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l'andamento del titolo nel 2020 è stato fortemente impattato dallo scenario generato dalla crisi provocata dall'emergenza Covid-19, che ha avuto forti ricadute sul mercato dell'oil e dei prodotti raffinati: dopo il crollo del prezzo del petrolio che soprattutto nel primo trimestre ha impattato negativamente la valutazione degli stock inventariali della società, il prezzo delle materie prime (grezzi) è salito a seguito dei tagli messi in atto dai paesi Opec+, a partire dalla metà dello scorso aprile. Tali tagli hanno interessato principalmente i grezzi pesanti, tipicamente utilizzati come feedstock dalle raffinerie complesse, come quella di Saras. Ma soprattutto non è stato compensato da una sufficiente ripartenza della domanda, circostanza che ha determinato una forte pressione sui margini (crack spread) dei principali prodotti raffinati (una descrizione dettagliata dell'evoluzione dello scenario a fine luglio e dei seguenti impatti sul mercato di riferimento è disponibile a pag. 14 dell'ultima della Relazione Semestrale - Mercato petrolifero e margini di raffinazione - sul sito della Società:
https://www.saras.it/sites/default/...ne-semestrale-al-30-giugno-2020_-completa.pdf). Nel mese di settembre, diversamente da quanto atteso, non è stato possibile apprezzare una prima ripresa dei consumi, inizialmente attesa a partire dalla stagione estiva, a causa del persistere di elevati livelli di stock sia di crudi, ma soprattutto di prodotti raffinati sul mercato (diesel in particolare, anche come conseguenza del crollo della domanda di jet fuel) condizione peggiorata dagli approvvigionamenti massivi che le società hanno messo in atto negli ultimi mesi per avvantaggiarsi della marcata struttura di contango venutasi a creare sul mercato. Tale eccesso di offerta costituisce un elemento tutt'ora penalizzante per le società del comparto della raffinazione, che devono confrontarsi con dei margini sui principali prodotti, diesel e benzina, altamente al di sotto della media degli ultimi anni. Ciò costituisce un elemento determinante il cui venire meno costituirà il principale driver per una ripresa del settore.
Per quanto riguarda Saras, come ha visto nel secondo trimestre del 2020, il Gruppo ha dimostrato la propria flessibilità e messo in atto misure operative e finanziarie per contenere gli impatti di questa crisi, in particolare sono in corso un importante programma di contenimento dei costi e degli investimenti programmati per i prossimi mesi, di cui può trovare riferimento nella relazione semestrale pubblicata sul sito nella sezione Investor Relations. Riteniamo che tali misure, insieme al livello di resilienza di Saras, sia da un punto di vista industriale che commerciale, nonostante l'impatto negativo sull'anno in corso, possano consentire al nostro Gruppo di sfruttare al meglio i primi segnali della ripresa, inizialmente previsti nella seconda metà dell'anno, e ora attesi a partire dall'inizio del 2021.
Ad integrazione di quanto descritto le inviamo il link al sito Saras alla relazione semestrale dove a partire da pagina 24 può trovare informazioni relative all'evoluzione prevedibile della gestione. Inviamo inoltre link alla presentazione agli investitori di Settembre in cui può trovare altre informazioni dettagliate, inclusi i principali target dell'ultimo piano industriale approvato dal Cda in data 2 marzo 2020, oggetto attualmente di revisione e che verrà reso pubblico all'inizio del 2021.
https://www.saras.it/sites/default/...ne-semestrale-al-30-giugno-2020_-completa.pdf
https://www.saras.it/sites/default/...tor-presentation-september_2020-_-final_0.pdf