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SARAS Resurrection VOL.6

Vitol, chi è il colosso che punta su Saras e sul rigassificatore di Rovigo
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Saras, gioie e dolori: la cessione frutterebbe ai Moratti una plusvalenza di quasi 750 milioni. Ma i primi investitori piangono - MilanoFinanza News


Il mercato crede al disimpegno della famiglia Moratti in Saras. Dopo l’esclusiva di MF-Milano Finanza del 9 febbraio sull’offerta di Vitol da 2,2 euro per azione, il titolo è schizzato a Piazza Affari guadagnando l’8% e chiudendo a 1,8 euro. Un rialzo sostanzioso proseguito anche dopo che, a seguito di sollecitazioni informali della Consob, la famiglia Moratti ha commentato le indiscrezioni riportate da questo giornale spiegando che «ancorché esistano discussioni in corso con Vitol, le affermazioni di stampa non corrispondono alla realtà».

Per il mercato è solo questione di dettagli (per qualcuno si sta ancora trattando sul prezzo), ma l’operazione è sul tavolo. E il ramo degli eredi di Gian Marco Moratti sarebbe orientato a vendere. Infatti le azioni non hanno invertito la rotta dopo la nota dell’azionista di maggioranza relativa.


insomma…da 1,95 dell’apertura è arrivata a 1,76 dopo la nota
 
nullapiu' ha scritto:
Eravamo a questi livelli gia' a Gennaio. I margini sono di nuovo alti, se annunciassero attuassero un buyback arriveremmo probabilmente comunque a 2.2 .

IMHO

Il fatto e' che i Moratti vorrebbero vendere, forse alcuni piu' di altri.
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aspe' che chiamo una mia amica, giorgia melona.

-pronto melona?
-si dimmi tutto cassetto.
-senti ma... e gli olandesi che si ciucciano saras?
-ma nun se ciucciano propio gnemmmte. Je blocco tutto. C'ho mio nipote disoccupato,mi zio col mutuo a tasso variabile che l'hanno sdrumato. Io je blocco la vendita con la golden power,faccio compra' le azioni ai nipoti e pure io me ne compro un bel po' e poi chiamo il pelato descalzo,nartro amico mio e je la faccio compra' al cane a sei zampe almeno a 4 euri. Li faccio neri. Io me vojo compra' la casa ar mare a sabaudia,me so rotta di anna' a torvajanica. E parcheggia a maghina e dai due euro al parcheggiarore abusivo e fatte la scarpinata. E basta eh!
-sei bella incacchiata eh...
- e so incacchiata si, m'hanno chiamato e m'hanno detto: te damo 20000 euro e ci fai fare la vendita. Che ce faccio co 20 sacchi? er brodo?
-ah va beh va beh allora apposto,ciao ciao melona.
-ciao ciao cassetto.
 
Ultima modifica:
va beh si catzeggia ma neanche troppo. Saras e' strategica. La questione golden power potrebbe non essere da sottovalutare.
 
Cassetto nei sogni - ha scritto:
aspe' che chiamo una mia amica, giorgia melona.

-pronto melona?
-si dimmi tutto cassetto.
-senti ma... e gli olandesi che si ciucciano saras?
-ma nun se ciucciano propio gnemmmte. Je blocco tutto. C'ho mio nipote disoccupato,mi zio col mutuo a tasso variabile che l'hanno sdrumato. Io je blocco la vendita con la golden power,faccio compra' le azioni ai nipoti e pure io me ne compro un bel po' e poi chiamo il pelato descalzo,nartro amico mio e je la faccio compra' al cane a sei zampe almeno a 4 euri. Li faccio neri. Io me vojo compra' la casa ar mare,me so rotta di anna' a torvajanica. E parcheggia a maghina e dai due euro al parcheggiarore abusivo e fatte la scarpinata. E basta eh!
-sei bella incacchiata eh...
- e so incacchiata si, m'hanno chiamato e m'hanno detto: te damo 20000 euro e ci fai fare la vendita. Che ce faccio co 20 sacchi? er brodo?
-ah va beh va beh allora apposto,ciao ciao melona.
-ciao ciao cassetto.
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Dici che le voci sono uscite dal governo?
 
Mah se fossimo niente niente un paese normale e lungimirante, forse che forse la raffineria top del mediterraneo farei in modo di tenerla a casa….a Eni proprio puzzerebbe?? Se i Moratti non ci stanno a farsela svitolare per 2.2, magari il cane a 6 zampe lo si convince ad offrire un poco di più che comunque qualche osso qua e là glielo si ammolla pure in cambio.
Daje
 
Premesso che nessuno saprà come aprirà lunedì, butto una mia ipotesi tra le molte che si sono lette e che mi sono passate in testa. Max M. d'accordo con svitol, rifiuta l'offerta considerandola troppo bassa, rilancia e compra lui a 2,4, tutti a dargliele poi delista, scorpora e vende a svitol e trafigura la parte oil facendo contenti anche i parenti. si tiene la parte green e vissero tutti felici e contenti. Si scherza e si valuta considerando sempre che in borsa ognuno deve valutare e operare con propria testa e proprio portafoglio.
 
Da corriere della sera

Chi potrebbe liberarsi di Saras e intascare ? .... gli altri

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mah i figli vogliono vendere, M. Moratti ha 80 anni. Secondo me vogliono vendere ma 2.2 a me sembra basso è solo il 15% di premio verso l'ultimo prezzo. La golden share è un problema.... ma in altri casi hanno lasciato vendere...
 
ZioBolo ha scritto:
mah i figli vogliono vendere, M. Moratti ha 80 anni. Secondo me vogliono vendere ma 2.2 a me sembra basso è solo il 15% di premio verso l'ultimo prezzo. La golden share è un problema.... ma in altri casi hanno lasciato vendere...
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Credo che se Vitol garantisce occupazione e programmi un minimo di investimenti futuri ,il governo chiuderà un occhio sulla G.S, anzi' tutti due.
 
ZioBolo ha scritto:
mah i figli vogliono vendere, M. Moratti ha 80 anni. Secondo me vogliono vendere ma 2.2 a me sembra basso è solo il 15% di premio verso l'ultimo prezzo. La golden share è un problema.... ma in altri casi hanno lasciato vendere...
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2.2euro ma un bel div di 30cents che si cucca moratti e minoranze :clap:
 
nullapiu' ha scritto:
Cosa dicono?
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Moratti, l’addio a Saras? L’oro nero del petroliere (e quanto vale la raffineria sarda)​


I Moratti confermano di avere in corso «discussioni» con l'olandese Vitol per la possibile cessione del 40% di Saras, titolare della raffineria di Sarroch in provincia di Cagliari. Un business quello dell’oro nero che il capostipite Angelo Moratti ha cavalcato con successo nel Dopoguerra rendendo l’impianto sardo una delle raffinerie più grandi d’Europa. Conta 1.576 dipendenti e ricavi per15,8 miliardi nel 2022. A pochi giorni dalle prime indiscrezioni di stampa, gli eredi dell’industriale lombardo non negano l’ipotesi di cessione ma smentiscono, in una nota, la cifra citata dai giornali. Che non sarebbe quindi pari a 2,2 euro per azione.
Di ufficiale non c’è nulla, va detto, eppure le voci di corridoio si susseguono da mesi. Tra gli eredi favorevoli a cedere le proprie quote ci sarebbero Angelo e Gabriele Moratti, i figli dell’imprenditore Gian Marco, figlio di Angelo, mancato nel febbraio 2018. Si tratta dei figli avuti rispettivamente da Lina Sotis in prime nozze e da Letizia Moratti. Entrambi hanno in tasca una quota del 10% tramite Angel Capital e Stella Holding. Restio alla vendita invece l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, fratello di Gian Marco, che vanta il 20% tramite l'omonima Sap.
Eredità Moratti, l’addio a Saras? L’oro nero del petroliere (e quanto vale la raffineria sarda)

Come spiegato da Francesco Bertolino sul Corriere, i tre rami dei Moratti sono legati da «un patto parasociale che vincola il 40% e, dunque, il controllo di Saras. L’accordo scadrà il 30 giugno: prima di allora, nessuno dei tre soci può cedere azioni a investitori terzi, sicché un’eventuale cessione dovrebbe passare per una risoluzione consensuale del patto o per un’unanime decisione di vendere da parte dei suoi sottoscrittori». Ma quanto vale la raffineria? In base all’ultima chiusura in Borsa, la valutazione di Saras sfiorerebbe i 2 miliardi, mentre solo pochi giorni fa ne valeva 1,58. L'incasso potenziale sarebbe di circa 837 milioni per i Moratti. In parallelo il socio di minoranza, la singaporese Trafigura salita al 15% lo scorso novembre, ha ridotto la partecipazione al 9,59%.
Si dovrà attendere ancora qualche tempo quindi per capire come si muoveranno gli eredi del petroliere Angelo che ha lasciato un impero ai familiari. La vicenda è complessa e copre un lasso di tempo molto ampio. La figura chiave è Angelo Moratti che nel 1962 a Sarroch, nei pressi di Cagliari, dopo anni di esperienza nel settore petrolifero - aveva già fondato ad Augusta in Sicilia la Rasiom nel 1948 - dà vita a Saras raffinerie sarde. In pochi anni da solo il sito arriva a coprire un quarto della produzione italiana e Moratti diventa uno degli industriali più celebri dell’epoca, complice l'acquisto dell'Inter nel 1955. Quella ricchezza passerà poi ai due figli Gian Marco e Massimo Moratti secondo la tradizionale successione dinastica maschile. Restano invece in ombra gli altri quattro figli di Angelo: Adriana, Bedy, Gioia e Natalino, il figlio adottivo.
Massimo Moratti pur avendo quote della raffineria si dedicherà all’Inter, il club venduto dal padre dopo anni record con tre campionati italiani vinti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, mentre Gian Marco Moratti si concentrerà su Saras. Nel 2018 quando viene a mancare quest’ultimo lascia un’eredità di circa 100 milioni alla famiglia. Una cifra che viene spartita tra la moglie Letizia Moratti, le figlie Francesca e Ermenegilda e i già citati Angelo e Gabriele, oggi nel board di Saras. Nel dettaglio si parla di immobili per 2,1 milioni tra cui la villa di Imbersago e quella di Robbiate, 26 milioni in quote di società (tra cui l'85,5% del capitale sociale dell'immobiliare Securfin) e 70 milioni in altri cespiti. Nel testamento il riferimento ai lasciti di 80 milioni al Sanpa Trust, che controlla la Fondazione San Patrignano, e di 5 alla Fondazione E4 Impact, nata nel 2015 per sostenere l'imprenditoria in Africa. Si arriva così alla spartizione attuale delle quote della raffineria sarda ora oggetto dell’interesse del colosso Vitol. E per la cui vendita serve l’accordo tra zio e nipoti.
Ma perché Vitol punta su Saras? La società svizzero-olandese è uno dei principali trader mondiali di commodity: nel 2022 ha realizzato oltre 500 miliardi di fatturato intermediando petrolio e prodotti raffinati. L’interesse per le quote in mano alla famiglia Moratti, potrebbe essere legato a questioni logistiche. Secondo gli analisti di Equita l’interesse si lega alla localizzazione di Saras nel Mediterraneo e alla condizione di debolezza dell'Europa negli approvvigionamenti di diesel sia nel post embargo alla Russia sia alla luce delle difficoltà di transito da Suez. C’è un però. L’eventuale acquisizione della raffineria da parte di un investitore straniero dovrà passare per l’ok del governo italiano e il suo Golden Power sugli asset strategici.
 
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