Reitero un mio post già pubblicato in altri thread: rapporto cittadino-politica
Sporcarsi di farina in un mulino è facile come è facile per chi maneggia tanto potere abusarne anche per miseri fini personali.
Non tutti i partiti però hanno la stessa incidenza di corruzione, malversazione, abuso di ufficio, concussione od altro. Non esiste il partito dove tutti sono onesti come non esiste il partito dove tutti sono disonesti. Il male appunto è nell'uomo, come anche il bene è nell'uomo e bisogna concretamente creare nella società le condizioni ambientali e morali per contenere il male e far emergere il bene, partendo da se stessi, operando bene nel proprio campo. La scelta, seppure difficile, è nelle mani di chi deve scegliere : l'elettore. Questi deve fare lo sforzo di discernimento e dovrebbe scegliere non sulla base di un gretto interesse privato come l'aspettarsi dal politico una raccomandazione, una consulenza , un condono per un abuso edilizio, uno scudo fiscale, finanziamenti clientelari in genere, bensì una politica tesa al bene della collettività in primo luogo e poi dei suoi legittimi interessi personali. Sottolineo legittimi.
La questione, appunto, è che dobbiamo stare attenti a chi mandiamo in Parlamento : sono nostri delegati, rappresentano i nostri interessi e dobbiamo essere accorti quando li eleggiamo e controllarli attentamente quando sono in carica. L'attuale legge "porcellum" certamente non aiuta questo compito di scelta del candidato e allora bisogna chiedersi chi sono coloro che hanno approvato questa legge e inchiodarli alla responsabilità di aver tolto un potere reale al popolo : quello della preferenza, di scegliersi il proprio candidato. Bisogna che vengano adottati nuovi strumenti di controllo, da parte degli elettori, per controllare gli eletti, al fine di restringere le possibilità di abuso personale e di corruzione.