 0.5 non lo abbiamo ancora superato (vedi sopra), anzi sta venendo respinto proprio lì.
 
Ciao biondao, se tracci i livelli sul future ES1! lo 0.5 non lo abbiamo ancora superato (vedi sopra), anzi sta venendo respinto proprio lì.
Ciao, si lo so ma qui andiamo ad alimentare le "critiche" / considerazioni sulla valida dei ritracciamenti. Il luogo comune ( che ha le sue ragioni condivisibili ) è che i ritracciamenti sono diversi a seconda dei livelli da dove li fai partire ( ultima gamba rialzista o movimento globale da massimi a minimi assoluti ) quindi uno per forza confermerà qualcosa ( una resistenza, un supporto, un livello target , ecc ). Innanzi tutto questi livelli vanno presi come "zona di prezzo" ( come hai fatto anche tu nei tuoi grafici OK! ) non necessariamente come prezzo assoluto ( specialmente su un movimento di 1500 pundi di indice SP500 sarebbe assurdo pensarlo ) e vanno fatti sull'indice ( cosi' come per i gap /lap ) perchè è un grafico "costante/continuos" e considera l'insieme delle contrattazioni globali dei titoli che lo compongono. I future hanno le loro caratteristiche e modalità di calcolo ( inglobano nel loro valore interessi , dividendi dove ci sono , non farti fregare da questi anni dove i tassi erano a zero ) quindi di valore diverso e vanno rapportati , su ogni singola scadenza, al valore dell'indice che è quello che fa fede. OK! ( PS: il future dicembre Z3 quota già 4300 ad esempio, e non è che si puo' dire che un future lo ha superato e un altro no il 50% e chi lavora su opzioni scadenza dicembre non deve pensare che siamo già sul 61.8% come chi lavora sul future attuale deve pensre che quel 4225 di stamane sarebbe già la chiusura gap, cosi' per capirci meglio) OK!
 
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Ciao, si lo so ma qui andiamo ad alimentare le "critiche" / considerazioni sulla valida dei ritracciamenti. Il luogo comune ( che ha le sue ragioni condivisibili ) è che i ritracciamenti sono diversi a seconda dei livelli da dove li fai partire quindi uno per forza confermerà qualcosa ( una resistenza, un supporto, un livello target , ecc ). Innanzi tutto questi livelli vanno presi come "zona di prezzo" ( come hai fatto anche tu nei tuoi grafici) non necessariamente come prezzo assoluto ( specialmente su un movimento di 1500 pundi di indice SP500 sarebbe assurdo pensarlo ) e vanno fatti sull'indice ( cosi' come per i gap /lap ) perchè è un grafico "costante/continuos" e considera l'insieme delle contrattazioni globali dei titoli che lo compongono. I future hanno le loro caratteristiche e modalità di calcolo ( inglobano nel loro valore interessi , dividendi dove ci sono , ecc ) quindi di valore diverso e vanno rapportati , su ogni singola scadenza, al valore dell'indice che è quello che fa fede. OK! ( PS: il future dicembre Z3 quota già 4300 ad esempio, e non è che si puo' dire che un future lo ha superato e un altro no il 50% e chi lavora su opzioni scadenza dicembre non deve pensare che siamo già sul 61.8% come chi lavora sul future attuale deve pensre che quel 4225 di stamane sarebbe già la chiusura gap, cosi' per capirci meglio) OK!
Capisco, io come riferimento utilizzo il future più prossimo alla scadenza, "adjusted" sui cambi di contratto passati, nella mia esperienza mi sono sempre trovato bene con questi perché trovo vengano rispettati "meglio", tutto qui. Probabilmente a livello teorico è più corretto quello che utilizzi tu.
 
La mia sensazione è che si possa sbloccare qualcosa verso Giugno/Luglio, direzione long, una volta che la fed sarà chiara con i tassi, con spinta forte quando deciderà di ridurli anche solo dello 0,25
Ciao , a guardare i Fed found nessuno si aspetta un taglio, anzi ( in attesa del dato di prossima settimana) in molti ( 40%) si aspettano un ulteriore rialzo moderato dei tassi ( allegato) .
Per quanto riguarda una visione macro piu' ampia da aggiungere alle posizioni monetarie e ai grafici del prezzo le considerazioni dell' ottimo Fugoli nella sua rubrica settimanale sono condivisibili ( soprattutto alla luce di quanto hanno fatto i mercati europei soprattutto ) :
"
Tornando all’azionario, possiamo distinguere tre fasi nel suo rapporto tipico con l’inflazione.

Nella prima, quando l’inflazione esplode, l’azionario sale più dell’inflazione se i tassi tardano a essere corretti verso l’alto, come fu all’inizio degli anni Settanta e come è stato nel 2021 e nella prima parte del 2022. La borsa infatti non teme l’inflazione in sé (che per le imprese significa aumento dei ricavi e degli utili nominali), ma i tassi ai quali scontare il flusso di utili futuri.

Nella seconda fase, quando i tassi vengono alzati, l’azionario patisce una contrazione dei multipli e perde terreno non solo in termini relativi all’inflazione, ma anche in termini assoluti.
La discesa da 4800 a 3600 dell’indice SP 500 nel 2022 è un esempio perfetto di questo fenomeno.
Nella terza fase, quando si stabilizzano le attese sui tassi e quindi i multipli, le borse tendono a salire in linea con l’inflazione, come avviene storicamente nei paesi che hanno un’inflazione cronicamente elevata.

Oggi stiamo entrando, forse in anticipo, nella quarta fase, quella in cui la discesa dei tassi è vista come imminente e porta a un innalzamento dei multipli.
Naturalmente questi ragionamenti valgono se non cambiano troppo le condizioni al contorno (in particolare i margini di profitto e la presenza o meno di una recessione). Per il momento non stanno cambiando in modo rilevante, anche se un certo deterioramento potrebbe verificarsi nei prossimi mesi su entrambi i fronti.

In conclusione, possiamo per ora confermare che, sul lungo periodo, le azioni, come tutti i beni reali, offrono riparo dall’inflazione, a condizione di poterne sopportare la volatilità e a condizione che l’inflazione non sia accompagnata da una recessione, che peraltro colpirebbe anche gli immobili.
Passiamo ora a considerare l’eventuale correlazione tra inflazione e investimento azionario. Qui non c’è niente di meccanico, ovviamente, ma non siamo lontani dal vero se diciamo che, di fatto, l’azionario, a oggi, ha mediamente recuperato l’inflazione del triennio che stiamo considerando.

In America il recupero non è ancora completo. L’indice SP 500 si trovava a 3750 all’inizio del 2021 (insistiamo sul 2021 perché è il punto di partenza dell’inflazione). Per recuperare il 19 per cento di inflazione di questi tre anni dovrebbe chiudere il 2023 a 4460. È un obiettivo ambizioso per quest’anno, manca ancora un 7 per cento (solo il 3 se si considerano i dividendi lordi). Per il 2024, tuttavia, è realistico.


Venendo al breve, l’avvicinarsi di una soluzione sulla questione del debt ceiling rende l’aria più respirabile per i mercati. L’ottimismo delle borse è comprensibile, ma deve essere temperato dalla considerazione che avere superato questo ostacolo fa tornare sulla scena un nuovo rialzo dei tassi a giugno. Tutto, a questo punto, dipenderà dai prossimi dati sull’inflazione.
 

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