ATTENZIONE! Quello che mi chiedi non è pertinente alla discussione...
I titoli di stato non hanno call e non ci sono titoli ammessi in prelazione o in subordinazione rispetto ad altri.
Fatta questa doverosa premessa, veniamo a:
AT1, CALL, SUB, TIER: introduzione alle obbligazioni bancarie (bail-in)
Dal 1° gennaio 2016 l'Italia ha recepito la Banking Recovery and Resolution Directive, ovvero la direttiva n° 2014/19/UE, che disciplina i salvataggi delle banche in dissesto. In particolare, in caso di dissesto o di rischio di dissesto di una banca, i suoi azionisti e obbligazionisti contribuiscono al salvataggio (cioè potrebbero anche perdere tutti i soldi investiti) secondo una precisa gerarchia di coinvolgimento.
Secondo questa disciplina esistono diverse tipologie di obbligazioni bancarie, a seconda della posizione nella gerarchia di chiamata al salvataggio: chi sta più in alto, rischia di più, in caso di casini paga prima degli altri, finchè non succedono casini si gode una cedola maggiore. Le banche sono tenute ad emettere una certa quantità di obbligazioni nelle varie tipologie, seguendo gli accordi di Basilea e le richieste degli organi di vigilanza.
Il bail-in si applica secondo l’ordine seguente:
Ai sensi dell’art. 91, 1-bis. c-ter) del Dlgs 385/1993 (“TUB”), come modificato dal Dlgs 193/2021 di recepimento nella normativa italiana della Direttiva (EU) 2019/879 (“BRRD2”), i crediti subordinati, quando non sono computabili nei fondi propri, sono soddisfatti, per il rimborso del capitale, il pagamento degli interessi e eventuali altri importi dovuti, dopo i crediti vantati dai titolari delle obbligazioni senior non-preferred e con preferenza rispetto ai crediti derivanti da elementi di fondi propri, anche per la parte non computata nei fondi propri. Lo stesso trattamento si applica anche ai crediti subordinati, quando questi hanno cessato di essere computabili nei fondi propri.
La regola è che prima si azzerano tutti gli strumenti di un determinato livello, e solo dopo si passa al successivo (l'ordine di azzeramento come esposto sopra è azioni poi AT1 poi UT2 poi LT2 poi LT3 poi senior non preferred poi senior preferred). Hai sentito forse a marzo 2023 parlare di Credit Suisse e di turbolenze sui mercati finanziari? Questo perchè nel caso di Credit Suisse non è stato seguito l'ordine previsto dalla direttiva (ed hanno potuto farlo perchè la direttiva si applica all'Unione Europea, ma la Svizzera non ne fa parte e quindi non ne è soggetta) e questo ha generato panico sui mercati. In quell'occasione la BCE ha confermato che invece, in caso di bisogno, si atterrà scrupolosamente all'ordine prestabilito esposto sopra.
Esiste un'altra tipologia di obbligazioni, le cosiddette senior covered: esse sono escluse dal bail-in (fonti: Consob ed European Bank Authority). In Italia le obbligazioni covered sono obbligazioni garantite da crediti fondiari e ipotecari, di crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni o garantiti dalle medesime, nonché di titoli emessi nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti della medesima natura, effettuate da banche in favore di società il cui oggetto esclusivo sia l'acquisto di tali crediti e titoli, mediante l'assunzione di finanziamenti concessi o garantiti anche dalle banche cedenti, e la prestazione di garanzia per le obbligazioni emesse dalle stesse banche ovvero da altre (articolo 7-bis della Legge n° 130 del 30/04/1999).
(*) Si definisce call la facoltà (ma non l'obbligo) da parte di chi emette l'obbligazione di poterla richiamare (rimborsare) prima della scadenza stabilita, al verificarsi di un certo evento o in una certa data (a proprio insindacabile giudizio). Gli eventi e/o le date che possono causare il rimborso dell'obbligazione sono stabiliti prima dell'emissione dell'obbligazione stessa e sono noti all'investitore. L'emittente è inoltre tenuto a comunicare che vuole avvalersi della facoltà di rimborso con un certo anticipo rispetto al rimborso stesso. In caso di rimborso, l'investitore ha generalmente diritto al capitale nominale investito ed agli interessi maturati fino al giorno del rimborso; non ha alcun diritto invece sugli interessi che sarebbero maturati dalla data di rimborso alla data originale di scadenza dell'obbligazione.
Alla data della call il capitale viene rimborsato con gli interessi fino a quella data, in automatico e senza fare alcunchè. Il capitale è rimborsato il giorno stesso (non due giorni dopo come con la valuta delle compravendite sul mercato): un esempio? Il bond Carraro Fin Tf Ge25 Call (XS1747134564).
I titoli di stato non hanno call e non ci sono titoli ammessi in prelazione o in subordinazione rispetto ad altri.
Fatta questa doverosa premessa, veniamo a:
AT1, CALL, SUB, TIER: introduzione alle obbligazioni bancarie (bail-in)
Dal 1° gennaio 2016 l'Italia ha recepito la Banking Recovery and Resolution Directive, ovvero la direttiva n° 2014/19/UE, che disciplina i salvataggi delle banche in dissesto. In particolare, in caso di dissesto o di rischio di dissesto di una banca, i suoi azionisti e obbligazionisti contribuiscono al salvataggio (cioè potrebbero anche perdere tutti i soldi investiti) secondo una precisa gerarchia di coinvolgimento.
Secondo questa disciplina esistono diverse tipologie di obbligazioni bancarie, a seconda della posizione nella gerarchia di chiamata al salvataggio: chi sta più in alto, rischia di più, in caso di casini paga prima degli altri, finchè non succedono casini si gode una cedola maggiore. Le banche sono tenute ad emettere una certa quantità di obbligazioni nelle varie tipologie, seguendo gli accordi di Basilea e le richieste degli organi di vigilanza.
Il bail-in si applica secondo l’ordine seguente:
- capitale primario di Classe 1 (CET 1), ivi incluse le azioni. In caso di dissesto bancario ci rimettono gli azionisti prima di tutti, con aumenti di capitale lacrime e sangue. Serve davvero una montagna di soldi? La banca viene venduta per 1 euro: cioè non che l'azione vale un euro, ma che tutte le azioni insieme valgono un euro. Se ci sono 1259689706 azioni ognuna di esse vale 0,00000000079384629 euro cioè meno di un tick, ed automaticamente il loro valore è azzerato. Poi si passa agli obbligazionisti, in quest'ordine:
obbligazioni subordinate (obbligazioni junior) - capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) = obbligazioni perpetue ma con facoltà di essere richiamati dopo 10 anni (*), vedi in fondo
- capital aggiuntivo di Classe 2, ivi incluse le obbligazioni subordinate Tier 2 (Sub T2)
- 3a) obbligazioni Upper Tier II (UT2) = in caso di insolvenza si rischia il 100% del capitale investito e c’è il rischio che l’emittente possa differire (ma non cancellare) una cedola
- 3b) obbligationi Lower Tier II (LT2) = gli interessi sono sospesi solo nel caso in cui si manifesti un grave caso di insolvenza.
obbligazioni senior
- gli altri debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e 2, conformemente alla gerarchia dei crediti nella procedura ordinaria di insolvenza
- i debiti chirografari di secondo livello, cosiddette obbligazioni senior non-preferred (obbligazioni Tier III, LT3) = obbligazioni a breve scadenza (all’emissione, non eccede mai i 5 anni). Sono state messe ad esaurimento dagli accordi di Basilea III.
- le restanti passività della banca non assistite da garanzia, ivi incluse le altre obbligazioni non subordinate (senior) e non garantite della banca
- i depositi per gli importi eccedenti i 100.000 euro per depositante.Se i soldi ancora non bastano si passa ai conti correnti, prima per la parte al di sopra dei 100mila euro di giacenza per ciascuno intestatario del conto, poi per il resto (che è tutelato dal Fondo Interbancario di tutela dei Depositi).
Ai sensi dell’art. 91, 1-bis. c-ter) del Dlgs 385/1993 (“TUB”), come modificato dal Dlgs 193/2021 di recepimento nella normativa italiana della Direttiva (EU) 2019/879 (“BRRD2”), i crediti subordinati, quando non sono computabili nei fondi propri, sono soddisfatti, per il rimborso del capitale, il pagamento degli interessi e eventuali altri importi dovuti, dopo i crediti vantati dai titolari delle obbligazioni senior non-preferred e con preferenza rispetto ai crediti derivanti da elementi di fondi propri, anche per la parte non computata nei fondi propri. Lo stesso trattamento si applica anche ai crediti subordinati, quando questi hanno cessato di essere computabili nei fondi propri.
La regola è che prima si azzerano tutti gli strumenti di un determinato livello, e solo dopo si passa al successivo (l'ordine di azzeramento come esposto sopra è azioni poi AT1 poi UT2 poi LT2 poi LT3 poi senior non preferred poi senior preferred). Hai sentito forse a marzo 2023 parlare di Credit Suisse e di turbolenze sui mercati finanziari? Questo perchè nel caso di Credit Suisse non è stato seguito l'ordine previsto dalla direttiva (ed hanno potuto farlo perchè la direttiva si applica all'Unione Europea, ma la Svizzera non ne fa parte e quindi non ne è soggetta) e questo ha generato panico sui mercati. In quell'occasione la BCE ha confermato che invece, in caso di bisogno, si atterrà scrupolosamente all'ordine prestabilito esposto sopra.
Esiste un'altra tipologia di obbligazioni, le cosiddette senior covered: esse sono escluse dal bail-in (fonti: Consob ed European Bank Authority). In Italia le obbligazioni covered sono obbligazioni garantite da crediti fondiari e ipotecari, di crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni o garantiti dalle medesime, nonché di titoli emessi nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti della medesima natura, effettuate da banche in favore di società il cui oggetto esclusivo sia l'acquisto di tali crediti e titoli, mediante l'assunzione di finanziamenti concessi o garantiti anche dalle banche cedenti, e la prestazione di garanzia per le obbligazioni emesse dalle stesse banche ovvero da altre (articolo 7-bis della Legge n° 130 del 30/04/1999).
(*) Si definisce call la facoltà (ma non l'obbligo) da parte di chi emette l'obbligazione di poterla richiamare (rimborsare) prima della scadenza stabilita, al verificarsi di un certo evento o in una certa data (a proprio insindacabile giudizio). Gli eventi e/o le date che possono causare il rimborso dell'obbligazione sono stabiliti prima dell'emissione dell'obbligazione stessa e sono noti all'investitore. L'emittente è inoltre tenuto a comunicare che vuole avvalersi della facoltà di rimborso con un certo anticipo rispetto al rimborso stesso. In caso di rimborso, l'investitore ha generalmente diritto al capitale nominale investito ed agli interessi maturati fino al giorno del rimborso; non ha alcun diritto invece sugli interessi che sarebbero maturati dalla data di rimborso alla data originale di scadenza dell'obbligazione.
Alla data della call il capitale viene rimborsato con gli interessi fino a quella data, in automatico e senza fare alcunchè. Il capitale è rimborsato il giorno stesso (non due giorni dopo come con la valuta delle compravendite sul mercato): un esempio? Il bond Carraro Fin Tf Ge25 Call (XS1747134564).
Aggiungi nelle FAQ spiegazione delle diciture sub call tier...
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