Sta arrivando la recessione, vendete tutto sul mercato azionario (Vol 38)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indovinate a cosa somiglia quello di cui parla? :o:yes:

Chi si somija si pija :o

:o:yes:



:yes::o:D

Assomiglia a quello stesso strumento o valuta che permette ai cittadini per bene di evitare blocchi e sanzioni a paesi contro i quali non hanno nulla.
 
LA FINANZA È COMPLICATA
Ad es. non è garantito che le quotazioni dei titoli indicizzati all’inflazione salgano quando l’inflazione aumenta come nell’ultimo anno. Anzi, è più facile che accada il contrario 👇

https://www.morningstar.com/articles/1121096/when-inflation-surfaced-tips-flopped

Se ho ben capito, l'ipotesi dell'articolo è che ci sia stata una corsa speculativa ai TIPS nel 2020-2021 e che poi la bolla sia scoppiata quando l'inflazione è arrivata davvero. Cioè, gli speculatori avrebbero creato artificialmente un picco per guadagnare dal vero arrivo dell'inflazione?

Trovo non da scartare l'ipotesi nell'appendice però (che l'autore trova assurda), cioè che rispondendo all'inflazione attesa, nel 2021 l'inflazione attesa possa essere stata maggiore di quella del 2022. L'inflazione attesa scende quando i tassi aumentano, nonostante le statistiche la riportino in modo crescente.
 
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Grazie mille Carlotta per questa interessante lettura. Mi permetto di sottolineare solo due cose che non mi tornano in pieno.

Primo, se questo discorso è ineccepibile per il mercato americano, non può essere esteso all'asset class azioni nel suo complesso. Faccio solo notare che chi acquistava azioni del paese stivaletto nel 2007, è ancora sotto di esattamente il 50%, ed è arrivato a perdere nel tempo fino al 75%. Insomma da 15 anni non solo non ha rivisto più i propri soldi, ma chissà quando e SE li rivedrà. Net short azionario è stata indiscutibilmente una strategia vincente per tre lustri qui da noi.

Seconda osservazione. Prima o poi la supremazia economica americana non dico che terminerà, ma verrà inevitabilmente intaccata. Funziona semplicemente così. Il mondo non finisce perché l'impero romano crolla, ma per i romani dell'impero il mondo è finito. Prima c'erano gli olandesi, poi ci sono stati gli inglesi, poi gli americani. Insomma, ci sarà prima o poi da chiedersi se una battuta d'arresto del mercato americano sarà il solito slancio per la solita risalita, o una flessione dalla quale non ci si riprende più perché stiamo parlando di cambiamento di equilibri secolari.

Bertrand Russell ha proposto una bella metafora, poi ripresa da Taleb: il tacchino si avvicina a chi gli dà da mangiare fiducioso perché fino ad allora ha sempre ricevuto il suo cibo...fino a quando non arriva il Giorno del Ringraziamento. :eek:
 
Grazie mille Carlotta per questa interessante lettura. Mi permetto di sottolineare solo due cose che non mi tornano in pieno.

Primo, se questo discorso è ineccepibile per il mercato americano, non può essere esteso all'asset class azioni nel suo complesso. Faccio solo notare che chi acquistava azioni del paese stivaletto nel 2007, è ancora sotto di esattamente il 50%, ed è arrivato a perdere nel tempo fino al 75%. Insomma da 15 anni non solo non ha rivisto più i propri soldi, ma chissà quando e SE li rivedrà. Net short azionario è stata indiscutibilmente una strategia vincente per tre lustri qui da noi.

Seconda osservazione. Prima o poi la supremazia economica americana non dico che terminerà, ma verrà inevitabilmente intaccata. Funziona semplicemente così. Il mondo non finisce perché l'impero romano crolla, ma per i romani dell'impero il mondo è finito. Prima c'erano gli olandesi, poi ci sono stati gli inglesi, poi gli americani. Insomma, ci sarà prima o poi da chiedersi se una battuta d'arresto del mercato americano sarà il solito slancio per la solita risalita, o una flessione dalla quale non ci si riprende più perché stiamo parlando di cambiamento di equilibri secolari.

Bertrand Russell ha proposto una bella metafora, poi ripresa da Taleb: il tacchino si avvicina a chi gli dà da mangiare fiducioso perché fino ad allora ha sempre ricevuto il suo cibo...fino a quando non arriva il Giorno del Ringraziamento. :eek:

Condivido il tuo post .
Io volevo solo riportare concetti semplici se vuoi anche banali.
Col fine di affermare per l'ennesima volta che l'equity USA è l'asset storicamente più performante e redditizio.
E questo è oggettivo, è storia.
E la storia ci aiuta a "prevedere" il futuro.
Historia magistra vitae.
 
Se ho ben capito, l'ipotesi dell'articolo è che ci sia stata una corsa speculativa ai TIPS nel 2020-2021 e che poi la bolla sia scoppiata quando l'inflazione è arrivata davvero. Cioè, gli speculatori avrebbero creato artificialmente un picco per guadagnare dal vero arrivo dell'inflazione?

Trovo non da scartare l'ipotesi nell'appendice però (che l'autore trova assurda), cioè che rispondendo all'inflazione attesa, nel 2021 l'inflazione attesa possa essere stata maggiore di quella del 2022. L'inflazione attesa scende quando i tassi aumentano, nonostante le statistiche la riportino in modo crescente.

Avevo fatto la domanda su questo tema nella discussione dei btp italia indicizzati all'inflazione, la risposta che mi avevano dato era che i tassi sono saliti più dell'inflazione...non ho ancora capito se mi ha convinto come risposta...:mmmm::D
 
Grazie mille Carlotta per questa interessante lettura. Mi permetto di sottolineare solo due cose che non mi tornano in pieno.

Primo, se questo discorso è ineccepibile per il mercato americano, non può essere esteso all'asset class azioni nel suo complesso. Faccio solo notare che chi acquistava azioni del paese stivaletto nel 2007, è ancora sotto di esattamente il 50%, ed è arrivato a perdere nel tempo fino al 75%. Insomma da 15 anni non solo non ha rivisto più i propri soldi, ma chissà quando e SE li rivedrà. Net short azionario è stata indiscutibilmente una strategia vincente per tre lustri qui da noi.

Seconda osservazione. Prima o poi la supremazia economica americana non dico che terminerà, ma verrà inevitabilmente intaccata. Funziona semplicemente così. Il mondo non finisce perché l'impero romano crolla, ma per i romani dell'impero il mondo è finito. Prima c'erano gli olandesi, poi ci sono stati gli inglesi, poi gli americani. Insomma, ci sarà prima o poi da chiedersi se una battuta d'arresto del mercato americano sarà il solito slancio per la solita risalita, o una flessione dalla quale non ci si riprende più perché stiamo parlando di cambiamento di equilibri secolari.

Bertrand Russell ha proposto una bella metafora, poi ripresa da Taleb: il tacchino si avvicina a chi gli dà da mangiare fiducioso perché fino ad allora ha sempre ricevuto il suo cibo...fino a quando non arriva il Giorno del Ringraziamento. :eek:

C’è una variabile che nessuno prende in considerazione nel dire che prima o poi ogni impero crolla.
Mai, prima d’ora, la potenza dominante economicamente ha avuto la possibilità di distruggere il genere umano in 5 minuti prima di crollare. Secondo il mio modesto parere gli USA rimarranno per sempre potenza dominante economicamente grazie all’arsenale nucleare. Potranno essere avvicinati da altri, ma mai crolleranno. È vero, c’è stata l’eccezione dell’URSS miseramente crollata senza causare la fine del mondo…ma quante volte si possono ripetere i miracoli?
Per cui io punto decisamente sullo SP500.
 
Grazie mille Carlotta per questa interessante lettura. Mi permetto di sottolineare solo due cose che non mi tornano in pieno.

Primo, se questo discorso è ineccepibile per il mercato americano, non può essere esteso all'asset class azioni nel suo complesso. Faccio solo notare che chi acquistava azioni del paese stivaletto nel 2007, è ancora sotto di esattamente il 50%, ed è arrivato a perdere nel tempo fino al 75%. Insomma da 15 anni non solo non ha rivisto più i propri soldi, ma chissà quando e SE li rivedrà. Net short azionario è stata indiscutibilmente una strategia vincente per tre lustri qui da noi.

Seconda osservazione. Prima o poi la supremazia economica americana non dico che terminerà, ma verrà inevitabilmente intaccata. Funziona semplicemente così. Il mondo non finisce perché l'impero romano crolla, ma per i romani dell'impero il mondo è finito. Prima c'erano gli olandesi, poi ci sono stati gli inglesi, poi gli americani. Insomma, ci sarà prima o poi da chiedersi se una battuta d'arresto del mercato americano sarà il solito slancio per la solita risalita, o una flessione dalla quale non ci si riprende più perché stiamo parlando di cambiamento di equilibri secolari.

Bertrand Russell ha proposto una bella metafora, poi ripresa da Taleb: il tacchino si avvicina a chi gli dà da mangiare fiducioso perché fino ad allora ha sempre ricevuto il suo cibo...fino a quando non arriva il Giorno del Ringraziamento. :eek:

fino a quando nel mondo si festeggerà halloween vuol dire che l'impero avrà ancora lunga vita.

fino a quando ti vorrai fare le attrice americane e non quelle cinese/indiane l'impero avrà vita

ecc ecc

probabilmente l'unico scricchiolio è che per la prima volta le nuove generazione utilizzano una cosa non americana : tiktok.
 
Stato
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