Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 37)

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attenzione RDPD non parla di FIRE o di liberarsi dal lavoro. è però vero che a molti manca la mentalità del ricco. Non si tratta di essere furbo o intelligente o sfruttare. infatti kyosaki parla (mooolto genericamente) di attività di small cap e immobiliare.

ti faccio solo un paio di esempi: quando avevo 25 anni un mio vecchio amico mi propose di fondare una società per servizi it. io avevo appena iniziato a lavorare in azienda con stipendi banglaitaliani. il 90% delle persone avrebbe declinato: la società presentava tantissimi rischi e ritorni incerti, e si sarebbe concentrato sulla carriera da ratto. Io accettai. ci misi tutti i miei (miseri ) risparmi. dopo 2 anni avevo guadagnato di più con la società che con il lavoro, pur con un impegno temporale abbastanza limitato.
secondo esempio: ad una cena conosco una persona che mi dice che ha molti problemi lavorativi e un lavoro precario. sembra parlare solo di questa cosa come assolutamente dirimente. Quasi per caso scopro che ha un immobile molto grande, pur vecchio e non particolarmente attraente, in un quartiere prestigioso. L'immobile è stato ereditato da una zia nubile ed è diviso per 3 eredi. E' sfitto da 5 anni. io ho subito chiesto di andarlo a vedere e con un geometra che valuterà la possibilità di poter effettuare una divisione e vendita successiva per due appartamenti indipendenti.

questi sono solo due esempi tra chi ragiona da povero e chi da "ricco". inutile dire che di casi come questi ne ho visti a bizzeffe.
 
o per meglio dire: si tratta di essere più furbi e più intelligenti della media per sfruttare gli altri, che è come dire è meglio fare l'imprenditore che il dipendente e non mi serve un coach mentale per arrivarci.

Mi resta da capire come ci si libera dalla rat race senza capitali ricevuti in dono o senza redditi da lavoro o da immobiliare. In pratica, partendo da zero capitale alla fine della terza media, come faccio a diventare ricco o a liberarmi dalla schiavitù del criceto ?

Esatto il libro si rivolge a bene o male al ceto medio-alto e ti dice: guarda che puoi permetterti di vivere molto meglio faticando di meno se capisci che il patrimonio non è una riserva da erodere ma un flusso di cassa.
Però non si rivolge a tutti ecco.

Però il punto di partenza rimane sempre la casa ereditata, il patrimonio della famiglia, la piccola attività etc...

In Italia siamo fortunati su questo quasi tutti hanno 1-2 case e la generazione baby-boomer con i soldi accumulati e le pensioni miste retributive.
Allora sì che il 30enne invece di fare l'impiegato si emancipa dalla rat race, aiutato dal fatto che in Italia si vive bene con poco e a debito (sanità / istruzione).

Ma se prendiamo il neo-laureato che magari la famiglia ha fatto sacrifici e cambia zona per lavoro e va in affitto....
Anche se entra nel club dei privilegiati (manager a 35-40 anni), riuscirà mai ad uscire dalla rat race? Forse sì se non fai figli o ti accompagni con una ragazza sempre di estrazione sociale alta.
 
vedi te parti dall'idea che un manager che guadagna quattro spicci sia un privilegiato invece che un poveraccio. Che poi ormai sono tutti manager. Magari sono dei quadri che guadagnano 2000€ al mese e lavorano 12 ore al giorno. alla faccia del privilegio
 
attenzione RDPD non parla di FIRE o di liberarsi dal lavoro. è però vero che a molti manca la mentalità del ricco. Non si tratta di essere furbo o intelligente o sfruttare. infatti kyosaki parla (mooolto genericamente) di attività di small cap e immobiliare.

ti faccio solo un paio di esempi: quando avevo 25 anni un mio vecchio amico mi propose di fondare una società per servizi it. io avevo appena iniziato a lavorare in azienda con stipendi banglaitaliani. il 90% delle persone avrebbe declinato: la società presentava tantissimi rischi e ritorni incerti, e si sarebbe concentrato sulla carriera da ratto. Io accettai. ci misi tutti i miei (miseri ) risparmi. dopo 2 anni avevo guadagnato di più con la società che con il lavoro, pur con un impegno temporale abbastanza limitato.
secondo esempio: ad una cena conosco una persona che mi dice che ha molti problemi lavorativi e un lavoro precario. sembra parlare solo di questa cosa come assolutamente dirimente. Quasi per caso scopro che ha un immobile molto grande, pur vecchio e non particolarmente attraente, in un quartiere prestigioso. L'immobile è stato ereditato da una zia nubile ed è diviso per 3 eredi. E' sfitto da 5 anni. io ho subito chiesto di andarlo a vedere e con un geometra che valuterà la possibilità di poter effettuare una divisione e vendita successiva per due appartamenti indipendenti.

questi sono solo due esempi tra chi ragiona da povero e chi da "ricco". inutile dire che di casi come questi ne ho visti a bizzeffe.

Torniamo al tema dei talenti e delle qualità personali: secondo te la proposta che ti è stata fatta (fondare una nuova società) avrebbe visto uno sviluppo positivo anche se invece di coinvolgere te lo chiedeva a suo cugino o al primo che passava per la strada ?

O meglio, tu hai una formazione tecnica deduco, se vai sino agli estremi di RDPD e quindi la formazione non serve o è secondaria, se proponi di fare una società di servizi IT a uno che non ha mai visto un computer o un software come finisce ?

Deduco che la formazione ci vuole sempre, e deve essere di livello, poi si tratta di cercare (non aspettare) le opportunità e coglierle, se si è all'altezza. E ritorno con la domanda finale: se lo facciamo tutti come finisce ? a chi vendiamo le nostre idee o le nostre attività ?
 
Infatti è praticamente impossibile, l'unica maniera per fare ciò è avere già buoni capitali di partenza o un ottimo lavoro, poi certo uno deve informarsi, prendere coscenza dell'investire per aumentare il capitale ed avere rendimenti, ma se sei nella media di un 25enne che fa un lavoro normale (1400-1500€) al mese, con famiglia alle spalle che se va bene può darti una mano con il muto...e quando scendi dalla ruota? Mai, amenoche tu non abbia messo i tuoi 10.000/20.000€ su qualche crypto 5-6anni fà che ti ha fatto un x50!


Moglie... famiglia... mutuo... il topino sta già girando nella ruota... eh già... quando è che scendi ?

Magari se uno evita di salirci... è chiaro che se uno fa scelte di vita "canoniche" deve mettersi in fila coi propri "simili"...
 
E ritorno con la domanda finale: se lo facciamo tutti come finisce ? a chi vendiamo le nostre idee o le nostre attività ?

Fortunatamente è pieno il mondo di persone che non ci arrivano proprio :)
 
lumaca stai estremizzando i concetti, nessuno dice che tutti dobbiamo campare 100% di passive income flow o lasciare le scuole dopo la terza media per abbracciare la vita di rendita.
invece giusto rifiutare il paradigma della specializzazione estrema (so avvitare le viti ma non so niente di bulloni) preferendo una cultura vasta e informata (il che nn significa non avere studiato) ed essere aperto alle opportunità di guadagno.
poi che questo modo di ragionare non è adatto per tutti probabilmente posso pure concordare.
 
Io vorrei semplicemente assistere a questa scena.
Il signor Kyosaky si ammala e si rivolge all'ultimo medico rimasto al mondo per farsi curare.
E quello gli risponde: "Spiacente, ho letto il suo libro come tutti miei colleghi in tutto il mondo. L'ho trovato interessante e ora non lavoro più. Sa, mi sono levato da questa faccenda della rat race. Ora faccio lavorare i miei soldi al mio posto, come lei mi ha consigliato nel suo pregiato libro! Dunque, auguroni di buona guarigione, signor Kyosaky! Sono certo che i soldi che lavorano incessantemente per lei, le sapranno prescrivere anche un buon medicinale molto meglio di come saprei fare io!"
 
Mi resta da capire come ci si libera dalla rat race senza capitali ricevuti in dono o senza redditi da lavoro o da immobiliare. In pratica, partendo da zero capitale alla fine della terza media, come faccio a diventare ricco o a liberarmi dalla schiavitù del criceto ?

Non è una provocazione: voto PD. La proposta del PD di applicare il principio di uguaglianza sostanziale dando un capitale di 10.000 euro ai 18 anni aveva esattamente questo obiettivo. Magari ci si può arrivare con una elargizione versata alla nascita che matura fino al vincolo dei 18 anni. Ma, dettagli a parte (ovviamente non a tutti i diciottenni, ecc.), io la trovo un'idea interessante.

Forse rientra nella tua idea di "capitali ricevuti". Ma almeno non sono capitali "ereditati".
 
vedi te parti dall'idea che un manager che guadagna quattro spicci sia un privilegiato invece che un poveraccio. Che poi ormai sono tutti manager. Magari sono dei quadri che guadagnano 2000€ al mese e lavorano 12 ore al giorno. alla faccia del privilegio

Infatti quando dico "club dei privilegiati (manager a 35-40 anni)" intendo quello che sta su RAL di 50-60k e allora sì la % di risparmio fa sì che si possa generare il fretta patrimonio tale da poterne ricavare cash flow secondario.
 
o per meglio dire: si tratta di essere più furbi e più intelligenti della media per sfruttare gli altri, che è come dire è meglio fare l'imprenditore che il dipendente e non mi serve un coach mentale per arrivarci.

Mi resta da capire come ci si libera dalla rat race senza capitali ricevuti in dono o senza redditi da lavoro o da immobiliare. In pratica, partendo da zero capitale alla fine della terza media, come faccio a diventare ricco o a liberarmi dalla schiavitù del criceto ?

Non ho letto i libri citati, ma mi sono sorbito innumerevoli volte certi proclami "alla Montemagno".

All'inizio sono una roba superganza. Imprenditori di se stessi, nuovo approccio alle cose, ecc. ecc.
Poi stringendo mi sono reso conto che l'unico messaggio, secondo me, utile alla persona generica è "non soffermarti al contesto in cui vivi ma prova a cambiare prospettiva".

Perché mi rendo conto che in qualsiasi campo di applicazione vi sia il rischio di darsi limiti a priori oppure viceversa di intestardirsi in strade morte, credo per questi motivi valga la pena uscire dagli schemi e provare a darsi una visione più onesta.

D'altra parte tutti questi guru da YT hanno una descrizione splendida dell'attitudine mentale che serve per approcciare il cambiamento verso il successo, peccato che la cosa fondamentale per il successo sia solitamente ben più concreta dell'autoconvincimento che propongono.


Capisco però un certo Greedy-pensiero: se uno nasce senza possibilità scelta non ne ha, tocca farla sta race.

Ma dato che gli italiani sono un popolo spesso patrimonializzato (non la maggioranza, ma comunque una buona quantità di persone) il sotto-messaggio "non t'ammazzare a cercare una carriera che spesso ricompensa con aumenti ridicoli delle enormi dosi di impegno profuso, ma prova a far rendere sto capitale che magari vivi meglio" non lo trovo così sbagliato.
 
Una considerazione personale (... molto ... ) su Padre Ricco

E' stato uno dei miei primissimi libri di formazione.
Devo ammettere che è scritto bene ed ha, ovviamente, tanti punti di merito per uno alle prime armi (e non solo):
* cura la tua formazione sulla finanza personale
* fai lavorare il tuo denaro per te.
* amplia continuamente le tue competenze
* gestisci le emozioni sul denaro

Però, il primo aggettivo che mi viene in mente per definire il libro è "irritante".

E' irritante per il suo ragionare per stereotipi:
* padre ricco, snob, un esemplare da american dream
* padre povero, da compatire perchè "lasciò debiti e fatture da pagare" (forse anche per dare un'istruzione ed una casa al figlio?).

E' irritante per alcuni suoi categorici consigli economici:
* crèati la tua azienda (...sì, certo, ad averci pensato...)
* l'immobiliare ti darà ricchezza

E' irritante per il suo snobismo:
* studiare ha scarso valore
* padre ricco è top: "Studia molto, potrai trovare una buona azienda da comprare".
* padre povero è flop: istruito ma è povero; povero non per la quantità di denaro portata in casa, ma per i suoi pensieri e le sue azioni. "Studia molto, potrai trovare lavoro in un'ottima azienda".

Mio padre sarebbe rientrato in questa ultima categoria, il ché mi fa capire perchè non sono ricco: alla prossima seduta spiritica vorrei chiedergli perchè non mi ha consigliato di puntare all'acquisto di una azienda, ma non lo farò perchè conosco già la risposta ...

Illuminante anche un discorso nella prefazione:
"A volte dire ai nostri figli d'impegnarsi per essere dei buoni impiegati e allo stesso tempo anche di darsi da fare per possedere una propria impresa, non è un'idea tanto cattiva": fantastico, cosa ci vuole? E tralascio altre amenità un po' troppo da Selezione del Reader Digest.

Più condivisibile una considerazione di Padre Povero (o quantomeno più alla portata di comuni mortali):
"Ragazzi" disse, "Siete poveri solamente se rinunciate. La cosa più importante è che avete fatto qualcosa. La maggior parte delle persone parla soltanto. Molti sognano di diventare ricchi. Voi avete fatto qualcosa. Sono molto orgoglioso di entrambi. Ve lo dico ancora, continuate. Non fermatevi".

Scusate per il lungo sproloquio, ma ce l'ho sullo stomaco dalla mia prima lettura (ed anche dopo l'attuale refresh); sono convinto di usare una chiave di lettura sbagliata, stante la grande considerazione che accompagna da decenni il libro, ma ormai tant'è: too old to change my mind :D
 
Ultima modifica:
non c'entra nulla ma già che si parla del libro di kiyosaki io spezzerei una lancia in suo favore dicendo che "almeno si fa leggere".
perchè è ormai un anno che provo a leggere il cigno nero di taleb e non importa a che ora io inizi a sfogliarlo, anche alle 8 del mattino tempo 5 minuti e dormo... ma chi gli ha insegnato a scrivere? no-io-so. può nascondere anche la chiave di lettura segreta del mondo intero ma è davvero illeggibile.
 
rimanendo in tema, vediamo chi ha coraggio di esporsi (siamo pur sempre utenti anonimi).

Quanti euro riuscite a mettere via ogni mese (e reinvestire per uscire dalla ratrace o aleggerirla) del vostro reddito da lavoratori dipendenti?
 
le cifre preferisco non darla perchè non sono poi così anonimo.

risparmio mediamente 1/3 circa. anche se varia molto perchè il mio stipendio dipende pesantamente da straordinari/trasferte ecc.

ma investo di più perchè attingo dai conti deposito che voglio gradatamente smagrire in favore di azionario
 
io metto via mediamente 1500 euro al mese (tranne gli ultimi mesi che sono in aspettativa per accedere ad una posizione più remunerativa), ma mi rendo conto di essere sempre e comunque un poveraccio e certi obiettivi difficilmente li raggiungerò (completo affrancamento dalla ratrace).
 
non c'entra nulla ma già che si parla del libro di kiyosaki io spezzerei una lancia in suo favore dicendo che "almeno si fa leggere".
perchè è ormai un anno che provo a leggere il cigno nero di taleb e non importa a che ora io inizi a sfogliarlo, anche alle 8 del mattino tempo 5 minuti e dormo... ma chi gli ha insegnato a scrivere? no-io-so. può nascondere anche la chiave di lettura segreta del mondo intero ma è davvero illeggibile.

anche io ce l'ho sulla libreria come ornamento ormai :D
 
rimanendo in tema, vediamo chi ha coraggio di esporsi (siamo pur sempre utenti anonimi).

Quanti euro riuscite a mettere via ogni mese (e reinvestire per uscire dalla ratrace o aleggerirla) del vostro reddito da lavoratori dipendenti?

Dal reddito da lavoro (non sono dipendente) 2k al mese li investo tassativamente.
 
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