Seeking α Investing Strategy

Protective Asset Allocation

A Global Lookout To Quantify And Mitigate Risk For Crash Protection | Seeking Alpha

Il tradizionale modello di Global Tactical Asset Allocation di Mebane Faber, che investe nei tre asset che hanno più margine rispetto alla loro media a 12 mesi e nei bond breve termine se nessun asset mostra margine positivo, ha volatilità (14%) e drawdown (30%) che potrebbero essere giudicati non sopportabili da molti investitori.

Il tempo speso a recuperare i drawdown (underwater) è del 60% e il più lungo periodo di recupero è addirittura di 4 anni. Nel 12% degli anni si sperimentano rendimenti negativi e nel 6% degli anni le perdite superano il 5%.

La Protective Asset Allocation si pone il limite del 5% per gli anni con rendimenti negativi e dell' 1% per gli anni con perdite superiori al 5%. Gli asset di base sono SPY, QQQ, EFA, EEM, GLD, GSG, IYR, UUP, HYG, LQD.
Protective Asset Allocation (PAA): A Simple Momentum-Based Alternative for Term Deposits by Wouter J. Keller, Jan Willem Keuning :: SSRN

Viene evidenziato che nel modello tradizionale i bond a breve termine vengono impiegati solo nel 4% del tempo, perché c'è quasi sempre qualche asset con del margine rispetto alla sua media 12 mesi.

Per fornire maggior protezione, viene incrementata la componente obbligazionaria di base in portafoglio. La versione più risk-averse di Protective Momentum investe in una percentuale del 20% di bond a medio termine per ogni asset della lista che si trova sotto la sua media 12 mesi.

Al costo di un punto percentuale di rendimento medio annuo in meno rispetto al modello tradizionale, si ottiene di avere il 97% degli anni in positivo e l' 1% di anni con perdite superiori al 5%, portando il periodo massimo di recupero ad un anno.

Attualmente la PAA è al 100% sui bond a medio termine (IEF).

 
A Global Lookout To Quantify And Mitigate Risk For Crash Protection | Seeking Alpha

Il tradizionale modello di Global Tactical Asset Allocation di Mebane Faber, che investe nei tre asset che hanno più margine rispetto alla loro media a 12 mesi e nei bond breve termine se nessun asset mostra margine positivo, ha volatilità (14%) e drawdown (30%) che potrebbero essere giudicati non sopportabili da molti investitori.

Il tempo speso a recuperare i drawdown (underwater) è del 60% e il più lungo periodo di recupero è addirittura di 4 anni. Nel 12% degli anni si sperimentano rendimenti negativi e nel 6% degli anni le perdite superano il 5%.

La Protective Asset Allocation si pone il limite del 5% per gli anni con rendimenti negativi e dell' 1% per gli anni con perdite superiori al 5%. Gli asset di base sono SPY, QQQ, EFA, EEM, GLD, GSG, IYR, UUP, HYG, LQD.
Protective Asset Allocation (PAA): A Simple Momentum-Based Alternative for Term Deposits by Wouter J. Keller, Jan Willem Keuning :: SSRN

Viene evidenziato che nel modello tradizionale i bond a breve termine vengono impiegati solo nel 4% del tempo, perché c'è quasi sempre qualche asset con del margine rispetto alla sua media 12 mesi.

Per fornire maggior protezione, viene incrementata la componente obbligazionaria di base in portafoglio. La versione più risk-averse di Protective Momentum investe in una percentuale del 20% di bond a medio termine per ogni asset della lista che si trova sotto la sua media 12 mesi.

Al costo di un punto percentuale di rendimento medio annuo in meno rispetto al modello tradizionale, si ottiene di avere il 97% degli anni in positivo e l' 1% di anni con perdite superiori al 5%, portando il periodo massimo di recupero ad un anno.

Attualmente la PAA è al 100% sui bond a medio termine (IEF).


Disclaimer: Non sono un pro. :D

Li ho studiati a lungo questi sistemi di tipo Global Rotational. Vado a memoria.
Ho notato che funzionano (?) solo con gli asset evidenziati, cioè SPY, EFA EEM ecc ecc, tutto in $.
Se si cerca di trasportare il principio usando strumenti "equivalenti" in euro, cade il palco. Purtroppo.
In più una bella differenza la fa di solito la tassazione: in USA è consigliato usare conti IRA, che consentono di pagare le tasse 1 volta l'anno, e non dopo ogni singola transazione come nell'amministrato italiano.

My 1 (dented) cent.
 
Difference Between Value Stocks And Growth Stocks

Difference Between Value Stocks And Growth Stocks | Seeking Alpha

Agli analisti piace dividere le azioni fra value e growth.

Le aziende sono valutate dal mercato in base alle attese future; ma l'eccessivo ottimismo può renderle sopravvalutate e l'eccessivo pessimismo può renderle sottovalutate. Gli investitori diventano eccessivamente fiduciosi sul futuro delle azioni growth ed eccessivamente spaventati dal futuro delle azioni value, comportandosi come un gregge (herd behavior).

Imitare il comportamento degli altri è un tratto distintivo dell'evoluzione, ma negli investimenti fa più male che bene. L'istinto primordiale di non essere lasciati indietro spinge a comprare quando i prezzi salgono e a vendere quando i prezzi scendono. Fino al punto che alcuni investitori possono giudicare eccessivamente basso il prezzo delle azioni value ed eccessivamente alto quello delle azioni growth.
 
Buy And Hold Can Be Risky, Too

Buy And Hold Can Be Risky, Too | Seeking Alpha

Investire in azioni con un'ottica di lungo periodo può essere attraente. La storia insegna che ignorare le oscillazioni di breve periodo, mantenendo un orizzonte di 10 o 20 anni, consente di far bene; e a volte anche di più.

Il buy & hold porta però con sé la sua dose di azzardo. Qual è il rischio che il prossimo decennio possa essere fra quelli terribili? La statistica storica del 10% di lost decades continuerà ad essere valida?

La sfida è quella di conservare la speranza quando i rendimenti azionari sono disastrosi. Per affrontarla, si può trovare conforto in un consulente, che offra il suo contributo psicologico nei momenti difficili. Oppure si può integrare (o sostituire?) la strategia buy & hold con asset allocation più tattiche.
 
Buy And Hold Can Be Risky, Too | Seeking Alpha

Investire in azioni con un'ottica di lungo periodo può essere attraente. La storia insegna che ignorare le oscillazioni di breve periodo, mantenendo un orizzonte di 10 o 20 anni, consente di far bene; e a volte anche di più.

Il buy & hold porta però con sé la sua dose di azzardo. Qual è il rischio che il prossimo decennio possa essere fra quelli terribili? La statistica storica del 10% di lost decades continuerà ad essere valida?
Questo lo si sa solamente dopo, quando il decennio è passato.

La sfida è quella di conservare la speranza quando i rendimenti azionari sono disastrosi. Per affrontarla, si può trovare conforto in un consulente, che offra il suo contributo psicologico nei momenti difficili. Oppure si può integrare (o sostituire?) la strategia buy & hold con asset allocation più tattiche.
Se sei a mercato e non vuoi lasciarci dei soldi sei nella posizione che devi rimanerci.
Invece di un consulente che consola se proprio ho momenti cosi accentuati di incubi notturni vado da un analista che forse è più preparato.
Se un consulente ti porta a una situazione tale dove sei esposto cosi tanto su mercati volatili è un consulente da strapazzo (presenti esclusi)!

Integrare più che sostituire la strategia buy & hold con asset allocation più tattiche è un buon compromesso, ma anche qui siamo umani e l’errore è sempre in agguato e decidere quale sia la strategia vincente non ti viene in automatico, hai bisogno di informazioni che come abbiamo visto possono essere manovrate. La variabile è quella che fa la differenza.
 
Difference Between Value Stocks And Growth Stocks | Seeking Alpha

Agli analisti piace dividere le azioni fra value e growth.

Le aziende sono valutate dal mercato in base alle attese future; ma l'eccessivo ottimismo può renderle sopravvalutate e l'eccessivo pessimismo può renderle sottovalutate. Gli investitori diventano eccessivamente fiduciosi sul futuro delle azioni growth ed eccessivamente spaventati dal futuro delle azioni value, comportandosi come un gregge (herd behavior).

Imitare il comportamento degli altri è un tratto distintivo dell'evoluzione, ma negli investimenti fa più male che bene. L'istinto primordiale di non essere lasciati indietro spinge a comprare quando i prezzi salgono e a vendere quando i prezzi scendono. Fino al punto che alcuni investitori possono giudicare eccessivamente basso il prezzo delle azioni value ed eccessivamente alto quello delle azioni growth.

Come sempre la verità sta nel mezzo: Su cosa conviene investire

Il giudizio del mercato relativamente alle prospettive di crescita delle diverse società non deve essere interpretato nel senso di una maggiore appetibilità dei titoli le cui aspettative di crescita siano maggiormente positive, ma piuttosto la distinzione value-growth può essere utilizzata per realizzare una più efficace diversificazione del proprio portafoglio. La correlazione tra le due tipologie di titoli infatti va riducendosi nel tempo e ciò significa che l’andamento negativo, supponiamo, dei titoli growth potrà con buona probabilità essere compensato dalle migliori performance della categoria value: i periodi di sovraperformance dei titoli growth si alternano cioè ai periodi di sovraperformance dei titoli value. Esempio evidente di tale situazione è quanto accaduto negli ultimi anni: se è vero che nella seconda parte degli anni ‘90 -e fino alla prima parte dello scorso anno- i titoli growth hanno performato meglio dei value, è altrettanto vero che chi si fosse contemporaneamente messo al riparo dalla maggiore volatilità della prima tipologia di titoli investendo parte del proprio portafoglio in titoli value, avrebbe evitato rischi inutili e capogiri da ribasso dei mercati . Il Portfolio ai Raggi X nella sezione My Portfolio mostra lo stile di investimento del proprio portafoglio -value, growth e blend- e la percentuale del proprio portafoglio investita in large, mid e small capo. - See more at:

http://www.morningstar.it/it/news/7...l-giorno-e-la-notte.aspx#sthash.nhszjq6N.dpuf

Investire in azioni: meglio le Value o le Growth? | AdviseOnly Blog
 
Buy And Hold Can Be Risky, Too | Seeking Alpha

Investire in azioni con un'ottica di lungo periodo può essere attraente. La storia insegna che ignorare le oscillazioni di breve periodo, mantenendo un orizzonte di 10 o 20 anni, consente di far bene; e a volte anche di più.

Il buy & hold porta però con sé la sua dose di azzardo. Qual è il rischio che il prossimo decennio possa essere fra quelli terribili? La statistica storica del 10% di lost decades continuerà ad essere valida?

La sfida è quella di conservare la speranza quando i rendimenti azionari sono disastrosi. Per affrontarla, si può trovare conforto in un consulente, che offra il suo contributo psicologico nei momenti difficili. Oppure si può integrare (o sostituire?) la strategia buy & hold con asset allocation più tattiche.
L'articolo considera un investimento 100% azionario sul solo SP500. Più che un rischio legato al Buy&Hold a me pare un azzardo di scarsa differenziazione. Una quota di obbligazioni sicure ti consente di controllare il rischio e limitare le perdite in maniera piuttosto semplice. Tanto per dire, un 50 azioni 50 obbligazioni non ha mai avuto "lost decades":

50.50-10-yr.png


http://awealthofcommonsense.com/2014/04/whats-worst-10-year-return-5050-stockbond-portfolio/
 
Ultima modifica:
All bets are off

Politics Cranks Up The Volume On Volatility | Seeking Alpha

Le reazioni che il mercato potrebbe avere per un'eventuale Brexit o per il prosieguo della campagna presidenziale USA destano qualche preoccupazione. Ad esempio, un'avanzata di Hillary Clinton potrebbe provocare un sell-off nel settore healthcare; un'insistenza di Trump sulla rinegoziazione del debito potrebbe innervosire i mercati.

Gli investitori farebbero bene a scegliere tatticamente i settori e gli asset che possano garantire sufficiente protezione.
 
Politics Cranks Up The Volume On Volatility | Seeking Alpha

Le reazioni che il mercato potrebbe avere per un'eventuale Brexit o per il prosieguo della campagna presidenziale USA destano qualche preoccupazione. Ad esempio, un'avanzata di Hillary Clinton potrebbe provocare un sell-off nel settore healthcare; un'insistenza di Trump sulla rinegoziazione del debito potrebbe innervosire i mercati.

Gli investitori farebbero bene a scegliere tatticamente i settori e gli asset che possano garantire sufficiente protezione.
Da qualche parte ho letto che il mercato americano non si cura molto di chi va come nuovo Presidente le aziende se devono fare utili li fanno sia con uno che con l’altro.

Blacksmith tu che idea ti fai repubblicano o democratico? Abbiamo una terza opzione? quali settori potrebbero avvantaggiarsi con uno o l’altro.
 
The Upside/Downside Capture Ratio

The Upside And Downside Of Market Capture With Alternatives | Seeking Alpha

Nel lungo periodo gli investimenti alternativi possono conseguire risultati migliori, con minore volatilità, rispetto al tradizionale rapporto 60/40 fra azioni e bond. In che modo? Limitandosi a guadagnare meno quando il mercato sale e a perdere molto meno quando il mercato scende.

Una strategia che guadagna il 50% di quanto fa il mercato (quando il mercato sale) e perde il 20% di quanto fa il mercato (quando il mercato scende) ricorda il paradosso di Achille e la tartaruga: chi va piano, va sano e va lontano. Negli ultimi vent'anni una strategia up/down 50/20 avrebbe fatto meglio della 60/40 azioni/bond e molto meglio del buy&hold.

Le strategie up/down capture ratio possono essere considerate come polizze assicurative: si paga un premio rinunciando al 50% dei guadagni, per poter evitare l' 80% delle perdite. Sono possibili strategie alternative con diverse combinazioni di upside/downside capture.
 
The Upside And Downside Of Market Capture With Alternatives | Seeking Alpha

Nel lungo periodo gli investimenti alternativi possono conseguire risultati migliori, con minore volatilità, rispetto al tradizionale rapporto 60/40 fra azioni e bond. In che modo? Limitandosi a guadagnare meno quando il mercato sale e a perdere molto meno quando il mercato scende.

Una strategia che guadagna il 50% di quanto fa il mercato (quando il mercato sale) e perde il 20% di quanto fa il mercato (quando il mercato scende) ricorda il paradosso di Achille e la tartaruga: chi va piano, va sano e va lontano. Negli ultimi vent'anni una strategia up/down 50/20 avrebbe fatto meglio della 60/40 azioni/bond e molto meglio del buy&hold.

Le strategie up/down capture ratio possono essere considerate come polizze assicurative: si paga un premio rinunciando al 50% dei guadagni, per poter evitare l' 80% delle perdite. Sono possibili strategie alternative con diverse combinazioni di upside/downside capture.

strategia interessante,ma quali strumenti servirebbero per replicarla?
 
strategia interessante, ma quali strumenti servirebbero per replicarla?

Aggiungendo asset decorrelati si riduce l'esposizione al mercato.
Con opportune combinazioni, si può puntare ad ottenere un'esposizione target.
Ma il raggiungimento del risultato auspicato può essere valutato solo ex-post.
 
Do stock market correlations matter?

Should Correlations Drive Your Investment Decisions? | Seeking Alpha

Che importanza ha la correlazione? Si usa la correlazione per misurare le relazioni fra diversi asset o investimenti, per cercare di capire se in futuro avranno performance simili, o meno.

Non deve essere data eccessiva importanza, però, alle correlazioni di lungo termine fra diverse asset class: nel breve e nel medio periodo possono verificarsi variazioni significative rispetto ai valori di lungo periodo. Le correlazioni possono anche impazzire nei periodi di mercato orso o durante le crisi finanziarie.

Le correlazioni storiche potrebbero restare valide. Oppure no. Non si dovrebbero prendere decisioni sul futuro basandosi su ciò che è successo in passato: le correlazioni future potrebbero essere imprevedibili. E soprattutto, le correlazioni storiche di lungo termine non possono essere considerate come previsioni affidabili per il breve termine.

Solo perché le correlazioni hanno avuto quei valori in certe fasi del ciclo economico, inflattive o disinflattive, non è affatto detto che quei valori si ripetano in altre fasi del ciclo economico. La prospettiva che le correlazioni storiche ci forniscono non è da considerarsi vincolante.
 
Should Correlations Drive Your Investment Decisions? | Seeking Alpha

Che importanza ha la correlazione? Si usa la correlazione per misurare le relazioni fra diversi asset o investimenti, per cercare di capire se in futuro avranno performance simili, o meno.

Non deve essere data eccessiva importanza, però, alle correlazioni di lungo termine fra diverse asset class: nel breve e nel medio periodo possono verificarsi variazioni significative rispetto ai valori di lungo periodo. Le correlazioni possono anche impazzire nei periodi di mercato orso o durante le crisi finanziarie.

Le correlazioni storiche potrebbero restare valide. Oppure no. Non si dovrebbero prendere decisioni sul futuro basandosi su ciò che è successo in passato: le correlazioni future potrebbero essere imprevedibili. E soprattutto, le correlazioni storiche di lungo termine non possono essere considerate come previsioni affidabili per il breve termine.

Solo perché le correlazioni hanno avuto quei valori in certe fasi del ciclo economico, inflattive o disinflattive, non è affatto detto che quei valori si ripetano in altre fasi del ciclo economico. La prospettiva che le correlazioni storiche ci forniscono non è da considerarsi vincolante.

Come diceva FrankB, cogliamo l’occasione per salutarlo e fargli gli auguri di quello che vuole lui.

Aggiungendo asset decorrelati si riduce l'esposizione al mercato.
Con opportune combinazioni, si può puntare ad ottenere un'esposizione target.
Ma il raggiungimento del risultato auspicato può essere valutato solo ex-post.
Certo lo sai ex-post come so se avrò avuto una vita felice o se ho raggiunto i miei propositi, o rispettato le tappe.

Parlano tanto senza dare indicazioni di come si potrebbe costruire un asset decorrelato non credo si basi solo su obbligazionario verso azionario mi sembra toppo ovvio.
Se volessimo farlo solo su una parte dei mostri titoli azionari, quale decorrelazione potrebbero funzionare.
solo un esempio:
azioni verso oro
azioni verso cambi ?
 
Parlano tanto senza dare indicazioni di come si potrebbe costruire un asset decorrelato

Il riassunto degli articoli pubblicati di recente su Seeking Alpha ha lo scopo di incuriosire ed invitare alla riflessione. In quegli articoli non ci sono dettagli, ma potrebbe venir la voglia di cercare altri articoli... e trovarne qualcuno più vecchio, magari come questo: The Quest For Non-Correlation | Seeking Alpha

Oppure la ricerca potrebbe estendersi a tutto campo... ottenendo come risultato qualche recente conferenza, che possa fornire idee su possibili settori da valutare, sul controllo dell'esposizione, sulle esposizioni relative, etc: https://www.pioneerinvestments.de/c...lle_alternative_Strategien_Adam_Mac_Nulty.pdf
 
Aggiungendo asset decorrelati si riduce l'esposizione al mercato.
Con opportune combinazioni, si può puntare ad ottenere un'esposizione target.
Ma il raggiungimento del risultato auspicato può essere valutato solo ex-post.

grazie per la risposta e per tutti gli articoli molto interessanti OK!
 
Portfolio Construction In The Age Of Extraordinary Monetary Policy

Portfolio Construction In The Age Of Extraordinary Monetary Policy: Part V | Seeking Alpha

Il tradizionale portafoglio modello 60/40 è inadeguato ad affrontare le sfide di un'epoca con politiche monetarie iperattive e debiti senza precedenti.

La teoria (moderna) delle scelte di portafoglio prescrive come scelta ottimale la diversificazione degli asset. Ma il declino del premio al rischio azionario (equity risk premium) e il rallentamento della crescita economica globale ha accresciuto la domanda di investimenti alternativi, spostando l'attenzione su fonti di rendimento non correlate, con cui sia possibile diminuire ulteriormente i rischi sistemici (left tail risk).

La teoria della frontiera dei portafogli usa la diversificazione per cercare di aumentare il rendimento, minimizzando il rischio. Ma, nella realtà, questi portafogli non si comprtano sempre come gli investitori si aspetterebbero. Nel 2008 le azioni, le materie prime, l'immobiliare, i bond high yield e molti altri strumenti di diversificazione si mossero all'unisono, causando ai portafogli perdite che impiegarono anni per essere ricoperte; e se non fossero intervenute le banche centrali...

La sfida è allora quella di cercare investimenti alternativi non correlati che permettano di migliorare la performance complessiva dei portafogli, riducendo i rischi sistemici.
 
Outperforming Buy And Hold Does Not Prove Skill

Outperforming Buy And Hold Does Not Prove Skill | Seeking Alpha

L'abilità dei trader non può essere giudicata confrontando i loro rendimenti con il buy&hold perché la difficoltà di generare alpha dipende dalle sequenze con cui si susseguono i prezzi.

L'universo dei trader può essere simulato lanciando una moneta 20000 volte ogni giorno e comprando in chiusura SPY se esce testa e vendendo se esce croce. L'abilità sarà dimostrata se si finirà nel 5% dei migliori trader casuali.

In periodi di forte uptrend il rendimento minimo per dimostrare abilità può essere prossimo al buy&hold, ma in periodi senza trend risulterà molto più elevato perché i traders fortunati saranno molti di più.


 
This Strategy Index Is Trouncing The Market - PowerShares S&P 5 Low Volatility Portfolio ETF (NYSEARCA:SPLV) | Seeking Alpha

Questa è una di quelle strategie che dovrebbe avere come disclaimer: Attenzione! Non fatelo a casa!
Non per nulla il tizio (che probabilmente si atteggia pure a guru) dichiara allegramente di non aver alcuna intenzione di metterla in pratica.

80% S&P low volatility + 20% Treasuries 20y in leva 3

Mi ricorda le mitiche ricette delle tisane della nonna citate da FrankB...
 
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