Telecom, KKR, CVC, ... aspettando il 4 Aprile

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Chiusa ad ulteriori risposte.
....non so perché ma rimango fiducioso... fine aprile saremo ben oltre i 45 cent opa o non opa...
 
Ultima modifica:
se barclays dice che tim vale meno di due miliardi, sa qualcosa che non risulta dalla lettura dei bilanci e
sarà suo dovere dire che non si tratta di un'opinione ma di fatti che conosce.
Comunque se la risposta di kkr sarà negativa, dopo un'apertura nervosa le quotazioni torneranno a prima della
improvvida ed incauta uscita degli americani e cioè 0,35 / 0,38.

Francesco Spini LA STAMPA
milano
L'offerta di Cvc sul business dei grandi clienti di Tim si prepara ad accendere la freccia del sorpasso su quella di Kkr. Crescono infatti le probabilità che già giovedì – nella riunione post assembleare che dovrà confermare le deleghe all'ad Pietro Labriola – il cda possa occuparsi della proposta mossa dal fondo inglese che, rispetto alla manifestazione di interesse americana che prospetta un'Opa su tutto il gruppo, mira a una minoranza della futura società che conterrà i servizi dedicati a grandi imprese e Pa. Un'offerta che in Tim sarebbe percepita come amichevole, anche se con una valutazione – 6 miliardi tra capitale e debito – giudicata poco generosa. Possibile che a Cvc possa essere concessa una due diligence (limitata alla divisione e da concordare), più difficile il sì a un'esclusiva. Il fondo inglese, come detto, punta alla minoranza della futura società (Enterprise o, più semplicemente, TopCo), ma a quanto risulta si sarebbe detto disposto ad avere anche meno del 49% prospettato e permettere l'ingresso di un altro socio al suo fianco: l'idea sarebbe quella di lasciare spazio a Cdp, già azionista di Tim col 9,8%, come garanzia al governo, vista la sensibilità del business che interessa anche la pubblica amministrazione.
Lunedì arriverà pure la risposta di Kkr alle ultime sollecitazioni di Tim, che vuol sapere prezzo (50,5 centesimi o altro) e determinazione all'Opa. Le attese sono di una reiterata richiesta da parte di Kkr di una due diligence sul gruppo (sebbene con un perimetro ridimensionato) che appare lo scoglio maggiore. In Tim sono convinti che bilancio e piano bastino. Se Kkr dopo l'esame si ritirasse, che ne sarebbe del titolo? In ogni caso più l'Opa si allontana, più l'azione scende: ieri ha perso un altro 3,45% a 32,2 centesimi. Ma anziché approdare al consiglio di giovedì, il tema dell'Opa Kkr potrebbe proseguire in un ulteriore scambio epistolare con Tim, che preferirebbe indirizzare l'interesse americano sulla sola rete. Già lunedì è in arrivo l'accordo di riservatezza tra Tim e Cdp per porre le premesse a una lettera di intenti da siglare entro un mese per la fusione con Open Fiber. Gli avvocati di Cdp anche negli ultimi giorni avrebbero opposto tutti i loro dubbi sul rendere pubblica qualunque intenzione prima dell'aggiudicazione, a giugno, delle gare per la banda ultralarga nelle aree grigie, ma la ragion politica della rete unica avrebbe prevalso. —
 
....non so perché ma rimango fiducioso... fine aprile saremo ben oltre i 45 cent opa o non opa...

e secondo me fai bene, ci siamo arroventando il cervello per capire, sperare che vada in porto l'offerta kkr a 0,505 e magari molti apprezzerebbero anche un'offerta inferiore diciamo 0,40.
Invece stiamo trascurando fatti ed attese che nei mesi scorsi avevano generato perdite borsistiche a due cifre, non ricordo esattamente quale era il valore, ma prima dello stop dell'inutile colao alla rete unica, eravamo ben sopra ai valori attuali, dopodichè all'annuncio della impossibilità alla creazione della rete unica, ci fu un consistente ribasso, amplificato poi dal conflitto ucraino; ora, si parla di accordi in dirittura d'arrivo per la creazione della rete unica, cessione di asset come invit e la società di servizi da cui entrerebbero mld a riduzione del debito, mantenendo la proprietà della società di servizi che separata potrebbe essere efficientata e valorizzata insieme a cvc e tutti ad attendere questa misera offerta di 4 cialtroni americano che acquistano a debito un'azienda che ha completato gran parte degli investimenti e completerà le aree grigie insieme alla rete unica prossima ad essere creata insieme ad of, svalutato parte degli asset con evidenti ritorni dagli indici di bilancio, senza considerare che, prima o poi, anche le tariffe dopo incrementi gas e luce a 3 cifre, dovranno essere necessariamente adeguati e separliamo di 2/3 euro a utenza, sono ben inferiori agli incrementi di gas luce benzina alimenti ecc.....
Ricordo ancora che il mol di telecom è sui 6 mld, dopo avere investito mld in questi ultimi anni per il completamento della rete.
Ma l'attenzione è tutta rivolta all'offerta americana condizionata alla diligence, ma che vadano a quel paese gli yankee, vogliono spolpare l'osso con tanta ciccia attorno.
Anche 40.000 dipendenti devono essere ridotti, gran parte di essi sono vicini al pensionamento, che potenziassero il servizio clienti per quanto riguarda problematiche sulla linea invece di pagare società terze che rompono i c.... ogni giorno con la telefonata per acquisire nuovi clienti, che curino i clienti in casa, che sono spesso abbandonati e costretti a migrare, come me.
Labriola ha fatto qualche cambiamento interno, invece di aggredirlo, aspetterei a giudicarlo e lasciar fare il proprio lavoro, sembra che tim brasil sia definita un gioiellino ed a capo chi vi era? Cosa fa pensare che se uno ha capacità non può esprimerle anche altrove?
Probabile che lunedì in caso di stop kkr, ci sia un ulteriore bagno di sangue, occasione per mediare ed entrare pesantemente, qualche giorno dopo, con l'ok alla rete unica, se va come spero......
 
Francesco Spini LA STAMPA
milano
L'offerta di Cvc sul business dei grandi clienti di Tim si prepara ad accendere la freccia del sorpasso su quella di Kkr. Crescono infatti le probabilità che già giovedì – nella riunione post assembleare che dovrà confermare le deleghe all'ad Pietro Labriola – il cda possa occuparsi della proposta mossa dal fondo inglese che, rispetto alla manifestazione di interesse americana che prospetta un'Opa su tutto il gruppo, mira a una minoranza della futura società che conterrà i servizi dedicati a grandi imprese e Pa. Un'offerta che in Tim sarebbe percepita come amichevole, anche se con una valutazione – 6 miliardi tra capitale e debito – giudicata poco generosa. Possibile che a Cvc possa essere concessa una due diligence (limitata alla divisione e da concordare), più difficile il sì a un'esclusiva. Il fondo inglese, come detto, punta alla minoranza della futura società (Enterprise o, più semplicemente, TopCo), ma a quanto risulta si sarebbe detto disposto ad avere anche meno del 49% prospettato e permettere l'ingresso di un altro socio al suo fianco: l'idea sarebbe quella di lasciare spazio a Cdp, già azionista di Tim col 9,8%, come garanzia al governo, vista la sensibilità del business che interessa anche la pubblica amministrazione.
Lunedì arriverà pure la risposta di Kkr alle ultime sollecitazioni di Tim, che vuol sapere prezzo (50,5 centesimi o altro) e determinazione all'Opa. Le attese sono di una reiterata richiesta da parte di Kkr di una due diligence sul gruppo (sebbene con un perimetro ridimensionato) che appare lo scoglio maggiore. In Tim sono convinti che bilancio e piano bastino. Se Kkr dopo l'esame si ritirasse, che ne sarebbe del titolo? In ogni caso più l'Opa si allontana, più l'azione scende: ieri ha perso un altro 3,45% a 32,2 centesimi. Ma anziché approdare al consiglio di giovedì, il tema dell'Opa Kkr potrebbe proseguire in un ulteriore scambio epistolare con Tim, che preferirebbe indirizzare l'interesse americano sulla sola rete. Già lunedì è in arrivo l'accordo di riservatezza tra Tim e Cdp per porre le premesse a una lettera di intenti da siglare entro un mese per la fusione con Open Fiber. Gli avvocati di Cdp anche negli ultimi giorni avrebbero opposto tutti i loro dubbi sul rendere pubblica qualunque intenzione prima dell'aggiudicazione, a giugno, delle gare per la banda ultralarga nelle aree grigie, ma la ragion politica della rete unica avrebbe prevalso. —

con la rete unica si aprono spazi enormi
 
Una società vale se fa profitti. Tim Brasile è un gioiellino perchè fa profitti. Se continui a pagare 42.000 dipendenti, a far contratti controproducenti (dazn) a pagare le licenze l'ira di dio, a foraggiare un cda che andrebbe preso a calci per come hanno ridotto la società, se qualsiasi scelta è ostacolata dai sindacati, dal Governo o dalla GP o da Vivendi e Cdp , se a capo di un settore stategico quale il Ministero della innovazione è stato messo l'ex AD della concorrenza, gli utili te li sogni. Il grande Boskov diceva : Rigore è quando arbitro fischia. Nel nostro caso le valutazioni sono valide quando qualcuno mette i soldi sul piatto. Il resto sono chiacchiere e distintivo come qualcun altro ha già riferito. Ribadisco che l'unica cosa che può controbilanciare il disastro borsistico è l'annuncio del taglio di metà dei dipendenti. Lo ritenete possibile?

Allora nel caso dei profitti Iliad dovrebbe valere -0,50 .
In una società vanno valutate tante cose ,una di queste è sicuramente il profitto,non dimentichiamo neppure che da Fiat sono uscite Ferrari,Cnh .
Certo questa non è la stessa cosa.
 
io noto tanto interesse da parte di fondi speculativi, ergo, c'è del valore ma noto anche come la speculazione la trascini un po' dove vuole... qst a me torna un po' meno: c'è tanto interesse ma scende. mah
 
Allora nel caso dei profitti Iliad dovrebbe valere -0,50 .
In una società vanno valutate tante cose ,una di queste è sicuramente il profitto,non dimentichiamo neppure che da Fiat sono uscite Ferrari,Cnh .
Certo questa non è la stessa cosa.

Non è la stessa cosa ma ricordiamoci che in pancia di Tim c'è il Brasile, Sparkle, Cloud..rete etc. E se ci hanno messo gli occhi addosso vuol dire che c'è valore. Il problema è che vivendi con il suo CDA dovrebbe andare a casa e subito per come hanno gestito l'azienda
 
e secondo me fai bene, ci siamo arroventando il cervello per capire, sperare che vada in porto l'offerta kkr a 0,505 e magari molti apprezzerebbero anche un'offerta inferiore diciamo 0,40.
Invece stiamo trascurando fatti ed attese che nei mesi scorsi avevano generato perdite borsistiche a due cifre, non ricordo esattamente quale era il valore, ma prima dello stop dell'inutile colao alla rete unica, eravamo ben sopra ai valori attuali, dopodichè all'annuncio della impossibilità alla creazione della rete unica, ci fu un consistente ribasso, amplificato poi dal conflitto ucraino; ora, si parla di accordi in dirittura d'arrivo per la creazione della rete unica, cessione di asset come invit e la società di servizi da cui entrerebbero mld a riduzione del debito, mantenendo la proprietà della società di servizi che separata potrebbe essere efficientata e valorizzata insieme a cvc e tutti ad attendere questa misera offerta di 4 cialtroni americano che acquistano a debito un'azienda che ha completato gran parte degli investimenti e completerà le aree grigie insieme alla rete unica prossima ad essere creata insieme ad of, svalutato parte degli asset con evidenti ritorni dagli indici di bilancio, senza considerare che, prima o poi, anche le tariffe dopo incrementi gas e luce a 3 cifre, dovranno essere necessariamente adeguati e separliamo di 2/3 euro a utenza, sono ben inferiori agli incrementi di gas luce benzina alimenti ecc.....
Ricordo ancora che il mol di telecom è sui 6 mld, dopo avere investito mld in questi ultimi anni per il completamento della rete.
Ma l'attenzione è tutta rivolta all'offerta americana condizionata alla diligence, ma che vadano a quel paese gli yankee, vogliono spolpare l'osso con tanta ciccia attorno.
Anche 40.000 dipendenti devono essere ridotti, gran parte di essi sono vicini al pensionamento, che potenziassero il servizio clienti per quanto riguarda problematiche sulla linea invece di pagare società terze che rompono i c.... ogni giorno con la telefonata per acquisire nuovi clienti, che curino i clienti in casa, che sono spesso abbandonati e costretti a migrare, come me.
Labriola ha fatto qualche cambiamento interno, invece di aggredirlo, aspetterei a giudicarlo e lasciar fare il proprio lavoro, sembra che tim brasil sia definita un gioiellino ed a capo chi vi era? Cosa fa pensare che se uno ha capacità non può esprimerle anche altrove?
Probabile che lunedì in caso di stop kkr, ci sia un ulteriore bagno di sangue, occasione per mediare ed entrare pesantemente, qualche giorno dopo, con l'ok alla rete unica, se va come spero......

Concordo su tutto, l’unica cosa che non sono d’accordo è quella di mediare, io la penso così.
Tanto su questo titolo ci sto, se vogliono portare le quotazioni a valori normali ritorno in pari o anche in guadagno, ma altri soldi li metto su altri settori.
 
io noto tanto interesse da parte di fondi speculativi, ergo, c'è del valore ma noto anche come la speculazione la trascini un po' dove vuole... qst a me torna un po' meno: c'è tanto interesse ma scende. mah

interesse degli avvoltoi...Telecom è sotto il fuoco della speculazione molto probabilmente alimentata dagli stessi fondi per spartirsi la carne buona rimasta di Tlc
 
Bho speriamo di vedere qualche miglioramento nella trimestrale...il mercato si aspetta *****.....e labriola ce la farà vedere meno brutta ???...qualcuno saprà come è andata prima della data ufficiale....:censored:
 
il cda tim è riuscito a tenersi la poltrona ostacolando quanto possibile la "non opa" di kkr, ok
se la rete unica ha sto volare enorme.

se la dirigenza crede nel rilancio e nel piano copia incolla, allora dovrebbero obbligare (e so che è impossibile) i vari dirigenti ad esercitare da subito le stock optiopn che se non erro sono a 0,40€

Sarebbe l'unico segnale concreto e non solo in chiacchere che lor signori potrebbero dare ai piccoli azionisti
 
il cda tim è riuscito a tenersi la poltrona ostacolando quanto possibile la "non opa" di kkr, ok
se la rete unica ha sto volare enorme.

se la dirigenza crede nel rilancio e nel piano copia incolla, allora dovrebbero obbligare (e so che è impossibile) i vari dirigenti ad esercitare da subito le stock optiopn che se non erro sono a 0,40€

Sarebbe l'unico segnale concreto e non solo in chiacchere che lor signori potrebbero dare ai piccoli azionisti

Scusa la mia ignoranza cosa vuoi dire con esercitare le stock optional?
 
Se le stock options sono a 0,4 non ha senso esercitarle, fanno meglio a comprare sul mercato a 0,33
 
Patto Cdp-Tim sulla rete Si allontana l’Opa di Kkr
A giorni la firma del documento preliminare per integrare gli asset con Open Fiber. Lunedì la risposta degli americani. Il titolo va a picco
Libero 1 Apr 2022 Sandro Iacometti

■ Un non disclosure agreement (un accordo di riservatezza) snello con le parti, Tim e Cdp, che si accordano per verificare tempi e modi di realizzazione dell'integrazione degli asset di rete tra la società e Open Fiber, controllata dalla Cassa e dal fondo Macquarie. Sono le linee del patto sulla rete unica che dovrebbe essere sottoscritto nei primi giorni della prossima settimana.

Nel documento, secondo quanto riferiscono fonti finanziarie, è indicato anche un termine, che secondo quanto risulta, è di circa un mese, per firmare successivamente il Mou, il Memorandum of understanding, che arriverebbe dunque prima di giugno quando l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, presenterà nei dettagli il piano di riorganizzazione del gruppo.

Successivamente Tim e Open Fiber firmeranno l’intesa sulle aree bianche, le aree a fallimento di mercato, che è sostanzialmente pronta. Quanto alla rete unica, Tim e Open Fiber avevano già firmato un mou nel 2020 che poi è rimasto lettera morta.

Ma il patto con la Cassa non è l’unico appuntamento della prossima settimana. Entro il 4 aprile è, infatti, attesa la risposta di Kkr alle richieste di Tim, tra le quali l'indicazione sul prezzo offerto (0,5 euro) per una eventuale Opa, che nell’ultima missiva non era stato specificato, e su una due diligence confirmatoria. Il 7 aprile, invece, c’è l'assemblea del gruppo che, oltre ad approvare i conti, dovrà tra l'altro nominare come consigliere l'ad Pietro Labriola, già cooptato in cda.

Secondo il Financial Times, comunque, la proposta di Kkr su tutta Tim è sempre più lontana.

Anzi, «altamente improbabile». «Sulla carta», si legge, «le discussioni sono in corso, ma gli addetti ai lavori dicono che si sono fermate perché il gruppo di private equity vuole eseguire una due diligence prima di presentare un'offerta vincolante. Aggiungono che Telecom Italia sta rifiutando la due diligence perché se Kkr dovesse alla fine andarsene, o abbassare la sua offerta, ci sarebbero ripercussioni negative sul prezzo delle azioni».

Quanto al piano di Labriola per scorporare la rete e fonderla con Open Fiber, gli esperti del quotidiano londinese ritengono che quello sia l’unico modo per Tim di «gettarsi il passato alle spalle» e di ripartire. Il progetto, che non è dissimile per molti aspetti da quello ventilato anche da Kkr, rappresenterebbe «il superamento di quella che è diventata una situazione non più sostenibile».

Le attività del gruppo, scrive il Financial Times, «hanno bisogno di essere messe su una base più solida, non solo per gli azionisti ma per l'Italia».

Il titolo Tim intanto, dopo la recente corsa, ha frenato in Borsa dove ha lasciato sul terreno il 7% a 0,33 euro fra qualche presa di beneficio e l’idea, che ritorna in un mercato volatile, che alla fine un'offerta da Kkr potrebbe non concretizzarsi.
 
Concordo su tutto, l’unica cosa che non sono d’accordo è quella di mediare, io la penso così.
Tanto su questo titolo ci sto, se vogliono portare le quotazioni a valori normali ritorno in pari o anche in guadagno, ma altri soldi li metto su altri settori.

è vero, mediare viene definito da qualsiasi manuale di borsa errato ma mediare al rialzo potrebbe essere la scelta migliore; per quanto riguarda altri settori, con le problematiche relative alla guerra ,non c'è tanta roba in giro.....
 
Patto Cdp-Tim sulla rete Si allontana l’Opa di Kkr
A giorni la firma del documento preliminare per integrare gli asset con Open Fiber. Lunedì la risposta degli americani. Il titolo va a picco
Libero 1 Apr 2022 Sandro Iacometti

■ Un non disclosure agreement (un accordo di riservatezza) snello con le parti, Tim e Cdp, che si accordano per verificare tempi e modi di realizzazione dell'integrazione degli asset di rete tra la società e Open Fiber, controllata dalla Cassa e dal fondo Macquarie. Sono le linee del patto sulla rete unica che dovrebbe essere sottoscritto nei primi giorni della prossima settimana.

Nel documento, secondo quanto riferiscono fonti finanziarie, è indicato anche un termine, che secondo quanto risulta, è di circa un mese, per firmare successivamente il Mou, il Memorandum of understanding, che arriverebbe dunque prima di giugno quando l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, presenterà nei dettagli il piano di riorganizzazione del gruppo.

Successivamente Tim e Open Fiber firmeranno l’intesa sulle aree bianche, le aree a fallimento di mercato, che è sostanzialmente pronta. Quanto alla rete unica, Tim e Open Fiber avevano già firmato un mou nel 2020 che poi è rimasto lettera morta.

Ma il patto con la Cassa non è l’unico appuntamento della prossima settimana. Entro il 4 aprile è, infatti, attesa la risposta di Kkr alle richieste di Tim, tra le quali l'indicazione sul prezzo offerto (0,5 euro) per una eventuale Opa, che nell’ultima missiva non era stato specificato, e su una due diligence confirmatoria. Il 7 aprile, invece, c’è l'assemblea del gruppo che, oltre ad approvare i conti, dovrà tra l'altro nominare come consigliere l'ad Pietro Labriola, già cooptato in cda.

Secondo il Financial Times, comunque, la proposta di Kkr su tutta Tim è sempre più lontana.

Anzi, «altamente improbabile». «Sulla carta», si legge, «le discussioni sono in corso, ma gli addetti ai lavori dicono che si sono fermate perché il gruppo di private equity vuole eseguire una due diligence prima di presentare un'offerta vincolante. Aggiungono che Telecom Italia sta rifiutando la due diligence perché se Kkr dovesse alla fine andarsene, o abbassare la sua offerta, ci sarebbero ripercussioni negative sul prezzo delle azioni». Quanto al piano di Labriola per scorporare la rete e fonderla con Open Fiber, gli esperti del quotidiano londinese ritengono che quello sia l’unico modo per Tim di «gettarsi il passato alle spalle» e di ripartire. Il progetto, che non è dissimile per molti aspetti da quello ventilato anche da Kkr, rappresenterebbe «il superamento di quella che è diventata una situazione non più sostenibile». Le attività del gruppo, scrive il Financial Times, «hanno bisogno di essere messe su una base più solida, non solo per gli azionisti ma per l'Italia».

Il titolo Tim intanto, dopo la recente corsa, ha frenato in Borsa dove ha lasciato sul terreno il 7% a 0,33 euro fra qualche presa di beneficio e l’idea, che ritorna in un mercato volatile, che alla fine un'offerta da Kkr potrebbe non concretizzarsi.
già fatto
 
Scusa la mia ignoranza cosa vuoi dire con esercitare le stock optional?

Le stock option, danno la possibilità a chi le riceve di acquistare il numero di azioni assegnato al prezzo che viene deciso al momento che le si riceve.
Esempio hai 10.000 stock a 0,40. Significa che puoi esercitare il diritto di avere 10.000 azioni spendendo 4000€

Infatti ho detto obbligare. Ovvio che converrebbe acquistare a mercato. E ho aggiunto impossibile
 
Una società vale se fa profitti. Tim Brasile è un gioiellino perchè fa profitti. Se continui a pagare 42.000 dipendenti, a far contratti controproducenti (dazn) a pagare le licenze l'ira di dio, a foraggiare un cda che andrebbe preso a calci per come hanno ridotto la società, se qualsiasi scelta è ostacolata dai sindacati, dal Governo o dalla GP o da Vivendi e Cdp , se a capo di un settore stategico quale il Ministero della innovazione è stato messo l'ex AD della concorrenza, gli utili te li sogni. Il grande Boskov diceva : Rigore è quando arbitro fischia. Nel nostro caso le valutazioni sono valide quando qualcuno mette i soldi sul piatto. Il resto sono chiacchiere e distintivo come qualcun altro ha già riferito. Ribadisco che l'unica cosa che può controbilanciare il disastro borsistico è l'annuncio del taglio di metà dei dipendenti. Lo ritenete possibile?

Comunque la storia dei dipendenti è da studiare bene...perche so per esperienza che se devi fare qualcosa con telecom vengono dei dipendenti italiani almeno danno lavoro ancora a italiani, invece con altri operatori spesso si presentano dei pseudo dipendenti stranieri anche qui in Italia...per non parlare dei call center dove telecom e tim fa rispondere dipendenti italiani mentre tutte le altre in genere sono dipendenti stranieri...se sono di vodafone sono pure di buon livello ancora i call center altro non saprei.
 
e secondo me fai bene, ci siamo arroventando il cervello per capire, sperare che vada in porto l'offerta kkr a 0,505 e magari molti apprezzerebbero anche un'offerta inferiore diciamo 0,40.
Invece stiamo trascurando fatti ed attese che nei mesi scorsi avevano generato perdite borsistiche a due cifre, non ricordo esattamente quale era il valore, ma prima dello stop dell'inutile colao alla rete unica, eravamo ben sopra ai valori attuali, dopodichè all'annuncio della impossibilità alla creazione della rete unica, ci fu un consistente ribasso, amplificato poi dal conflitto ucraino; ora, si parla di accordi in dirittura d'arrivo per la creazione della rete unica, cessione di asset come invit e la società di servizi da cui entrerebbero mld a riduzione del debito, mantenendo la proprietà della società di servizi che separata potrebbe essere efficientata e valorizzata insieme a cvc e tutti ad attendere questa misera offerta di 4 cialtroni americano che acquistano a debito un'azienda che ha completato gran parte degli investimenti e completerà le aree grigie insieme alla rete unica prossima ad essere creata insieme ad of, svalutato parte degli asset con evidenti ritorni dagli indici di bilancio, senza considerare che, prima o poi, anche le tariffe dopo incrementi gas e luce a 3 cifre, dovranno essere necessariamente adeguati e separliamo di 2/3 euro a utenza, sono ben inferiori agli incrementi di gas luce benzina alimenti ecc.....
Ricordo ancora che il mol di telecom è sui 6 mld, dopo avere investito mld in questi ultimi anni per il completamento della rete.
Ma l'attenzione è tutta rivolta all'offerta americana condizionata alla diligence, ma che vadano a quel paese gli yankee, vogliono spolpare l'osso con tanta ciccia attorno.
Anche 40.000 dipendenti devono essere ridotti, gran parte di essi sono vicini al pensionamento, che potenziassero il servizio clienti per quanto riguarda problematiche sulla linea invece di pagare società terze che rompono i c.... ogni giorno con la telefonata per acquisire nuovi clienti, che curino i clienti in casa, che sono spesso abbandonati e costretti a migrare, come me.
Labriola ha fatto qualche cambiamento interno, invece di aggredirlo, aspetterei a giudicarlo e lasciar fare il proprio lavoro, sembra che tim brasil sia definita un gioiellino ed a capo chi vi era? Cosa fa pensare che se uno ha capacità non può esprimerle anche altrove?
Probabile che lunedì in caso di stop kkr, ci sia un ulteriore bagno di sangue, occasione per mediare ed entrare pesantemente, qualche giorno dopo, con l'ok alla rete unica, se va come spero......

a parte il discorso sui dipendenti - non mi piace esprimere giudizi sulla vita del prossimo - concordo: per due anni, il tema rete unica ha tenuto banco, scusa continua per innescare crolli del titolo: oggi che pare concretizzarsi la rete unica, sembra non interessare nessuno: è un titolo facilmente manovrabile.
 
Stato
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