TIM - Focus della stampa sulle prossime mosse di CDP
18/02/2019 10:35 WS
Il Messaggero di sabato ipotizza per Cassa Depositi e Prestiti (CDP) l’obiettivo di medio termine di entrare nel CdA di Telecom Italia (TIT.MI).
In particolare, CDP non avrebbe ancora comprato una quota in TIM, nemmeno attraverso derivati, ma potrebbe votare all’Assemblea del 29 marzo con azioni prese in prestito.
Secondo il Messaggero, sulla rete l’opzione più probabile resta quella dello scorporo della ServCo (azienda di servizi), con il conferimento di circa 5000 dipendenti e il capitale aperto a produttori di contenuti (fra cui Vivendi o Mediaset). Nel contempo, la NetCo (azienda della rete) di TIM sarebbe destinata alla fusione con Open Fiber (valutata da CDP ed Enel non meno di 3,5 miliardi), creando un’unica infrastruttura che aggreghi le altre reti di telecomunicazioni italiane (anche quelle di Vodafone e Fastweb) e che possa beneficiare degli incentivi sugli asset regolamentati (RAB) previsti dalla legge.
La Stampa di sabato riferisce che il fondo Elliott sarebbe orientato a salire fino al 15% in TIM, mentre il progetto sulla rete partirebbe con l’acquisto di Open Fiber da parte di TIM ma senza alcuna ipotesi preventiva di scorporo.
Infine, secondo il Sole24Ore di sabato, CDP potrebbe raggiungere un accordo con Vivendi per ritirare la richiesta di sostituzione dei 5 consiglieri Elliott e convocare una nuova assemblea straordinaria (non è più possibile, infatti, modificare l'ordine del giorno dell’assemblea del 29 Marzo) per allargare il CdA TIM da 15 a 19 membri, con 2 nominati da CDP e 2 da Vivendi.