Televendite VII

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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Gagosian non dice questo quadro è passato in televendita : come mai ?

Perché è invidioso...
:):p Ciao!! a tutti.

Ps, pur di non vederle più ha venduto la sua umile dimora in perdita... :D

Art Dealer Larry Gagosian Buys Faena House Unit for $13M - Sunny Isles Beach Real Estate Resource by One Sotheby's International Realty

https://www.google.com/amp/s/www.bizjournals.com/southflorida/news/2017/04/18/wealthy-new-york-art-collector-sells-miami-beach.amp.html

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Calma , calma, calma. Se vuoi esprimere tue visioni diverse dalle mie va più che benissimo, ma non stravolgere il senso dei miei interventi. Di questi temi ho scritto molto, per cui non intendo riscrivere tutto per l'ennesima volta. Riassumo per chiarezza:
1) Ho sempre detto che quello che conta è lo studio e l'approfondimento e che non esiste alcuna possibilità di sostituire studio e approfondimento con le televendite. Dalle televendite si impara ben poco, se non, quando va bene, una superficiale informazione sempre da verificare. Sempre, dico sempre, ogni televenditore finisce con 'recitare' la sua parte. Per non dire che la maggioranza dei televenditori sa ben poco, alcuni non sanno proprio niente, e il più delle volte 'straparla'. Purtroppo c'è chi si beve ore e ore di noiosissime tiritere illudendosi di imparare arte.
2) Ho sempre detto che guardo le televendite facendo zapping durante le pubblicità. Alcune rare volte mi imbatto in discorsi più colti (Vanoni), in aneddoti interessanti (Faccenda) e poco altro. Allora seguo di più, non raramente riportando qui qualche critica.
3) Il format di Tommasi mi ha colpito per la 'novità'. Ho parlato bene della sua impostazione già alla prima puntata: la prima mezz'ora dedicata all'approfondimento delle logiche di mercato e all'arte contemporanea di respiro internazionale, mi è piaciuta molto. Tu dici che trovi delle similitudini con alcuni punti che tratto io: bene, significa che parla di cose reali, non addomesticate per il proprio tornaconto. Inoltre ho parlato bene della scelta coraggiosa di presentare Davenport. Quando mai avevi visto prima Davenport in televisione? Pensi che sia un artista semplice, nazional popolare?
4) Il collezionista da divano non mi piace e personalmente non ho comprato mai in televendita. Il mio modo collezionare sviluppando un tema ben preciso, e di cercare per ogni artista che mi interessa l'opera più giusta in assoluto, TENDENZIALMENTE esclude l'acquisto di quello che propina l'imbonitore di turno, chiunque esso sia.
5) Non è questione di Griffa o non Griffa (la settimana scorsa come potevo sapere che la volta dopo avrebbe presentato un Griffa?) ma di modo di porsi: Tommasi mi piace non solo perchè parla bene, ma perchè segue una sua linea coerente e tutto sommato molto più credibile rispetto a tutti gli altri. Infatti è un gallerista che segue una sua impostazione precisa (probabilmente gli autori che conosce e che frequenta), non il classico trombone che presenta qualsiasi cosa gli facciano trovare appesa, con la stessa fastidiosissima enfasi.

Mi lascia davvero perplesso acci questa tua frase, poiché tu hai passato anni a sottolineare l’importanza di distinguere la qualità delle opere, non comprare la firma, e non hai mai nascosto anche l’importanza della riconoscibilità di certe tipologie di opere. Ti ricordo a tal proposito la discussione su Spalletti, quasi sfociata in offesa, dopo una mia battuta, per le cornici rastremate di Spalletti, che hai ribadito più volte, siano le più apprezzate dal mercato.
Quindi acci, sai benissimo anche tu che si può proporre qualsiasi opera di un determinato artista, ma ai fini dell’investimento è fondamentale la riconoscibilità, soprattutto nel mercato internazionale. Entrando quindi nel merito della produzione di Ian Davenport, cosa che tu non hai fatto (non ti sarai fatto distrarre dall’abilità di chiacchera del venditore? :p), ma hai solo apprezzato il portare in televisione l’artista, è giusto ricordare che Davenport ha un marchio di fabbrica e basta, senza aver studiato l’artista, fare una ricerca di immagini su google per rendersi conto di cosa sia più riconoscibile a livello internazionale. Oppure guardare la home page dell'artista.
Infine non ho poi capito perché tu, in qualità di esperto di Griffa, hai glissato sulla domanda fatta da un collega forumista, se l’opera anni ’90 di Griffa proposta da Tommasi fosse realmente un capolavoro o no, come asseriva il televenditore. Io consiglio di confrontare l’opera proposta di Tommasi e quelle ora in esposizione a NY da Casey Kaplan per fare un paragone. Tu che dici?
 
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Prima che mmt ottenga di diritto un posto in classifica vorrei stilare la mia personale Top 5 delle vicende più trash di sempre sul fol (in ordine sparso):

1) L’innominabile saluta le mogli fedifraghe dei folisti che gli scrivono lettere hot di nascosto dai mariti e annuncia che devolverà in beneficenza i proventi della causa legale contro Ostenda.

2) Un quotidiano locale tratta l’amara vicenda delle opere di Giustino trafugate nottetempo durante una sua personale.

3) Il cordoglio per la morte di NonOmnis.

4) Cicala minaccia di entrare in sala urlando LADRONI durante la sessione di una nota casa d’aste se non gli danno i soldi a lui dovuti dalla vendita di un quadro.

5) Ginogost fonda il suo forum degli amanti dell’arte.


capisco l'ironia del messaggio, comunque non ho alcuna causa in coso col Signor Faccenda
 
Mi lascia davvero perplesso acci questa tua frase, poiché tu hai passato anni a sottolineare l’importanza di distinguere la qualità delle opere, non comprare la firma, e non hai mai nascosto anche l’importanza della riconoscibilità di certe tipologie di opere. Ti ricordo a tal proposito la discussione su Spalletti, quasi sfociata in offesa, dopo una mia battuta, per le cornici rastremate di Spalletti, che hai ribadito più volte, siano le più apprezzate dal mercato.
Quindi acci, sai benissimo anche tu che si può proporre qualsiasi opera di un determinato artista, ma ai fini dell’investimento è fondamentale la riconoscibilità, soprattutto nel mercato internazionale. Entrando quindi nel merito della produzione di Ian Davenport, cosa che tu non hai fatto (non ti sarai fatto distrarre dall’abilità di chiacchera del venditore? :p), ma hai solo apprezzato il portare in televisione l’artista, è giusto ricordare che Davenport ha un marchio di fabbrica e basta, senza aver studiato l’artista, fare una ricerca di immagini su google per rendersi conto di cosa sia più riconoscibile a livello internazionale. Oppure guardare la home page dell'artista.
Infine non ho poi capito perché tu, in qualità di esperto di Griffa, hai glissato sulla domanda fatta da un collega forumista, se l’opera anni ’90 di Griffa proposta da Tommasi fosse realmente un capolavoro o no, come asseriva il televenditore. Io consiglio di confrontare l’opera proposta di Tommasi e quelle ora in esposizione a NY da Casey Kaplan per fare un paragone. Tu che dici?

Le polemiche pretestuose mi hanno da tempo stancato. Per questo motivo non replico quasi mai alle tante punzecchiature senza senso come la tua. Io non ho mai sostenuto che in tv è stato mostrato il miglior Davenport. Ho scritto chiaramente che nessun televenditore si era mai spinto a fare un'analisi così precisa e competente del mercato, delle tendenze internazionali e dell'opportunità di allargare i confini delle collezioni guardando a cosa si vende nel mondo e non solo in Italia. In entrambe le trasmissioni ha dedicato a questi approfondimenti la prima mezz'ora abbondante e quindi deduco che sia questo il suo filo conduttore. TANTO CHE ha presentato un autore come Davenport, immagino sconosciuto alla stragrande maggioranza del pubblico televisivo, che non è certamente un autore facile nè appunto nazional popolare (altre televendite mostrano artisti regionali spacciati per fenomeni internazionali con tanto di sottofondi musicali struggenti, televendite nazional popolari appunto). Sono stato più chiaro adesso? Non parlavo dell'opera, parlavo del respiro internazionale. Poi è più che evidente che se uno si interessa a Davemport prima di comprarlo deve verificare, conoscere il suo lavoro e approfondire. Questo vale per tutto e per tutti. Dove sarebbe la contraddizione?
Riguardo al Griffa, ti faccio notare che nessuno ha chiesto a me direttamente un parere e siccome non sono nè il difensore di Griffa nè un esaltato sostenitore (ma solo un conoscitore del suo lavoro) non avevo ritenuto importante replicare a qualche giudizio molto poco centrato. Quel Griffa è un ottimo lavoro, per quelli che ho visto è il miglior non-anni-70 mai passato in televisione e forse alle aste. E' la sola opera davvero importante per qualità, equilibrio e misure che può stare al livello di quelle presentate da Kaplan. L'opera era del 1991, anno in cui Griffa ha iniziato il ciclo "Tre linee con arabesco" ed era la terza opera del ciclo. Un lavoro germinale. Se poi la maggior parte delle persone non sa cosa significa quel ciclo... pazienza. Io a suo tempo l'ho già spiegato, e non intendo ricominciare ogni volta daccapo. Ognuno può approfondire per conto suo e magari così facendo eviterebbe di proferire i soliti 'secondo me' sempre legittimi per quanto riguarda il gusto, ma ben poco azzeccati riguardo la qualità e l'importanza.
Ciao
 
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Mah, sono anni che un certo Vanoni dice con rigore e credibilità, al di là di quello che propone in vendita, di allargare i confini del collezionismo, non trovo contenuti di novità in quello che dice Tommasi. Non è nemmeno una novità andare in televendita e lanciare frecciatine ai colleghi.
Le polemiche nascono perché nessuno entra mai nel merito delle opere proposte, ma si giudica lo stile di vendita. Alla fine da uno come te acci, che spesso si propone come spalla ai neofiti, mi aspetto prima una disamina sulle opere e non sul format televisivo. Comunque se vogliamo fare i critici televisivi, passi pure che io faccio polemiche pretestuose e andiamo avanti a elogiare e sbeffeggiare il televenditore di turno senza nemmeno entrare nel merito di ciò che propongono.
 
Ma come non si entra nel merito??? Allora ripropongo la domanda che faccio da tempo a cui nessuno dei "difensori di rito" risponde, sono MAESTRI Scuffi, Armodio, Cargiolli, Tofanelli, Palosuo, Pisani, Romano, e Meggiato… il più grande scultore vivente forse insieme a Helidon? Questo può rendere credibili?
 
Allargare il collezionismo o i clienti?
Negli anni 80 le televendite proposero: Arman, Schifano, Boetti, Festa
praticamente emergenti.
Adesso propongo solo storicizzati .
Prezzi e qualità ... Siete voi i collezionisti
 
no propongono anche esordienti, soprattutto artisti di scuderia.
 
Allargare il collezionismo o i clienti?
Negli anni 80 le televendite proposero: Arman, Schifano, Boetti, Festa
praticamente emergenti.
Adesso propongo solo storicizzati .
Prezzi e qualità ... Siete voi i collezionisti

Più che anni '80 direi anni '90. E i nomi che citi direi a partire da metà anni '90.

Comunque Arman, Schifano, Boetti, Festa non erano degli "emergenti": allora erano già super storicizzati.
Bisogna considerare che erano già stati dei protagonisti negli anni '60 (Arman aveva già fatto opere significative alla fine degli anni '50).
Magari non erano stati riconosciuti dal mercato, ma erano artisti molto importanti.

Tra questi penso che Arman fosse quello che costava di più, fino ad arrivare alle sue quotazioni massime a metà anni 2000.

Quello degli anni '90 è un mercato completamente diverso da quello che conosciamo oggi... aggiungerei: bei tempi!
 
Una domanda, qualcuno sa come mai non si sente più Marco Orler in trasmissione? Se non sbaglio era il diretto collaboratore/responsabile di Vanoni….
 
ormai il pelatone dedica più tempo a parlar male dei colleghi, che a spiegare in modo corretto le opere che ha la fortuna di presentare: molti altri televenditori, con le stesse opere che ha a disposizione Yul, le toglierebbero da parete in pochi secondi...
rancoroso come non mai, ha fatto in modo che io segua sempre di meno la galleria televisiva che guardavo quasi in esclusiva: rimpiango le domeniche con Olivi...

come dicevo, Tommasi prima di smettere era avviato a diventare il migliore. Non ho potuto seguire le punzecchiature tra Tommasi e Faccenda, ma mi pare di capire che la vera guerra si stia consumando ormai da mesi tra presentatori Orler più che con gli esterni. Il rancore di Yul spesso sembra avere come bersaglio Vanoni, quello che "fa finta di campare con altre attività e non come televenditore", non mi stupirei se in un prossimo futuro Vanoni cambiasse aria. Troppa pressione, troppo brutto essere associato ad un'azienda che punta su Miniati e Cargiolli.
Temo gli Orler si siano conseganti mani e piedi al personaggio sbagliato
 
come dicevo, Tommasi prima di smettere era avviato a diventare il migliore. Non ho potuto seguire le punzecchiature tra Tommasi e Faccenda, ma mi pare di capire che la vera guerra si stia consumando ormai da mesi tra presentatori Orler più che con gli esterni. Il rancore di Yul spesso sembra avere come bersaglio Vanoni, quello che "fa finta di campare con altre attività e non come televenditore", non mi stupirei se in un prossimo futuro Vanoni cambiasse aria. Troppa pressione, troppo brutto essere associato ad un'azienda che punta su Miniati e Cargiolli.
Temo gli Orler si siano conseganti mani e piedi al personaggio sbagliato


Fin quando ci sono gli amici attempati facoltosi che comprano e che si convincono che stanno acquistando grandi Maestri di livello internazionale tutto fila....
 
Ho chiesto di Marco Orler perché mi sembrava lui il principale sponsor di Vanoni.... forse qualcosa sta cambiando anche per quello???
 
Orlando ha aperto una bancarella

Da uno zapping veloce tra una partita e l’altra sono incappato su orlando arte :
Vedere x credere : ha 500 quadri presi chissà dove davvero imbarazzanti!
Una bancarella della domenica ha dipinti più IMPORTANTI!:censored:
 
Per molto meno Giustino fu tacciato di farsi promozione e dopo una lunghissima polemica confinato alla sezione artisti...

Ho chiesto di postare i miei lavori e mi è parso normale essere indirizzato allo spazio artisti : perché uno dovrebbe sentirsi confinato?
 
ieri sera Vanoni al veleno.
Prima di chiudere ha stranamente ricordato più di una volta il palinsesto Orler arte contemporanea per i giorni a venire, l'ultima volta nel citare le trasmissioni di Faccenda e Regali li ha definiti " i migliori professionisti d'Italia per le televendite"

definizione in cui si vedeva ci crede molto ...
 
Penso che una diatriba a distanza tra due soggetti, senza la possibilità di un confronto diretto sia alquanto stucchevole ed una grande caduta di stile. Ma lo stile e la classe sono qualità che hai dentro, non le studi e non te le possono insegnare.
Ben venga un po' di concorrenza, ma la concorrenza non la combatti a chiacchiere, ma bensì con i fatti.
Ricordo Luca Tommasi quando presentava da Telemarket, poi banditore d'asta da Finarte ( stesso proprietario di Telemarket), poi fondo ' una casa d'aste, se ricordo bene si chiamava Ranger Art, ma su questo non ci metto la mano sul fuoco.
Poi diventa Gallerista e riprende ogni tanto qualche appuntamento TV con il suo nome rappresentando la sua Galleria.
Diciamo che non mi entusiasma che abbia una propria Galleria e poi rappresenti anche un'altra organizzazione. Ma ognuno lavora come meglio crede.
Di certo, i piani alti dei due contendenti non dovrebbero permettere diatribe a distanza, anche perché il risultato e' quello di fare solo della pubblicità gratuita e se lo citi vuol dire che lo temi.
In questo Olivi era un maestro, al di sopra di ogni parte.
Comunque da quando Senna non corre più, da quando Baggio non gioca più ( cit. Cesare Cremonini) e da quando Olivi non presenta più, non e' più Domenica!!!
 
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