personalmente il fatto che mi scoraggia molto dall'investire direttamente in equity italiano non è il valore delle aziende in se, sicuramente ve ne sono di molto valide in tanti settori.
è più che altro un problema di tipo esogeno (ecosistema di contorno) che endogeno (valore fondamentale dei titoli).
In questo senso intendo la questione relativa alla tassazione, alle lungaggini della gestione di diatribe giudiziarie, l'incertezza che un certo provvedimento messo in esercizio da un governo venga totalmente abolito o ribaltato per puro esercizio propagandistico dal governo successivo..
tutto questo mi fa sembrare che molte delle nostre aziende pur essendo dei colossi del settore è come se appoggiassero su delle sabbie mobili che ne rende la stabilità molto incerta.
Certo se poi i risultati di questi ultimi anni sono quelli che si sono visti nonostante tutto ciò onore al merito.
Tuttavia il mio bias non è sulle aziende in se ma sul contesto complessivo in cui queste aziende devono lavorare e se posso preferisco investire su aziende che poggiano su un ecosistema di tipo merigano che su quello nostrano.
o se non piace questa motivazione la motivazione alternativa potrebbe essere: lavoro in Italia, ho casa in Italia, i miei investimenti preferisco sovrappesarli altrove
se invece fossi un italiano che vive a Hong Kong e lavora per un'azienda USA probabilmente un senso nel sovrappesare gli stonks del mio paese ci potrebbe essere
Per ora comunque lo stonks italiano mi basta nella percentuale sufficientemente rappresentativa del VNGA80 e magari qualche puntatina qua e la su qualche bluechip si può fare..non ci sono pregiudizi di sorta
Se quotano ferrero domani Io la compro per dire