"The great crash" (Il grande crollo)

Fantastica, questa tabella.

Mi ha messo più paura di tutte le notizie degli ultimi 6 mesi ;):D
 
mi sono iscritto in questo sito e questo è il primo messaggio che scrivo,
giusto per testimoniare questo thread interessantissimo, per fare i complimenti a Filibuster per il suo lavoro svolto sin quà, e non aspettando
altro che la continuazione dei suoi interventi.
Continui la prego... grazie.

In questo deserto di nulla finalmente un'oasi di ristoro.
 
mi sono iscritto in questo sito e questo è il primo messaggio che scrivo,
giusto per testimoniare questo thread interessantissimo, per fare i complimenti a Filibuster per il suo lavoro svolto sin quà, e non aspettando
altro che la continuazione dei suoi interventi.
Continui la prego... grazie.


In questo deserto di nulla finalmente un'oasi di ristoro.

Ciao, non posso che quotare in pieno... Grazie Filibuster! :)
 
Ciao Fili...

Complimenti vivissimi per il lavoro che hai svolto con questo post...mi era sfuggito prima(da gennaio scorso ho seguito poco mercati -purtroppo devo dire...- e fol per altri impegni)
Me lo sono letto tutto d'un fiato e l'ho trovato di grande interesse
Grazie ancora
 
Diavolo, vedo solo ora che Filibuster si è cancellato. :eek: :eek: :eek:

Qualcuno sa il perché? :confused:

Era uno dei pochissimi a scrivere cose intelligenti ed argomentate sul principale. OK!

Una gravissima perdita per il FOL. :'( :'( :'(


Filibuster torna!
 
Diavolo, vedo solo ora che Filibuster si è cancellato. :eek: :eek: :eek:

Qualcuno sa il perché? :confused:

Era uno dei pochissimi a scrivere cose intelligenti ed argomentate sul principale. OK!

Una gravissima perdita per il FOL. :'( :'( :'(


Filibuster torna!

ma si... uff tutti che piangono quando qualcuno sparisce.. evidentemente non aveva piu' niente da dire,poi chi sbatte la porta senza salutare e' un maleducato come si dice, non e' tutta sta gran perdita quindi.
 
ma si... uff tutti che piangono quando qualcuno sparisce.. evidentemente non aveva piu' niente da dire,poi chi sbatte la porta senza salutare e' un maleducato come si dice, non e' tutta sta gran perdita quindi.

:eek::eek:

Leggiti anche soltanto l'ultimo post e sciacquati la bocca prima di dire tali bestialità. KO! :rolleyes:

Una delle 2-3 persone del forum (non di più) che mi piacerebbe conoscere personalmente e di cui mi onorerei essere amico. :bow::bow::bow::bow::bow:
 
:eek::eek:

Leggiti anche soltanto l'ultimo post e sciacquati la bocca prima di dire tali bestialità. KO! :rolleyes:

Una delle 2-3 persone del forum (non di più) che mi piacerebbe conoscere personalmente e di cui mi onorerei essere amico. :bow::bow::bow::bow::bow:

uuu poverino...come farai adesso?
 
:eek::eek:

Leggiti anche soltanto l'ultimo post e sciacquati la bocca prima di dire tali bestialità. KO! :rolleyes:

Una delle 2-3 persone del forum (non di più) che mi piacerebbe conoscere personalmente e di cui mi onorerei essere amico. :bow::bow::bow::bow::bow:

Ciao NOSE, una volta in più condivido il tuo pensiero, bye.
 
Assolutamente d'accordo con NSOE. E' sempre stato piacevole leggere Fillibuster.
 
ma si... uff tutti che piangono quando qualcuno sparisce.. evidentemente non aveva piu' niente da dire,poi chi sbatte la porta senza salutare e' un maleducato come si dice, non e' tutta sta gran perdita quindi.

Bel tipo sei tu.
Davvero. KO!KO!KO!
 
siete solo dei piagnucoloni.. dai... e' un dato di fatto.
 
Ciao, rieccoci qui.
Indovinate quale settore ha guadagnato di più dal 1° gennaio a oggi, secondo la Reuters? Nientemeno che le obbligazioni cosiddette “distressed”, cioè quelle che danno un rendimento superiore ai titoli di stato di almeno 1000 punti base…. se l’emittente non fallisce prima.
Il dato è molto significativo. Da una parte -come nota BoA Merrill Lynch- dimostra l’incremento del “risk appetite”. Aggiungerei che naturalmente l’aumento del risk appetite presuppone il ritorno della fiducia nel futuro, cosa fondamentale per le borse; per di più la constatazione di un aumento generale della propensione al rischio potrebbe abbattere i residui timori degli operatori fin qui rimasti fuori, già in piena crisi per aver perso un +40% delle quotazioni (mi riferisco sempre agli istituzionali USA, il resto del mercato va solo a rimorchio). D’altra parte, da un punto di vista pratico, il successo dei bond distressed ha consentito a società che versano in cattive acque -come Ford e MGM- di raccogliere ben 23 miliardi di dollari nel solo mese di maggio, con la vendita di obbligazioni che fino a poco fa nessuno voleva.
Altra notizia da non sottovalutare: in Germania nel mese scorso le vendite di auto hanno superato del 40% le vendite del maggio 2008. Merito degli incentivi statali, certo, ma un balzo del genere dimostra che -almeno per ora- l’Occidente è ben lontano da una situazione di tipo giapponese, dove per decenni né stimoli né incentivi sono riusciti a incrementare i consumi.

Da quanto tempo si sente dire che Buffett è finito, bollito, praticamente rinko? Almeno dal 2000, quando non approfittò dell’enorme balzo dei titoli Internet. E invece alla fine della fiera il vincitore è sempre lui. Naturalmente -essendo un essere umano- ogni tanto fa qualche sbaglio, ma riesce sempre a correggerlo.
Com’è noto, nel 2007 -proprio alla vigilia del crollo- Buffett ha aperto una colossale posizione in derivati OTC, shortando una montagna di put sull’S&P500 e su altri indici, per ben 37.1 miliardi di dollari. La scadenza delle put è lontanissima, tra il 2017 e il 2029. In considerazione dell’eccezionale rating della Berkshire (e del fatto che -a quanto pare- la vendita è praticamente cash-secured) la posizione non margina. In sostanza Buffett ha incassato premi per 5 miliardi di dollari (più la somma certo colossale generata dagli investimenti fatti con quei 5 miliardi fino al 2029) a fronte di… niente, o meglio a fronte del rischio che a scadenza gli indici venduti si trovino al di sotto dello strike, e quindi le put vengano esercitate. Ma il fattore tempo -con una scadenza così lontana- in qualche modo alleggerisce il pericolo, anche perché rimangono ampie possibilità di aggiustare la posizione, se le cose dovessero mettersi male.
Certo, l’operazione è bella ma col senno del poi il timing è stato decisamente infelice, perché se fosse stata aperta un anno dopo, nell’autunno 2008, avrebbe fruttato infinitamente di più, sia per il crollo delle quotazioni, sia per l’incredibile esplosione della volatilità implicita. Che volete farci? Nemmeno Buffett è perfetto… deve accontentarsi di aver incassato “appena” 5 miliardi a costo zero e con un rischio accettabile…

Comunque sia, al Saggio di Omaha l’errore di timing non dev’essere andato giù, così in questi giorni -secondo il New York Post e altri giornali- ha rimediato brillantemente.
Dopo i ribassi dei mesi scorsi, per concludersi in gain l’operazione richiedeva a scadenza (2017-2029) un aumento del 70% delle quotazioni dell’S&P500 rispetto a quelle attuali. Invece Buffett ha ricomprato le put vendute originariamente, sostituendole con delle nuove put che hanno una scadenza più ravvicinata (2020) ma soprattutto uno strike superiore alle quotazioni attuali di appena il 15%. Il bello è che l’aggiustamento non ha richiesto nemmeno un “dime”, come ha tenuto a precisare Buffett. Il ricavato della nuova vendita allo scoperto ha finanziato intergralmente il riacquisto delle vecchie put.
Secondo il parere dei pit-traders specializzati in opzioni -e secondo la logica- la sostituzione di una vendita di put a scadenza lontana con altre put a scadenza più ravvicinata e con strike inferiore non può avvenire a costo zero, se non a condizione di aumentare le dimensioni della posizione. Infatti si parla di un raddoppio dei 37 miliardi di dollari iniziali, comunque la cosa verrà precisata nelle comunicazioni obbligatorie alla SEC. Staremo a vedere…
Ovviamente, trattandosi di vendita allo scoperto di put sugli indici, la perdita massima (60-70 miliardi di dollari) è solo teorica, perché corrisponde all’ipotesi pressoché assurda che a scadenza l’S&P500 e gli altri indici quotino ZERO.

Spero che nessuno faccia l’obiezione (estremamente volgare) che Buffett nel 2020 potrebbe non esserci più e quindi l’esito dell’operazione gli interessa fino a un certo punto. Come se Buffett avesse un bisogno materiale di quei 5 miliardi! E’ ovvio che al suo livello non si opera certo per sete di guadagno, ma “per la gloria e per l’onore”, o senza tanta enfasi semplicemente per il piacere di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile. E comunque può darsi che nel 2020 Buffett -novantenne di ferro- sia ancora al chiodo laggiù ad Omaha… personalmente glielo auguro…
Qualche Esperto del Fol potrebbe dare del pazzo a Buffett perché rischia 60 miliardi di dollari e più per guadagnarne 5. A parte che a quei cinque, ripeto, bisogna aggiungere i frutti degli investimenti fatti con quella somma fino al 2020, questa è una vera stranezza del fol. Si legge spessissimo che un’operazione che ti può far guadagnare 4 mentre rischia di fartene perdere 6 è un’operazione balorda, sbagliata in partenza. Non ci si rende conto che la critica ha senso solo se le probabilità che si verifichino i due eventi sono uguali! Se proponete alla vecchietta più stordita di investire tutti i suoi risparmi in biglietti della lotteria, perché niente al mondo offre un rapporto Rendimento/rischio così elevato, la vecchietta -giustamente- vi prenderà a bastonate. Infatti lei capisce a meraviglia quello che sfugge a parecchi Esperti del Fol, cioè che il rapporto Rendimento/Rischio non ha significato se non si considerano le probabilità. Chi scoprisse una strategia con un rendimento di 4 contro un rischio di 6 sarebbe l’uomo più fortunato del mondo, se le probabilità di vincere 4 fossero 9 su 10, e quelle di perdere 6 appena 1 su 10.

Passando da Buffett a un investitore LEGGERMENTE inferiore, ultimamente la discesa della volatilità storica a livelli “umani” ha parecchio favorito le mie solite operazioni neutrali. Poiché bisogna sempre rinnovarsi, dopo anni sto tornando a fare anche qualcosa di vagamente direzionale. Chissà, forse ritirerò fuori lo scatolone delle candele giapponesi e toglierò la muffa al Metastock!
Anni fa, feci una lunga serie di operazioni su Enel puntando non al suo rialzo, ma alla tenuta di determinati livelli, secondo me pressoché inviolabili grazie alla felice combinazione che c’era allora fra dividendi, nuove tranches, titoli in omaggio. Ho una mezza idea che una situazione del genere, anche se molto meno sicura, si stia verificando su Microsoft.

Come tutti sanno, il 22 ottobre verrà lanciato Windows7, che rimpiazzerà Vista. Non potrà essere un altro flop per molti motivi. Per esempio:
A) nemmeno Bill Gates può permettersi due fiaschi di seguito, quindi stavolta l’impegno sarà stato estremo
B) Windows7 è già liberamente in distribuzione, così nei prossimi mesi si avrà un gigantesco test di massa che permetterà la correzione di eventuali bug e la perfetta messa a punto del programma
C) Poiché le magagne di Vista sono subito diventate pubbliche, dopo XP pochissimi hanno cambiato PC, e ormai in molti casi il rinnovo del computer è diventato indispensabile, quindi se appena appena il prodotto si rivelerà discreto, il successo di vendite è assicurato, data la situazione di quasi-monopolio in cui opera MSFT.

Sono cose evidentissime e ovvie, quindi senz’altro le quotazioni attuali già incorporano almeno in parte il futuro incremento dei profitti. A questo punto, mi sento di puntare sulla tenuta dei prezzi attuali -o anche un po’ inferiori- NON in base a quei concettini lì, ma in base alla considerazione che tutti avranno fatto ragionamenti analoghi. Voglio dire che l’aspettativa di un exploit innescato dalla presentazione di Windows7 dovrebbe impedire scivoloni del titolo fino ad ottobre, chiaramente a meno di crolli generali del mercato. Mi sembra difficile che un grosso istituzionale getti sul mercato montagne di azioni Microsoft ADESSO, dato che anche lui cercherà di giovarsi del clima di attesa positiva, se non altro come garanzia di sovraperformance in caso di discesa del listino. Un effetto di sell-on-news non dovrebbe scattare prima della presentazione ufficiale.
Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che queste sono solo ipotesi che potrebbero essere clamorosamente smentite dai fatti… e comunque non ci si può aspettare che nell'andamento di Microsoft non ci siano contropendenze anche forti di qui ad ottobre. In più c’è sempre la possibilità di una ripresa del grande ribasso, che inevitabilmente coinvolgerebbe anche Microsoft.
Per questo non mi sogno nemmeno di puntare al rialzo… troppo rischio per i miei gusti. Il mio guadagno invece nasce dalla tenuta di quotazioni modeste, addirittura inferiori a quelli attuali (ieri sera 22.55), con un minimo di 20.90 per il 17/10 e 21.50 per la scadenza di luglio. Prossimamente forse aggiungerò altre posizioni.

Quando usciranno le serie di opzioni con scadenza settembre forse finalmente riuscirò a mettere in piedi un’operazione di spread trading, longando Microsoft e shortando l’indice S&P500, in modo da rendere la posizione sensibile solo alle quotazioni relative, mentre saranno del tutto indifferenti le quotazioni assolute. In altre parole, il titolo di Bill Gates potrà valere 1 dollaro o 100 dollari… io avrò ugualmente un profitto purché si comporti meglio (o meno peggio) dell’indice.
Concludo ribadendo che comunque anche in queste operazioni non opero al rialzo, né tantomeno consiglio o sconsiglio di farlo.

Un saluto (in terribile ritardo) a Kliver, Gandalf, Il Cassettista, Cuccia, Apuleio2006 e al sempre ottimista Gasssss. Grazie a Pierunner per la preziosa tabella.
Grazie vivissime anche a due colonne del Fol come NSOE e Updown, nonché a castorp, claudio, pagli@lone e ancora al Cassettista.
Sharik è anche troppo gentile, ma per curiosità vorrei chiedergli dove ha visto la mia cancellazione, dato che è una cosa totalmente falsa. Vabbé che tutto quello che si legge nel fol (a partire da quello scrivo io) va sottoposto a verifica, ma possibile che il forum sia inaffidabile perfino per sciocchezze del genere?


Glinka, Somnenie (il dubbio)
http://www.youtube.com/watch?v=c2Nd9soCqNM
 
Sharik è anche troppo gentile, ma per curiosità vorrei chiedergli dove ha visto la mia cancellazione, dato che è una cosa totalmente falsa. Vabbé che tutto quello che si legge nel fol (a partire da quello scrivo io) va sottoposto a verifica, ma possibile che il forum sia inaffidabile perfino per sciocchezze del genere?
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Scusami davvero, ti avevo dato per cancellato perché non hai più il bilancino per darti punti di popolarità.
Tempo fa mi avevano spiegato in arena che se scompare quello vuol dire che sei stato bannato o cancellato e nel tuo caso il ban era improbabile.
Evidentemente con gli ultimi aggiornamenti del FOL non è più così e se disabiliti la popolarità scompare anche il bilancino.

Scusate tutti. :o
 
Ciao, rieccoci qui.
Indovinate quale settore ha guadagnato di più dal 1° gennaio a oggi, secondo la Reuters? Nientemeno che le obbligazioni cosiddette “distressed”, cioè quelle che danno un rendimento superiore ai titoli di stato di almeno 1000 punti base…. se l’emittente non fallisce prima.
Il dato è molto significativo. Da una parte -come nota BoA Merrill Lynch- dimostra l’incremento del “risk appetite”. Aggiungerei che naturalmente l’aumento del risk appetite presuppone il ritorno della fiducia nel futuro, cosa fondamentale per le borse; per di più la constatazione di un aumento generale della propensione al rischio potrebbe abbattere i residui timori degli operatori fin qui rimasti fuori, già in piena crisi per aver perso un +40% delle quotazioni (mi riferisco sempre agli istituzionali USA, il resto del mercato va solo a rimorchio). D’altra parte, da un punto di vista pratico, il successo dei bond distressed ha consentito a società che versano in cattive acque -come Ford e MGM- di raccogliere ben 23 miliardi di dollari nel solo mese di maggio, con la vendita di obbligazioni che fino a poco fa nessuno voleva.
Altra notizia da non sottovalutare: in Germania nel mese scorso le vendite di auto hanno superato del 40% le vendite del maggio 2008. Merito degli incentivi statali, certo, ma un balzo del genere dimostra che -almeno per ora- l’Occidente è ben lontano da una situazione di tipo giapponese, dove per decenni né stimoli né incentivi sono riusciti a incrementare i consumi.

Da quanto tempo si sente dire che Buffett è finito, bollito, praticamente rinko? Almeno dal 2000, quando non approfittò dell’enorme balzo dei titoli Internet. E invece alla fine della fiera il vincitore è sempre lui. Naturalmente -essendo un essere umano- ogni tanto fa qualche sbaglio, ma riesce sempre a correggerlo.
Com’è noto, nel 2007 -proprio alla vigilia del crollo- Buffett ha aperto una colossale posizione in derivati OTC, shortando una montagna di put sull’S&P500 e su altri indici, per ben 37.1 miliardi di dollari. La scadenza delle put è lontanissima, tra il 2017 e il 2029. In considerazione dell’eccezionale rating della Berkshire (e del fatto che -a quanto pare- la vendita è praticamente cash-secured) la posizione non margina. In sostanza Buffett ha incassato premi per 5 miliardi di dollari (più la somma certo colossale generata dagli investimenti fatti con quei 5 miliardi fino al 2029) a fronte di… niente, o meglio a fronte del rischio che a scadenza gli indici venduti si trovino al di sotto dello strike, e quindi le put vengano esercitate. Ma il fattore tempo -con una scadenza così lontana- in qualche modo alleggerisce il pericolo, anche perché rimangono ampie possibilità di aggiustare la posizione, se le cose dovessero mettersi male.
Certo, l’operazione è bella ma col senno del poi il timing è stato decisamente infelice, perché se fosse stata aperta un anno dopo, nell’autunno 2008, avrebbe fruttato infinitamente di più, sia per il crollo delle quotazioni, sia per l’incredibile esplosione della volatilità implicita. Che volete farci? Nemmeno Buffett è perfetto… deve accontentarsi di aver incassato “appena” 5 miliardi a costo zero e con un rischio accettabile…

Comunque sia, al Saggio di Omaha l’errore di timing non dev’essere andato giù, così in questi giorni -secondo il New York Post e altri giornali- ha rimediato brillantemente.
Dopo i ribassi dei mesi scorsi, per concludersi in gain l’operazione richiedeva a scadenza (2017-2029) un aumento del 70% delle quotazioni dell’S&P500 rispetto a quelle attuali. Invece Buffett ha ricomprato le put vendute originariamente, sostituendole con delle nuove put che hanno una scadenza più ravvicinata (2020) ma soprattutto uno strike superiore alle quotazioni attuali di appena il 15%. Il bello è che l’aggiustamento non ha richiesto nemmeno un “dime”, come ha tenuto a precisare Buffett. Il ricavato della nuova vendita allo scoperto ha finanziato intergralmente il riacquisto delle vecchie put.
Secondo il parere dei pit-traders specializzati in opzioni -e secondo la logica- la sostituzione di una vendita di put a scadenza lontana con altre put a scadenza più ravvicinata e con strike inferiore non può avvenire a costo zero, se non a condizione di aumentare le dimensioni della posizione. Infatti si parla di un raddoppio dei 37 miliardi di dollari iniziali, comunque la cosa verrà precisata nelle comunicazioni obbligatorie alla SEC. Staremo a vedere…
Ovviamente, trattandosi di vendita allo scoperto di put sugli indici, la perdita massima (60-70 miliardi di dollari) è solo teorica, perché corrisponde all’ipotesi pressoché assurda che a scadenza l’S&P500 e gli altri indici quotino ZERO.

Spero che nessuno faccia l’obiezione (estremamente volgare) che Buffett nel 2020 potrebbe non esserci più e quindi l’esito dell’operazione gli interessa fino a un certo punto. Come se Buffett avesse un bisogno materiale di quei 5 miliardi! E’ ovvio che al suo livello non si opera certo per sete di guadagno, ma “per la gloria e per l’onore”, o senza tanta enfasi semplicemente per il piacere di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile. E comunque può darsi che nel 2020 Buffett -novantenne di ferro- sia ancora al chiodo laggiù ad Omaha… personalmente glielo auguro…
Qualche Esperto del Fol potrebbe dare del pazzo a Buffett perché rischia 60 miliardi di dollari e più per guadagnarne 5. A parte che a quei cinque, ripeto, bisogna aggiungere i frutti degli investimenti fatti con quella somma fino al 2020, questa è una vera stranezza del fol. Si legge spessissimo che un’operazione che ti può far guadagnare 4 mentre rischia di fartene perdere 6 è un’operazione balorda, sbagliata in partenza. Non ci si rende conto che la critica ha senso solo se le probabilità che si verifichino i due eventi sono uguali! Se proponete alla vecchietta più stordita di investire tutti i suoi risparmi in biglietti della lotteria, perché niente al mondo offre un rapporto Rendimento/rischio così elevato, la vecchietta -giustamente- vi prenderà a bastonate. Infatti lei capisce a meraviglia quello che sfugge a parecchi Esperti del Fol, cioè che il rapporto Rendimento/Rischio non ha significato se non si considerano le probabilità. Chi scoprisse una strategia con un rendimento di 4 contro un rischio di 6 sarebbe l’uomo più fortunato del mondo, se le probabilità di vincere 4 fossero 9 su 10, e quelle di perdere 6 appena 1 su 10.

Passando da Buffett a un investitore LEGGERMENTE inferiore, ultimamente la discesa della volatilità storica a livelli “umani” ha parecchio favorito le mie solite operazioni neutrali. Poiché bisogna sempre rinnovarsi, dopo anni sto tornando a fare anche qualcosa di vagamente direzionale. Chissà, forse ritirerò fuori lo scatolone delle candele giapponesi e toglierò la muffa al Metastock!
Anni fa, feci una lunga serie di operazioni su Enel puntando non al suo rialzo, ma alla tenuta di determinati livelli, secondo me pressoché inviolabili grazie alla felice combinazione che c’era allora fra dividendi, nuove tranches, titoli in omaggio. Ho una mezza idea che una situazione del genere, anche se molto meno sicura, si stia verificando su Microsoft.

Come tutti sanno, il 22 ottobre verrà lanciato Windows7, che rimpiazzerà Vista. Non potrà essere un altro flop per molti motivi. Per esempio:
A) nemmeno Bill Gates può permettersi due fiaschi di seguito, quindi stavolta l’impegno sarà stato estremo
B) Windows7 è già liberamente in distribuzione, così nei prossimi mesi si avrà un gigantesco test di massa che permetterà la correzione di eventuali bug e la perfetta messa a punto del programma
C) Poiché le magagne di Vista sono subito diventate pubbliche, dopo XP pochissimi hanno cambiato PC, e ormai in molti casi il rinnovo del computer è diventato indispensabile, quindi se appena appena il prodotto si rivelerà discreto, il successo di vendite è assicurato, data la situazione di quasi-monopolio in cui opera MSFT.

Sono cose evidentissime e ovvie, quindi senz’altro le quotazioni attuali già incorporano almeno in parte il futuro incremento dei profitti. A questo punto, mi sento di puntare sulla tenuta dei prezzi attuali -o anche un po’ inferiori- NON in base a quei concettini lì, ma in base alla considerazione che tutti avranno fatto ragionamenti analoghi. Voglio dire che l’aspettativa di un exploit innescato dalla presentazione di Windows7 dovrebbe impedire scivoloni del titolo fino ad ottobre, chiaramente a meno di crolli generali del mercato. Mi sembra difficile che un grosso istituzionale getti sul mercato montagne di azioni Microsoft ADESSO, dato che anche lui cercherà di giovarsi del clima di attesa positiva, se non altro come garanzia di sovraperformance in caso di discesa del listino. Un effetto di sell-on-news non dovrebbe scattare prima della presentazione ufficiale.
Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che queste sono solo ipotesi che potrebbero essere clamorosamente smentite dai fatti… e comunque non ci si può aspettare che nell'andamento di Microsoft non ci siano contropendenze anche forti di qui ad ottobre. In più c’è sempre la possibilità di una ripresa del grande ribasso, che inevitabilmente coinvolgerebbe anche Microsoft.
Per questo non mi sogno nemmeno di puntare al rialzo… troppo rischio per i miei gusti. Il mio guadagno invece nasce dalla tenuta di quotazioni modeste, addirittura inferiori a quelli attuali (ieri sera 22.55), con un minimo di 20.90 per il 17/10 e 21.50 per la scadenza di luglio. Prossimamente forse aggiungerò altre posizioni.

Quando usciranno le serie di opzioni con scadenza settembre forse finalmente riuscirò a mettere in piedi un’operazione di spread trading, longando Microsoft e shortando l’indice S&P500, in modo da rendere la posizione sensibile solo alle quotazioni relative, mentre saranno del tutto indifferenti le quotazioni assolute. In altre parole, il titolo di Bill Gates potrà valere 1 dollaro o 100 dollari… io avrò ugualmente un profitto purché si comporti meglio (o meno peggio) dell’indice.
Concludo ribadendo che comunque anche in queste operazioni non opero al rialzo, né tantomeno consiglio o sconsiglio di farlo.

Un saluto (in terribile ritardo) a Kliver, Gandalf, Il Cassettista, Cuccia, Apuleio2006 e al sempre ottimista Gasssss. Grazie a Pierunner per la preziosa tabella.
Grazie vivissime anche a due colonne del Fol come NSOE e Updown, nonché a castorp, claudio, pagli@lone e ancora al Cassettista.
Sharik è anche troppo gentile, ma per curiosità vorrei chiedergli dove ha visto la mia cancellazione, dato che è una cosa totalmente falsa. Vabbé che tutto quello che si legge nel fol (a partire da quello scrivo io) va sottoposto a verifica, ma possibile che il forum sia inaffidabile perfino per sciocchezze del genere?


Glinka, Somnenie (il dubbio)
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ciao biondo sembra che maicrosofff per il nuovo sistema operativo seven(non la bibita) preferisca processori amd ! è già da sei mesi che la meno, poi non fate i piangina che non vi avevo avvisato AMD entro 31/12/2009 a 20$ ocissimo e addio !
passo e chiudo !
:bye::cool:

http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1074110
 
Ultima modifica:
ciao biondo sembra che maicrosofff per il nuovo sistema operativo seven(non la bibita) preferisca processori amd !

E perché mai dovrebbe? Sarebbe davvero la prima volta e parecchio controproducente per MS...

Fili son contento che sei "ancora vivo" almeno come nick di FOL ;)

Per la borsa questo è un periodo interessantissimo, secondo me fai bene a rivederti le candele giapponesi.
Sìsì!! :yes:
 
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