TELECOM ITALIA - Debito netto visto a 20 miliardi di euro a fine 2022
Oggi 09:02 - WS
FATTO
Indicazioni positive della stampa a valle del CdA di ieri:
• debito netto FY22 dovrebbe attestarsi a circa Eu20bn, decisamente sotto le stime di consensus (Eu20.8bn) e alla nostra stima (Eu20.7bn)
• confermato l’aggiornamento del piano triennale per il 14 febbraio
• target 3Y attesi in miglioramento rispetto ai precedenti/consensus (Il Sole24Ore)
in merito al dossier rete, possibile un’accelerazione delle tempistiche con un’offerta da CDP/Macquarie entro un mese:
• CDP e Macquarie dovrebbero presentare un'offerta non vincolante per NetCo dopo il 25 gennaio (incontro con i ministri) ed entro il 14 febbraio (piano TIM)
• l’offerta potrebbe attestarsi a Eu17-19bn, una volta finalizzata l’offerta dovrebbe essere poi sottoposta all’EGM di TIM, secondo La Repubblica
• Vivendi non è pronta ad accettare un’offerta troppo bassa (non esclude di usare tutte le armi legali possibili (di qui le recenti dimissioni di de Puyfontaine), la soglia minima dovrebbe essere coerente con i multipli pagati da CDP per salire al 60% Open Fiber), secondo La Repubblica
Sul fronte degli incentivi al settore:
• governo pronto a includere nel Decreto ILVA, attualmente in discussione in Parlamento, una norma per inserire TIM e gli altri operatori nel novero delle aziende più energivore in modo da riconoscere loro detrazioni fiscali
• altri incentivi allo studio sono gli stessi già menzionati nei giorni scorsi: tagli IVA, voucher connettività, incentivi switch off da rame a fibra, nuove tariffe wholesale
• Butti disponibile a rilanciare la norma sulla “fair share”, ovvero l’imposizione di un contributo equo agli OTT per compartecipare agli investimenti sostenuti dagli operatori telefonici nello sviluppo delle infrastrutture (tema più volte sollevato da Labriola)
• il 25 gennaio prossimo tavolo tecnico con governo a cui potrebbe partecipare anche Macquarie
EFFETTO
Indicazioni molto positive dalla stampa di oggi, sia in merito al debito netto di fine anno che alla prosecuzione e all’accelerazione delle tempistiche per l’offerta non vincolante su Netco da parte di CDP/Macquarie, entro metà febbraio.
Il debito netto a fine 2022 a circa Eu20bn (-Eu0.1bn vs 3Q, +2.4bn YoY) risulta inferiore di Eu0.7/0.8bn rispetto alle nostre attese e a quelle di consensus (upside di 3-4 cent/azione su valutazione) malgrado l’impatto di Eu3.7bn di pagamenti straordinari quest’anno (tra cui Eu1.7bn per la maxi rata 5G, Eu0.4bn spettro 5G in Brasile, acquisizione di Oi per Eu1.7bn) solo in parte compensati dai proventi (per circa Eu1.2bn) dalla cessione della quota in INWIT ad Ardian. Sul FY23 e FY24 al momento ci aspettiamo un debito netto a Eu20.3bn e Eu20.7bn, quest’ultimo in aumento assumendo arbitrariamente nel FY24 il pagamento delle quote differite del dividendo sulle azioni di risparmio per gli ultimi 2 anni e quello di esercizio del FY23, su questo punto ci aspettiamo maggiore chiarezza dal management in occasione del Capital Market Day di metà febbraio.
Le indiscrezioni sul possibile miglioramento dei target dei piano sono infine coerenti con quelle già anticipate da Labriola nelle ultime conference call, in cui il manager aveva espresso fiducia sull’avanzamento del piano di delayering del Gruppo e sulla concreta possibilità di rilanciare gli andamenti della topline (con possibili aumenti delle tariffe sia sul fronte wholesale che retail, in linea con quanto fatto anche da altri operatori) e a portare avanti il piano di riduzione dei cash costs (target già migliorato quest’anno, target saving al 2024 di Eu1.5bn con un obiettivo al 2023 al 50% già assicurato in anticipo con i risultati 9M22) grazie anche alle misure allo studio del governo, in particolare quella sui costi energetici.
Raccomandazione su TIM (
TIT.MI) MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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