Quanto e' lungo il lungo periodo?
In Giappone hanno fatto il picco nel 1989 (in yen!) e oggi 2022 ancora non sono riusciti a ritornare a quei livelli, nonostante politiche monetarie e fiscali molto accomodanti. E sono 33 anni and counting.
Mi riferisco sempre al mercato azionario globale. Eccezioni ce ne sono moltissime.
Seppure spesso per lungo periodo si intendano almeno 10 anni, per me il lungo periodo va dai 20 anni in su (20 è proprio il minimo sindacale).
Negli USA del 1929 l'S&P quotava appena sopra i $500. Poi arrivo' la crisi e l'S&P torno' sopra i $500 solo nel 1956.... 37 anni non e' il "lungo periodo", e' la morte finanziaria.
Sono 27 anni, ma non servirono così tanti anni, sarebbe bastato molto meno.
Gli indici di allora non comprendevano molte azioni importanti, i dividendi e ci furono periodi di forte deflazione. In realtà, chi fosse entrato ai massimi nel settembre del 1929 (o giù di lì) con un investimento molto diversificato avrebbe rivisto il segno più - considerando appunto dividendi, deflazione e la mancanza di azioni molto importanti negli indici di allora - verso la fine del 1936. 7 anni, non 27: molto meno di quello che comunemente si crede.
A questo link, l'importante articolo di Mark Hulbert sul New York Times che ne parla (se l'articolo non è visibile si può trovare su qualche altro sito googlando un po'):
https://www.nytimes.com/2009/04/26/... charts seem to,times in the current downturn.
L'obiettivo qua non e' instillare inutile catastrofismo, ma piuttosto predicare un minimo di prudenza.
Perche' dire che il mercato ha poi sempre recuperato, in teoria e' vero, ma in pratica mica tanto.
Che il mercato abbia recuperato è vero in teoria ma lo è stato anche in pratica, fino ad oggi. Il futuro, lo sappiamo, è sconosciuto.
Ma, tolti appunto gli scenari davvero catastrofici che farebbero perdere di ogni significato i nostri discorsi (guerra atomica in primis), non vedo perché le cose non dovrebbero continuare ad andare come sono sempre andate. Nel lungo termine, appunto. A meno di non ipotizzare cambiamento strutturale tale da ipotizzare un declino del sistema capitalista (in senso lato) che lo porti ad essere sostituito da altro (non saprei cosa): ipotesi che ad oggi mi sembra senza fondamento.
Naturalmente, sul predicare prudenza sono senz'altro d'accordo.
E ho fatto esempi di crisi deflattive dove di fatto il mercato degli asset e' stato riprezzato al ribasso.
Ma ci sono anche molti esempi storici di crisi inflattive, dove il mercato nominalmente sembra aver tenuto botta, ma e' stata la valuta ad essere riprezzata al ribasso. Che certamente piacevole non e'.
Periodi dove l'inflazione si mangia tutti i rendimenti e più, come adesso, ci sono stati svariate volte nella storia. Ma, di nuovo, non vedo nient'altro che gli abbia tenuto testa nel lungo termine come il mercato azionario globale.