Sebino (
SEB.MI), società attiva nella progettazione, sviluppo, e installazione di sistemi antincendio e security per multinazionali e main contractor, archivia il 2022 con ricavi delle vendite consolidati pari a 73 milioni circa, +33,2% circa su base annua.
Il Valore della Produzione in Italia ha registrato un incremento del +27,3%, in Romania del +21,5% circa.
L’Ebitda si attesta a 10,7 milioni circa, -1,7%, pari al 14,7% circa del Valore della Produzione consolidata; era stato pari al 18,6% nel 2021.
Il Risultato ante imposte consolidato raggiunge i 9,3 milioni circa (9,7 milioni circa nel 2021), dopo ammortamenti e svalutazioni per 1 milione circa e oneri finanziari per 390 mila circa.
Il Risultato Netto consolidato è pari ad 6,6 milioni circa (7,2 milioni circa nel 2021).
L’Indebitamento Finanziario Netto del 2022 risulta cash positive per 12,6 milioni circa (era positivo per 4,9 milioni circa nel 2021). Il risultato ha beneficiato dalla generazione di cassa consolidata della gestione caratteristica, pari a 8,9 milioni circa (9 milioni circa nel 2021).
Il portafoglio ordini consolidato è pari a 31,6 milioni circa, stabile su base annua. Il settore in cui opera Sebino è trainato da diversi macro trend: la crescita dei siti di logistica, collegata all’e-commerce nel nostro paese, il reshoring, ossia il rimpatrio delle attività produttive, e dallo sviluppo di data center.
Evoluzione prevedibile della gestione
Grazie alla consistenza del portafoglio ordini alla fine dell’esercizio, la Società affronta con ottimismo il 2023. Non si prevedono impatti negativi dal conflitto in Ucraina, in quanto il Gruppo non ha esposizioni creditorie verso i paesi belligeranti.
È, tuttavia, prevedibile un ulteriore impatto sui prezzi delle materie prime, in particolare l’acciaio.
La società sta alla finestra per valutare eventuali acquisizioni di aziende di medio-piccola dimensione, con competenze primariamente nel campo dei servizi ricorrenti e della manutenzione.
Gianluigi Mussinelli, Amministratore Delegato di Sebino: “Gli ultimi due anni sono stati connotati da forte discontinuità rispetto ai precedenti; pandemia, guerra, siccità, energia, trasporti, inflazione e repentino rialzo dei tassi di interesse. La volatilità dei mercati presi di sorpresa da questi accadimenti e l’evidente speculazione che è stata messa in atto soprattutto nel settore dell’energia e delle commodities, hanno complicato la gestione aziendale sotto vari aspetti, tant’è che non si è potuto confermare un trend di crescita, soprattutto nei margini, che aveva caratterizzato le precedenti performance della nostra società. Ciò nonostante, il Gruppo ha difeso con successo la propria leadership nell’impiantistica di spegnimento e consolidato l’area servizi specialistici di manutenzione e impianti di sicurezza. Sui temi dei megatrend che sostengono l’impiantistica antincendio e sulla flessione dei margini rimando a quanto estesamente descritto nelle Relazioni degli Amministratori che accompagnano il Bilancio di Esercizio e quello Consolidato. Ad oggi pensiamo che il fenomeno dell’inflazione sia destinato a perdurare; le difficoltà di approvvigionamento dovute alla pandemia – e ad altri fenomeni contingenti avvenuti nello stesso periodo, come il blocco del canale di Suez del marzo 2021 – hanno messo in evidenza la fragilità di catene logistiche troppo lunghe e complesse, conducendo sia allo shortage di alcune materie prime strategiche che all’esplosione dei costi di trasporto (ad esempio del trasporto marittimo dove i costi per container sono decuplicati nel 2021 rispetto al periodo pre-Covid). Allo stesso modo, l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e la guerra che ne è derivata stanno comportando cambiamenti strutturali nel mercato globale dell’energia, con conseguenti aumenti dei prezzi che hanno un impatto molto significativo in pressoché tutti i settori economici, oltre che nella vita dei cittadini. Concludo: la corrente sfida sarà per il nostro Gruppo gestire l’inflazione e padroneggiare i meccanismi che la legano ai costi d’acquisto, ai costi del prodotto, alla capacità di ribaltare gli aumenti dei costi sui prezzi di vendita, e acquisire tutta l’agilità e la velocità necessarie a far evolvere la propria offerta di prodotti e servizi in modo da annullare – o almeno ridurre – i suoi effetti.”
A proposito di Sebino
Sebino, presente da 40 anni sul mercato italiano e da 10 su quello rumeno, è uno tra i principali System Integrator nelle due nazioni, attivo nella progettazione, sviluppo e installazione di sistemi antincendio e di security principalmente per Multinazionali e Main Contractors. Sebino offre anche un servizio di manutenzione attraverso un controllo da remoto 24h/7gg.