SAES GETTERS verso l'infinito e oltre

Secondo voi la rnc è rimasta
indietro rispetto alla ordinaria?



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- Mercordì 2 Dicembre 2015


-NON C’É LOGICA (DI PREVISIONE) FORMALE SENZA DATI DI FATTO-

. . - Il tema proposto dallo storico sodale lucrezio ci porta a considerare
concezione e validità del numero in sé.

. . - Premesso che il numero, concetto basilare della matematica ed altre
discipline che ad essa ricorrono, esprime -come si sa- un insieme di enti
materiali e di pensiero, ciò premesso dicevamo, va subito detto che,
quanto ad applicazioni concettuali pratiche, ogni singola espressione
numerale va considerata sempre e soltanto in sede logica, cioè in
rapporto alle singole e isolate idee-risultato cui esso si ricollega.

. . - Tra queste idee, nel caso che ci occupa, troviamo quella di un
interesse materiale immediato, ma forse anche quella per un investimento
per tempi continuativi, o quello riferito all’attesa di qualche evento o
addirittura quella riferita al lascito ereditario. Il fatto è che per nessuno
di questi ’traguardi’ esiste una previsione ferma: mancano i dati di fatto.

. . - Solitamente, però, il titolo azionario di risparmio, riferendoci così
direttamente ai dubbi del sodale lucrezio, perde di valore rispetto all’azione
ordinaria quando la quotazione del titolo ordinario migliora notevolmente,
giacché in tal caso viene a ridursi il rapporto percentuale tra i due distinti
eventuali dividendi; e sempre ché altri eventi (come per esempio la
conversione di un tipo di azioni in quello delle altre) mandando a carte
quarantotto ogni calcolo effettuato.

. . - Ecco perché risulterebbe erroneo ricorrere ad una logica formale,
cioè designando un metodo o procedimento deduttivo capaci di effettuare
una ‘inferenza’ quanto al tema senza poter ricorrere a dati di fatto.

a rileggerci in un prossimo messaggio
e tanti rispettosi saluti a tutti. pedrito.
 
Ultima modifica:
ne avevo 1000 in vendita a 11,62..me le han prese in asta a 11,70


grazie, saes getters


(il malloppo rimane al calduccio in portafoglio)
 
Secondo voi la rnc è rimasta indietro rispetto alla ordinaria?

z
 
Sono dentro da 9,5 il book è simile a quello di mondo TV nei primi giorni da 5% up per poi fare due settimane da 10% ..... Uscito con un buon 150%....... Non esistono logiche quando la speculazione individua una azione....
 
io ho venduto tutto a 11.94 peccatpo che nel pomeriggio non c'ero le avrei riprese vedro domani
 
"TUTTO HA UNA RAGlONE, NULLA É CASUALE"

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- Domenica 6 Dicembre 2015


. . . . . . . . . . . - TUTTO HA UNA SUA LOGICA -

. . - Certamente l’individuare un buon titolo quotato in borsa
non significa che non sia connessa e compatibile una logica.

. . - Basti pensare che l’ “Individuazione” è pur sempre una
entità esistente, vale a dire l’essenza considerata nella sua
realtà formale, pertanto concreta e determinata, pur se negli
esseri essa si manifesta individualmente, diversa e molteplice.

. . - Ma, inter alia, potremmo anche aggiungere che essa esiste
in quanto trae la linfa dalle condizioni, siano esse fondate
e vere o infondate e false. Linea intelligibile, questa, che fa
ritenere ‘l’intuizione’ razionale dotata d’una sua logica.

. . - A suffragio di queste modeste affermazioni la cui
conclusione sta nel riconoscere che l’individuazione, anche
per il solo fatto di contare sulla propria razionalità, basterebbe
citare qualche nota ‘sentenza’ di Hegel : ”ciò che è razionale
è reale, ciò che è reale è razionale”, quindi Tutto ha una sua
logica; “Tutto ha una ragione, nulla è casuale”.

. . - Con altre parole e concludendo potremmo dire che
nell’universo tutto ha una logica, dal puro dominio delle
astrazioni concettuali, alla sfera dei fatti e degli eventi,
seppure a volte essa non viene individuata o risulta confusa
(forse con intuizione), ma certamente esiste. Sempre!



A rileggerci in un prossimo messaggio
e tanti rispettosi saluti a tutti. pedrito.
 
Convertire le risparmio in ordinarie.....:censored::cool: sarebbe una bella cosa per chi ha le risparmio....:yes::boh::boh:
 
SAES AI MASSIMI IN BORSA E NEI CONTI – Market Insight

SAES AI MASSIMI IN BORSA E NEI CONTI
7/12/2015 -
La multinazionale milanese porta a termine il turn-around e presenta ai soci nove mesi di eccellenza, con proiezioni positive sul 2016 grazie all’evoluzione attesa sui nuovi business connessi alle leghe a memoria di forma SMA. Scenari merito i quali il titolo ha ripreso slancio a Piazza Affari, ove ha segnato un balzo di quasi il 90% da inizio anno grazie all’accelerazione impressa dopo la pubblicazione dei dati a settembre.

Indice:
1. Massimo della Porta, presidente di SAES Getters, delinea le strategie
2. Il futuro è nelle leghe a memoria di forma (SMA)
3. Il business SMA medicale – buona redditività e tanta cassa
4. Il boom delle applicazioni SMA industriali – la forza dell’innovazione
5. Leghe a memoria di forma – la sfida sui cellulari
6. Il mondo dei getter – mantenere quote in un business redditizio
7. Le applicazioni industriali – la purificazione dei gas
8. Nove mesi da record con un 2015 da incorniciare
9. Le aspettative sul 2015 e le proiezioni sul 2016
10. La ricerca come pilastro su cui generare valore
11. Borsa – raddoppiato il valore da inizio anno
12. Analisti – le coperture si assottigliano
13. Criticità – Business complesso, flottante e coperture

SAES Getters archivia i primi nove mesi con una crescita del 28% a 122 milioni dei ricavi ed un progresso del 38% a 21 milioni dell’Ebitda, mentre i margini reddituali passano dal 16 al 17,5 per cento. Valori da record, sui quali ha giocato un ruolo non secondario l’effetto cambi, a cui competono 18 dei 28 punti di crescita dei ricavi ed un valore ancora maggiore sull’Ebitda.
I risultati risultano comunque eccellenti anche se vengono depurati dall’effetto cambi e ciò è stato possibile grazie anche alla profonda riorganizzazione messa in atto nell’ultimo quinquennio ed ai frutti delle iniziative perseguite in questi anni sul fronte della ricerca, a cui il gruppo non ha mai lesinato le risorse, mantenute pure oggi in prossimità del 10 per cento.
Investimenti merito i quali SAES ha potuto studiare, sviluppare e lanciare quelle leghe a memoria di forma che dovrebbero sostenere lo sviluppo nei prossimi anni come ricorda Massimo della Porta, presidente di SAES Getters, che spiega “vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nelle leghe a memoria di forma e soprattutto nel comparto industriale delle SMA dove siamo pionieri e leader mondiali”.
Novità di rilievo anche negli altri business di un’azienda che da sempre pone al centro la ricerca e lo sviluppo.
Iniziative apprezzate dal mercato, che ha brindato agli eccellenti risultati dei primi nove mesi imprimendo al titolo in Borsa una sovra-performance da primato poiché le quotazioni sono passate dagli 8,5 euro di metà novembre agli 11,5 euro attuali con un balzo di quasi il 40 per cento. Il tutto anche se permangono quelle criticità che pure nel recente passato hanno penalizzato il titolo: dalla dimensione decisamente contenuta alle coperture inesistenti transitando per un flottante al lumicino.
Massimo della Porta, presidente di SAES Getters, delinea le strategie


Massimo della Porta, presidente di SAES Getters

“Continuare a crescere nella divisione delle leghe a memoria di forma SMA, mantenere il posizionamento nei business consolidati legati alla tecnologia getter e sostenere le quote di mercato nel business dei sistemi di purificazione”.
Sono queste, precisa Massimo della Porta, presidente di SAES Getters, le priorità strategiche 2015-2016 su cui “siamo focalizzati e dove ancora una volta l’attività di ricerca e sviluppo avrà un ruolo fondamentale. Area ove noi in SAES investiamo ogni anno una percentuale vicina al 10% del fatturato”.
Più in particolare, come ricorda della Porta, “vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nelle leghe a memoria di forma e soprattutto nel comparto industriale delle SMA dove siamo pionieri e leader mondiali. Un business dove vogliamo realizzare quanto fatto nel mondo del getter negli anni ’50, ovvero spalancare le porte di un nuovo mercato dove essere ancora una volta attori protagonisti”.
Nel business più storico dei getter “vogliamo mantenere il posizionamento spingendo sul comparto dei sistemi da vuoto per acceleratori di particelle; area in cui stiamo registrando una forte crescita della domanda”. Nel contempo, aggiunge il presidente di SAES Getters, “vogliamo valorizzare le quote di mercato nel business dei sistemi di purificazione degli electronic gases, dove intendiamo perseguire un processo di efficientamento e, allo stesso tempo, innovare rilanciando nuovi sistemi di purificazione per altri gas quali l’idrogeno”.

Il futuro è nelle leghe a memoria di forma (SMA)

Fonte: società

Il mondo del gas management resterà quindi un business di rilievo, redditizio e con una generazione di cassa importante, ma il futuro si giocherà su altri campi, a partire dalle leghe a memoria di forma. La divisione Shape Memory Alloys, specifica della Porta, “sta registrando i maggiori tassi di crescita e sarà trainante anche per il futuro in tutte e due le sue anime: la SMA Medical Applications, focalizzata sulle applicazioni medicali delle leghe a memoria di forma e la SMA Industrial Applications, focalizzata invece sulle applicazioni industriali di queste speciali leghe”.
La prima, prosegue il presidente di SAES Getters, “mostra i benefici degli sforzi compiuti negli ultimi anni per realizzare un intenso programma d’investimento, ristrutturazione e innesto di know-how”.
Ed è anche grazie a tutto ciò che questo business dovrebbe archiviare il 2015 con circa 55 milioni di fatturato, consuntivando un balzo di quasi il 40 per cento. Risultati di grande importanza che testimoniano le potenzialità di un Gruppo che deve ancora cogliere parte dei frutti degli sforzi sostenuti.








Il business SMA medicale – buona redditività e tanta cassa


Fonte: dati societari
“Un ottimo livello, ma c’è ampio margine per migliorare ed è proprio per questo che – completa il presidente – abbiamo fatto una serie di investimenti importanti in un’area solida e stabile all’interno di un mercato che cresce tra il 5 e il 7 per cento, mentre noi presentiamo una performance del 40% proprio perché siamo in grado di offrire prodotti tecnologicamente avanzati in grado di soddisfare le richieste del mercato”.
Un business denso di soddisfazioni economiche poiché pur facendo registrare un gross margin tendenzialmente più basso della media del Gruppo, presenta anche un insieme di costi operativi più leggeri e quindi l’Ebitda margin si riallinea a quello medio consolidato. Ma c’è pure altro, poiché quest’area di business genera molta cassa.
Condizioni grazie alle quali il Gruppo può sostenere con maggiore facilità i piani di investimento a sostegno della crescita nelle applicazioni industriali delle leghe a memoria di forma, dove SAES Getters è pioniera.
Il boom delle applicazioni SMA industriali – la forza dell’innovazione

Fonte: dati societari

Il business delle leghe a memoria di forma per applicazioni industriali “è stato sino ad ora solo parzialmente esplorato, anche se abbiamo già messo in campo tante applicazioni e promette un giro d’affari potenziale davvero enorme”.
All’interno di questa attività, puntualizza della Porta, “stiamo aprendo un nuovo mercato, dove ci presentiamo come l’unico player verticalmente integrato e dove vogliamo ripetere il successo degli anni ’50, quando abbiamo introdotto nel mercato i getter”.
Un business in cui il Gruppo opera sia direttamente sia mediante Actuator Solutions, la joint venture paritetica con il gruppo tedesco Alfmeier Präzision, e dove il 2015 dovrebbe chiudersi con ricavi complessivi (ossia inclusivi del 50% del fatturato della joint venture) nell’ordine dei 20 milioni. Ricavi riconducibili soprattutto al settore automotive, in parte alla vendita di molle SMA per il controllo dei fluidi nei motori e in parte alla vendita delle valvole per il controllo lombare da parte della JV stessa. Quest’ultima acquista il filo educato SMA da SAES per poi produrre e commercializzare le valvole per il seat comfort.
I principali mercati di sbocco sono due: oltre al comparto auto di cui si è appena parlato, anche quello della telefonia mobile. Sono infine già in fase di sviluppo applicazioni nel business del fluid management.








Leghe a memoria di forma – la sfida sui cellulari


Fonte: società
La telefonia mobile è “l’applicazione che nel breve termine dovrebbe contribuire in modo sostanziale al balzo dei ricavi complessivi del Gruppo poiché, tramite la JV Actuator Solutions, abbiamo sviluppato un sistema di auto-focus meccanico per le micro-camere fotografiche dei cellulari che rappresenta una vera rivoluzione per il settore, ancora per lo più legato ai meno funzionali sistemi magnetici”.
Il prodotto della JV Actuator Solutions “presenta infatti notevoli vantaggi quali la miniaturizzazione, il minor consumo di energia e la totale assenza di interferenze magnetiche e tale meccanismo di auto-focus – come ricorda il presidente – ha già ottenuto la qualifica da parte dell’assemblatore delle microcamere (camera module maker) ed è ora al test dei produttori di cellulari”.
Il mercato potenziale in questione è enorme, “quantificabile in circa 500 milioni di pezzi, con prezzo unitario del prodotto compreso fra uno e due dollari, e noi abbiamo le carte in regola per conquistare un ruolo importante se sapremo dare prova di credibilità; obiettivo che siamo certi di poter conseguire entro il 2017”. Questa è l’area d’affari ove sarà indirizzata una parte importante dei 12 milioni di investimenti previsti per il 2016.
Vi è poi il business del fluid management, dove Actuator Solutions sta sviluppando valvole e miscelatori per macchine da caffè e per vending machines, che promette di trasformarsi nel medio-lungo termine in un’altra fonte importante di ricavi.





Il mondo dei getter – mantenere quote in un business redditizio

Fonte: dati societari

I getter rappresentano il business storico dell’azienda e quello ove noi, specifica della Porta, “vogliamo mantenere le quote di mercato, anche se vi sono alcune aree che possono ancora dare soddisfazione, come quella dei sistemi da vuoto utilizzati, ad esempio, negli acceleratori di particelle. Ci sono invece aree più a rischio, come quella delle lampade fluorescenti, minacciata dalla pressione competitiva esercitata dal LED”.
È doveroso comunque ricordare che il business dei getter dovrebbe presentare ricavi nell’ordine dei 50 milioni, con una marginalità più elevata della media del Gruppo grazie anche ad un buon mix di prodotto. E, fra i principali mercati di sbocco, si ricordano quello della security&defence, il lighting, la diagnostica medicale, i giroscopi per cellulari e il comparto dell’ isolamento termico. Vi sono poi i sistemi da vuoto, tra cui quelli utilizzati negli acceleratori di particelle, che hanno registrato nei primi 9 mesi dell’anno una forte crescita organica (+26,8% a/a).


















Le applicazioni industriali – la purificazione dei gas


Fonte: dati societari


I sistemi di purificazione dei gas rappresentano l’altra gamba della divisione Industrial Applications, il cui peso equivale a quello dei getter e cioè circa 50 milioni. Un comparto in cui il Gruppo vuole sostenere le quote di mercato.
È un business storicamente ciclico perché legato alla costruzione di nuove fabbriche di semiconduttori, che per definizione seguono l’andamento del mercato. SAES è comunque riuscita a ridurre tale ciclicità diversificando il proprio mercato di riferimento e affiancando a quello storico dei semiconduttori altri interessanti mercati di sbocco per i purificatori di gas, quali cellulari, tablet e lampade LED.
Un business, quest’ultimo, “decisamente dinamico e sostenuto dal forte sviluppo dell’Asia, dove però la concorrenza è fortissima anche perché si gioca su una fascia di mercato più bassa. Siamo in una fase di transizione per il business dei purificatori, da cui consegue la necessità di ridisegnare i prodotti sulle nuove esigenze, puntando così a mantenere invariata la profittabilità”.
Novità di rilevo emergono anche sulle nuove frontiere, ove nel medio-lungo termine dovremo “penetrare nuovi mercati applicativi e, in particolare, in quello dell’idrogeno”; un mercato particolarmente interessante negli Stati Uniti, ove la ricerca è più avanzata e dove il business è a maggior valore aggiunto.






Nove mesi da record con un 2015 da incorniciare




Fonte: dati societari
SAES Getters ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un vero e proprio balzo sia dei ricavi sia della redditività. Il fatturato si è attestato a 122 milioni (+28 per cento, di cui il 18,5% connesso all’effetto cambi) e l’Ebitda è passato dai 15,5 ai 21,4 milioni (+38,3%), con margini in progresso di oltre un punto al 17,5 per cento. Ancora più forte l’evoluzione dell’Ebit, che balza del 62% a 14,7 milioni, con Ros dal 9,5 al 12 per cento. Un risultato principalmente riconducibile alla forte impennata dei ricavi della divisione Shape Memory Alloys che, nel caso delle applicazioni industriali ha registrato un balzo a/a del 105,1% a 5,7 milioni, con una crescita organica del 96,7 per cento. Notevole anche il miglioramento registrato dalla SMA Medical Applications a 41,3 milioni (+44,2% a/a), mentre nella divisione Industrial Applications si distingue l’area di business della purificazione del gas a 39 milioni (+34,6% a/a) e quella del Vacuum Systems a 6,2 milioni. Quest’ultima ha registrato un balzo dei ricavi del 35,3%, spinta come abbiamo detto dalle vendite di sistemi da vuoto per acceleratori di particelle, e la cui crescita organica è stata sostanziosa, pari al 26,8 per cento.


Fonte: dati societari
Va infine ricordato il sensibile miglioramento nella Posizione Finanziaria Netta, pari a -23,2 milioni al 30 settembre 2015, rispetto a -26,9 milioni alla fine del 2014, reso possibile dalla forte generazione di cassa operativa.

Le aspettative sul 2015 e le proiezioni sul 2016

Fonte: dati societari
Lo scenario si conferma quindi positivo e la forte diversificazione di business e di mercati consentirà di salvaguardare la crescita dei ricavi e dei margini come testimoniano i dati ad oggi disponibili e le proiezioni su fine anno. Il 2015 si dovrebbe quindi chiudere con un “fatturato complessivo” di circa 175 milioni (+26%) incluso il contributo di circa 10 milioni atteso dalla joint venture, mentre l’Ebitda dovrebbe collocarsi a 28 milioni registrando un balzo nell’ordine del 30 per cento, favorito anche dall’effetto cambi. Ricordiamo infatti che SAES Getters fattura oltre il 75% in dollari, ma ha circa il 60% dei costi in euro. La generazione di cassa si conferma decisamente buona e in grado di sostenere gli sviluppi permettendo nel contempo di ridimensionare l’indebitamento a circa 20 milioni, evidenziando quindi una buona solidità patrimoniale (il Net Debt/Ebitda 2015 sarà pari circa a 0,7 volte).
Per il 2016 si stima un’ulteriore crescita dei ricavi e un ulteriore miglioramento della marginalità. Un trend destinato a confermarsi nel prossimo futuro avvicinando il traguardo dei 200 milioni di ricavi.



La ricerca come pilastro su cui generare valore

Fonte: società
Obiettivo a cui darà un contributo significativo lo sviluppo tecnologico realizzato dal reparto Ricerca&Innovazione. Area a cui, anche nel 2016, sarà destinata una percentuale rilevante del fatturato; cifra ragguardevole quanto fondamentale per affrontare le sfide che caratterizzano un mercato sempre più dinamico e complesso. E, fra le nuove sfide, è doveroso citare quella delle nanotecnologie, intese come “l’ultima frontiera dei getter, con cui noi vogliamo rendere funzionali le plastiche, ovvero rendere attivo qualcosa che di per sé è passivo, e il cui mercato applicativo principale sarà quello del packaging avanzato. Obiettivo a cui seguirà l’attività commerciale e cioè – come sottolinea il presidente di SAES Getters – vendere ad un mercato di nicchia o, in alternativa, fare qualche piccola operazione di M&A oppure cercare una partnership con cui sviluppare appieno tutte le potenzialità di un prodotto innovativo”.




Borsa – raddoppiato il valore da inizio anno
Sovraperformance da record per SAES Getters, che da inizio anno ha accumulato una crescita del 87% passando da 6,16 a 11,5 euro della chiusura di venerdì 4 dicembre, quasi raddoppiando il suo valore in borsa. Una performance sostenuta dal grande balzo realizzato a seguito della pubblicazione dei dati del terzo trimestre 2015. Risultati da brivido che hanno permesso al titolo di uscire da una fase di oscillazione tra il minimo su citato a inizio anno e il massimo di 8,5 euro, mettendo a segno in poco più di un mese un balzo di quasi il 40% fino agli attuali 11,7 euro. SAES ha così surclassato la dinamica del Ftse Italia All Share, sul cui indice segna una sovra-performance di circa il 69 per cento; dimensione riproposta nel confronto con il Ftse Italia Small cap, battuto del 67 per cento. Una dinamica grazie al quale il 2 dicembre SAES ha raggiunto il massimo di 11,7 euro per azione, riposizionandosi sui valori dell’agosto del 2008. Una dinamica grazie al quale il 2 dicembre SAES ha raggiunto il massimo di 11,7 euro per azione, riposizionandosi sui valori dell’agosto del 2008.


Fonte: Bloomberg
La fase laterale registrata per buona parte del 2015 ha origini lontane, poiché il titolo si è mantenuto all’interno del range compreso tra il minimo di 5,29 euro registrato a settembre 2011 e il massimo di 8,85 euro del febbraio 2014, per poi, come ricordato sopra, raggiungere le attuali quotazioni. Ne consegue che anche in un’analisi di medio periodo SAES Getters grazie al citato scatto ha sovraperformanto, segnato un balzo del 73,3% e una sovra-performance sull’indice Ftse Italia All Share circa del 60 per cento.

Fonte: Bloomberg


Analisti – le coperture si assottigliano



Fonte: società; attuatori asg


Il tema delle coperture rappresenta un elemento di riflessione con il quale il gruppo si deve confrontare in quanto gli analisti che seguono il titolo con studi strutturati si sono ulteriormente assottigliati ad oggi si limitano ad uno solo. Una vera contraddizione se solo consideriamo che il gruppo ha portato a termine un turn-around di successo come testimoniano i risultati dei primi nove mesi e le proiezioni sul prossimo futuro (vedere servizi in pagina).
Risultati conseguiti grazie anche alla capacità di esecuzione di un management che ha avuto il coraggio di intraprendere un percorso di riposizionamento con importanti investimenti di ricerca e sviluppo indirizzati alle nuove frontiere, fra le quali le leghe a memoria di forma. Nonostante ciò, però, oggi il gruppo è seguito da una sola Sim, che è pure specialist e che sul titolo mantiene l’indicazione di acquisto. Ma ecco i particolari dello studio diIntermonte, che rilancia infatti l’outperform con target a 10,5 euro perché SAES Getters “dovrebbe continuare a beneficiare del trend di crescita delle vendite nei segmenti di riferimento, specialmente nel business delle leghe a memoria di forma, con forte incremento degli utili futuri. Riteniamo inoltre che – continua l’analista – diverse importanti opportunità possano sorgere nel settore delle leghe a memoria di forma per applicazioni industriali e che tutto ciò possa poterci portare ad alzare nel breve periodo le nostre stime e target price”. Più in particolare, completano ad Intermonte, ci piace la sicurezza di un management che prevede anche per la parte finale dell’anno la prosecuzione del trend positivo dei principali aggregati economici realizzata nei primi 9 mesi del 2015. Un trend che dovrebbe proseguire anche nel 2016 mettendo in luce un’ulteriore crescita dei ricavi, ancora una volta guidata dalla divisione delle leghe a memoria di forma, sia relativamente alle applicazioni medicali che industriali.
Criticità – Business complesso, flottante e coperture
Saes Getters recupera terreno ed è pronta a presentare ai soci un bilancio ricco di soddisfazioni, conseguendo significativi successi anche sul fronte della nuova frontiera delle leghe a memoria di forma; e questo merito pure alla capacità di sostenere una ricerca ai massimi livelli. Successi dai quali emerge la forza di una tradizione che affonda le sue radici sin nelle origini di una azienda che ha sempre destinato alla ricerca e allo sviluppo una quota importante dei ricavi, salvaguardata complessivamente al di sopra delle due cifre anche nei momenti più difficili dello tzunami che ha imperversato sui mercati negli ultimi sette anni.

Fonte: società; stent su arteria
Ed è proprio merito queste capacità che la multinazionale tascabile milanese ha potuto rimodulare un modello di business la cui complessità resta però decisamente elevata. E questo in particolare se confrontato con i volumi e con la capitalizzazione, che comunque si è significativamente rafforzata grazie alla meritata sovra-performance cumulata in questo 2015. Complessità su cui ricade uno dei motivi per i quali la società è sostanzialmente trascurata dagli analisti, mentre gli organi di informazione tradizionali, anche quelli specializzati, ritengono forse non interessante destinare spazi e risorse per diffondere notizie ed analisi su ciò che il gruppo milanese sta facendo.
Ma c’è pure altro in quanto il titolo risente di un flottante decisamente contenuto e di una capitalizzazione leggera. Tutte condizioni che, abbinate alla richiamata complessità, rendono ancora più sfidante l’obiettivo di allineare i valori di Borsa con i fondamentali e con i risultati che il management riporta. Risultati conseguiti merito la capacità di esecuzione dei piani predisposti per conquistare nuove quote di mercato in aree di business ove la frontiera è decisamente mobile perché spinta da una ricerca sempre più avanzata.
Un percorso all’interno del quale un ruolo non secondario resterà di competenza degli analisti e in genere di quel mondo che si occupa di analizzare le aziende e diffondere gli studi e le conclusioni degli stessi agli investitori. Una cinghia di trasmissione all’interno della quale noi di Market Insight vogliamo esserci, ritagliandoci un ruolo sempre più compiuto.
ISIN: IT0001029492
 
che dite ragazzi, da 10,50 ripartiamo? Ormai questa settimana il titolo ha stornato, qualcuno può postare un grafico con analisi?
 
ciao ragazzi, purtroppo ho venduto qualche tempo fa quello che avevo di saes perché avevo necessità di cash
ora pensavo di rientrare e tenerle li per un po visto che il titolo è sano OK!
non conosco bene saes quindi chiedo secondo voi a quanti euri potrei entrare?
 
eh infatti me lo stavo chiedendo pure io, fai conto che in 3 settimane il titolo ha fatto un +32 mentre questa settimana -8 per adesso. Primo supporto in area 10,50 quindi si potrebbe tentare un entrata. Per adesso guardo come evolvono i prezzi e vediamo domani come chiude
 
ciao ragazzi, purtroppo ho venduto qualche tempo fa quello che avevo di saes perché avevo necessità di cash
ora pensavo di rientrare e tenerle li per un po visto che il titolo è sano OK!
non conosco bene saes quindi chiedo secondo voi a quanti euri potrei entrare?


Nel breve dipenderà dai mercati...

Ma per non essere troppo "generico" posso solo dirti che, al momento, io sto incrementando le rnc basandomi sui supporti statici.
Le mm 100/200 sono ancora lontanissime.
Ciao
 
interessante... hai solo rnc e punti su quelle?

Sono rientrato sui dati trimestrali dopo tanti anni.
Al momento punto sulle rnc perché, storicamente, da fine autunno allo stacco del dividendo il prezzo delle rnc si avvicina alle ordinarie.
Ciao
 
Sono rientrato sui dati trimestrali dopo tanti anni.
Al momento punto sulle rnc perché, storicamente, da fine autunno allo stacco del dividendo il prezzo delle rnc si avvicina alle ordinarie.
Ciao

dipendera' molto anche dall'entita' del dividendo che riceveremo quest'anno..

io comunque da quando la tassazione e' al 26% anche per i dividendi..preferisco le ordinarie ... storicamente piu' scambiate e sovraperformanti sia al rialzo che al ribasso nel medio/lungo periodo..
 
dipendera' molto anche dall'entita' del dividendo che riceveremo quest'anno..
io comunque da quando la tassazione e' al 26% anche per i dividendi..preferisco le ordinarie ... storicamente piu' scambiate e sovraperformanti sia al rialzo che al ribasso nel medio/lungo periodo..


La seguo da... boh 15/20 anni... (sebbene negli ultimi 10 abbia fatto solo saltuarie comparse nel mio portafoglio).
Ti assicuro che la quotazione delle rnc quasi sempre si apprezza fino al 90% (e spesso lo ha superato) di quello dell'ordinaria con l'avvicinarsi del dividendo.
Questo, ovviamente, vale anche di più quando il dividendo, peraltro sempre previsto per la rnc (se non distribuito viene recuperato negli esercizi seguenti) è significativo.
Poi se uno ha intenzione di tradarla nel breve/medio periodo sono d'accordo che l'ordinaria è molto più adatta in quanto decisamente più "reattiva".
Ciao
 
La seguo da... boh 15/20 anni... (sebbene negli ultimi 10 abbia fatto solo saltuarie comparse nel mio portafoglio).
Ti assicuro che la quotazione delle rnc quasi sempre si apprezza fino al 90% (e spesso lo ha superato) di quello dell'ordinaria con l'avvicinarsi del dividendo.
Questo, ovviamente, vale anche di più quando il dividendo, peraltro sempre previsto per la rnc (se non distribuito viene recuperato negli esercizi seguenti) è significativo.
Poi se uno ha intenzione di tradarla nel breve/medio periodo sono d'accordo che l'ordinaria è molto più adatta in quanto decisamente più "reattiva".
Ciao

Buongirono, quando stacca?? Grazie
 
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