indiacell sul sito di raffish
LA VARIABILE UMANA
Piccola riflessione sulle astuzie che rendono inefficaci Grafici e Analisi Tecnica nella valutazione di un investimento azionario.
Quando si entra in un Casinò per giocare alla Roulette, si è di solito consapevoli di avere di fronte un nemico coriaceo, solido e dotato di una costanza di rendimento paurosa. Il nostro avversario parte inoltre sempre con un piccolo vantaggio stabilito preventivamente nelle regole del gioco, e, particolare non del tutto trascurabile, gioca sempre in casa.
Tuttavia anche in questo “colosso” è possibile trovare un punto debole ; trattandosi di un gioco basato sulla casualità, la Roulette è soggetta alla cosiddetta “Legge dei grandi numeri” (
http://www.unibas.it/utenti/dinardo/sedicilezio.pdf ) che, opportunamente studiata, consente di approntare dei sistemi di gioco utili ad innalzare di gran lunga la percentuale di probabilità di battere il nostro avversario.
L’assoggettamento a questa legge matematica fa risultare quindi il nostro nemico “leale” e “prevedibile”.
Quando si entra in Borsa per tentare un investimento azionario, forse non si è altrettanto consapevoli che il nostro nemico è assai più complicato della Roulette di un Casinò, poiché non soggetto ad alcuna legge matematica.
Non si tratta cioè di uno strumento meccanico (un contenitore con 37 caselle e una pallina…) in cui regna sovrana una “prevedibile casualità”, ma di un coacervo di regole fatte da uomini e soprattutto gestite da uomini.
Queste regole sono anch’esse monitorabili, e attraverso approfonditi studi che portano allo sviluppo di Grafici e Analisi Tecniche, è possibile anche prevedere una probabile evoluzione delle quotazioni azionarie.
Ma tutto questo rispettabilissimo castello, corre in ogni istante il rischio di sfaldarsi sotto i colpi di quella che ho semplicisticamente definito “la Variabile Umana”.
Quando il nemico non è un leale strumento meccanico ma è “la creatività umana”, non ci sono regole adeguate, e anche se ci sono, esse sono fatte per essere infrante, aggirate, utilizzate per scopi opposti ai fini per cui nascono; vengono eluse, trasformate, elasticizzate, eccepite,…..e chi più ne ha più ne metta.
Insomma il nemico che si ha di fronte non ha punti deboli, in quanto assolutamente sleale e imprevedibile.
Il gioco nel quale si entra è pertanto così perverso che la vittoria finale paradossalmente ci sorriderà soltanto se i nostri interessi coincideranno, almeno temporaneamente, con quelli del nemico che stiamo cercando di abbattere.
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quote di bloted sul sito di raffish
I vantaggi del nostro avversario non derivano dal fatto che gioca sempre in casa ma perchè la posta non è proporzionale alle probabilità di vincita ma inferiore di circa il 3%, infatti una puntata su di un singolo numero della roulette ha 1/37 di probabilità di uscita ma, in caso di vincita, viene pagata 36 volte la posta.
La cosiddetta legge dei grandi numeri gioca in favore del casinò perchè alla lunga la disparità tra 1/37 (probabilità di uscita) e 1/37 (posta) si farebbe sentire.
Il giocatore potrebbe trarre giovamento dai numeri usciti di recente?…questi avrebbero meno probabilità di uscire rispetto ai numeri ritardatari?, si e no!…se noi prendiamo i numeri (90pezzi) di una tombola, ne estraiamo uno, ad esempio esce il 45, lo rimettiamo nel sacchetto,..nell’estrazione successiva questo numero ha perfettamente e matematicamente la stessa probabilità di uscita di prima cioè 1:90, però la legge dei grandi numeri ci dice anche che quanto più noi ci avviciniamo a n infinito di estrazioni tanto tutte le uscite dei singoli numeri tendono a livellarsi.
La prima è una legge matematica, la seconda una legge empirica ( come quella di Legge di Pareto per intenderci...20/80...
). Nessuno potrebbe affermare che dopo un miliardo di estrazioni il numero 45 uscirebbe obbligatoriamente, infatti dopo un miliardo di tentativi vani il numero 45 avrebbe 1/90 di probalità di essere estratto…come tutti gli altri numeri ritardatari o no.
Due leggi apparentemente contraddittorie ma solo in apparenza perché non vi può essere contraddizione, anzi neppure potrebbe essere posta la questione tra due realtà non omogenee : una è legge matematica delle probabilità e l’altra “solo” legge empirica dei grandi numeri.
Certamente le regole della roulette e del casinò sono chiare ed oneste ma la legge dei grandi numeri ci dice che mediamente ed alla lunga i giocatori perdono ed il casinò vince.
“”Quando il nemico non è un leale strumento meccanico ma è “la creatività umana..."
Se la questione viene posta sul singolo trader o piccolo azionista e sulla singola operazione certamente ci potrebbe essere un guadagno quando s’indovina il trend giusto e provvidenziale, ma se la questione viene posta sulla massa dei piccoli investitori complessivamente, questi, alla lunga , sarebbero sicuramente in perdita perché guadagnerebbero coloro che avessero informazioni privilegiate od insider(conoscenza del timing) ed in borsa il guadagno di alcuni è giusto la perdita di altri.
Un gioco asimmetrico, sleale ed illegale.
Tralascio tantissime altre variabili di carattere macroeconomico, politico, congiunturale, accidentale, non perché meno importanti ma per necessità e semplicità di analisi.
In conclusione, dei piccoli azionisti pochi guadagnano e moltissimi perdono e direi ,..
giusto per la legge dei grandi numeri…, eh eh eh…, che quanto più si opera tanto più aumenta la probaibilità della perdita.
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ho voluto ripubblicare un civile confronto tra indiacell e bloted....
sarei propenso a condividere le argomentazioni di bloted..
..considerando quelle di india aprioristiche e non fondate matematicamente