Ho sempre pensato, lo ritengo ancora, che SPPI abbia buone prospettive di riuscita nell'intento della sua missione.
La finanza però da molti anni è fortemente condizionata da spregiudicati operatori che si inventano mille diavolerie per realizzare guadagni facili.
La odiosa pratica della vendita allo scoperto e l'emissione di una moltitudine variegata di derivati, una classe politica all'altezza del proprio compito le spazzerebbe via in sole 24 ore.
I soci che contano in SPPI non sono estranei a simili attività, anzi sembrerebbe che vi si stiano dedicando a tempo pieno.
Come detto nel post precedente lo short ha raggiunto ben 23,13 Mln su un numero complessivo di 67,0 Mln di azioni. In sostanza sul mercato c'è il 134% del capitale sociale!
Chi operatore sensato scaricherebbe sul mercato un altro 34% di azioni, letti i nomi dei principali soci, senza incorrere in un forzosa quanto costosa ricopertura? Solo chi ha con gli stessi un legame di parentela a dir poco fraterno.
Tutto questo lo sapevo già! Mi sembra di averlo scritto a chiare lettere!
Quello che ho appreso solo ieri è che il Board propone nella prossima assemblea la conversione del prestito di 100 Mln non più ad un prezzo fisso ($ 10,51), ma in maniera flessibile!
Se i possessori delle obbligazioni fossero i parenti fraterni dei principali soci, stante il numero delle azioni già sottoscritte dal mercato e dichiarate nello short, quale sarebbe il prezzo dell'esercizio delle obbligazioni?
Il calcolo lo faccio fare a Pier986, che ha fatto, ancora una volta, dello spirito fuori luogo!