TELECOM ITALIA SPA

Sì, un principio valido da almeno circa 2000 anni: nemo plus iuris in alium transferre postest quam ipse habet
parli in Italiano, tanto è inutile fare giochetti. Lei quindi dice che non era nei poteri del cda cedere la rete, perchè di fatto il cda non è proprietario della stessa, ma va chiesto il parere ai reali proprietari: gli azionisti.
Nei 2000 anni intercorsi, la informo che ai cda sono stati trasferiti mandati e poteri, fra questi vi è sicuramente la vendita di asset aziendali; se ora questo porti a cambi di oggetto sociale quali quelli cui si riferisce viv, lo stabilirà un tribunale.
Nel mentre, però, l'assemblea oggi ha fatto capire chiaramente che chi proponeva soluzioni alternative non ha alcun seguito...e nell'assemblea ci sono gli azionisti..chi possiede azioni e rete.
 
ciao @tamagnini e se invece il tribunale dovesse decidere che il CDA non aveva le prerogative per procedere alla vendita della rete, cosa si fa? Si ammanettano gli amministratori? Comunque sia, esiste sempre il c.d. principio di opportunità, sempre disatteso dai politici, e in questo caso anche dagli amministratori
se magari ci spiega dove vuole arrivare facciamo prima cosi si discute di un tema specifico...perchè per ora risponde a domande o con altre domande o con affermazioni generiche.
Lei si sta appigliando ad un discorso fatto da chi vuole fare palese ostruzionismo, senza considerare contesto e situazione. In soldoni: quali alternative ha TIM per abbattere il debito in egual misura e negli stessi tempi? Se si discute di questo il suo richiamo può avere una base, se non c'è, e -spoiler- non c'è...a cosa serve tutta questa teoria?
 
Ultima modifica:
siamo riusciti a fare peggio del mib....eravamo a +5.8%.....

mi chiedo visto che la consob non riesce a capire chi shorta...perchè non vieta le vendite allo scoperto??
 
A me interessa il prezzo e basta..un ad si misura su questo parametro.
Non punto a Marilyn, magari a tua sorella e sono stufo della solita messa cantata . Se si presenta il 50pct per me significa che qualcuno si nasconde.
Non aver riportato il corso al precrollo è sintomo di debolezza .
Mi interessano solo i numeri e non sermoni e parole .
in termini di messa cantata e non sermoni e parole trovo divertente il msg , io sono molto d'accordo con un detto di Velasco che dice chi vince festeggia chi perde spiega , io non pretendo tanto ma almeno quando si verifica quello che il thread ha discusso per un paio di mesi, chi ha avuto una posizione opposta provasse a fare un passo avanti .
un avviso ai naviganti ...mi sto stufando del linguaggio mi sono beccato nel breve un ....simpaticone,amico,ed ora tua sorella, alla prossima se ritengo che venga superato il limite , io non scrivo ne mi lamento procedo come meglio credo.
 
certo che se black rok con il suo short dello 0,63 ha votato labriola,,,sono proprio dei grandi.:censored:
 
Tanti volumi, contentiamoci prima o poi dovrà recuperare forza e coraggio per chi resiste le soddisfazioni arriveranno
 
Martedì, 23 aprile 2024

Tim, assemblea turbolenta: bocciato il piano di remunerazione​

Pietro Labriola rimane amministratore delegato, ma ci sono diverse sorprese. Partecipazione ben al di sotto delle aspettative​

di Marco Scotti


Tim, assemblea turbolenta: bocciato il piano di remunerazione
Conferme e qualche sorpresa. L'assemblea di Tim, che si è riunita oggi, ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione e approvato il bilancio. Prima sorpresa: una partecipazione bassa, appena il 50,77% del capitale, mentre l’attesa era di una presenza tra il 60 e il 65% delle azioni totali. Altra sorpresa, decisamente poco apprezzata, è che il bilancio si chiude con 995 milioni di euro di perdite, ripianate attraverso la riserva legale e quella da sovrapprezzo azioni e con una votazione risicata del 52% dei presenti. Altra sorpresa: bocciata la politica di remunerazione e sui compensi corrisposti con i piani di incentivazione a breve e lungo termine. Una brutta mazzata che ha registrato l’astensione in entrambi i casi del 50% degli aventi diritto.

Nessuna sorpresa per la nomina della presidente (Alberta Figari) e del ceo Pietro Labriola, mentre fanno la loro comparsa in cda due nomi (Umberto Paolucci e soprattutto l’agguerrito Stefano Siragusa) proposti da Merlyn, che ha ottenuto il 2,38% dei voti, e un nome – Paola Giannotti de Ponti – riconducibile al fondo attivista Bluebell Capital Partners Ltd che ha ottenuto l’1,01% dei voti. Bocciato anche il piano di modifiche per le stock options previsto dal cda per il triennio 2022-2024.



Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it la presenza di solo il 50% del capitale si spiega con la decisione di alcuni investitori di ricorrere al “prestito” dei titoli. Sembra ad esempio, che chi aveva il 3% si è presentato con solo lo 0,7%, chiaro segnale di un prestito titoli, anche se è impossibile sapere chi abbia dato a chi. Inoltre, il retail registrato è stato lievemente sotto il 3%. Si tratta di una galassia sterminata di 250mila azionisti di Tim. Gli hedge fund, invece, sono stati assenti, non avevano interesse a votare Merlyn e hanno preferito non portare le loro azioni in assemblea.


Ora per Tim si apre un nuovo capitolo, complesso. Intanto perché Vivendi, che ha deciso di non avere rappresentanti in cda, ha potuto letteralmente fare le pulci al consiglio e all’azione del management. E continuerà a farlo spalleggiata sia da Melryn – che aveva proposto a suo tempo un piano alternativo alla cessione della rete – sia di Bluebell, fondo attivista e particolarmente interessato a massimizzare il suo investimento.


La cessione della rete non è a rischio, ci mancherebbe, ma quello che nasce è un cda meno forte, più soggetto alle temperie del mercato. E soprattutto che dovrà misurarsi con un logoramento interno che non è mai foriero di pace e tranquillità. Dopo la pubblicazione della nota di Tim le azioni, che crescevano rapidamente, hanno lievemente ritracciato, anche se sono ai massimi da due settimane a questa parte. Sullo sfondo, lo spettro delle cause legali promesse – ma non ancora partite – da Vivendi. Allacciate le cinture.
 
Mi sembra di intuire che il clima si stia un po' esagitando .... Sono convinto che se si fosse in presenza molte spigolature sì smusserebbero cmq. Mi dispiace se ho offeso qualcuno e mi scuso se ho dato questa impressione.... Ritorno nella mia tana non senza augurare a tutti un buon gain.... State bene
 
E' in questa situazione che si vedono se hai gli attributi. Salvo i fondi short, a nessuno conviene che il titolo scenda, tantomeno a Vivendi che, sembra non aver avuto nessun ruolo nel -25%. La profonda correzione, sul finale della seduta, sembra essere stato un pizzino recapitato a Labriola. Il suo piano non prometteva nulla di buono, al netto delle entrate extra. Credo che Vivendi lo valuterà soprattrutto dalla capacità di rendere reali quelle entrate che, per ora, sono solo ipotesi. A mio parere, se ci dovessimo basare solo sulle tempistiche indicate da Labriola e sull'entità degli utili, i fondi short andrebbero a nozze . Le penalizzazioni sul titolo farebbero tornare in auge la necessità di iniezioni di capitali con ovvie conseguenze. Per cui rivolgo ancora una volta un accorato appello a Labriola. Muoviti ! E per favore, se qualcuno accenna alla possibilità di un pò di dividendo attraverso le entrate e xtra , non affannarti a smentirlo.
 
E' in questa situazione che si vedono se hai gli attributi. Salvo i fondi short, a nessuno conviene che il titolo scenda, tantomeno a Vivendi che, sembra non aver avuto nessun ruolo nel -25%. La profonda correzione, sul finale della seduta, sembra essere stato un pizzino recapitato a Labriola. Il suo piano non prometteva nulla di buono, al netto delle entrate extra. Credo che Vivendi lo valuterà soprattrutto dalla capacità di rendere reali quelle entrate che, per ora, sono solo ipotesi. A mio parere, se ci dovessimo basare solo sulle tempistiche indicate da Labriola e sull'entità degli utili, i fondi short andrebbero a nozze . Le penalizzazioni sul titolo farebbero tornare in auge la necessità di iniezioni di capitali con ovvie conseguenze. Per cui rivolgo ancora una volta un accorato appello a Labriola. Muoviti ! E per favore, se qualcuno accenna alla possibilità di un pò di dividendo attraverso le entrate e xtra , non affannarti a smentirlo.
bisogna vendere subito sparkle....!!
 
Passando alla qualità dei servizi, avete visto le classifiche di altro consumo? Tim non ne esce bene....
 

L'UE è preoccupata per l'impatto dell'accordo KKR, Telecom Italia sulla concorrenza all'ingrosso, dicono le fonti​

23 aprile 2024 alle 19:28
-----Le autorità antitrust dell'Unione Europea stanno chiedendo ai rivali e ai clienti se la proposta di acquisizione della rete di accesso alla rete fissa di Telecom Italia (TIM) da parte della società di investimento statunitense KKR potrebbe ostacolare il mercato all'ingrosso italiano, hanno detto martedì persone che hanno familiarità con la questione.


Tali preoccupazioni normative potrebbero portare a una lunga indagine sull'accordo e fare pressione su KKR affinché offra rimedi significativi. I rivali hanno citato il rischio di un aumento dei prezzi una volta completato l'accordo.

KKR sta acquistando la rete nazionale di TIM per un importo massimo di 22 miliardi di euro (23,5 miliardi di dollari), in un'operazione che renderebbe il gruppo italiano di telecomunicazioni il primo in un grande Paese europeo a cedere la sua rete fissa.

La rete fissa di TIM, o NetCo, copre quasi l'89% delle abitazioni del Paese e i suoi cavi in fibra e rame si estendono per oltre 23 milioni di chilometri (14,3 milioni di miglia) in tutto il Paese. La vendita fa parte di un piano sostenuto dal Governo, volto a ridurre il debito e a rilanciare il gruppo.

La settimana scorsa KKR ha chiesto l'approvazione dell'antitrust dell'UE per l'operazione, spingendo l'autorità di controllo della concorrenza dell'UE a inviare lunedì dei questionari ai rivali e ai clienti per chiedere un feedback.

Gli intervistati hanno tempo fino al 30 aprile per rispondere al documento di 49 pagine con 79 domande.

Il documento indica che la Commissione Europea è preoccupata per la sostenibilità della concorrenza all'ingrosso in Italia, hanno detto le persone.

La Commissione e KKR hanno rifiutato di commentare.

L'organo di vigilanza dell'UE si è anche preoccupato che l'accordo tra le due società metta a rischio la concorrenza in Italia e anche i rischi di coordinamento nel mercato tra NetCo e la rivale OpenFiber, che è controllata dal finanziatore statale italiano CDP e dal gruppo di investimento australiano Macquarie, hanno detto.

Il questionario chiedeva anche l'impatto dell'accordo sugli utenti business, hanno detto le persone. Il Governo italiano intende acquisire il 20% di NetCo per supervisionare un asset ritenuto di importanza strategica.

La settimana scorsa TIM ha dichiarato di essere sulla buona strada per concludere l'accordo quest'estate. La Commissione dovrebbe decidere sull'accordo entro il 30 maggio.
 
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