Titolo Agroenergetico Immobiliare della Banca d'Italia Vol. 75

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In ogni caso mutande di ghisa sempre....... nel delta del Po ci troviamo alcune delle famiglie storiche del commercio dei cereali; e queste hanno già espresso qualche loro considerazione.

Ovvero?
A me farebbe piacere sentire parlare di prezzi, non per influenzare gli altri ma per sentire diverse opinioni, possibilmente motivate.
Invece qui dentro pare che parlare di potenziali prezzi sia un tabù quasi assoluto (mi pare di avere letto solo un nick negli ultimi mesi che abbia espresso una sua forchetta di valutazione)



"l'ultimo rigo" del comunicato di BdI si accosta benissimo a quanto riportato da giandino; e conferma ancora una volta che BdI dal punto di vista industriale non centra un'acca con bonifiche; anzi è stata probabilmente un freno.

Provate ad immaginare se BF potesse essere acquistata da persone che gravitano intorno a questo consorzio, la qualità e quantità del riso, gli impianti già pronti sia come capacità che come tecnologia, una struttura organizzativa che a Ferrara non ha eguali.

Vi ricordate che uno dei piani industriali prevvedeva la commercializzazione diretta del riso? azione poi abbandonato per ampliare l'impianto di irrigazione con la motivazione che la vendita presentava delle difficoltà? Adesso non lo presenta più?.
.

Per quanto riguarda il fatto che industrialmente una partecipazione del genere in mano a bdi non sia ottimizzata ma frenata sono pienamente d'accordo.

In due dovranno fare l'affare...


Io recentemente ho venduto uin piccolo immobile con lungo contratto di affitto al conduttore.
In mano sua e con un lungo contratto per un terzo poteva valere 100 perchè non ne avrebbe potuto disporre al meglio (trasformazione di uso).
In mano al conduttore che lo trasformerebbe può valere 150-180 .
Abbiamo concluso a 125.

Io ci guadagno perchè più di 100 non avrei potuto ottenere.

Lui ci guadagna perchè compra a 125 quello che per lui potrà valere 150 o più.

Entrambi ci abbiamo guadagnato.


Lo stesso si potrà dire per bonifiche.

Sia bdi che unb azionista di minoranza avranno solo da guadagnarci dalla cessione di un'azienda che non ha una brillante redditività ma solidità patrimoniale, così come chi comprerà che potrà fare rendere al meglio l'azienda.

Quale è il prezzo giusto?? Quello che fa guadagnare entrambi.

Anche per questo non mi aspetto valutazioni stratosferiche: chi compra dovrà avere il suo buon ritorno (e si accolla anche immobili di cui credo non sappia che farsene).

Dall'altra parte bdi avrà un enorme ritorno dell'investimento.

In medio stat virtus.
 
Ultima modifica:
per me la serie continua con 58

23 35 .... 58

:)

Quindi 58 sarebbe la tua "scommessa" di prezzo??

Io mi sono impegnato a dover offrire cene di pesce su cifre non molto dissimili.

Felice di dover pagare il conto anche se non credo mi toccherà farlo.
Un buon genovese le scommesse non le vuole pagare...:D
 
sul prezzo non so niente ovviamente, ma dibattevano sulla questione dei soci di minoranza ai quali dovrà essere riconosciuto lo stesso prezzo; per loro da bravi industriali italiani era motivo di discussione; quasi fosse un peccato mortale riconoscere questo diritto.
Ma noi siamo fatti così, basta vedere Marazzi ceramiche; quotata a 1,2 Miliardi; ritirata a 750 milioni dopo qualche anno dagli stessi e rivenduta pochi giorni fa a 1 Miliardo ad americani.

Se all'eventuale asta partecipassero soggetti esteri e quindi scollegati dai soliti giri Mediobanca-Generali-Unicredit forse per noi sarebbe meglio visto come vengono gestite le ultime fusioni/acquisizioni.

Non credo che nessuno qui e fuori di qui possa sindacare il prezzo stabilito dall'asta; si prenderà quello che dicono e non si potrà fare nient'altro.

Auguri a tutti.
 
sul prezzo non so niente ovviamente, ma dibattevano sulla questione dei soci di minoranza ai quali dovrà essere riconosciuto lo stesso prezzo; per loro da bravi industriali italiani era motivo di discussione; quasi fosse un peccato mortale riconoscere questo diritto.
Ma noi siamo fatti così, basta vedere Marazzi ceramiche; quotata a 1,2 Miliardi; ritirata a 750 milioni dopo qualche anno dagli stessi e rivenduta pochi giorni fa a 1 Miliardo ad americani.

Se all'eventuale asta partecipassero soggetti esteri e quindi scollegati dai soliti giri Mediobanca-Generali-Unicredit forse per noi sarebbe meglio visto come vengono gestite le ultime fusioni/acquisizioni.

Non credo che nessuno qui e fuori di qui possa sindacare il prezzo stabilito dall'asta; si prenderà quello che dicono e non si potrà fare nient'altro.

Auguri a tutti.

Uno può discuterne per questioni di principio ma la legge è molto chiara ed io sono assolutamente d'accordo.
E' una delle pochissime norme che tutelano le minorities in borsa , minorities che sono fin troppo bistrattate.

Sul fatto che non si possa sindacare il prezzo che uscirà dall'asta mi trovi pienamente d'accordo.
 
te mìa capì

il problema non è il prezzo, 35, 40, 80 o 100, si inca@@avano perchè dovevano pagare anche ai piccoli. Capisci quale sia la priorità dell'industriale italiano? fottere il fottibile.
 
Quindi 58 sarebbe la tua "scommessa" di prezzo??

Era solo per dare dei numeri con una certa logica... esclusivamente matematica: nessuna mia valutazione.

Tornando "seri".. meditando sulla "discesina di fine anno"
oggi ho visto che con Fineco mi hanno preso a prestito le mie BF.

1) Hanno preso a prestito 3/10 dei miei titoli accreditandomi circa 0,31 ogni 100 titoli con valuta 13 dicembre;

2) tutti i titoli accreditandomi la remunerazione del prestito il 21 dicembre (ultimo giorno della "discesa" è stato il 20) per un importo che, considerando 31centesimi ogni cento, mi dice indicativamente che il prestito di tutti i miei titoli è durato tra i 5 ed i 6 giorni.

Questo mi fa concludere che qualcuno dal 13 e soprattutto dal 14-15 dicembre abbia speculato sulla discesa.

A me, comune mortale, nella lista dei titoli shortabili con Fineco, BF neanche compare come prestito intraday nè tantomeno multiday.

Vi chiedo:

1) Anche a voi hanno preso a prestito le BF in questo periodo?

2) Per utilizzare le minus in scadenza è possibile fiscalmente vendere le azioni sul conto del signor A (che ha minus da smaltire) e shortare sul conto del signor B un pari quantitativo?
Questo al fine di "sterilizzare" l'operazione e "smaltire" a rischio zero le minus in scadenza?

Spero di essere stato chiaro
 
Era solo per dare dei numeri con una certa logica... esclusivamente matematica: nessuna mia valutazione.

Tornando "seri".. meditando sulla "discesina di fine anno"
oggi ho visto che con Fineco mi hanno preso a prestito le mie BF.

1) Hanno preso a prestito 3/10 dei miei titoli accreditandomi circa 0,31 ogni 100 titoli con valuta 13 dicembre;

2) tutti i titoli accreditandomi la remunerazione del prestito il 21 dicembre (ultimo giorno della "discesa" è stato il 20) per un importo che, considerando 31centesimi ogni cento, mi dice indicativamente che il prestito di tutti i miei titoli è durato tra i 5 ed i 6 giorni.

Questo mi fa concludere che qualcuno dal 13 e soprattutto dal 14-15 dicembre abbia speculato sulla discesa.

A me, comune mortale, nella lista dei titoli shortabili con Fineco, BF neanche compare come prestito intraday nè tantomeno multiday.

Vi chiedo:

1) Anche a voi hanno preso a prestito le BF in questo periodo?

2) Per utilizzare le minus in scadenza è possibile fiscalmente vendere le azioni sul conto del signor A (che ha minus da smaltire) e shortare sul conto del signor B un pari quantitativo?
Questo al fine di "sterilizzare" l'operazione e "smaltire" a rischio zero le minus in scadenza?

Spero di essere stato chiaro
. chagans scusa, ma se vendo e ricompro mettendomi contemporaneamente in denaro lettera non raggiungerei lo ss obbiettivo senza short e tante diavolerie?
 
sul prezzo non so niente ovviamente, ma dibattevano sulla questione dei soci di minoranza ai quali dovrà essere riconosciuto lo stesso prezzo; per loro da bravi industriali italiani era motivo di discussione; quasi fosse un peccato mortale riconoscere questo diritto.
Ma noi siamo fatti così, basta vedere Marazzi ceramiche; quotata a 1,2 Miliardi; ritirata a 750 milioni dopo qualche anno dagli stessi e rivenduta pochi giorni fa a 1 Miliardo ad americani.

Se all'eventuale asta partecipassero soggetti esteri e quindi scollegati dai soliti giri Mediobanca-Generali-Unicredit forse per noi sarebbe meglio visto come vengono gestite le ultime fusioni/acquisizioni.

Non credo che nessuno qui e fuori di qui possa sindacare il prezzo stabilito dall'asta; si prenderà quello che dicono e non si potrà fare nient'altro.

Auguri a tutti.

ma questi erano interessati a bf? ci vuole un bel po di grana....
 
nulla e' piu' odioso della censura

ma dico io: chissene frega dei messaggi criptati

ma roba da matti.............
x condor 30...sto preparando una nuova invenzione per l'anno nuovo .....
se fai il bravo, anche prima del nuovo anno
ciaooooooooooooooo
 
te mìa capì

il problema non è il prezzo, 35, 40, 80 o 100, si inca@@avano perchè dovevano pagare anche ai piccoli. Capisci quale sia la priorità dell'industriale italiano? fottere il fottibile.

Avevo capito...ma tanto chiacchere di principio rimangono.

Perchè di fatto la legge è ineludibile.
 
Era solo per dare dei numeri con una certa logica... esclusivamente matematica: nessuna mia valutazione.

Tornando "seri".. meditando sulla "discesina di fine anno"
oggi ho visto che con Fineco mi hanno preso a prestito le mie BF.

1) Hanno preso a prestito 3/10 dei miei titoli accreditandomi circa 0,31 ogni 100 titoli con valuta 13 dicembre;

2) tutti i titoli accreditandomi la remunerazione del prestito il 21 dicembre (ultimo giorno della "discesa" è stato il 20) per un importo che, considerando 31centesimi ogni cento, mi dice indicativamente che il prestito di tutti i miei titoli è durato tra i 5 ed i 6 giorni.

Questo mi fa concludere che qualcuno dal 13 e soprattutto dal 14-15 dicembre abbia speculato sulla discesa.

A me, comune mortale, nella lista dei titoli shortabili con Fineco, BF neanche compare come prestito intraday nè tantomeno multiday.

Vi chiedo:

1) Anche a voi hanno preso a prestito le BF in questo periodo?

2) Per utilizzare le minus in scadenza è possibile fiscalmente vendere le azioni sul conto del signor A (che ha minus da smaltire) e shortare sul conto del signor B un pari quantitativo?
Questo al fine di "sterilizzare" l'operazione e "smaltire" a rischio zero le minus in scadenza?

Spero di essere stato chiaro

1) Mi hanno riferito di altri soggetti a cui sono state chieste in prestito.

2) non capisco....A vende ma B compra e non "shorta"


Sotto rispondo meglio.
 
. chagans scusa, ma se vendo e ricompro mettendomi contemporaneamente in denaro lettera non raggiungerei lo ss obbiettivo senza short e tante diavolerie?

Ci sono vari modi per prendere delle minus.

1. Vendi netto sul mercato e poi ricompri in tempi diversi (anche in giornata stessa...dipende molto dai quantitativi che devi trattare). Questo è il metodo meno complicato ma ti sottopone al rischio di non chiudere l'operazione a saldo zero, sia in termini di quantitativi che di prezzi.
E' praticamente impossibile se hai volumi importanti.

2. Vendi dal tuo conto su cui hai le minus e compri da un altro conto sempre a te intestato. Non hai problemi con l'intermediario (non incroci con te stesso e quindi nessuno può bloccarti l'operazione cosa che alcuni intermediari fanno) ma comporta problemi di liquidità disponibile ed in caso di controlli potrebbe essere contestata l'operazione come elusione fiscale.

3. Vendi dal tuo conto e compri con il conto di un familaiare o un amico.
In un tempo successivo, magari in altro giorno, le ripassi.

E' il metodo più tranquilllo perchè incontestabile anche fiscalmente.
Però può crearti qualche rogna con eventuali saldi sulle differenze di prezzo se nel frattempo il titolo si muove molto (ad esempio se il tuo amico realizza una plus deve pagare capital gain e devi compensare le differenze che se fossero notevoli potrebbero dare problemi di tipo fiscale per essere saldate)

4. Ti incroci sullo stesso conto ovvero quello che tu hai scritto. Ha varie controindicazioni perchè alcuni intermediari non te lo fanno fare, perchè potrebbe alzarsi un allarme all'intermediario con obbligo di segnalazione a borsa italiana.
Inoltre si contabilizza prima l'acquisto e poio la vendita e quindi si alza il prezzo medio di carico fiscale.

In questo modo è impossibile prendersi tutte le minus.
 
ciao,chagans.....premetto che sei preparato,vorresti sentire parlare di prezzi,.

possiamo provare a calcolare i beni intangibili,che dgpa,nel suo studio ci assegna,possiamo provare a calcolare il valore dei diritti pac,di cui noi abbiamo pieno possesso,vendibili anche separatamente,(valore circa 500 euro ettaro9 anno anche con il disaccoppiamento,possiamo provare a pensare al valore degli immobili,pensando che per i 3 mutui concessi ci hanno stimato le tre case 7,7 milioni di euro,visto l'elenco degli immobili,non si capisce bene quali siano ,visto che in 3 sono già 7,7 milioni avendone oltre 130....con case del 700....
possiamo leggere tutte le assemblee dal 2000 ad oggi e rendersi conto delle ruspature,l'azienda di jolanda sembra un biliardo.... le aziende non sono tutte uguali........
possiamo provare a pensare quanto vale una irrigazione semovente per 1000 ettari,proviamo a pensare quanto valgono i centri servizi con silos a norma per tonnellate e tonnelate,
pensa che per un esproprio nel 2003 ci dettere 132 mila euro ettaro,ma non vuol dire niente...........
possiamo provare a leggere,solo 2 giorni fa.
Il Riso del Delta del Po IGP verrà valorizzato dal suo Consorzio di Tutela. Il 20 dicembre 2012 è stato ufficialmente costituito il Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po. Un passo fondamentale nella valorizzazione di questo prodotto sempre più apprezzato in Italia e nel mondo.
L'iter per il riconoscimento dell'IGP, fu avviato oltre 10 anni fa da un gruppo di aziende venete, a cui si affiancarono anche le principali aziende risicole ferraresi. Il risultato raggiunto in questi giorni è il frutto di un lavoro di squadra che aggiunge un ulteriore tassello alla tutela e alla promozione del Riso del Delta del Po IGP.
I soci fondatori del Consorzio di Tutela sono 12 – ma l'iniziativa è assolutamente aperta a tutti gli agricoltori ed industriali senza distinzione alcuna, – e tra questi spiccano aziende che in questi anni hanno investito moltissimo su questo prodotto come le Bonifiche Ferraresi SpA Società Agricola (SBTF), quotata in borsa a Milano, i Risicoltori Polesani, la riseria Zangirolami. Le potenzialità produttive sono notevoli, raggiungendosi nel Delta circa 10.000 ettari di risaia coltivati con una raccolta di oltre 50.000 tonnellate. Se si considera che un italiano medio consuma circa 4 kg. di riso all'anno, c'è la possibilità di un fatturato di ben oltre 20 milioni di Euro per gli agricoltori, con una maggiorazione di introiti importante rispetto al presente.
Presidente del Consorzio è stato nominato Eugenio Bolognesi, direttore generale dell'SBTF, da anni impegnato nella produzione di questo cereale. "La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta un passo importante per l'aggregazione di tutti i risicoltori del Delta. – afferma Bolognesi- Il mercato chiede il nostro riso e noi dobbiamo essere pronti a fornirlo con la massima continuità e qualità."
Il Consorzio di Tutela, oltre ad aggregare produttori agricoli, può associare anche confezionatori e imprese di lavorazione in modo da rappresentare tutta la filiera del prodotto.
La sede legale del Consorzio è stata mantenuta in provincia di Rovigo, mentre la sede operativa è a Ferrara.
Soddisfatto della costituzione del Consorzio di tutela anche Alessandro Grandi, Amministratore delegato di Grandiriso s.p.a. la più importante riseria ferrarese, terza riseria a livello nazionale "La costituzione del Consorzio di Tutela è una garanzia importante per affrontare i mercati mondiali – sottolinea Grandi – che hanno già apprezzato il nostro prodotto per la qualità e la sicurezza della provenienza". La Grandiriso a settembre 2012, aveva già commercializzato le prime 300.000 scatole di Riso del Delta del Po IGP.
Un altro plauso positivo viene dal mondo agricolo, dove il Presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, storico risicoltore del Delta del Po, sottolinea la sua soddisfazione per il risultato raggiunto "Dopo tanti anni, la nascita di questo Consorzio è per me motivo di grande soddisfazione avendo creduto fin dagli albori in questo progetto. Ora bisogna lavorare sulla commercializzazione di questo prodotto e sulle nuove sfide che i mercati ci chiedono di vincere".

possiamo provare a leggere

Dettagli Tipologia: Terreno Contratto: Vendita
Tipo proprietà: Intera Proprietà Codice Annuncio: EK-39005850
Data annuncio: 20/12/2012 Superficie: 5500000 m²

Descrizione


bellissima azienda agricola prov.fe di 550 ha corpo unico. società ve
nde tutto con fabbricati in ordine. possibilità di costruzione impianto biogas. richiesta euro 50.000,00/ha trattabili continua a leggere
Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica
Indirizzo Ferrara
Zona: Pontelagoscuro
Quartiere: Pontelagoscuro


messa in vendita il 20 dicembre 2012

ora siccome la fiscalità per le cessioni varia dll'8 per cento con il 2 ed il 1 per cento fisso per i compratori coltivatori diretti ed il 15 per cento con il 2 ed 1 per i non coltivatori diretti,si pressupone che non sapnedo chi compra la richiesta di 50000 euro ettaro sia senza iva ed imposte catastali riservate all'acquirente.......
fatte tutte le somme,quanto vale.........

potrei continuare con esempi simili,dicendoti un'altra cosa che non so se ho bene interpretato,ma secondo me la bdi non ha l'obbligo di comunicare subito il vincitore advisor,potrebbe essere già un mese che lavora ma sarà lui a dover pubblicare il bando,lo scopriremo solo così.........potrebbe già essere al lavoro da parecchio,ma questa è una mia supposizione non certa........


ciao,fury
 
ciao,chagans.....premetto che sei preparato,vorresti sentire parlare di prezzi,.

possiamo provare a calcolare i beni intangibili,che dgpa,nel suo studio ci assegna,possiamo provare a calcolare il valore dei diritti pac,di cui noi abbiamo pieno possesso,vendibili anche separatamente,(valore circa 500 euro ettaro9 anno anche con il disaccoppiamento,possiamo provare a pensare al valore degli immobili,pensando che per i 3 mutui concessi ci hanno stimato le tre case 7,7 milioni di euro,visto l'elenco degli immobili,non si capisce bene quali siano ,visto che in 3 sono già 7,7 milioni avendone oltre 130....con case del 700....
possiamo leggere tutte le assemblee dal 2000 ad oggi e rendersi conto delle ruspature,l'azienda di jolanda sembra un biliardo.... le aziende non sono tutte uguali........
possiamo provare a pensare quanto vale una irrigazione semovente per 1000 ettari,proviamo a pensare quanto valgono i centri servizi con silos a norma per tonnellate e tonnelate,
pensa che per un esproprio nel 2003 ci dettere 132 mila euro ettaro,ma non vuol dire niente...........
possiamo provare a leggere,solo 2 giorni fa.
Il Riso del Delta del Po IGP verrà valorizzato dal suo Consorzio di Tutela. Il 20 dicembre 2012 è stato ufficialmente costituito il Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po. Un passo fondamentale nella valorizzazione di questo prodotto sempre più apprezzato in Italia e nel mondo.
L'iter per il riconoscimento dell'IGP, fu avviato oltre 10 anni fa da un gruppo di aziende venete, a cui si affiancarono anche le principali aziende risicole ferraresi. Il risultato raggiunto in questi giorni è il frutto di un lavoro di squadra che aggiunge un ulteriore tassello alla tutela e alla promozione del Riso del Delta del Po IGP.
I soci fondatori del Consorzio di Tutela sono 12 – ma l'iniziativa è assolutamente aperta a tutti gli agricoltori ed industriali senza distinzione alcuna, – e tra questi spiccano aziende che in questi anni hanno investito moltissimo su questo prodotto come le Bonifiche Ferraresi SpA Società Agricola (SBTF), quotata in borsa a Milano, i Risicoltori Polesani, la riseria Zangirolami. Le potenzialità produttive sono notevoli, raggiungendosi nel Delta circa 10.000 ettari di risaia coltivati con una raccolta di oltre 50.000 tonnellate. Se si considera che un italiano medio consuma circa 4 kg. di riso all'anno, c'è la possibilità di un fatturato di ben oltre 20 milioni di Euro per gli agricoltori, con una maggiorazione di introiti importante rispetto al presente.
Presidente del Consorzio è stato nominato Eugenio Bolognesi, direttore generale dell'SBTF, da anni impegnato nella produzione di questo cereale. "La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta un passo importante per l'aggregazione di tutti i risicoltori del Delta. – afferma Bolognesi- Il mercato chiede il nostro riso e noi dobbiamo essere pronti a fornirlo con la massima continuità e qualità."
Il Consorzio di Tutela, oltre ad aggregare produttori agricoli, può associare anche confezionatori e imprese di lavorazione in modo da rappresentare tutta la filiera del prodotto.
La sede legale del Consorzio è stata mantenuta in provincia di Rovigo, mentre la sede operativa è a Ferrara.
Soddisfatto della costituzione del Consorzio di tutela anche Alessandro Grandi, Amministratore delegato di Grandiriso s.p.a. la più importante riseria ferrarese, terza riseria a livello nazionale "La costituzione del Consorzio di Tutela è una garanzia importante per affrontare i mercati mondiali – sottolinea Grandi – che hanno già apprezzato il nostro prodotto per la qualità e la sicurezza della provenienza". La Grandiriso a settembre 2012, aveva già commercializzato le prime 300.000 scatole di Riso del Delta del Po IGP.
Un altro plauso positivo viene dal mondo agricolo, dove il Presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, storico risicoltore del Delta del Po, sottolinea la sua soddisfazione per il risultato raggiunto "Dopo tanti anni, la nascita di questo Consorzio è per me motivo di grande soddisfazione avendo creduto fin dagli albori in questo progetto. Ora bisogna lavorare sulla commercializzazione di questo prodotto e sulle nuove sfide che i mercati ci chiedono di vincere".

possiamo provare a leggere

Dettagli Tipologia: Terreno Contratto: Vendita
Tipo proprietà: Intera Proprietà Codice Annuncio: EK-39005850
Data annuncio: 20/12/2012 Superficie: 5500000 m²

Descrizione


bellissima azienda agricola prov.fe di 550 ha corpo unico. società ve
nde tutto con fabbricati in ordine. possibilità di costruzione impianto biogas. richiesta euro 50.000,00/ha trattabili continua a leggere
Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica
Indirizzo Ferrara
Zona: Pontelagoscuro
Quartiere: Pontelagoscuro


messa in vendita il 20 dicembre 2012

ora siccome la fiscalità per le cessioni varia dll'8 per cento con il 2 ed il 1 per cento fisso per i compratori coltivatori diretti ed il 15 per cento con il 2 ed 1 per i non coltivatori diretti,si pressupone che non sapnedo chi compra la richiesta di 50000 euro ettaro sia senza iva ed imposte catastali riservate all'acquirente.......
fatte tutte le somme,quanto vale.........

potrei continuare con esempi simili,dicendoti un'altra cosa che non so se ho bene interpretato,ma secondo me la bdi non ha l'obbligo di comunicare subito il vincitore advisor,potrebbe essere già un mese che lavora ma sarà lui a dover pubblicare il bando,lo scopriremo solo così.........potrebbe già essere al lavoro da parecchio,ma questa è una mia supposizione non certa........


ciao,fury
Mi fa più che piacere parlare di prezzi...direi che è l'unica cosa di cui ha senso parlare per uno che ha intenzione di investire in borsa......tanto più se ci sarà un preciso momento in cui quel prezzo dovrà essere fissato inequivocabilmente e per tutti.

Innanzitutto mi sfugge l'ultimo discorso della fiscalità... che differenze ci sarebbero fiscalmente tra comprare quell'azienda che citi e bonifiche?


Poi ovviamente un conto è la richiesta ed un conto sono i prezzi reali transati.

Anche facendo base a 50mila euro per tutti i terreni di bf e valutando il resto a pn si arriverebbe a 53 euro circa ad azione (275 milioni circa di terreni e 25 tra immobili , impianti e pfn negativa)

Per quanto riguarda gli immobili mi sono già espresso in passato: a bilancio secondo le dichiarazioni ufficiali di pontolillo sono iscritti a FAIR VALUE.

Essendo immobili di scarso pregio, non facendo parte del core business di una azienda agricola e considerando il momento molto pesante per il settore sarei molto più propenso a SVALUTARLI piuttosto che a rivalutarli rispetto al bilancio.

In soldoni...per chi è interessato alla azienda agricola ed ai terreni gli immobili sono solo una palla al piede e ci vorrà molto tempo per la loro dismissione.

Non ho idea se gli impianti possano considerarsi di maggior valore rispetto all'iscrizione a bilancio ma lasciami dubitare della cosa.
Sei hai elementi precisi al riguardo potresti fornirmi una tua valutazione più puntuale.

Quindi anche considerando di non svalutare immobili ed impianti e considerando 50mila euro ad ettaro arriviamo a circa 53 euro.

Il mio limite massimo prudenziale rimane quindi almeno un 10% sotto.

Confermerei i 45 euro come massimo di una forchetta prudenziale, il che vuol dire che 50 euro non li escluderei ma non mi sorprenderebbe una vendita a 40.

Se invece i terreni potessero essere valutati più di 50mila euro ad ettaro ne potremmo riparlare.
 
.............. secondo me la bdi non ha l'obbligo di comunicare subito il vincitore advisor,potrebbe essere già un mese che lavora ma sarà lui a dover pubblicare il bando,lo scopriremo solo così.........potrebbe già essere al lavoro da parecchio,ma questa è una mia supposizione non certa........


ciao,fury

a questo non avevo pensato, avevo dato per scontato che - scalto l'advisor - BdI ne desse comunicazione.

Continuo ad essere convinto che sia la cosa più probabile (la comunicazione da parte di BdI), ma non si può escludere che resti un fatto interno.

Però questa - chi è l'advisor - non sarebbe una informazione di per sè riservata, e sarei sorpreso se fosse già stato scelto e nessun giornale ne avesse parlato.

Nei film americani il giornalista telefona e chi sta dall'altra parte, se è un soggetto pubblico, è tenuto a dire la verità ;) .... vediamo se qualche giornalista italiano farà una telefonata a BdI e ci farà sapere - sul suo giornale, ovvio - come stanno le cose.

Stefano

PS ci voleva la tenacia di Chagans per stanare Fury, che qui sicuramente ne sa più di tutti. Il confronto fa sempre solo bene. OK!
 
500 ettari a pontelagoscuro ?

pontelagoscuro.....molto piu' vicino a jolanda di mirabello.............

non so perche',mi ricorda qualcosa che disse ad una assemblea il ns presidente....ma forse e' solo una coincidenza......:D

ciaooooooooooooooooooooo
 
Sarà quella ...!!!

500 ettari a pontelagoscuro ?

pontelagoscuro.....molto piu' vicino a jolanda di mirabello.............

non so perche',mi ricorda qualcosa che disse ad una assemblea il ns presidente....ma forse e' solo una coincidenza......:D

ciaooooooooooooooooooooo

:D La tenuta che volevamo comprare Noi ... quella con la complicata situazione di eredi ...
Le dimensioni sono quelle ...
Però ha solo un significato di paragone di valori ...eventualmente ....
Magari la vendessero in fretta e molto cara sarebbe buona cosa ...

Buon 2013 a tutti i folisti ...
miki.
 
:D La tenuta che volevamo comprare Noi ... quella con la complicata situazione di eredi ...
Le dimensioni sono quelle ...
Però ha solo un significato di paragone di valori ...eventualmente ....
Magari la vendessero in fretta e molto cara sarebbe buona cosa ...

Buon 2013 a tutti i folisti ...
miki.

gli eredi credo fossero in toscanaOK!
 
:D La tenuta che volevamo comprare Noi ... quella con la complicata situazione di eredi ...
Le dimensioni sono quelle ...
Però ha solo un significato di paragone di valori ...eventualmente ....
Magari la vendessero in fretta e molto cara sarebbe buona cosa ...

Buon 2013 a tutti i folisti ...
miki.

che poveracci...
 
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