Tu continui a guardarlo come una storia melò sconnessa dal suo contesto.. è quello il valore aggiunto: la (cultura/modo di vivere della) provincia americana anni '60 (circa) del Mid West.. guardalo abbinato p.e. a Nebraska (Payne 2013): stesse zone a distanza di oltre un trentennio, ma i cospicui riferimenti al passato fatti in quest'ultimo si riferiscono proprio a quel contesto lì.
I film oltre a una storia sono connessi anche ad un contesto: prova a decontestualizzare La conversazione (primi anni '70, Watergate).. Il cacciatore (blue collar della comunità russo/americana al tempo del Vietnam).. il primo Ti diventa incomprensibile/anomalo ed il secondo un'action movie con risvolti drammatici.
[chiedo scusa per il messaggio un po' lungo - provo ad elaborare meglio quella che ad ogni modo è solo una mia opinione]
Secondo me il contesto di
La conversazione di Coppola c'è molto simile anche, ad esempio, in
Perché un assassinio di Pakula (che è un buon film ma anni luce sotto il precedente) e in
Il giorno del delfino di Mike Nichols (mediocre nonostante l'ottimo regista, il sempre bravissimo protagonista George C. Scott, il soggetto accattivante, le montagne di soldi spese...). Quindi si tratta di un valore aggiunto, che però senza un sottostante solido diventa inutile.
Nel caso de
I ponti di Madison County, prova ad esempio a confrontarlo col capolavoro
L'età dell'innocenza: entrambi hanno un contesto, sia socio-culturale sia proprio come luoghi fisici in cui avvengono i fatti, che è ben preciso ed è assolutamente rilevante per la trama. Nel film di Scorsese, la personalità di Daniel Day Lewis è molto elaborata, e ciò che avviene nella sua interiorità viene raccontato dettagliatamente mano a mano che la trama del film procede.
Nel film di Eastwood ci sono la trama base (casalinga + forestiero) e l'ambientazione, che rinforza l'idea dell'insoddisfazione della casalinga ed è suggestiva come paesaggi. C'è però poco o nulla di sviluppo dei personaggi. Lei vuole rompere la monotonia e lui ci sta, ma non viene neanche accennata un'attrazione basata sul carattere dell'altra persona, c'è solo una reciproca convenienza. Qualsiasi altro partner disponibile e di bell'aspetto sarebbe andato ugualmente bene ad entrambi.
L'approccio basato sul contesto, sull'atmosfera e sul racconto, tralasciando i personaggi, secondo me è simile a quello di
Un sogno lungo un giorno di Coppola, e della sequenza "romantica" di
Vestito per uccidere qui sotto (ma il film è di tutt'altro genere, come si scoprirà dopo e come presagito dal colpo di genio registico a 9:48). Purtroppo la messa in scena di Eastwood, pur senza difetti particolari, è comunque molto meno brillante degli altri due. Valorizza in parte l'ambientazione, ma non sale in cattedra per coinvolgere ed emozionare il pubblico attraverso l'uso della macchina da presa.