Sit - IPO I signori dei Sit

hai tentato la scommessa?
era un po' che erano li in vendita a 0.1 ... oggi scambiati 6k

9.3 è cmq un prezzo medio
vediamo, ho sempre pensato che l'azienda in passato ha fatto un riacquisto a 0.4, ... li lasceranno veramente andare a 0?
io qualche w l'ho, non molti ... quindi piuttosto che ricavarci poco/nulla sono disposto a perdere il loro valore

Si 9.3 si riferisce al prezzo medio mensile, hai fatto bene a specificarlo. Prezzo che determinerà il rapporto di conversione...
Ho già qualche w che conto come valesse 0 ma che nn è detto nn riprendano vita. Dopo i conti ho preso qualche azione approfittando dei "saldi".

Ora per i w vediamo a che punto chiude il mese, poi si gioca tutto a giugno. Ieri mi pare anche volumi in aumento per l azione.

In ottica scommessa valori del w di qualche decimo di euro sono un qualcosa che ha senso. Poi se l'azione dovesse continuare a salire, se quei warrant comprati lo scorso anno con l offerta pubblica, se De Stefani continua a comprare, se l'idrogeno, se esce magari qualche notizia positiva... Parecchi se...ma quasi tutti abbastanza sensati...
 
Tanti ID (tutti in acquisto) in questi ultimi giorni da parte dell'AD.
Ho incrementato anch'io...ora pmc 7,85OK!OK!OK!
 
Indiavolato l AD continua a comprare OK!OK!
 
Prima o poi sarà dato modo a noi comuni mortali di capire...

La risalita dell azione si è però fermata. Viste le chiusure dei primi giorni di giugno e fatto salvo qualche clamorosa news, si può mettere una croce sulla conversione dei w in base al prezzo di giugno. Quindi nn resta che sperare in un allungamento last minute della loro validità, altrimenti non varranno più nulla
 
SIT - Inclusa nella Mid Corp Selected List di Intesa: interessante investimento di lungo periodo
Oggi 16:21 - MKI
SIT e' stata inclusa nella Italian Mid Corp Selected List di Intesa Sanpaolo, con una raccomandazione ‘buy' sul titolo e un target price di 11,40 euro pari a un potenziale upside di circa il 54% rispetto alle quotazioni attuali.
In particolare, per gli analisti di Intesa le prospettive molto incoraggianti per la divisione Heating della societa' e la capacita' di superare la maggior parte dell’inflazione dei costi, unita a una significativa sottovalutazione, supporta la posizione positiva sul titolo.
Secondo la banca, SIT rappresenta “un interessante investimento a lungo termine”, considerato anche che l’azienda vanta ora una maggiore visibilita' per l’esercizio 2022 che prevede ricavi in aumento del 4-5%, avvicinandosi a 400 milioni con un EBITDA margin di circa il 13%.
Intesa sottolinea la leadership tecnologica del gruppo nel settore del riscaldamento, sostenuta da incentivi e prezzi del gas piu' elevati che stanno accelerando la sostituzione dei vecchi sistemi (un nuovo sistema di riscaldamento puo' far risparmiare >20% sulla bolletta del gas), la sua strategia di diversificazione, la potenziale riduzione dei costi di produzione grazie al nuovo impianto in Tunisia e l’attuale significativa sottovalutazione del titolo (sconto del 57% su EV/EBITDA 2021-24, 45% su P/E).
Inoltre, l’introduzione di nuovi prodotti, come i sistemi di riscaldamento ibridi (pompa di calore e sistemi di riscaldamento a gas) e le caldaie a idrogeno, che potrebbero diventare obbligatorie in Europa a partire dal 2028, aggiunge ulteriore appeal al titolo.
 
De Stefani ha finito i soldi.
I warrant ormai, salvo improbabili novità dell ultima ora, valgono zero.
 
Gli ultimi 2/3 giorni sembra riaver preso il verso della salita. Oggi +5% anche se con volume scarsetto
 
Strano il disinteresse verso questo titolo: numeri molto buoni, settore promettente, prodotti innovativi nel campo della misurazione dei consumi per impianti ad idrogeno, ecc.
Domani i numeri di Q2: vediamo se riescono a smuovere la quotazione.
 
Ieri ha scambiato la bellezza di 1 azione :D Oggi 300 dai in miglioramento :confused:
 
Sit: 14,2 mln utile netto cons. 1* sem. (+49,4% a/a)
04/08/2022 16:25 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Nel primo semestre Sit ha conseguito un utile netto consolidato pari a 14,2 milioni, in crescita del 49,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021. I ricavi consolidati, si legge in un comunicato, ammontano a 194,7 milioni (+2,3%); in particolare, le vendite della divisione Heating soino pari a 157,8 milioni (+9,1%) e le vendite della divisione Metering si attestano a 34,1 milioni (-20,9%). L''Ebitda consolidato ammonta a 23,8 milioni, in calo del 17,5%. La posizione finanziaria netta al 30 giugno e'' pari a 122,6 milioni, rispetto ai 120,9 milioni del primo semestre 2021. I risultati, commenta il presidente e ad di Sit Federico de'' Stefani, "confermano il trend di crescita che il gruppo si e'' dato nonostante il perdurare di un momento storico di grande incertezza". Per il 2022, prosegue, "nulla e'' ancora scritto: il portafoglio ordini e'' solido, l''obiettivo dei ricavi a circa 400 milioni di euro permane, la marginalita'' consolidata potra'' attestarsi tra il 12% ed il 13%".
com/rov
 
SIT – Heating e Water Metering sostengono ancora la crescita nel 1H22, outlook incerto ma backlog solido

“I risultati del primo semestre 2022 confermano il trend di crescita che il Gruppo si è dato nonostante il perdurare di un momento storico di grande incertezza” ha dichiarato Federico de’Stefani, Presidente e Amministratore delegato di SIT. “In particolare, la divisione core di SIT, l’Heating, ha mostrato un secondo trimestre ancora più forte e capace di reagire alle tensioni della supply chain, così come la divisione Water Metering ha mantenuto tassi di incremento molto elevati”.

I ricavi sono cresciuti del 2,3% a 194,7 milioni grazie all’aumento dei prezzi di vendita (+16,8 milioni) e all’effetto positivo dei cambi (+4,2 milioni) che hanno più che compensato la diminuzione dei volumi (-16,6 milioni). L’Ebitda è diminuito del 17,5% a 23,8 milioni, mentre l’utile netto è aumentato del 49,4% a 14,2 milioni rispetto ai 9,5 milioni del primo semestre 2021 che includeva l’impatto positivo di un provento fiscale straordinario di 1,8 milioni derivante dal Patent Box.

Nel primo semestre 2022 il gruppo ha registrato proventi finanziari netti per 6,3 milioni per l’effetto positivo derivante dalla variazione di fair value dei warrant emessi dalla società, avente un impatto di 8,1 milioni. Gli oneri finanziari netti adjusted sono pari a 1,8 milioni, rispetto ai 2,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti l’utile netto adjusted del primo semestre 2022 è pari a 6,2 milioni contro i 10,5 milioni del primo semestre 2021.

La Divisione Heating

Le vendite della Divisione Heating, core business del Gruppo, sono aumentate del 9,1% a 157,8 milioni (+6,1% a cambi costanti). Nel secondo trimestre le vendite della divisione hanno registrato un +10,2% a 81,8 milioni (+6,3% a cambi costanti).

A livello geografico, le vendite in Italia hanno segnato un +4,2% a 29,9 milioni, grazie alla forte domanda nel settore del Catering, cresciuto dell’80% (+1,5 milioni), e all’andamento nel Direct Heating che ha segnato un incremento del 15% (+0,5 milioni) grazie a stufe a pellet e space heater. Il Central Heating, invece, ha segnato un -3,6% (-0,7 milioni) soprattutto per ritardi nei ventilatori e nell’elettronica.

L’Europa (esclusa l’Italia) ha registrato un -1,4% a 67,6 milioni, con la Turchia (primo mercato di spedizione con il 9,7% delle vendite divisionali) in calo dell’8,7% nel segmento Centrale Heating e l’UK (6% delle vendite divisionali) del -22,5% nel Central Heating – Flues e Controlli meccanici – per ritardi di consegna ai clienti di componenti da parte di altri fornitori. Continua il trend positivo dell’Europa centrale con un incremento del 15% grazie all’introduzione di nuovi prodotti.

Le vendite in America sono aumentate del 27,7% a 42 milioni (+17,4% a cambi costanti), grazie al +25% nei Caminetti, mentre le applicazioni Storage Water Heating sono cresciute del 14,2% e quelle Central Heating del 60%.

Infine, l’area Asia/Pacifico ha segnato un +25,9% a 18,3 milioni, con un +15,9% in Cina (6,9% della divisione) per la ripresa del mercato retail nel Central Heating e un +18,9% in Australia.

Per quanto riguarda le principali famiglie di prodotti, si segnala l’incremento dei Controlli meccanici (+8,9%), dei Controlli elettronici (+25,5%) e dei Ventilatori (+2,6%) famiglia quest’ultima che ha ripreso la regolarità della produzione dopo le difficoltà di approvvigionamento registrate del primo trimestre.

La Divisione Metering

Le vendite della divisione Metering hanno subito una riduzione del 20,9% a 34,1 milioni (-19,7% a 17,6 milioni nel 2Q22), per la prevista diminuzione dello Smart Gas Metering, accentuata dalla mancanza di disponibilità di alcuni componenti nel mercato domestico e dal non ancora incisivo fatturato realizzato sui mercati esteri.

Nel dettaglio, il settore Smar Gas Metering ha segnato un -34,7% a 21,7 milioni, con le vendite in Italia pari al 92,8% del totale e quelle all’estero (7,2% del totale) realizzate in Grecia, Europa centrale, UK e India.

Le vendite nel Water Metering, invece, sono cresciute del 25,2% a 12,5 milioni a conferma dell’efficacia della strategia di valorizzazione e salvaguardia della risorsa acqua, tramite tecnologie avanzate e nuove soluzioni. Le vendite sono state realizzate in Portogallo per il 23,9%, Spagna per il 28,4%, resto dell’Europa per il 34,9%, America e Asia per rispettivamente il 6,8% e 5,9%.

Margini e cash flow

A livello di margini, l’Ebitda è diminuito del 17,2% a 23,8 milioni (-33,8% a 9,2 milioni nel 2Q22), con una redditività al 12,2% (15,2% nel 1H21).

L’impatto dei volumi è stato negativo per 4,7 milioni mentre il contributo netto dei prezzi è positivo per 4,1 milioni, essendo il gruppo riuscito a trasferire al mercato l’incremento dei costi di componenti e materie prime registrata nel periodo.

I costi operativi sono aumentati di 6,7 milioni soprattutto per l’impatto dei costi di logistica e trasporto (segnando una crescita per circa 3 milioni) e gli incrementi dei costi in R&D e produttivi, mentre l’impatto dei cambi è positivo per 1,8 milioni.

Il cash flow operativo risulta negativo per 9,9 milioni (positivo per 6,2 milioni nel 1H21), dopo Capex per 11,7 milioni (8 milioni nel 1H21) e riflettendo l’assorbimento di cassa dovuto all’incremento del capitale circolante, cresciuto nel periodo di 22,7 milioni.

Di questi, 26,3 milioni sono legati all’aumento del magazzino, complice la stagionalità del business nella divisione Heating e la strategia di procurement messa in atto dalla società per l’approvvigionamento di componenti volta a mitigare l’impatto degli shortage, costituendo, ove possibile, uno stock di sicurezza per garantire le forniture ai clienti.

Di conseguenza, l’indebitamento finanziario netto è salito a 123 milioni dai 107 milioni al 31 dicembre 2021 e da 121 milioni al 30 giugno 2021, con un rapporto Net Debt/Ebitda a 2,7x da 2,1x a fine 2021.

L’outlook 2022

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la società ha aggiornato il proprio outlook per includere l’aumento dell’incertezza sui mercati, con un backlog che rimane positivo ma con una visibilità limitata a causa del peggioramento dello scenario macroeconomico e geopolitico.

Le stime per l’esercizio 2022, tenuto conto della situazione ad oggi prevedibile, indicano a livello consolidato una crescita delle vendite tra il 3% e il 5% rispetto al 2021 (+4-5% la precedente indicazione), confermando l’obiettivo di 400 milioni di ricavi.

Alla luce della persistente instabilità dei mercati di approvvigionamento nonché delle dinamiche dei costi logistici ed energetici il gruppo prevede che la marginalità (Ebitda margin) potrà attestarsi tra il 12% e il 13% (intorno al 13% la precedente indicazione, 13,5% nel 2021).

In tale contesto, SIT intende confermare una politica di approvvigionamento indipendente dai programmi di produzione, tesa a garantire il livello di servizio ai clienti in linea alla domanda del mercato.

La società continuerà inoltre ad aggiustare i prezzi di vendita per compensare l’incremento dei costi di materiali ed energia salvaguardando la redditività, che dovrebbe beneficiare inoltre del ramp up dell’impianto in Tunisia e del crescente peso del Water Metering sul fatturato totale.

Per il 2022, il consensus raccolto da Bloomberg prevede ricavi in crescita del 4,2% a 396 milioni e un Ebitda pari a 50,25 milioni, con una marginalità al 12,7%.

https://marketinsight.it/2022/08/08...a-nel-1h22-outlook-incerto-ma-backlog-solido/
 
SIT – Scelta da Italgas per progettare i contatori smart del futuro

MeteRSit, società del gruppo SIT, progetterà i contatori smart di nuova generazione di Italgas Reti. In particolare, MeteRSit svilupperà il prodotto a partire dalla tecnologia termomassica, di cui è leader mondiale, che permette misurazioni accurate in qualsiasi condizione senza la necessità di avere dispositivi esterni di conversione, come invece accade ora con le altre tecnologie. L’accuratezza, inoltre, è garantita per una molteplicità di utilizzi: gas naturale, biometano ed idrogeno sia puro che “blended” con miscele di gas naturale.

Oltre alla progettazione, è prevista una fase di test sul campo di almeno dodici mesi con l’installazione di 10 mila contatori in tutta Italia. Nell’insieme la durata del progetto e dei test sarà di circa 24 mesi.

“Con soddisfazione annunciamo questo accordo, che per SIT rappresenta il riconoscimento del lavoro e degli investimenti realizzati negli ultimi anni. Il Gruppo ha investito, infatti, oltre 11 milioni di euro, per metà nella sola R&D, facendo leva su tecnologia e precisione quali fattori competitivi di successo” afferma il Presidente e Amministratore Delegato di SIT, Federico de’ Stefani.

“Questa è soprattutto una buona notizia per il nostro Paese e per tutti i consumatori finali. Questa nuova generazione di contatori contribuirà, infatti, ad una più consapevole gestione dei consumi energetici e ad agevolare la transizione verso l’impiego di idrogeno puro o di miscele di gas”.

MeteRSit è l’azienda che per prima in Italia ha puntato sui contatori termomassici e finora ne ha installati oltre 6,5 milioni in tutto il mondo. Nei propri contatori MeteRSit coniuga tecnologie metrologiche, informatiche, elettroniche, di comunicazione e meccaniche di alta precisione.
 
SIT – Volatilità del mercato pesa sui conti ma i ricavi aumentano dell’1,5% a 290 mln nei 9M22

SIT ha chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita dell’1,5% a 290,4 milioni. La Divisione Heating ha segnato un +6,3% a 220,9 milioni (+2,9% a parità di cambi), mentre la Divisione Metering ha registrato un calo del 17,1% a 51,4 milioni.

Nel corso del terzo trimestre 2022 sono stati accantonati costi non ricorrenti per 8,8 milioni quale migliore stima dei costi di transazione (comprensivi delle spese legali) con un cliente in merito ad una controversia riguardante una fornitura del gruppo.

Esclusi tali costi, l’Ebitda adjusted dei primi nove mesi del 2022 è diminuito del 15,2% a 35,6 milioni, con una marginalità al 12,3% (-240 punti base), mentre l’Ebit adjusted ha segnato un -33,3% a 15,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 5,3% (-280 punti base).

L’impatto dei volumi è stato negativo per 7,8 milioni, mentre il contributo netto dei prezzi è positivo per 4,5 milioni essendo riusciti a trasferire al mercato l’incremento dei costi di componenti e materie prime registrata nel periodo e in parte i costi di trasformazione.

I costi operativi sono aumentati di 6,0 milioni soprattutto per l’impatto dei costi di logistica e trasporto (segnando una crescita per circa 3,5 milioni) e gli incrementi dei costi in R&D e produttivi. L’incidenza dei cambi sull’Ebitda è stata positiva per 2,7 milioni.

Nei primi nove mesi del 2022 la società ha registrato proventi finanziari netti per 6,5 milioni per l’effetto positivo derivante dalla variazione di fair value dei warrant SIT, estinti nel corso del terzo trimestre, avente un impatto positivo di 8,7 milioni. Gli oneri finanziari netti adjusted sono pari a 2,2 milioni, in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2,9 milioni).

L’utile netto è cresciuto del 15,2% a 10,5 milioni rispetto ai 9,1 milioni al 30 settembre 2021, che includevano l’impatto positivo di un provento fiscale straordinario di 1,8 milioni derivante dalla Patent Box.

Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti l’utile netto adjusted dei primi nove mesi 2022 è pari a 8,2 milioni contro i 15,8 milioni dello stesso periodo 2021.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 139 milioni dai 107 milioni al 31 dicembre 2021, complice l’assorbimento dovuto all’incremento del capitale circolante, cresciuto nel periodo di 41,1 milioni, e dopo flussi di investimento per 21,1 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’andamento del terzo trimestre ha confermato l’elevata volatilità del mercato e ha registrato un rallentamento del mercato di sbocco, soprattutto in Europa. Il portafoglio ordini rimane elevato, ma data l’incertezza, i clienti potranno ritardare ordini e spedizioni previsti per l’esercizio 2022.

Pertanto, i ricavi consolidati previsti per l’anno in corso potranno attestarsi al livello registrato nell’esercizio precedente con una marginalità attesa leggermente inferiore al 12% (Ebitda adjusted).

https://marketinsight.it/2022/11/03...i-ricavi-aumentano-dell15-a-290-mln-nei-9m22/
 
SIT – Volatilità del mercato pesa sui conti ma i ricavi aumentano dell’1,5% a 290 mln nei 9M22

SIT ha chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita dell’1,5% a 290,4 milioni. La Divisione Heating ha segnato un +6,3% a 220,9 milioni (+2,9% a parità di cambi), mentre la Divisione Metering ha registrato un calo del 17,1% a 51,4 milioni.

Nel corso del terzo trimestre 2022 sono stati accantonati costi non ricorrenti per 8,8 milioni quale migliore stima dei costi di transazione (comprensivi delle spese legali) con un cliente in merito ad una controversia riguardante una fornitura del gruppo.

Esclusi tali costi, l’Ebitda adjusted dei primi nove mesi del 2022 è diminuito del 15,2% a 35,6 milioni, con una marginalità al 12,3% (-240 punti base), mentre l’Ebit adjusted ha segnato un -33,3% a 15,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 5,3% (-280 punti base).

L’impatto dei volumi è stato negativo per 7,8 milioni, mentre il contributo netto dei prezzi è positivo per 4,5 milioni essendo riusciti a trasferire al mercato l’incremento dei costi di componenti e materie prime registrata nel periodo e in parte i costi di trasformazione.

I costi operativi sono aumentati di 6,0 milioni soprattutto per l’impatto dei costi di logistica e trasporto (segnando una crescita per circa 3,5 milioni) e gli incrementi dei costi in R&D e produttivi. L’incidenza dei cambi sull’Ebitda è stata positiva per 2,7 milioni.

Nei primi nove mesi del 2022 la società ha registrato proventi finanziari netti per 6,5 milioni per l’effetto positivo derivante dalla variazione di fair value dei warrant SIT, estinti nel corso del terzo trimestre, avente un impatto positivo di 8,7 milioni. Gli oneri finanziari netti adjusted sono pari a 2,2 milioni, in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2,9 milioni).

L’utile netto è cresciuto del 15,2% a 10,5 milioni rispetto ai 9,1 milioni al 30 settembre 2021, che includevano l’impatto positivo di un provento fiscale straordinario di 1,8 milioni derivante dalla Patent Box.

Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti l’utile netto adjusted dei primi nove mesi 2022 è pari a 8,2 milioni contro i 15,8 milioni dello stesso periodo 2021.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 139 milioni dai 107 milioni al 31 dicembre 2021, complice l’assorbimento dovuto all’incremento del capitale circolante, cresciuto nel periodo di 41,1 milioni, e dopo flussi di investimento per 21,1 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’andamento del terzo trimestre ha confermato l’elevata volatilità del mercato e ha registrato un rallentamento del mercato di sbocco, soprattutto in Europa. Il portafoglio ordini rimane elevato, ma data l’incertezza, i clienti potranno ritardare ordini e spedizioni previsti per l’esercizio 2022.

Pertanto, i ricavi consolidati previsti per l’anno in corso potranno attestarsi al livello registrato nell’esercizio precedente con una marginalità attesa leggermente inferiore al 12% (Ebitda adjusted).

https://marketinsight.it/2022/11/03...i-ricavi-aumentano-dell15-a-290-mln-nei-9m22/

L'andamento di questo titolo negli ultimi mesi è "irritante" : una costante discesa accompagnata da volumi bassissimi. Eppure i dati, sebbene non entusiasmanti, non mi paiono così brutti, considerando il momento che stiamo vivendo
 
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