Thread noiosissimo. Passare oltre.

Ricomincio dalla seconda. Il rischio.

Vorrei tentare di analizzare il rischio dai pochi elementi che ho a disposizione
Non potrà essere una disanima complessiva, troppo complicato per me, troppo difficile per l'utente retail. Solo un cenno.

Rischio sistematico : beta

Dal sito della Borsa Italiana : Beta - Glossario Finanziario - Borsa Italiana

Prenderò ora il dato del beta dei singoli titoli, calcolerò quindi il beta del portafoglio azionario

Porrò poi pari a zero il beta della parte monetaria (mi pare ovvio) e della piccolissima parte obbligazionaria

A questo punto avrò un'indicazione del rischio sistematico del portafoglio, oggettiva, non sottoposta alle opinioni di questo o quest'altro interlocutore, seppur volenteroso ed in perfetta buona fede.

Sia chiaro : è solo un accenno. So da me che una valutazione del rischio non si limita a questo

Ma questo, intanto, è oggettivo

Con buona pace dei "fatti un Etf", Etf che per definizione, se replica un indice, avrà beta = 1, cioè lo stesso rischio del mercato
.
ma se stai costruendo un portafoglio di lungo periodo per una ragazza sulla trentina, azioni che potenzialmente potrebbe tenere in ptf per decenni, cosa te ne frega del beta e della deviazione standard? La volatilità e i movimenti del titolo rispetto all'indice dovrebbero essere il tuo ultimo problema, quello che ti dovrebbe interessare invece è la sostanza dell'azienda che stai comprando, il business model, gli indicatori di fondo, la sua capacità di produrre utili nel lungo periodo... ad esempio enel ha dei punti deboli non trascurabili, il business model di ISP si basa per una buona metà nel vendere risparmio gestito ai pensionati con la terza media, qui dalle mie parti stanno chiudendo sportelli in tutti i paesi della provincia.

Non c'è bisogno dei fogli Excel e delle formule per capire che una Snam o una Terna sono piu' difensive di ISP o Poste, tu stai qui a fare il Tamburi o il Buffet de noartri solo perchè il 2023 è stato un anno estremamente positivo per il ftse mib, che caso piu' unico che raro ha sovraperformato lo msci world, vabbé, e con questo mi taccio,

solo per completezza di informazioni, anche io ho in ptf Enel, Isp e Poste, insieme a Snam, Terna, Generali, Eni, Unicredit, Enav, Italgas, A2A, Recordati e Mediobanca e vorrei aggiungerne un altro paio, i prezzi di ingresso in alcuni casi sono buoni, in altri meno buoni,

anche a me il tech americano non è mai piaciuto molto, e infatti ho sovrappesato vhyl e gldv rispetto a swda, anche io ho fiducia nella gestione di Cattaneo (che mi pare possegga piu' di 10 milioni di euro di azioni enel) ma non gli affiderei mai la metà dei risparmi di una persona a me cara, tanto meno i miei, con questo mi taccio e non intervengo piu', buon festeggiamento e buon gain nel 2024!
 
Ultima modifica:
.... tu stai qui a fare il Tamburi o il Buffett dei noartri ...

Daije, rega' ! Che armeno stanotte so' quatrine !!!

(le lenticchie :asd: )

Tanto avrete un anno intero per esprimere il vostro parere



Er Buffet de noartri

Per un anno Vostro

Long Way



Auguro di nuovo a tutti Voi un felice anno nuovo di prosperità

Per Voi e per le persone che Vi sono care

Sordi.jpg
 
Non è che la diversificazione sia la panacea di tutti i mali.
A volte leggendo sembrerebbe che gli ETF siano strumenti privi di rischio...
E non stiamo parlando di investire in startup sottocapitalizzate o in aziende in risanamento per avere altri rendimenti anzi mi pare il contrario.
Gli ETF azionario Mondo come WVCE ti espongono unicamente al rischio crollo dei mercati.
WVCE è immenso, non può certo fallire tutto il mondo contemporaneamente...una singola azienda si.
 
Gli ETF azionario Mondo come WVCE ti espongono unicamente al rischio crollo dei mercati.
WVCE è immenso, non può certo fallire tutto il mondo contemporaneamente...una singola azienda si.
esattamente se si discute un ETF mondiale utilizzato in ogni parte del globo con + di 3.600 titoli emesso da Vanguard con un TER dello 0,22% allora credo che lo si faccia solo per tifoseria o testardaggine... sul lungo termine si resta aggrappati alla crescita del mondo senza biosgno di spendere ore e ore nello studio e nella gestione dei titoli (aumenti di capitale ecc) e con un rischio infinitesimo rispetto allo stock picking.. poi sia chiaro se uno ha capacità, tempo e voglia giusto che cerchi l'overperformance.. (y)
 
esattamente se si discute un ETF mondiale utilizzato in ogni parte del globo con + di 3.600 titoli emesso da Vanguard con un TER dello 0,22% allora credo che lo si faccia solo per tifoseria o testardaggine... sul lungo termine si resta aggrappati alla crescita del mondo senza biosgno di spendere ore e ore nello studio e nella gestione dei titoli (aumenti di capitale ecc) e con un rischio infinitesimo rispetto allo stock picking.. poi sia chiaro se uno ha capacità, tempo e voglia giusto che cerchi l'overperformance.. (y)
AMEN.
 
L'idea alla base degli ETF sembra buona. E lo è pure, quando si tratta di mercati azionari in cui è arduo investire ed avere le conoscenze necessarie. Per esempio Cina, estremo oriente, Russia (quando si poteva). Con tutti questi a suo tempo ho guadagnato, ma in tempi incontrollabili.
Però psicologicamente a me secca assai se ci perdo, perché pagare per perdere è comunque paradossale. E anche perché, vada bene o male, voglio prendermela o congratularmi solo con me stesso.
E si aggiunga che l'imposizione fiscale sui fondi fa cagare, si perdoni il tecnicismo. Costretto a investire su singoli titoli per recuperare minus, ci ho preso poi gusto. Peraltro, mentre sulle azioni quasi sempre si va a pagare di più su dividendi dei titoli esteri, con le obbligazioni è ben più facile diversificare a costo zero.
Poi c'è un altro aspetto, che non si nomina mai. Ogni ETF deve tenere una quota di liquidità che ovviamente ha rendita circa zero. Quant'è questa quota? Mettiamo il 3%. Se uno prende 10 ETF da 50k l'uno, sono 1500 € per fondo, 15k inutilizzati.Con cui mediamente si potrebbe fare il 4/5% l'anno.
Ora, io tengo liquida una parte minuscola del ptf, l'1% o anche meno: non mi serve di più. In questo caso invece sono comunque 10k che restano "morti", e maggiore è l'importo che uno investe là maggiore è l'inutilizzo.
Aggiungi a questo le pur ridotte spese di gestione e vedrai che se ti impegni un poco quello che risparmi corrisponde ad una specie di stipendio che ti viene liscio liscio assieme alla soddisfazione di non dovertela prendere con nessuno.
Terzo punto: anche con ETF c'è un momento in cui comprare e uno in cui vendere. Magari tu li tieni per anni e via!, ma non ti frulla mai per la testa che il tuo gestore, in quanto meglio informato, non sappia quando sia il caso di alleggerire la sua parte e quando ricomprare? Riuscendo così a migliorare i suoi redditi proprio facendoli perdere in qualche modo a te, che lo paghi e gli permetti così di essere informato.
Perché, estremizzando, quando tanti vendono l'ETF è costretto a monetizzare, e viceversa quando comprano: nulla è più lontano che questa situazione dal retto principio contrarian che ti fa comprare sui minimi e vendere sui massimi.
Per concludere, anche tu incidi sugli ETF scegliendo il momento in cui comprare o vendere, e dunque, anche solo per questo, non è il caso di cullarsi nel "ci pensano loro a tutto". Anche tu devi decidere, ma su questo "lavoro"non hai nessun risparmio aggiuntivo, nessun "compenso".

ne hai dette di castronerie......potevi fermarti a psicologicamente.
 
Sta finendo come quando in una discussione dedicata ad un BTP viene colonizzata dai titoli di debito bancari (noti come Conti Deposito...) per i quali esiste una intera Sezione con decine di thread;
questo thread ha l`impostazione particolarissima e singolare che tutti abbiamo capito (una selezione estremamente ristretta di titoli azionari su un solo mercato) secondo me dovremmo tutti rimanere nelle osservazioni nell`alveo di questa "idea" che l`autore ha voluto impostare, giusta o sbagliata che sia... e discutere di ciò che vi è pertinente: "scelta dei titoli", "peso dei titoli", "reinvestimenti dei profitti", etc.
stare qui a discutere degli ETF quando c`è pure lì una intera Sezione dedicata (che guardacaso proprio in questo periodo sto frequentando assiduamente, proprio perchè me li sto studiando per la prima volta, in particolare quelli obbligazionari...), è come pretendere di discutere di Immanuel Kant non nell`ora di filosofia, ma in quella di Storia mentre si stanno facendo le gesta di Giulio Cesare...
cioè si colonnizza con prepotenza (intellettuale) una discussione evidentemente che tratta d`altro per imporre un altro tema e un altro strumento.
EDDAI!!!:ubriachi::ubriachi::ubriachi: atteniamoci al topic!

Si ok, entriamo troppo nel tecnico e siamo ot da un bel po’. :D

Si caratterizzano per il c/r in kind, per gli arbitraggi (che poi quando si vende o acquista bisogna creare annullare) e per obbligo di spread (generalmente 1,5/2 %) intorno al INAV che sarebbe il nav in tempo reale, tutto questo in condizioni normali, altrimenti ci sono problemi, ma questo vale per azioni obbligazioni e tutto l’universo ;)
hai scritto tutto giusto, gli ETF li conosci bene!
Però se si evitasse di parlarne in toto, si eviterebbero inesattezze, e non ci sarebbe bisogno di te per correggerle :D
 
Nel prosieguo proverò a raccontare perchè invece poi nella realtà mi ritrovo con soli tre titoli azionari, in quelle proporzioni, e perchè ritengo che comunque l'impostazione reale attuale rispetti quella che sarebbe stata l'impostazione teorica originale

Seguirà un cenno, solo un cenno, di tentativo di analisi del rischio


(prosegue)

Analizzato il rischio, - per quel che era immediatamente possibile -, cioè per il rischio sistemico giacchè nulla possiamo quantificare relativamente al rischio specifico non essendo quest'ultimo calcolabile (cioè parleremmo del nulla, di un buco di ciambella senza la ciambella intorno, entrando nel campo delle opinioni) passerei al primo punto del post citato.

Con questo avrò finito :-)
 
Analizzato il rischio, ... passerei al primo punto del post citato.

...

Si riparte quindi da qui :

PrimumVivereTitoli.jpg


Tale struttura NON è rigida ma è adattabile, entro certi limiti, a diverse esigenze.

Se volessi privilegiare l'aspetto crescita aumenterei la parte superiore, quella verde, viveversa aumenterei quella sui toni del celeste in caso si privilegiasse l'aspetto rendita

Manterrei in ogni caso inalterato il rapporto 2 ad 1 tra Difensivi e Dinamici, data la natura prudente delle mie gestioni

Nel caso specifico di questa mia gestione specifica quindi sono arrivato alla situazione limite di aver del tutto eliminato la parte verde essendo solo le Cash Cow di mio interesse :

Cash Cow.jpg


(prosegue)
 
Piccola nota a margine

Avessi invece privilegiato la crescita, riducendo/eliminando la parte azzurra, allora si, avrei in questo caso inserito due Etf, sempre in rapporto 2 ad 1. Uno sull'S&P 500 ed uno sul mercato interno cinese (azioni di classe A, esempio : LU0779800910)

Nello schema il rapporto tra la parte in titoli e quella in Etf è pari ad 1 ma può essere variato :

Growth.jpg


Ma non è comunque questo il caso che ci interessa

(prosegue)
 
L'idea alla base degli ETF sembra buona. E lo è pure, quando si tratta di mercati azionari in cui è arduo investire ed avere le conoscenze necessarie. Per esempio Cina, estremo oriente, Russia (quando si poteva). Con tutti questi a suo tempo ho guadagnato, ma in tempi incontrollabili.
Però psicologicamente a me secca assai se ci perdo, perché pagare per perdere è comunque paradossale. E anche perché, vada bene o male, voglio prendermela o congratularmi solo con me stesso.
E si aggiunga che l'imposizione fiscale sui fondi fa cagare, si perdoni il tecnicismo. Costretto a investire su singoli titoli per recuperare minus, ci ho preso poi gusto. Peraltro, mentre sulle azioni quasi sempre si va a pagare di più su dividendi dei titoli esteri, con le obbligazioni è ben più facile diversificare a costo zero.
Poi c'è un altro aspetto, che non si nomina mai. Ogni ETF deve tenere una quota di liquidità che ovviamente ha rendita circa zero. Quant'è questa quota? Mettiamo il 3%. Se uno prende 10 ETF da 50k l'uno, sono 1500 € per fondo, 15k inutilizzati.Con cui mediamente si potrebbe fare il 4/5% l'anno.
Ora, io tengo liquida una parte minuscola del ptf, l'1% o anche meno: non mi serve di più. In questo caso invece sono comunque 10k che restano "morti", e maggiore è l'importo che uno investe là maggiore è l'inutilizzo.
Aggiungi a questo le pur ridotte spese di gestione e vedrai che se ti impegni un poco quello che risparmi corrisponde ad una specie di stipendio che ti viene liscio liscio assieme alla soddisfazione di non dovertela prendere con nessuno.
Terzo punto: anche con ETF c'è un momento in cui comprare e uno in cui vendere. Magari tu li tieni per anni e via!, ma non ti frulla mai per la testa che il tuo gestore, in quanto meglio informato, non sappia quando sia il caso di alleggerire la sua parte e quando ricomprare? Riuscendo così a migliorare i suoi redditi proprio facendoli perdere in qualche modo a te, che lo paghi e gli permetti così di essere informato.
Perché, estremizzando, quando tanti vendono l'ETF è costretto a monetizzare, e viceversa quando comprano: nulla è più lontano che questa situazione dal retto principio contrarian che ti fa comprare sui minimi e vendere sui massimi.
Per concludere, anche tu incidi sugli ETF scegliendo il momento in cui comprare o vendere, e dunque, anche solo per questo, non è il caso di cullarsi nel "ci pensano loro a tutto". Anche tu devi decidere, ma su questo "lavoro"non hai nessun risparmio aggiuntivo, nessun "compenso".

Speriamo che quest'anno rendano reale la modifica fiscale ipotizzata con la cancellazione della divisione tra redditi diversi e redditi di capitale
 
Speriamo che quest'anno rendano reale la modifica fiscale ipotizzata con la cancellazione della divisione tra redditi diversi e redditi di capitale

Quando la pianterete di parlare di Etf in un thread con una gestione reale che non li prevede sarà sempre troppo tardi.
 
Quando la pianterete di parlare di Etf in un thread con una gestione reale che non li prevede sarà sempre troppo tardi.

Io in realtà mi sono limitato a parlare di redditi di capitale/redditi diversi e non ho nemmeno nominato la parola ETF. Sinceramente non comprendo una reazione così secca e che necessità addirittura di caratteri sottolineati.

In realtà perfino in un thread relativo a gestione reale come questo può essere in topic.
Le cedole che ricevi dalle tue obbligazioni e i dividendi che ricevi dalle tue azioni sono reddito da capitale. Eventuali capital gain sono redditi diversi. Il fatto che in un futuro prossimo tu possa compensare le due cose potrebbe anche tornarti comodo.

Detto ciò: prendo atto che il mio tentativo di contributo al thread non risulta gradito e ne rimarrò spettatore silente.
Ti faccio in ogni caso un in bocca al lupo per questo 2024 ;) 🍾
 
Nel prosieguo proverò a raccontare perchè invece poi nella realtà mi ritrovo con soli tre titoli azionari, in quelle proporzioni, e perchè ritengo che comunque l'impostazione reale attuale rispetti quella che sarebbe stata l'impostazione teorica originale
...
(prosegue)

...
Nel caso specifico di questa mia gestione specifica quindi sono arrivato alla situazione limite di aver del tutto eliminato la parte verde essendo solo le Cash Cow di mio interesse :

Vedi l'allegato 2969748

(prosegue)

Schema situazione attuale :

Reale.jpg



Come si può osservare, lo schema della situazione attuale rientra perfettamente nella logica e nei criteri fin qui descritti.



Direi di aver terminato :-)

La parte relativa al "come ci sono arrivato", ad una semplificazione tanto spinta, la troverei poco interessante

Si è trattato di scelte tattiche, prese sul momento, quasi d'istinto, ma che hanno tenuto conto dei rapporti dello schema che avevo elaborato. Tutto qui.

A questo serve avere in mente uno schema semplice, che si possa seguire anche "a memoria" in fasi concitate

In realtà avevo focalizzato l'attenzione su Enel, ma per lo schema e la "teoria" che avevo elaborato avrei dovuto accompagnarlo da qualcosa del settore finanziario. Scelsi Poste. Solo successivamente spostai un terzo di Poste su Intesa.

Questo è un thread che guarda al futuro

Il passato, ... è solo passato



End.
 
Lascia la luce accesa, altrimenti enel fallisce e il tuo (nostro) portafoglio ne risente

Visto che siamo nell'ambito del rischio specifico, che non è quantificabile, cioè nel campo delle opinioni, posso dirti la mia :

- tra trent'anni Enel sarà ancora lì, l'Italia nel frattempo avrà fatto default tre volte

(giusto per dare un cenno a chi considera i titoli di Stato lunghi più sicuri delle azioni)

E' un'opinione come un'altra, tanto l'una vale l'altra.


Niente






Bye
 
...


Schema situazione attuale :

Vedi l'allegato 2969756


Come si può osservare, lo schema della situazione attuale rientra perfettamente nella logica e nei criteri fin qui descritti.



Direi di aver terminato :-)

La parte relativa al "come ci sono arrivato", ad una semplificazione tanto spinta, la troverei poco interessante

Si è trattato di scelte tattiche, prese sul momento, quasi d'istinto, ma che hanno tenuto conto dei rapporti dello schema che avevo elaborato. Tutto qui.

A questo serve avere in mente uno schema semplice, che si possa seguire anche "a memoria" in fasi concitate

In realtà avevo focalizzato l'attenzione su Enel, ma per lo schema e la "teoria" che avevo elaborato avrei dovuto accompagnarlo da qualcosa del settore finanziario. Scelsi Poste. Solo successivamente spostai un terzo di Poste su Intesa.

Questo è un thread che guarda al futuro

Il passato, ... è solo passato



End.

Bel thread, diverso dal solito. Un piacere da leggere

Buon 2024
 
Rimane la "scatoletta" dei Dinamici Growth.

Qui, anche volendo rispettare la mia opinabilissima impostazione, la scelta era davvero difficile

Come ho detto, per i Dinamici privilegio i Finanziari

A suo tempo ho scelto Exor. Allora era quotata sulla Borsa Italiana, faceva parte dell'Ftse Mib

Oggi non più. Quota su Amsterdam. Isin NL0012059018. Ho tuttavia scelto di lasciarla.

Cassaforte della famiglia Agnelli, contiene varie partecipazioni in società quotate e non quotate, una sorta di fondo chiuso
Quota sempre con un notevole sconto sul Nav (Net Asset Value) riferibile alle partecipate quotate
Per certi versi potrei dire che la manifattura, uscita dalla porta, in parte, indirettamente, rientra dalla finestra

Quel che segue quindi è lo schema definitivo di riferimento :

Vedi l'allegato 2969376

(prosegue)

Mi incuriosisce molto questa matrice.

Chiedo visto che mi sembra tu conosca molto il mercato azionario, al posto di Exor, restando in Italia un sostituto potrebbe essere Tamburi?
 
Per la parte azionaria, siamo sicuri che enel, poste e intesa batteranno sp500 o msci world a medio-lungo termine come rendimenti? Che senso ha una simile concentrazione? Quali sarebbero i vantaggi?
 
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