BITCOIN - Thread Ufficiale - Road to 140k - vol. VII

Mi permetto una digressione di carattere tecnico circa Bitcoin, al netto di qualsiasi considerazione circa il prezzo in questa occasione.

Chi sia interessato esclusivamente a considerazioni di mercato ignori pure quanto segue.

In questi ultimi giorni infuria tra i "tecnici" un dibattito alquanto acceso circa il cosiddetto "Ordinals protocol".

Si tratta, in estrema sintesi, di un protocollo applicato a Bitcoin che renderebbe possibile implementare "digital artifacts", "iscrivendo" on-chain dati arbitrari. Tali dati resterebbero indissolubilmente associati ad un Satoshi, l'unità di conto ad oggi considerato per definizione fungibile. Che in questo specifico caso diverrebbe non-fungibile (!).

E' facile cogliere la similitudine con il concetto degli NFT su Ethereum (ed altrove), al netto della differenza chiave costituita da smart contract e token. Si potrebbe scherzosamente storpiare il nome in NFS, non-fungible-satoshi.

Il dibattito sin qui si è accompagnato a posizioni accalorate di alcuni padri nobili di Bitcoin.
Sui media di tutto questo filtra ancora relativamente poco, per ora balbettano cose in attesa di mettere pienamente a fuoco la questione.

A mio avviso non tarderà a formarsi una vulgata, perchè l'intera questione tocca un nervo scoperto che va ben al di là del merito.

Mi aspetto a tendere una certa strumentalizzazione della questione, con forte arroccamento su posizioni opposte tra fautori e contrari (i massimalisti) di questa sorta di NFT. Non appena la cifra tecnica verrà stemperata e banalizzata in modo da renderla più digeribile per gli appetiti della massa credo si accenderanno alquanto gli animi. Penso rivivremo certe fasi del 2016/2017.

Prima che una tale banalizzazione prenda corpo, mi permetto di richiamare l'attenzione sulla portata e sulle sfaccettature della questione. Senza esprimere giudizi, in modo che ciascuno possa semplicemente formarsi a priori una opinione informata prima di essere investito da tesi fondate su delle mezze verità.

1) Di per sè il tema stesso dell'adozione in Bitcoin di qualcosa di simile agli NFT, avulso dalla natura transazionale, è da sempre divisivo. Comprensibilmente i massimalisti vedevano, vedono e vedranno rosso, al riguardo.

Nakamoto stesso si espresse indirettamente (es. in merito a BitDNS) contro l'utilizzo dello spazio di blocco per ospitare informazioni estranee. Per quanto lui stesso abbia fondamentalmente fatto proprio questo nel contesto del genesis block, via l'escamotage di OP_RETURN.

Vedi l'allegato 2875636

In fondo il tema in discussione è duplice e cruciale: se la definizione originale di Bitcoin quale "Peer-to-Peer Electronic Cash System" possa considerarsi a tutt'oggi calzante e se quella finanziaria si debba considerare una ricetta esclusiva per il futuro.

Sono due domande di notevole portata, che a mio avviso occorre tenere bene a mente senza avere la fretta di concedersi una risposta.


2) Fattivamente Taproot e Segwit permettono di iscrivere nella porzione "witness" del blocco di Bitcoin varie informazioni.
Questo è noto e non è certo questa la novità del momento.

La vera novità del "Ordinals protocol" è l'idea di fare assurgere un dato Satoshi, mera unità di conto, ad un elemento non fungibile cui associare permanentemente informazioni di vario genere.

E' essenziale a mio avviso tenere a mente la portata di questa idea di fondo, non entro nel merito tecnico. Un tale idea suona "eretica" e rivoluzionaria in quanto tende a ridimensionare il concetto consolidato di un Bitcoin-moneta, incardinato sulla fungibilità.

Il che solleva la questione se Bitcoin possa vigere anche al di fuori della sua nicchia finanziaria.
Cosa di non poco conto, tanto in termini di benefici, quanto di rischi.

Secondo me oggi già solo il semplice annuncio di questo ipotetico protocollo ha aperto il vaso il Pandora.
Richiuderlo, nel dibattito e poi nei fatti, non sarà affatto un esercizio agevole.


3) Il protocollo in oggetto permetterebbe di consolidare on-chain dati arbitrari ed estranei rispetto alla natura transazionale.
Non farebbe differenza se si tratti di puntatori esterni come URL o link ad IPFS, o di immagini/media sottesi a quelli che chiamiamo altrove NFT. O altro.

Esattamente come nel caso di Ethereum, nell'alveo del protocollo si potrebbe scegliere a propria discrezione cosa memorizzare on-chain od off-chain.

Qui precisando che al netto dell'invasione di campo Ethereum resta un caso diverso, in quanto offre gli smart contract e l'astrazione del concetto di token. Il che permette controllo ad automazione on-chain dei processi, non solo una mera associazione di dati.


4) Memorizzare on-chain immagini od altro ha un prezzo: il fee.
Tanto su Ethereum quanto -in nuce- su Bitcoin.

Su Ethereum tale prezzo non è considerato sostenibile ad oggi.
Infatti gli NFT si appoggiano di norma ad IPFS o cloud per lo storage dei cosiddetti "metadati", ivi incluse le immagini.

Nel caso di Bitcoin l'incorporazione recente di Taproot ha lasciato incidentalmente aperto uno spiraglio dell'uscio dello spazio "witness" del blocco. Tale spazio viene pagato "a sconto" in termini di fee, il che lascia potenziale margine per un abuso dello spazio di blocco a condizioni economiche relativamente favorevoli.

In ragione di ciò -pro-tempore e sulla carta- memorizzare delle immagini on-chain su Bitcoin rischierebbe di costare meno che su Ethereum. Il che rappresenta una sorta di paradosso, benchè si tratti in ambo i casi di opzioni alquanto anti-economiche rispetto allo storage off-chain.

La preoccupazione di alcuni padri "nobili" di Bitcoin, tra cui Adam Back, è che un potenziale travaso ed abuso ricreazionale/futile/non finanziario dello spazio di blocco limitato di Bitcoin, perpetrato da questo od altri successivi protocolli, ingeneri congestione e concorra all'esplosione dei fee. Mettendo nuovamente in crisi il modello dei fee di Bitcoin.

E' una preoccupazione più che fondata: a produrre una delle prime serie crisi di Ethereum PoW, allora modellato in gran parte sull'architettura di fondo di Bitcoin, furono banalmente i "CryptoKitties". Pareva uno scherzo.

5) Memorizzare on-chain immagini od altro ha sempre un costo reale ed esplicito, in termini di hardware, rete e scalabilità.

Per tali ragione una dimensione di blocco "unbound", ossia illimitata come nel caso di Bitcoin SV, rischia a tendere di indebolire la rete e condurla al collasso. Di converso pretendere di ingessare la dimensione del blocco di Bitcoin, come è dal 2017 con Segwit, non era nell'orizzonte di Nakamoto e per certo non può essere una soluzione definitiva.

Iscrivere informazioni varie e per natura "non-prunable" in una blockchain rappresenta un problema di non poco conto, in termini di scalabilità. Questo problema sta bussando alla porta e non credo sarà possibile fare orecchie da mercante.

Rovescio della medaglia, buffo per certi versi, è che un tale protocollo può anche essere una opportunità.
L'utilizzo del block space per iscrivere informazioni "altre" potrebbe essere una ricetta valida ed efficace per garantire la sostenibilità del "security budget" di Bitcoin in una fase matura, all'assottigliarsi dell'incidenza del block reward rispetto ai fee transazionali.

Si tratterebbe di use-case addizionale, ulteriore domanda L1 di carattere non strettamente finanziario che permetterebbe di contare meno sull'esito di side-projects quali LN. Un tale genere di domanda applicativa sarebbe tecnicamente funzionale a monetizzare al meglio uno spazio witness che resterebbe altrimenti largamente inutilizzato (perchè sovradimensionato).

Ciò fermo restando la necessità di applicare correttivi in termini di declinazione dei fee e limite della dimensione di blocco.


In definitiva
Un nuovo use case sta bussando alla porta.
Varcherà l'uscio comunque, perchè l'utilizzo che fa del protocollo non è impedibile nè censurabile se non per via di consenso.
Si tratta di misurarne l'esito, consci del fatto che l'uscio di Taproot potrà essere richiuso solo con una prova di forza.

Francamente credo che convenga affrontare la questione.
Cercare e trovare un compromesso, sfruttando l'occasione.
E' tempo.

Che si tratti di utilizzo transazionale o ricreativo, lo spazio di blocco diventerà (nuovamente) un corsetto troppo stretto.
E' solo questione di tempo. Si presta bene allo hodling, non si presta all'adozione. Questione di numeri.

Questo protocollo in fondo non fa altro che riportare d'attualità un tema di scalabilità noto ed oggi semplicemente latente, sollevandone un altro nuovo. Quello della fungibilità di fondo di Bitcoin, che poi è anche il presupposto dell'assioma di incensurabilità, per intenderci.

Sono due temi molto tosti, guai a banalizzarli.

Occorre accettare la sfida.
Urgono un nuovo dibattito serio, misura, consapevolezza e buon senso delle parti coinvolte.
Serve evitare un dialogo tra sordi, il lancio di invettive o l'invocazione di censure.

Purtroppo questo è precisamente ciò che succede in questi giorni, il che è male.

Se questo sarà il messaggio che passerà alla massa si ingenereranno solo rumore e confusione, alimentando faziosità ottuse. Così indebolendo la credibilità di Bitcoin ed agevolando l'opera di chi vi sia ostile.

Confido, nel mio piccolo, che il quadro non esaustivo sommariamente tratteggiato aiuti a districarsi in futuro rispetto alla questione.

Perchè credo che il fallout sarà esteso, protratto ed importante, anche se oggi ancora non ce n'è alcun sentore.
premesso che avrò capito una metà, mi viene questa domanda: forse i btc "targati" sarebbero scambiati e prezzati singolarmente, come gli NFT? in tal caso, rimarrebbe una blockchain "tradizionale", e i BTC che man mano si staccano sarebbero come tanti piccoli burn? del resto se stanno nella blockchain come potrebbero diversificarsi come importanza e quindi come prezzo? e se mantengono la stessa importanza e lo stesso prezzo, allora a che servirebbe NFTizzarli? altra domanda: in che senso parli di fallout?
 
Ultima modifica:
Direi tema molto,molto interessante.
Quando ci sono questioni tecniche...soprattutto di tale portata faccio 1-2-3 passi indietro e mi.metto in ascolto...se poi è Fabrizio a divulgare anche 10 passi indietro.
Sul trading,sulle previsioni di prezzo,sulle strategie operative in genere da dilettante dico la mia come tutti...su questioni come questa sarebbe invece solo rumore di fondo.
Approfondirò l'argomento perché realmente molto affascinante
 
Premetto che non ho ancora indagato a fondo e non ho un opinione precisa.

Da subito una perplessita' che ho riguarda il criterio che si dovrebbe usare per stabilire dove finisce l'NFT originale a valle di un eventuale hard fork di BTC.
Il cosiddetto NFT è on-chain, cosicchè evidentemente ne avremmo due istanze, l'originale e la sua copia nel fork.
Esattamente come oggi abbiamo varie copie del genesis block di BTC, una per ogni hard fork.

Resta il fatto che all'atto del fork il proprietario sarebbe il medesimo, giacchè la stessa chiave privata controllerebbe ambo le copie. Ciò che succederebbe a valle dipende dagli intenti di quel proprietario.

premesso che avrò capito una metà, mi viene questa domanda: forse i btc "targati" sarebbero scambiati e prezzati singolarmente, come gli NFT? in tal caso, rimarrebbe una blockchain "tradizionale", e i BTC che man mano si staccano sarebbero come tanti piccoli burn? del resto se stanno nella blockchain come potrebbero diversificarsi come importanza e quindi come prezzo? e se mantengono la stessa importanza e lo stesso prezzo, allora a che servirebbe NFTizzarli? altra domanda: in che senso parli di fallout?

La blockchain di Bitcoin non cambia, nè richiede modifiche.
Nulla si stacca, i singoli Satoshi (ed il loro eventuale "bagaglio") vengono identificati a mezzo di un wallet istruito in modo particolare.

Il protocolo intende identificare i Satoshi in senso univoco, rendendoli non fungibili mediante una astrazione. Fatto questo, sulla carta esisterebbe la possibilità di un mercato di Satoshi "rari", intesi quali collectibles, senza neppure sfiorare il concetto esteso di NFT.

Il prezzo su un marketplace sarebbe evidentemente funzione della domanda.

Il concetto di "rare ordinals" è esplicato qui, per chi voglia approfondire.
Overview - Ordinal Theory Handbook

Francamente questa mi pare una notevole forzatura del concetto, memeconomia.
Ma tant'è.

Per fallout intendo l'effetto complessivo che un protocollo del genere possa avere su Bitcoin, tanto in termini di dibattito a largo spettro, quanto in termini di volumi transazionali / fee nel caso ipotetico in cui allo use-case teorico facesse seguito una reale e tangibile domanda.

Francamente sull'idea in sè non mi sbilancio, per ora.
Nè sulle potenzialità, avendo già sperimentato quanto mercato e seguito hanno avuto JPG di scimmie o di gatti mutanti ... a totale dispetto del senso comune.

Certo documentazione ed implementazione mi paiono abborracciate, a dir poco.
Inoltre, con le sole domande che ad oggi necessitano risposta ci si potrebbe forse scrivere un libro.

Non per questo la cosa in sè è da sottovalutare.
Nè quanto a potenziale impatto, nè tantomeno quanto a rischi.
Che la cosa finisca in bolla di sapone o meno credo che crei comunque un precedente.
 
Ultima modifica:
Secondo me verrà digerita anche questa roba dalla community, tutto per "portare a bordo qualcuno" e con buona pace della privacy e della fungibilità.
Poi però non si lamentino se chi è veramente interessato al p2p digital cash si sia spostato su Monero ormai da anni.
 
Secondo me verrà digerita anche questa roba dalla community, tutto per "portare a bordo qualcuno" e con buona pace della privacy e della fungibilità.
Poi però non si lamentino se chi è veramente interessato al p2p digital cash si sia spostato su Monero ormai da anni.
BTC non ha nulla a che fare con privacy, a diferenza di XMR ZEC ROSE e SCRT
 
A me sembra un discorso inutile

Sulla BTC anche se si puo' aggiungere una frase sul blocco o sulla transazione ... non toglie che la proprieta' di tale frase e' di tutti e di nessuno e non e' transferibile ... cosa molto diversa dagli NFT sulle blockchain che prevedono la gestione di NFT

Indi ... non si tratta di NFT ... ma di graffiti sulla blockchain ... che a mio avviso ben vengano se c'e' chi e' disposto a pagare per fare graffiti di proprieta' di tutti e di nessuno
Hmm no elm, hai capito male.
Le cose stanno molto diversamente.

Per esempio questa transazione (reale) del blocco 774438:
2edd2a1972beafeee32c98ca64ea48d1eccd012963bc4066895d74d35ad40209

Rende l'address:
bc1pv6rcudpzu8caxcvmedgtm5k5fx0rqfsflxp4rh9wz73xkdckrp6qaljapp

Proprietario de questa "meraviglia" da 300kb (mera preview di quanto on-chain), abbinata al primo satoshi dell'output al "modico" costo di circa 200$:

2edd2a1972beafeee32c98ca64ea48d1eccd012963bc4066895d74d35ad40209i0


In quanto proprietario tale address è anche l'unico avente facoltá di trasferirlo ad altri.

Nella sostanza è un NFT a tutti gli effetti, comunque lo vogliamo propriamente chiamare. Il protocollo lo definisce "digital artifact", per quanto ci consta.
Perchè di token (la "T" di NFT) non si puó parlare.

il punto è che è reale.
Vedremo dove si va a parare.

Un NFT il cui asset mediatico è on-chain pone dei quesiti etici e legali, essendo per definizione immutabile ed incensurabile. Non so fino a che punto l'autore abbia riflettuto su questo.

Di chi sará se non sua la responsabilitá prima, se attraverso questo veicolo verranno irrevocabilmente pubblicate sulla blockchain di bitcoin immagini lesive, compromettenti, o pedopornografiche o persino codice malevolo ?

Fossi in lui avrei il sonno alquanto agitato.

A prescindere, non vi sarebbero responsabilitá condivise dalla rete bitcoin e da ogni singolo nodo?

Attenzione, perchè d'ora innanzi un singolo casus belli puó essere impugnato per scatenare un pandemonio.
 
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Hmm no elm, hai capito male.
Le cose stanno molto diversamente.

Per esempio questa transazione (reale) del blocco 774438:
2edd2a1972beafeee32c98ca64ea48d1eccd012963bc4066895d74d35ad40209

Rende l'address:
bc1pv6rcudpzu8caxcvmedgtm5k5fx0rqfsflxp4rh9wz73xkdckrp6qaljapp

Proprietario de questa "meraviglia" da 300kb (mera preview di quanto on-chain), abbinata al primo satoshi dell'output al "modico" costo di circa 200$:

2edd2a1972beafeee32c98ca64ea48d1eccd012963bc4066895d74d35ad40209i0


In quanto proprietario tale address è anche l'unico avente facoltá di trasferirlo ad altri.

Nella sostanza è un NFT a tutti gli effetti, comunque lo vogliamo propriamente chiamare. Il protocollo lo definisce "digital artifact", per quanto ci consta.
Perchè di token (la "T" di NFT) non si puó parlare.

il punto è che è reale.
Vedremo dove si va a parare.

Un NFT il cui asset mediatico è on-chain pone dei quesiti etici e legali, essendo per definizione immutabile ed incensurabile. Non so fino a che punto l'autore abbia riflettuto su questo.

Di chi sará se non sua la responsabilitá prima, se attraverso questo veicolo verranno irrevocabilmente pubblicate sulla blockchain di bitcoin immagini lesive, compromettenti, o pedopornografiche o persino codice malevolo ?

Fossi in lui avrei il sonno alquanto agitato.

A prescindere, non vi sarebbero responsabilitá condivise dalla rete bitcoin e da ogni singolo nodo?

Attenzione, perchè d'ora innanzi un singolo casus belli puó essere impugnato per scatenare un pandemonio.

grazie per l'esempio

non mi e' chiaro perche' il proprietario di sti 300kb sia l'indirizzo .....app

Vuoi dire che gli 0.0001 BTC ricevuti si possono solo inviare ad altri allegando il fardello da 300kb ?

Io assumo che sti 0.0001 BTC possono essere mandati anche come frazione e senza il fardello,

il fardello chiuque lo puo' copiare e rimbalzare

alla fine per me e' solo un graffiti sulla blockchain, che ha un valore o senso solo per chi si inventa delle regole sue di interpretazione

oppure mi manca qualche informazione a riguardo

comunque, ben venga che la gente trovi una maniera di intasare la blockchain del BTC, questo e' necessario per fare un po' di cassa per i minatori, specie in una ottica futura, tra 6 anni quando il reward per blocco sara di solo 1.6 BTC
 
grazie per l'esempio

non mi e' chiaro perche' il proprietario di sti 300kb sia l'indirizzo .....app

Vuoi dire che gli 0.0001 BTC ricevuti si possono solo inviare ad altri allegando il fardello da 300kb ?

Io assumo che sti 0.0001 BTC possono essere mandati anche come frazione e senza il fardello,

il fardello chiuque lo puo' copiare e rimbalzare

alla fine per me e' solo un graffiti sulla blockchain, che ha un valore o senso solo per chi si inventa delle regole sue di interpretazione

oppure mi manca qualche informazione a riguardo

comunque, ben venga che la gente trovi una maniera di intasare la blockchain del BTC, questo e' necessario per fare un po' di cassa per i minatori, specie in una ottica futura, tra 6 anni quando il reward per blocco sara di solo 1.6 BTC
Prego.

L'address è il proprietario in quanto destinatario della transazione di "minting".

Il fatto di potere copiare un payload (fardello) non rende proprietari di alcunchè, ma meri utilizzatori o riproduttori di una copia non originale.

L'originale è uno, precede di solito ogni copia ed è in ogni caso firmato in una tx con la chiave dell'autore.

Quanto sopra vale esattamente in pari misura anche per gli NFT su Ethereum, non vi è alcuna sostanziale differenza in questo.

Questi non sono più 'graffiti' di quanto lo siano gli NFT su Ethereum, per i quali volendo si potrebbe dire che si è inventata la "regola" dello smart contract.

È una forzatura e spero di averti chiarito perchè lo è.

I trasferimenti ritengo ragionevolmente non implichino trasferire il payload, ma semplicemente il satoshi cui esso è permanentemente associato all'atto del mint. Forse quale primo nell'output della tx di trasferimento, quindi a prescindere dal totale.

Però prima voglio leggere a fondo la documentazione, fare delle supposizioni è rapido quanto indebito. Meglio documentarsi.

Quanto al resto, speriamo bene.
La cosa non è esente da rischi di vario genere, come accennato sopra.

Un saluto.
 
Ultima modifica:
Prego.

L'address è il proprietario in quanto destinatario della transazione di "minting".

Il fatto di potere copiare un payload (fardello) non rende proprietari di alcunchè, ma meri utilizzatori o riproduttori di una copia non originale.

L'originale è uno, precede di solito ogni copia ed è in ogni caso firmato in una tx con la chiave dell'autore.

Quanto sopra vale esattamente in pari misura anche per gli NFT su Ethereum, non vi è alcuna sostanziale differenza in questo.

Questi non sono più 'graffiti' di quanto lo siano gli NFT su Ethereum, per i quali volendo si potrebbe dire che si è inventata la "regola" dello smart contract.

È una forzatura e spero di averti chiarito perchè lo è.

I trasferimenti ritengo ragionevolmente non implichino trasferire il payload, ma semplicemente il satoshi cui esso è permanentemente associato all'atto del mint. Forse quale primo nell'output della tx di trasferimento, quindi a prescindere dal totale.

Però prima voglio leggere a fondo la documentazione, fare delle supposizioni è rapido quanto indebito. Meglio documentarsi.

Quanto al resto, speriamo bene.
La cosa non è esente da rischi di vario genere, come accennato sopra.

Un saluto.

Ancora mille grazie

Ok, il payload (fardello) deve essere firmato, immagino di solito con la stessa firma di chi lo emette , ovvero con la firma del dell'indirizzo che manda i satoshi con il payload ... anche se la cosa non e' 'obbligatoria' ... ma a mio avviso legittimerebbe il 'fardello'

Poi vero che ogni trasferimento di BTC, ci si rifa' ad uno o piu' trasferimenti ricevuti ... ma ogni trasferimento puo' aggregare o spezzare su due (o piu') destinatari ... indi se non si e' accorti, non e' piu' chiaro chi sia il teoretico proprietario

Tra l'altro per risalire all'ultimo proprietario serve una scan della blockchain ... cosa non necessariamente banale da farsi

Ovvero, a me sembra tutto una creazione artificiale ... che mi sta benissimo visto che sono a favore nell'intasare la blockchain del BTC (tanto si auto regola con le fee) ... ma in ste cose non ci credo .... non vedo perche' uno debba spendere soldi per avere un NFT farlocco su Bitcoin, quando altrove la gestione di NFT e' piu' avanzata

PS: Ammetto che non ho studiato a fondo gli NFT ... ma su rete Polygon e Cronos ... gli NFT che ho ricevuto ed in 1 caso che mi sono auto creato ... alla fine sono visti come token, creati da uno smart contract ... una cosa un po' diversa dal meccanismo sul bitcoin ... ma ... forse mi sbaglio a leggere la blockchain ... o forse no :mmmm:
 
A proposito di blockchain BTC

Giusto ieri, mi sono rizzati i capelli quando ho usato coinbase wallet per il mio primo trasferimento di BTC ... mi ha mandato X a destinazione ma Y me li ha rimbalzati su un indirizzo 'inventato' da coinbase wallet ...

Poi ho scoperto che il coinbase wallet, mi legge l'indirizzo A dove ho i BTC, ma se chiedo di fare un top up, mi propone un indirizzo B ... che e' diverso dall'indirizzo C che ha usato per rimbalzare indietro i satoshi rimanenti dal trasferimento

Quando ho rimandato tutto su indirizzo A (visto che questo e' riconosciuto da un altro wallet con le stesse 12 parole, mentre B e C no) ... in una unica transazione appaiono due indirizzi sorgenti diversi, firmati con una unica firma :5eek:

Ovvero la medesima chiave privata puo' generare piu' indirizzi pubblici, e firmare trasferimenti da piu' wallet indipendenti :eek:

Probabilmente e' cosa nota ad alcuni di voi ... ma nel mio caso sono rimasto stupito ... pensavo 1 chiave private = 1 indirizzo pubblico ... e che con 12 parole si possono avere piu' chievi private (derivate dalle 12 parole,), indi piu' indirizzi pubblici ... ma 1 chiave che controlla piu' indirizzi pubblici ... pensavo non fosse possibile
 
Secondo me verrà digerita anche questa roba dalla community, tutto per "portare a bordo qualcuno" e con buona pace della privacy e della fungibilità.
Poi però non si lamentino se chi è veramente interessato al p2p digital cash si sia spostato su Monero ormai da anni.

Deve essere così, Monero e le privacy coin sono un importante prodotto di nicchia che tale deve restare con tutti i suoi rischi e vantaggi; tutto il resto è business e sviluppo, tutto il resto è destinato ad attrarre i soldi di chi vuol far soldi e per riuscirci opterà per la totale trasparenza.
 
@fabrizioT stavo giocando con i gessetti colorati™ , ho provato a togliere le stable dalla total e ne è uscito un quadro un po' preoccupante; da questa prospettiva a me sembra che ci troviamo semplicemente all'apice dell'ennesimo bear market rally :rolleyes: Se poi aggiungiamo i tuoi ripetuti consigli nel difendere i profitti il quadro è ancora più cupo. Cosa ne pensi? Hanno senso questi grafici o sto solo facendo overthinking?

1675241505824.png

Sugli alts la situazione è ancora peggiore (lower highs):
1675241748983.png


ps: grazie per l'approfondimento tecnico sugli "nft btc", sempre bello imparare cose nuove.
 
@fabrizioT stavo giocando con i gessetti colorati™ , ho provato a togliere le stable dalla total e ne è uscito un quadro un po' preoccupante; da questa prospettiva a me sembra che ci troviamo semplicemente all'apice dell'ennesimo bear market rally :rolleyes: Se poi aggiungiamo i tuoi ripetuti consigli nel difendere i profitti il quadro è ancora più cupo. Cosa ne pensi? Hanno senso questi grafici o sto solo facendo overthinking?

Vedi l'allegato 2875859
Sugli alts la situazione è ancora peggiore (lower highs):
Vedi l'allegato 2875861

ps: grazie per l'approfondimento tecnico sugli "nft btc", sempre bello imparare cose nuove.

ti lovvo <3
 
Deve essere così, Monero e le privacy coin sono un importante prodotto di nicchia che tale deve restare con tutti i suoi rischi e vantaggi; tutto il resto è business e sviluppo, tutto il resto è destinato ad attrarre i soldi di chi vuol far soldi e per riuscirci opterà per la totale trasparenza.
Possiamo essere in linea, soltanto che con la via imboccata di non censorship resistance e non fungibilita', il bitcoin si trasforma praticamente in un mero prodotto finanziario. L'unico vantaggio diviene il limite dei 21 milioni, ma chissa' se ritoccheranno anche quello per far contento wall street.
Ho gia' detto che il mio obiettivo sul lungo termine per cio' che riguarda i bitcoin e' venderli a un prezzo esorbitante ai soloni della finanza e non toccarli piu' :D
Gli hedge funds e i fondi sono quanto di piu' disgustoso ci possa essere nel sistema finanziario, quindi si meritano di essere gli ultimi a comprare i btc :D
 
A proposito di blockchain BTC

Giusto ieri, mi sono rizzati i capelli quando ho usato coinbase wallet per il mio primo trasferimento di BTC ... mi ha mandato X a destinazione ma Y me li ha rimbalzati su un indirizzo 'inventato' da coinbase wallet ...

Poi ho scoperto che il coinbase wallet, mi legge l'indirizzo A dove ho i BTC, ma se chiedo di fare un top up, mi propone un indirizzo B ... che e' diverso dall'indirizzo C che ha usato per rimbalzare indietro i satoshi rimanenti dal trasferimento

Quando ho rimandato tutto su indirizzo A (visto che questo e' riconosciuto da un altro wallet con le stesse 12 parole, mentre B e C no) ... in una unica transazione appaiono due indirizzi sorgenti diversi, firmati con una unica firma :5eek:

Ovvero la medesima chiave privata puo' generare piu' indirizzi pubblici, e firmare trasferimenti da piu' wallet indipendenti :eek:

Probabilmente e' cosa nota ad alcuni di voi ... ma nel mio caso sono rimasto stupito ... pensavo 1 chiave private = 1 indirizzo pubblico ... e che con 12 parole si possono avere piu' chievi private (derivate dalle 12 parole,), indi piu' indirizzi pubblici ... ma 1 chiave che controlla piu' indirizzi pubblici ... pensavo non fosse possibile
correggetemi se dico boiate ... ma vedo che nel ledger io lo inizializzo con un'unica frase di 24 parole ma dentro posso creare più indirizzi BTC ed ETH ... che ledger li chiama "account"
 
oggi prima triste rata del pac BTC in ETN ... gioggia del cavolo che mi hai tolto il piacere dei bit bit veri ...

su TRT quotazioni sempre più aballate oramai un 5% più alte dello spot ... spero continui cosi ... almeno quando ho 2k di gain sui token veri faccio l'arbitraggio verso l'ETN..
 
ti piace il bear porn eh? :D

oggi prima triste rata del pac BTC in ETN ... gioggia del cavolo che mi hai tolto il piacere dei bit bit veri ...

su TRT quotazioni sempre più aballate oramai un 5% più alte dello spot ... spero continui cosi ... almeno quando ho 2k di gain sui token veri faccio l'arbitraggio verso l'ETN..
È stranissimo che nessuno faccia arbing. Ma forse i volumi piccoli di TRT non consentono di farlo in modo profittevole..
 
grazie per l'esempio

non mi e' chiaro perche' il proprietario di sti 300kb sia l'indirizzo .....app

Vuoi dire che gli 0.0001 BTC ricevuti si possono solo inviare ad altri allegando il fardello da 300kb ?

Io assumo che sti 0.0001 BTC possono essere mandati anche come frazione e senza il fardello,

il fardello chiuque lo puo' copiare e rimbalzare

alla fine per me e' solo un graffiti sulla blockchain, che ha un valore o senso solo per chi si inventa delle regole sue di interpretazione

oppure mi manca qualche informazione a riguardo

comunque, ben venga che la gente trovi una maniera di intasare la blockchain del BTC, questo e' necessario per fare un po' di cassa per i minatori, specie in una ottica futura, tra 6 anni quando il reward per blocco sara di solo 1.6 BTC
in realtà finora l'halving mica è stata un problema la reward anzi mi sembra aumentata ... nel senso si dimezza si un BTC ... ma in $$$ contando che il bit bit ha più che raddoppiato è ben aumentata quindi per ora non piangerei per i miner

il problema è se la rete BTC si intasa ... potrebbe la gente smettere di usarla .. e questo è un male ...
 
ti piace il bear porn eh? :D


È stranissimo che nessuno faccia arbing. Ma forse i volumi piccoli di TRT non consentono di farlo in modo profittevole..
boh ma da quanto vedo un 2000-3000€ c'è da guadagnarli con un'arbitraggiata ... ovvio gente che ha 1 o 2 btc ... non 0.X come me

anche su ETH c'è un 2- 3 % di disallineamento ...

tanto appunto che per l'acquisto ho preferito l'etp e pagare la gabola di 2.95€ a fineco su 400€ di eseguito
ma roba delle ultime settimane specie ... prima c'ère un piccolo disallineamento attorno l'1% tanto che la rata del pac di gennaio l'avevo fatto su TRT ... visto che se ti metti sul book e vieni colpito non paghi nemmeno le commissioni
 
La domanda sembrerà infantile, comunque proviamo lo stesso, magari qualche indicazione utile arriva ugualmente.
Le crypto sono notoriamente molto volatili. il BTCper esempio è passato da 68.000 a 17.000 cioè -73%, in realtà una perdita non molto maggiore di altri asset. Il Gas per esempio è sceso in pochi mesi del 65%. In passato anche degli indici azionari sono scesi del 50% (anche fuori dal periodo Covid). Però sul questi asset si possono fare dei ragionamenti, delle previsioni che ti portano a prevedere quale può essere la fine del trend negativo.
Sulle crypto (sulla singola crypto) si può dire quale può essere un minimo assoluto, sotto il quale non può andare? O dobbiamo accontentarci di dire che "il prezzo dipende da domanda e offerta", cosa vera ma che non fissa un limite? Perchè detta così può essere che il BTC torni a 17.000, poi a 10.000, poi a 5.000, insomma ogni prezzo è possibile e diventa una roulette. Oppure possiamo individuare un limite minimo se non "oggettivo", quanto meno "ragionevole"'?
 
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