TELECOM ITALIA SPA

Per noi il problema è un altro e dovremmo concentrarci su cose più pragmatiche per cercare di capire il reale valore del titolo.
1) si avvicina al valore fissato da kkr nella sua semi-opa?
2) ha ragione il mercato che oggi la valuta su 0,22?
3) ci sono forze oscure che deprimono il titolo?
4) in subordine al punto 3, con quale scopo?
5) è tutto un complotto?
Purtroppo nella nostra posizione di gregge, non possiamo dare delle risposte da guru, possiamo solo porci delle domande
 
Ultima modifica:
In ogni caso, vere posizioni negative allo scorporo della rete non ci sono. Perfino le società di rating approvano il piano migliorando il loro punteggio sul titolo.
 
Hot question...ma il celeberrimo prestito titoli del 19% è stato chiuso ?......si è o no tradotto in short anche se sarebbe incredibile non avesse creato percentuali da segnalare ...?.....possibile non sia stata Vivendi a prestare ?.....immagino capiremo qualcosa di piu' dalla seconda trimestrale Vivendi quantomeno se hanno incassato interessi dal prestito...........
 
Facciamo prima ad ammettere tutti quanti di aver sbagliato investimento.
Abbiamo tutti pensato "la cessione della rete risolverà tutto".
Abbiamo tutti pensato "meno di così non può valere".
Abbiamo tutti pensato "eh ... adesso rimbalza".
Il numero di pugnette è cresciuto enormemente, inversamente proporzionale all' andamento del titolo
 
ECONOMIA
Domenica, 21 aprile 2024

Scannapieco: "Cdp motore di crescita. Serve accelerare sulla rete unica"​

"L’Italia dopo il Pnrr sarà un Paese più competitivo grazie alle riforme e alle nuove procedure di spesa"​


Scannapieco (Cdp): "Sulla rete unica, prima si fa e meglio è"
"Sono fiducioso e sono convinto che l'Italia post Pnrr sarà un Paese più competitivo
, non solo per effetto degli investimenti del Piano ma anche per le riforme e le nuove procedure di spesa che esso ha introdotto". Lo spiega Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti dal 2021 in un'intervista al Corriere della Sera.

"Qui - prosegue - ci scontriamo con una difficoltà storica dell'Italia, che oggi necessita anche di un rafforzamento della qualità delle amministrazioni locali. Detto questo, però, vediamo sul territorio un grande impegno. Come Cdp assistiamo 17 amministrazioni centrali nell'attuazione di 90 misure per un valore di circa 50 miliardi e moltissime amministrazioni locali".


"La rete digitale di ultima generazione è decisiva per la competitività del Paese. Ci sono state delle difficoltà - spiega -nella posa della fibra nelle zone bianche e in parte in quelle grigie per la cattiva mappatura delle abitazioni. Ma il lavoro di Open Fiber sta procedendo e penso che non ci saranno ritardi, salvo qualche breve slittamento nelle zone bianche. Su Open Fiber non parliamo di una ricapitalizzazione, ma stiamo negoziando lo sblocco delle ultime rate del finanziamento di 7 miliardi e lavoriamo intensamente affinché la questione venga presto risolta".
Resta fermo l'obiettivo della rete unica con la fusione tra Open Fiber e la Netco di Tim. "Sì, questo è un obiettivo strategico e spero che si possa aprire presto un tavolo di lavoro. Prima si fa e meglio è", conclude.
 
Facciamo prima ad ammettere tutti quanti di aver sbagliato investimento.
Abbiamo tutti pensato "la cessione della rete risolverà tutto".
Abbiamo tutti pensato "meno di così non può valere".
Abbiamo tutti pensato "eh ... adesso rimbalza".
Il numero di pugnette è cresciuto enormemente, inversamente proporzionale all' andamento del titolo
be penso che tutti quelli (come il sottoscritto) che sono investiti long da qualche anno in Telecom lo abbiano capito benissimo.......è un po' lo specchio del paese...tutti sanno che ci sono grossi problemi ma intervenire in profondità è difficile perchè scontenta tanti stakeholders. ...si preferisce arrivare sul bordo del burrone e camminare sul filo.....
 
be penso che tutti quelli (come il sottoscritto) che sono investiti long da qualche anno in Telecom lo abbiano capito benissimo.......è un po' lo specchio del paese...tutti sanno che ci sono grossi problemi ma intervenire in profondità è difficile perchè scontenta tanti stakeholders. ...si preferisce arrivare sul bordo del burrone e camminare sul filo.....
Buongiorno, anche io sono investito da troppo tempo su questo titilo e come dice Alberto non è facile ammettere di aver sbagliato. Ma tu cosa inendi nell'intervenire profondamente? Spesso hai scritto di adc ma spesso hai scritto e lo confermo che le tariffe si possono considerare di un costo, rispetto agli anni 90, "da fame" rispetto ai costi di elettricità, acqua, assicurazione, spesa di ogni giorno e quindi perché le tariffe della telefonia in considerazione di costi degli investimenti debbono diminuire? Obbiettivamente non se ne vede la ragione. Ragionevolmente debbono aumentare per ovvi motivi e portare avanti il carrozzone. Speriamo si vada in questa direzione. Ma non perché sono investito in ti. Spendo solo 35. 00 euro di telefonia per casa e cellulare e 180.00 di elettricità e non parliamo degli altri servizi.
 
Io spero che i 0.3 li raggiunga al più presto. Le notizie piano piano si allineano per essere sempre più positive.
 
Succederà come per Mps Saipem Trevi ecc
Prossimo step ADC bello pesante
Poi raggruppamento
È una partita persa per il piccolo azionista
 
Succederà come per Mps Saipem Trevi ecc
Prossimo step ADC bello pesante
Poi raggruppamento
È una partita persa per il piccolo azionista
Avevo proprio bisogno di farmi una bella risata.
 
ECONOMIA
Domenica, 21 aprile 2024

Scannapieco: "Cdp motore di crescita. Serve accelerare sulla rete unica"​

"L’Italia dopo il Pnrr sarà un Paese più competitivo grazie alle riforme e alle nuove procedure di spesa"​


Scannapieco (Cdp): "Sulla rete unica, prima si fa e meglio è"
"Sono fiducioso e sono convinto che l'Italia post Pnrr sarà un Paese più competitivo
, non solo per effetto degli investimenti del Piano ma anche per le riforme e le nuove procedure di spesa che esso ha introdotto". Lo spiega Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti dal 2021 in un'intervista al Corriere della Sera.

"Qui - prosegue - ci scontriamo con una difficoltà storica dell'Italia, che oggi necessita anche di un rafforzamento della qualità delle amministrazioni locali. Detto questo, però, vediamo sul territorio un grande impegno. Come Cdp assistiamo 17 amministrazioni centrali nell'attuazione di 90 misure per un valore di circa 50 miliardi e moltissime amministrazioni locali".


"La rete digitale di ultima generazione è decisiva per la competitività del Paese. Ci sono state delle difficoltà - spiega -nella posa della fibra nelle zone bianche e in parte in quelle grigie per la cattiva mappatura delle abitazioni. Ma il lavoro di Open Fiber sta procedendo e penso che non ci saranno ritardi, salvo qualche breve slittamento nelle zone bianche. Su Open Fiber non parliamo di una ricapitalizzazione, ma stiamo negoziando lo sblocco delle ultime rate del finanziamento di 7 miliardi e lavoriamo intensamente affinché la questione venga presto risolta".
Resta fermo l'obiettivo della rete unica con la fusione tra Open Fiber e la Netco di Tim. "Sì, questo è un obiettivo strategico e spero che si possa aprire presto un tavolo di lavoro. Prima si fa e meglio è", conclude.
c'è chi vuole la botte piena e la moglie ubriaca, la rete unica dovrebbe essere di proprietà nazionale o controllata dallo stato, come la rete elettrica e quella del gas con cdp reti che controlla terna e snam, per la rete telefonica in fibra misteriosamente lo può fare un fondo americano , che da 2030 potrebbe pure rivenderlo
 

Il braccio di ferro tra Vivendi e Tim: il futuro del cda in bilico​

La situazione di Tim è in continua evoluzione, con Vivendi, il suo principale azionista, che non rilascia dichiarazioni di voto in vista dell’assemblea del 23 aprile che rinnoverà il Consiglio di amministrazione. Mentre il dibattito si fa sempre più acceso, gli avvocati entrano in scena e si moltiplicano le azioni legali.
Dopo la causa aperta al Tribunale di Milano per bloccare la vendita di Netco, ora Vivendi chiama in campo la Consob francese. Tuttavia, Tim ribadisce che l’operazione procede secondo i piani stabiliti e che è stata notificata all’Antitrust europeo e alla Direzione Generale della Concorrenza.
Le recenti azioni legali si aggiungono all’esposto presentato dal fondo Bluebell alla Consob italiana, che ha sollevato sospetti su un presunto patto occulto tra Tim e i suoi soci, Assogestioni e Cdp, chiedendo l’invalidazione delle liste sia del management per il Consiglio di amministrazione che dei fondi per i sindaci.
Il quotidiano la Repubblica riporta che Vivendi denuncia presunti ritardi del CdA nell’informare il mercato sul livello di debito del gruppo dopo la cessione di NetCo. Anche se Tim non ha ancora ricevuto notifiche ufficiali, gli analisti rimangono cauti, sottolineando che non si aspettano impatti operativi immediati.
Durante il roadshow sul piano, l’amministratore delegato Pietro Labriola ha incontrato investitori istituzionali italiani e internazionali, rispondendo alle loro domande basandosi su informazioni già diffuse al pubblico. Tim ha confermato che il processo di voto è in corso, con i piccoli azionisti che iniziano a esprimere le loro preferenze.
Secondo gli addetti ai lavori, Merlyn potrebbe aver raggiunto circa il 5% del capitale, mettendo a rischio i posti in Consiglio destinati alle minoranze. Allo stesso tempo, altri piccoli azionisti, come Alberto Pretto, si uniscono al dibattito, preferendo Stefano Siragusa come possibile candidato al cda.
Il destino del Cda di Tim rimane incerto, con la possibilità che Vivendi abbia un ruolo chiave nel determinare l’esito finale. Se confermato, il nuovo Consiglio potrebbe vedere una combinazione di candidati proposti dal cda e da fondi come Merlyn e Bluebell, rendendo il futuro di Tim ancora più imprevedibile.
 

Il braccio di ferro tra Vivendi e Tim: il futuro del cda in bilico​

La situazione di Tim è in continua evoluzione, con Vivendi, il suo principale azionista, che non rilascia dichiarazioni di voto in vista dell’assemblea del 23 aprile che rinnoverà il Consiglio di amministrazione. Mentre il dibattito si fa sempre più acceso, gli avvocati entrano in scena e si moltiplicano le azioni legali.
Dopo la causa aperta al Tribunale di Milano per bloccare la vendita di Netco, ora Vivendi chiama in campo la Consob francese. Tuttavia, Tim ribadisce che l’operazione procede secondo i piani stabiliti e che è stata notificata all’Antitrust europeo e alla Direzione Generale della Concorrenza.
Le recenti azioni legali si aggiungono all’esposto presentato dal fondo Bluebell alla Consob italiana, che ha sollevato sospetti su un presunto patto occulto tra Tim e i suoi soci, Assogestioni e Cdp, chiedendo l’invalidazione delle liste sia del management per il Consiglio di amministrazione che dei fondi per i sindaci.
Il quotidiano la Repubblica riporta che Vivendi denuncia presunti ritardi del CdA nell’informare il mercato sul livello di debito del gruppo dopo la cessione di NetCo. Anche se Tim non ha ancora ricevuto notifiche ufficiali, gli analisti rimangono cauti, sottolineando che non si aspettano impatti operativi immediati.
Durante il roadshow sul piano, l’amministratore delegato Pietro Labriola ha incontrato investitori istituzionali italiani e internazionali, rispondendo alle loro domande basandosi su informazioni già diffuse al pubblico. Tim ha confermato che il processo di voto è in corso, con i piccoli azionisti che iniziano a esprimere le loro preferenze.
Secondo gli addetti ai lavori, Merlyn potrebbe aver raggiunto circa il 5% del capitale, mettendo a rischio i posti in Consiglio destinati alle minoranze. Allo stesso tempo, altri piccoli azionisti, come Alberto Pretto, si uniscono al dibattito, preferendo Stefano Siragusa come possibile candidato al cda.
Il destino del Cda di Tim rimane incerto, con la possibilità che Vivendi abbia un ruolo chiave nel determinare l’esito finale. Se confermato, il nuovo Consiglio potrebbe vedere una combinazione di candidati proposti dal cda e da fondi come Merlyn e Bluebell, rendendo il futuro di Tim ancora più imprevedibile.
Non si capisce niente, e poi ci stupiamo se il titolo latita ....
Non c'è una certezza che sia una, tutto aleatorio.
Quindi, quotazione aleatoria, mi pare ovvio
 
Grazie... ho fatto la registrazione faccio il login metto il mio nome come account e password mi dice errato che faccio di sbagliato?

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