inps gestione separata = 22000 * 25.72% = 5658
22000 - inps = 22000 - 5658 = 16342 imponibile regime forfettario, pre coefficiente forfettario
coefficiente forfettaria libero professionista = 78%
irpef = imponibile * coefficiente forfettario * aliquota forfettaria = 16342 * 78% * 15% = 1912
costi totali, al lordo di eventuali acconti dell'anno precedente = 5658 + 1912 = 7570.
A questo, si aggiungono gli acconti per l'anno successivo, altri 1912 di irpef + 4526 di inps, e, se già versati gli anni precedenti, si eliminano gli acconti versati appunto in precedenza.
Funziona così, quindi il primo anno è sempre una botta maggiore perchè si paga quasi il doppio, andando poi a saldo con un anno di ritardo e recuperando il tutto quando si chiuderà la p.iva.
Possiamo discutere se sia giusto o meno chiedere questi acconti in questa forma, ma non è il tema.
Il tema è: la partita iva è lordo inps. inps = stato sociale, come diceva giustamente un altro utente.
Quindi non c'è niente di strano che ci siano dei costi di questo genere, in Italia se produci lavoro bianco DEVI versare allo stato sociale, fine dei discorsi.
Volete non farlo più? bene, andiamo allora facciamo come gli USA, se hai soldi per l'assicurazione vivi, sennò fottiti.
Ma siccome invece piace molto correre in ospedale quando c'è bisogno e trovare tutte le cure del caso, allora bisogna considerare che queste cose hanno un costo.
Queste sono le regole in questo paese.
Morale: inps NON è una tassa, nonostante questo messaggio non passi all'80% delle persone.
Per Mander: non è vero che un professionista debba per forza avere costi alti. Io ho p.iva da ingegnere, ci sono anni in cui investi per un computer, o altri strumenti, ma il 99% del mio lavoro è alla scrivania con un pc, quindi a parte commercialista e benzina, c'è gran poca roba da aggiungere e peraltro non ogni anno. Quindi un coefficiente al 78% è genericamente conveniente rispetto a ricavi-costi.
Ti do invece ragione sulla previdenza complementare, la cui mancata deduzione disincentiva uno strumento di cui dovrebbe essere cura dello stato favorire l'adozione in prospettiva.
Se poi parliamo invece dell'approccio "fatturo qualunque cosa mi capiti perchè tanto scarico", allora è un'altra questione, ma siamo sempre nell'ambito dell'italiano furbo con sè stesso e vittima con gli altri.
In ogni caso, se si parla di forfettario, i costi sono un elemento privo di rilevanza.
Variazioni nel fatturato anche grandi da un anno all'altro ci sono per miriadi di motivi, non ultimo il fatto che si ragiona in cassa e non in competenza, basta spostare incassi da un anno all'altro per variare di molto questi numeri.