bal-zac
prima o poi zac!
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Secondo il Manuale delle Giovani Marmotte, l'aumento di capitale si fa:
per ripianare perdite rilevanti, vale a dire superiori a un terzo del capitale sociale dopo aver attinto dalle riserve (art. 2446 C.c. primo comma) o per effettuare nuovi e cospicui investimenti - con o senza l'ingresso di nuovi soci - senza dover ricorrere, in tutto o in parte, al debito.
Il debito si riduce grazie agli utili di esercizio, vale a dire fatturando (e incassando) per una somma superiore ai costi.
Se il debito cresce e diventa ingestibile bisogna ristrutturare la società. Che può anche determinare un aumento di capitale (vedi scopo "investimenti") ma non finalizzato in via prioritaria ed esclusiva alla riduzione del debito o a compensare una diminuzione del valore di mercato (se quotata in borsa). Che dipende in linea generale dalla carenza di utili, non di capitale sociale .
E quindi non ha senso ipotizzare un ADC per Telecom Italia.
d'accordo che al momento è estremamente prematuro
e SE TIM riesce a piazzare qualcosa, anche solo il 49% di TIM enterprise il discorso su ADC si chiude per un bel po'
e se piazza la rete si chiude del tutto,
Ma TIM ha bisogno di soldi per investimenti
TIM brasile e rete 5G (per la quale ha chiesto dilazione!!!)
e il bilancio NON è VERDE, anzi l'anno scorso ha perso non male (vero che speriamo sia stato una tantum!!!)
insomma se si vedono fatti ... sulle vendite di pezzi
o sul verde in bilancio
cambia tutto,
ma se non si vedono la preoccupazione rimane...
anche perché la fiducia, visto mps, visto saipem, visto il declino pluriennale di tim e la presenza ingombrante dello stato
tim se la deve guadagnare...