Forse si riferisce alla penna con cui firma Ariaudo
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(il Giornale.it, 4 sett 09)
E sempre non a caso l’amministratore delegato di M&C si chiama Corrado Ariaudo, che non risulta arrivare da una dura selezione tra cacciatori di teste. Ariaudo lavorava all’Olivetti: ci è stato per 17 anni, dall’85 fino alla fine, nel ’99, nel periodo in cui l’azienda di Ivrea era governata da De Benedetti; di cui Ariaudo era manager fidato al punto da scalare di posizione in posizione fino alla direzione generale del gruppo. Si legge tutto nel suo curriculum, nel sito di M&C. Tutto tranne una condanna in appello a due anni e due mesi, arrivata nel 2008 (dopo l’assoluzione in primo grado), per il reato di bancarotta per distrazione, in relazione all’acquisto, da parte della Op Computers nel 1997, del ramo d’azienda di Olivetti personal computer. Una grana che ancora è in sospeso, anche se per la sentenza definitiva della Cassazione i tempi sarebbero maturi al punto da essere attesa a breve. Potrebbe arrivare, dunque, nel pieno della bagarre per la conquista di M&C. Detto dunque che Ariaudo è al momento in attesa di giudizio, resta da valutare l’opportunità di affidargli un fondo salvaimprese, quale è M&C. Ma tant’è.