TELECOM:Labriola e la rete di Penelope

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ovviamente non conosciamo molte variabili
e quindi è tutto per aria...

si parla di "offerta"...
siamo sicuri che è per il 100% della rete?


Ne sappiamo poco

poi secondo me c'è una contraddizione di fondo nell'articolo del tempo:

da una parte si dice che l'offerta mette all'angolo il piano minerva
dall'altra che è così bassa che verrà rifiutata

ma se rifiutata dal punto di vista di CDP può rientrare in ballo il piano minerva IMHO,
ovviamente potrebbero esserci terzi incomodi
 
Ciao bal...ma concordi che il problema principale di telecom è il costo ed il debito della rete...tolto quello si potrebbe svoltare?bisogna chiudere la vendita al più presto...

ma qual è il debito della rete? Non lo sappiamo...
tolto quello si potrebbe svoltare?

consideriamo 2 punti di vista:

CDP-governo: nell'ipotesi fatta paga 2,5 e si ritrova una rete con 10 di debito, insostenibile.... deve far entrare altri e far affluire soldi freschi

TIM (il nostro :D): incassa 2,5 cash e defalca 10 miliardi di debito, totale possiamo considerare che il debito di TIM si riduce di 12,5, ma ne rimangono altri 12 (se stiamo al debito netto che è scritto nell'ultima semestrale, poi c'è stata la vendita inwit, ma ci sono stati anche pagamenti licenze e altro... quindi di preciso non sappiamo)

con 12 miliardi di debito netto quello che rimane di TIM si regge?
Labriola ha sempre detto che tutte queste operazioni venivano fatte tenendo conto che ciò che restava doveva essere sostenibile...
così è sostenibile? ho dubbi
 
La "notizia" ha impatto zeru sul titolo , indi mi aspetto che prosegua con il suo sonnacchioso andare su con bassi volumi .
 
TELECOM ITALIA - Offerta NetCo: possibile slittamento dei tempi, bid atteso su parte bassa range
Oggi 09:42 - WS


FATTO
Due articoli di stampa oggi sull’offerta non vincolante per NetCo da parte di OF/CDP/Macquarie:


• Secondo MF, il comitato investimenti di Macquarie dovrebbe oggi discutere l’offerta, ma non sono attese decisioni formali. Per la presentazione dell’offerta bisognerà aspettare ancora qualche settimana e l’insediamento del nuovo governo.


• Secondo Il Giorno, l’offerta potrebbe aggirarsi a c.Eu15bn, nella parte bassa dei range indicati dalla stampa nei giorni scorsi (15-18 mld) e con scarse chance che possa essere accolta da TIM, e che potrebbe far tornare in auge il piano Minerva di FdI (takeover di TIM e dismissione asset retail).

EFFETTO
Nessuna novità di rilievo, ricordiamo che l’attuale MOU firmato a fine maggio da CDP/Macquarie/KKR/TIM/OF offre una certa flessibilità sulle tempistiche di presentazione dell’offerta non vincolante rispetto alla deadline del 31 ottobre inizialmente fissa per la successiva offerta vincolante. Quanto alla possibilità di un’offerta da Eu15bn (sulla parte bassa del range citato dalla stampa Eu15-18bn e inferiore alla nostra valutazione di Eu20bn, di cui c. Eu17bn pre sinergie), andrà verificato se questo ammontare, come ci sembra probabile, è riferito al perimetro standalone di NetCo ed esclude quindi la quota di sinergie sulla rete unica riconosciute a TIM (da noi stimata oltre Eu3bn, c. il 60% delle sinergie complessive Eu5-6bn). A fronte di un floor valutativo per NetCo, vediamo buone chance per TIM di migliorare la valutazione NetCo confrontandola, ad esempio, con eventuali offerte espresse da parte di altri fondi potenzialmente interessati a rilevare una quota di NetCo. In questo contesto, ricordiamo che CDP è l'unico offerente in grado di estrarre significative sinergie industriali (integrazione con OF) e ha interesse procedere speditamente con la rete unica (implementazione NRRP); pertanto, non escludiamo che un eventuale reality check con valutazioni esterne possa portare ad un successivo miglioramento dell'offerta per NetCo da parte di CDP e degli altri sottoscrittori dell’MOU.


Raccomandazione su TIM (TIT.MI) MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
 
ma qual è il debito della rete? Non lo sappiamo...
tolto quello si potrebbe svoltare?

consideriamo 2 punti di vista:

CDP-governo: nell'ipotesi fatta paga 2,5 e si ritrova una rete con 10 di debito, insostenibile.... deve far entrare altri e far affluire soldi freschi

TIM (il nostro :D): incassa 2,5 cash e defalca 10 miliardi di debito, totale possiamo considerare che il debito di TIM si riduce di 12,5, ma ne rimangono altri 12 (se stiamo al debito netto che è scritto nell'ultima semestrale, poi c'è stata la vendita inwit, ma ci sono stati anche pagamenti licenze e altro... quindi di preciso non sappiamo)

con 12 miliardi di debito netto quello che rimane di TIM si regge?
Labriola ha sempre detto che tutte queste operazioni venivano fatte tenendo conto che ciò che restava doveva essere sostenibile...
così è sostenibile? ho dubbi

Leggendo i numeri tim brasil ed optando un piano industriale con riduzione costi e puntando su mobile e commerciale per me sarebbe tutta altra storia....resto della convinzione che il dente cariato da togliere è la rete non perché sia un asset da buttare per carità solo gestito male con costi insostenibili,debito sulle spalle e tariffe non adeguate...ricavi ed utili con debito dimezzato cresceranno...senza piu'il fardello anche dei costi personale del fisso...insostenibile se non fai ricavi..credo sia matematico....poi se qlcn preferisce opa...siano coscienti che stiamo svendendo società....vedremo
 
Ma perchè telecom non piazza 15 mila dipendenti in cassa integrazione sulle spalle dello stato(stile fiat)...poi voglio vedere se cdp non aumenta offerta!!
 
Ciao bal...ma concordi che il problema principale di telecom è il costo ed il debito della rete...tolto quello si potrebbe svoltare?bisogna chiudere la vendita al più presto...

Andrebbe sospeso dalle contrattazioni al più presto . chi c'é c'è chi non c'é non c'é.
 
Ma perchè telecom non piazza 15 mila dipendenti in cassa integrazione sulle spalle dello stato(stile fiat)...poi voglio vedere se cdp non aumenta offerta!!

é da un pò che lo scrivo... Labriola ha un'arma tattica "nucleare" sullo stato... se CDP gioca al ribasso Telecom può giocare sulla CIG... e cmq non é che se offrono 15MLD TIM deve accettare... quindi ca va sans dir
 
Meno male...
ero in pensiero, dopo i 3 giorni del condor si ritorna in rosso e sotto i 20 cent.
beata normalità...
 
E che barba...che barba...che noia e che noia...
 
apperò, oggi ritraccia, in fin dei conti l'indice non consente grossi slanci
 
Dopo l'articolo su "il tempo" con valutazione rete 15 mld mi aspettavo molto peggio (ma molto).
Vero che sono solo le 10,45 e oltreoceano devono ancora svegliarsi ....
 
Dopo l'articolo su "il tempo" con valutazione rete 15 mld mi aspettavo molto peggio (ma molto).
Vero che sono solo le 10,45 e oltreoceano devono ancora svegliarsi ....

è no, di là c'è chi fa il turno di notte e fottte alla grande sui mercati UE e ITA in particolare manovrando i loro futures, quelli che dormono sono i piccoli come noi, quelli che magari pensano pure che in Italia non ci sia più una borsa visto lo stato della nostra economia e le malefatte perpetrate sui mercati
 
Ultima modifica:
im: battaglia legale in Brasile (MF)
Oggi 10:10 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Per Tim non sara'' facile spuntare un prezzo piu'' basso per l''acquisizione degli asset mobili di Oi in Brasile. In realta'' non sara'' facile per tutti gli acquirenti, ossia oltre a Tim Brasil, anche Claro e Vivo, che avevano chiesto una revisione del prezzo d''acquisto per le attivita'' di telefonia mobile dell''ex incumbent brasiliano. E'' stata la stessa Oi a passare all''attacco depositando al Tribunale di Rio de Janeiro un''ingiunzione con la quale ha chiesto il deposito, entro 48 ore, dell''importo di 1,5 miliardi di reais (circa 290 milioni di euro), di cui 515 milioni a Telefonica, 342 milioni a Claro e 669 milioni (circa 129 milioni di euro) a Tim. In sostanza, scrive MF-Milano Finanza, la somma di 290 milioni da parte delle tre societa'' dovrebbe essere congelata in un conto in attesa di una decisione arbitrale in merito alla richiesta di revisione del prezzo. L''ingiunzione e'' stata accolta dai giudici e ha colto di sorpresa le societa''. La stessa Tim Brasil in una nota ha reso noto di non essere stata ancora informata della decisione (che pero'' e'' stata annunciata da Oi ai media brasiliani), contro la quale presentera'' ricorso. Tutto parte come detto dalla richiesta di parte di Tim Brasil, Vivo e Claro di rivedere al ribasso il prezzo di acquisto degli asset. Da un''analisi affidata al consulente indipendente Kpmg sarebbero infatti emersi elementi, di cui le societa'' sono potute venire a conoscenza solo dopo la firma dell''acquisizione, tali per cui si sarebbe resa necessaria una modifica del prezzo. L''analisi avrebbe evidenziato divergenze nelle assunzioni e nei criteri di calcolo. In particolare, per quanto riguarda gli investimenti (capex) le tre societa'' acquirenti avrebbero individuato un mancato rispetto del volume minimo e della natura degli obblighi di investimento di Oi, che non avrebbe rispettato nemmeno gli obblighi relativi al mantenimento della quota minima di nuove attivazioni nette. Per Tim la modifica richiesta avrebbe un impatto sul prezzo finale di acquisto di 1,4 miliardi di reais (ossia circa il 44% della revisione complessiva da 3,2 miliardi richiesta) equivalenti a circa 270 milioni di euro. La strada per ottenere questa variazione pero'' non sara'' facile, come si evince dalle mosse di Oi secondo cui l''analisi svolta da Kpmg sarebbe stata viziata da errori tecnici, procedurali e di metodologia. Nel frattempo, prendono corpo gli effetti dell''acquisizione degli asset di telefonia mobile. A seguito dell''operazione infatti l''Anatel aveva obbligato le societa'' a creare opportunita'' di mercato per operatori mobili virtuali. In questo contesto si inserisce l''accordo siglato da Tim Brasil con Algar perche'' quest'' ultima inizi l''attivita'' nel paese come operatore Mvno autorizzato. Le news dal Brasile hanno penalizzato il titolo alla borsa di San Paolo, mentre le azioni di Telecom Italia hanno registrato una seduta molto positiva, chiudendo in rialzo del 3,67% e soprattutto tornando sopra la soglia psicologica di 0,2 euro a 0,2032 euro. A spingere le quotazioni sarebbero stati gli incontri con gli investitori del ceo Pietro Labriola, cui sarebbero seguiti feedback positivi. Incontri nei quali si sarebbe parlato molto di industria e tlc e meno di operazioni straordinarie come la creazione della rete unica, progetto (altro articolo) che attende la proposta di Open Fiber. red fine

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