ANALISI FONDAMENTALE: STM
Websim - 30/01/2012 10:46:00
Risultati e indicazioni in linea con le stime. Stm (STM.MI) ha chiuso l'ultimo trimestre del 2011 con un fatturato a 2,2 miliardi di dollari, praticamente in linea con le nostre stime di 2,23 miliardi, e con un gross margin pari al 33,4%, poco sotto il 33,9% stimato.
Nonostante questi risultati siano in linea con le nostre stime, il consensus aveva aspettative più alte soprattutto sul fronte della joint venture ST-Ericsson che invece ha deluso.
In sintesi, Stm ha archiviato il trimestre con una perdita di 11 milioni di dollari, in linea con le nostre aspettative.
Il gruppo ha detto di aspettarsi un primo trimestre 2012 con un fatturato in calo tra il 4 e il 10% (le nostre precedenti stime indicavano un calo del 10%) e un gross margin al 33% con uno scarto del + o ?1,5%, meglio delle nostre stime del 31%. Il primo trimestre sarà ancora penalizzato dalle difficoltà di St-Ericsson.
ST-Ericsson frena l'attesa di una ripresa di tutto il gruppo St. ST-Ericsson soffrirà ancora nel primo trimestre, per la joint venture stimiamo un ulteriore calo del fatturato del 25% rispetto all'ultimo trimestre 2012, soprattutto per due motivi: uno stagionale (dopo il periodo natalizio) e un altro legato alle difficoltà di Nokia e per l'alto livello delle scorte di Ericsson.
Crediamo che il gross margin indicato dal gruppo al 33% sia molto cauto, soprattutto alla luce delle attese di un utilizzo degli impianti che dovrebbe migliorare dal 60% del quarto trimestre al 75% del secondo sostenuto da un livello di ordinativi in crescita.
Nokia in difficoltà. St Ericsson verso la svolta. Il precedente manager di St-Ericsson ha sottostimato il calo di quote di mercato di Nokia e questo ha avuto un importante impatto negativo sui numeri della joint venture St-Ericsson e sul piano per il raggiungimento del pareggio.
Il nuovo manager entro marzo presenterà un piano industriale per rilanciare la joint venture. Non escludiamo che una strada per i rilancio della joint venture possa passare attraverso aggregazioni o collaborazioni per raggiungere il pareggio appena possibile. Stimiamo che prima o poi la joint venture verrà venduta, questo porterà a un deciso incremento delle valutazioni di StM.
Ritocchiamo leggermente le stime 2012/2013. Avevamo già ampiamente incorporato le difficoltà per St-Ericsson a differenza invece di quanto si attendeva il consensus degli analisti. Siamo convinti che il peggio sia alle spalle. A nostro parere a livello di fatturato il gruppo toccherà il livello minimo nel primo trimestre e già dal secondo trimestre si vedranno segnali di crescita.
Ad aiutare i numeri del gruppo interverrà anche il buon andamento del dollaro contro l'euro. Secondo quanto comunicato in passato dalla stessa società, per ogni centesimo che il dollaro guadagna nei confronti dell'euro, l'utile operativo di StM sale di 8 milioni di euro.
Se abbiamo ragione, si assisterà presto a una revisione a rialzo delle stime sul titolo da parte degli analisti e questo porterà a una revisione al rialzo delle valutazioni su Stm che oggi quota a sconto rispetto ai competitori con un multiplo Ev/Ebitda 2012 di 4,7 volte contro una media di settore di 7,8 volte.
Ovviamente investire su questo titolo non è una scommessa priva di rischio ma il gruppo vanta una posizione finanziaria netta solida con un dato previsto per fine 2012 in positivo di circa 1 miliardo di dollari. Crediamo che ogni calo delle quotazioni di borsa rappresenti un'opportunità di acquisto.
ENTRO MARZO NUOVO PIANO INDUSTRIALE