Telecom un gioiello da recuperare

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Gia', e il 30 si avvicina (e anche lo 0.30, che io vedo come vero target del titolo visto che ormai e' evidente che c'e' un grosso problema ai piani alti tra Governo e Cdp e dovranno fare le nozze con i fichi secchi..)

Mi sa tanto che i fichi secchi tocchino a noi......
 
Nel frattempo anche oggi non si è combinato nulla, le solite mani forti ne hanno approfittato per tradare e scambiarle tra loro, risultato pari e patta, tradotto na schifezza !!!
 
Mi sa tanto che i fichi secchi tocchino a noi......

Dipende dal prezzo di carico, purtroppo un titolo che e' in caduta libera da anni finira' per scontentare molti, ma sia il retail che i Fondi credo che pur di liberarsene accetterebbero anche 0,30 ( che ai corsi attuali e' comunque quasi un 40% in piu'). Diverso il discorso per Vivendi che potrebbe rimanere attore in campo della nuova partita
 
Oggi giornata del piffero ...
Comunque nel bene o nel male escono notizie e questa é buona cosa :bow:..
Ormai siamo vicino al Mitico 30 Novembre :confused:..
E poi cosa si inventano ??
Offerta bassa da parte di CDP e per risposta Telecom vende una quota del 35/40 % della rete a qualche grosso fondo internazionale??
 
Il 30 c.m. CDP lancerà un OPA totalitaria prendere o lasciare ,28 cent per azione :D
 
Basta che si sbrighino...perché il tempo passa...buon fine settimana
 
Il 30 c.m. CDP lancerà un OPA totalitaria prendere o lasciare ,28 cent per azione :D
potrebbero raccattare si e no un miliardo e mezzo di azioni.
E' un' opa che non andrebbe da nessuna parte e sarebbe l'ennesima operazione di disturbo.
:cool:
 
Rete in mano a fondi infrastrutturali con CDP a max 20% niente rischio eurostat e orizzonte a 30 anni per rimborso maxi debito con Ebitda cumulato di oltre 100 miliardi...finanziariamente unico modo per venirne fuori e salvare la capra(Tim) e i cavoli (bilancio pubblico)....IMHO..
 
Dato che è sabato, i mercati sono chiusi, vi rassegno un aforisma che ben si attaglia alle varie ipotesi di soluzione del rebus Telecom:

"Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti".

[Attribuito a Platone; Atene 428 - 348 a.C.]
 
da qursta sua risposta mi sembra di capire che x ora cdp è sempre indipendente e la decisione la dovranno prendere loro, quindi offerta in arrivo?:mmmm::specchio:

Ma è bene chiarire che l'eventuale offerta sarà per l'asset rete non per opa sul titolo...almeno penso...poi magari arriva qlcs di positivo e siam tutti più felici..ma la vedo tosta...credo un offerta per tutta la baracca possa arrivare solo da fondi esteri...esperienza kkr in primis...ma Labriola la vuole formale non a chiacchiere...stavolta concede anche la d.d.saluti
 
Ma è bene chiarire che l'eventuale offerta sarà per l'asset rete non per opa sul titolo...almeno penso...poi magari arriva qlcs di positivo e siam tutti più felici..ma la vedo tosta...credo un offerta per tutta la baracca possa arrivare solo da fondi esteri...esperienza kkr in primis...ma Labriola la vuole formale non a chiacchiere...stavolta concede anche la d.d.saluti

si offerta x la rete.. ma bisogna vedere se faranno offera ridicola x essre bocciata vista la scadenza del mou-- se fosse cosi dopo prenderebbe il via il piano minerva.. scalata non ostile a mercato o opa in team? mah?
 
lo ho ricontattato con domanda specifica ma è evidente che non poteva rispondere ed è stato evasivo.. ma qualcosa si potrebbe anche capire--:mmmm: risposta di bu--tt..---- --Abbia pazienza, ma io non ho solo TIM a cui pensare e ricevo centinaia di mail sul tema. In questo momento il governo è bloccato perché occorre attendere le determinazioni di CDP. Appena avremo chiara la situazione le dirò qualcosa.CordialitàInviato da iPhone

Io non darei per scontato che il perito abbia guardato le carte, studiato sarebbe pretendere troppo, capite non ne parliamo proprio. L'essere evasivo è la base della cultura politica dei nostri tempi.

Io sono esposto ed incastrato su questo titolo, anche se per un importo modesto rispetto agli altri che ho in portafoglio. Ciò premesso, invito i compagni di sventura che postano in buona fede, di non alimentare false speranze che potrebbero indurre altri ad entrare nel calderone dell'altissimo rischio.
 
Vivendi gioca in casa e tratta per lo streaming di Orange
Con Canal+ il gruppo Bolloré ha già una quota in Ocs ma ora punta alla scalata
Tra i possibili pretendenti Warner Bros. Discovery Resta il nodo Antitrust

Una trattativa che andrebbe avanti da almeno due anni. E ora arrivata a una fase cruciale. Come rilanciato anche dalla Reuters e dalla stampa francese, dopo un’indiscrezione del sito Variety, Orange avrebbe avviato trattative esclusive con Canal+, il gruppo di pay-Tv di Vivendi per la vendita della controllata di film e video streaming Orange Cinéma Séries (Ocs).

Del resto i colloqui informali tra Canal+, che già possiede il 34% di Ocs, e Orange sono in corso da mesi. Ma ora potrebbero arrivare a una conclusione anche nel giro di pochi giorni.

Anche in virtù della quota detenuta nel capitale della società che fa capo a Orange – e che gli conferisce il diritto di prelazione – Canal+ è sempre stato il candidato favorito per l’acquisizione. Ma il processo si è trascinato a lungo e altri player sono nel frattempo apparsi sulla scena. Si è parlato, ad esempio, dell’attuale Warner Bros. Discovery, la casa madre di Hbo. Ma i rumors hanno puntato anche verso una cordata tutta transalpina differente da Canal+ facendo riferimento a Mediawan. La quale però, stando sempre alle indiscrezioni di mercato, a fronte di un iniziale interesse avrebbe poi ritirato la sua offerta.

A spuntarla dovrebbe quindi essere Vivendi sia per la parte di pay tv sia per gli studios di Ocs che mostrano ampie possibilità di sinergia con StudioCanal che fa capo a Canal+.

L’accordo sarà evidentemente soggetto all’approvazione dell’Antitrust. Nel 2011, come ricordato dal sito Variety nella sua anticipazione, proprio l’Autorità garante del mercato in Francia ha bloccato il primo tentativo di Canal+ di fondersi con Ocs e lanciare un canale premium di pay TV. Tutto questo però avveniva in un’altra epoca sul versante dei media audiovisivi, lontana dallo sbarco dei colossi dell’on demand che hanno cambiato le carte in tavola. Netflix, di suo, vanta 13 milioni di abbonati in Francia, davanti a Canal+ che si attesta sui 10 (fece molto scalpore il momento in cui Oltralpe ci fu il “sorpasso”), mentre Ocs non raggiunge i 3 milioni di abbonati. Certo è che occorre tener conto quel che è successo in Francia proprio in queste ultime settimane, con la vicenda di Tf1 e M6 e il loro matrimonio fallito davanti all’altare proprio perché alla fine Bouygues (Tf1) e Rtl Group di Bertelsmann (M6) avevano capito che i remedies richiesti dall’Antitrust sarebbero stati non compensati o comunque poco compensati dai vantaggi dell’operazione.

Lanciato nel 2008, quello che fa capo a Orange è il secondo gruppo televisivo a pagamento francese dopo Canal+. Soprattutto all’inzio la rivalità con la realtà di casa Vivendi era particolarmente spiccata, alimentandosi anche dll’accordo fatto da Ocs con Hbo. I successi della casa di produzione Usa hanno aiutato Ocs a conservare la sua customer base e rimanere a galla per un certo numero di anni.

Dal punto di vista della sostenibilità finanziaria, però, l’operazione non è mai riuscita a risultare in equilibrio. E le cose potrebbero anche peggiorare con l’avvicinarsi della conclusione dell’accordo pluriennale fra Ocs e Hbo. Di certo da circa due anni, come detto, Orange sta cercando di separarsi dal suo servizio. E per una buona ragione: secondo i dati riportati dal quotidiano Les Echos nonostante i circa 3 milioni di abbonati, l’offerta a 11 euro al mese ha accumulato tra i 400 e i 500 milioni di euro di perdite dal suo lancio. Occorrerà tuttavia vedere anche cosa succederà a tutto il settore audiovisivo nel suo complesso: Ocs ha firmato lo scorso febbraio un patto triennale con le organizzazioni cinematografiche per investire almeno 60 milioni di euro nel cinema francese ed europeo nei tre anni.
 
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