"Tourbillon" - Cogito... Ergo Sum! 😜


“State molto attenti a far piangere una donna”... KO!

… e il buon Filippo è scappato. Come tutti i vigliacchi. Del resto, quello che ha fatto, uccidere una persona che, nonostante tutto e tutti, gli voleva ancora un po' di bene, è proprio roba da vigliacchi. Peccato. Sembrava un ragazzo così perbene. Un po’ troppo semplice con quel suo look quasi da “minimalista”... Alla "società", prima di sparire, non aveva mai dato problemi ed anche Giulia purtroppo si fidava di lui…

Ma ogni relazione può arrivare ad un momento critico, arrivare a un bivio: andare avanti oppure lasciarsi; quel momento io lo chiamo “il quindi”.
Se l'amore finisce, finisce! Puoi anche piangere e disperarti ma “c’è sempre tutto un mondo intorno” e non sarà così difficile, a vent’anni, rifarsi una nuova vita sentimentale!


«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella "zona grigia" (...) e coltivare il coraggio di ribellarsi». - Rita Levi Montalcini

«L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi. È una distorsione psicologica e morale pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro». - Dacia Maraini

E viene voglia di una giornata passata lontano da tutto. Nel silenzio della campagna. Camminando tra le colline, l'odore del fieno appena tagliato, il plenilunio che illumina quasi a giorno un campo di grano.

Una volta a casa… latte, cioccolata e biscotti, STOP. In una sola parola: la perfezione. (O quasi). :D:)

A una settimana dalla Giornata internazionale per eliminare la violenza sulle donne,
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE – 25 novembre – www.onuitalia.it
...dovremmo aumentare il rigore e la severità. Senza sconti. Perché Filippo il vigliacco conferma quella réclame anni 60’:
“sono tempi duri per i troppo buoni”.

E le donne vanno prese così come sono e basta. Amate e basta. OK!

Ciao Giulia… :)


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Abramino, questa è una tua fan che ti sta scrivendo che ti legge sempre e che condivide quasi tutto quello che posti OK! :D S'è messa anche gli occhiali:ROFLMAO:

Buona domenica :)Miao:D

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Grande, piccolo o... con strane amicizie! :)

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Mici... nei film... :eek:


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Ma io... lo volevo nero!! :(:D


Comunque io preferisco sempre... una gattina così! ❤️:D;)

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“Silenzio”

”La felicità è vicina e lontana a seconda di come i nostri occhi la vedono.
A volte ci precede oppure ci segue come un ombra.
Bisogna desiderarla, riconoscerla per assecondarla e dirigerla verso il nostro cuore.
Nel cercarla, spesso corriamo all’impazzata, sperando prima o poi di raggiungerla in qualche luogo, ma nella folle corsa non ci accorgiamo nemmeno di averla sfiorata.
Forse ci aspettava dietro l’angolo o magari nella porta di casa.

A volte immaginiamo che sia su un’isola in mezzo al mare o sulla vetta di una montagna e invece è vicina...
intorno a noi.” :)


– R. Battaglia

“Errori”

“A scuola ci insegnavano che gli errori erano inaccettabili e che, se li avessimo fatti, saremmo stati giudicati negativamente.
Il maestro tracciava segnacci rossi attorno all’errore, apriva ferite sul foglio.
Eppure… ricordi quando hai imparato a guidare? La macchina avanzava a scatti, la frizione slittava, la vettura si spegneva perché sbagliavi marcia e partivi in terza anziché in prima, i parcheggi a S venivano con un’altra forma (i miei erano a Z), le frenate erano troppo brusche o troppo lunghe, il parabrezza si appannava improvvisamente e rimanevi a fissarlo con disperazione senza sapere cosa fare, il tuo pensiero era costantemente sulla sequenza frizione-prima-frizione-seconda-frizione-frena-frizione-scala.
Poi, dopo aver commesso tutti gli errori che potevi fare, scoprivi di saper guidare.

La vita è un po’ come la guida, quindi non temere di sbagliare, perché non c’è altro modo per imparare a vivere” :)

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– Monica :bow:

Per chi ha “facebook”... un tuffo nelle “anime libere”... che sono rare... ❤️

Le anime libere sono rare ❤️ | By Spirito libero | Facebook

Contraccambio i Saluti, che sono per tutti ma, in particolar modo, per joliejolie, maf@lda, e ma sì! (proprio tutti)
...anche Monsieur Tubicina! :P:)

Anche per Stefania, il suo gattino Franzy (che fa le parole crociate!) :eek: e tutte le…
ragazze Albanesi… quelle carine però! :D;)

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“Silenzio”

”La felicità è vicina e lontana a seconda di come i nostri occhi la vedono.
A volte ci precede oppure ci segue come un ombra.
Bisogna desiderarla, riconoscerla per assecondarla e dirigerla verso il nostro cuore.
Nel cercarla, spesso corriamo all’impazzata, sperando prima o poi di raggiungerla in qualche luogo, ma nella folle corsa non ci accorgiamo nemmeno di averla sfiorata.
Forse ci aspettava dietro l’angolo o magari nella porta di casa.

A volte immaginiamo che sia su un’isola in mezzo al mare o sulla vetta di una montagna e invece è vicina...
intorno a noi.” :)

– R. Battaglia

“Errori”

“A scuola ci insegnavano che gli errori erano inaccettabili e che, se li avessimo fatti, saremmo stati giudicati negativamente.
Il maestro tracciava segnacci rossi attorno all’errore, apriva ferite sul foglio.
Eppure… ricordi quando hai imparato a guidare? La macchina avanzava a scatti, la frizione slittava, la vettura si spegneva perché sbagliavi marcia e partivi in terza anziché in prima, i parcheggi a S venivano con un’altra forma (i miei erano a Z), le frenate erano troppo brusche o troppo lunghe, il parabrezza si appannava improvvisamente e rimanevi a fissarlo con disperazione senza sapere cosa fare, il tuo pensiero era costantemente sulla sequenza frizione-prima-frizione-seconda-frizione-frena-frizione-scala.
Poi, dopo aver commesso tutti gli errori che potevi fare, scoprivi di saper guidare.

La vita è un po’ come la guida, quindi non temere di sbagliare, perché non c’è altro modo per imparare a vivere” :)

Vedi l'allegato 2958019 – Monica :bow:

Per chi ha “facebook”... un tuffo nelle “anime libere”... che sono rare... ❤️

Le anime libere sono rare ❤️ | By Spirito libero | Facebook

Contraccambio i Saluti, che sono per tutti ma, in particolar modo, per joliejolie, maf@lda, e ma sì! (proprio tutti)
...anche Monsieur Tubicina! :P:)

Anche per Stefania, il suo gattino Franzy (che fa le parole crociate!) :eek: e tutte le…
ragazze Albanesi… quelle carine però! :D;)

Vedi l'allegato 2958026Vedi l'allegato 2958027
Ciao Abramino
grazie per i saluti che ricambio:-) e sempre complimenti per questo tuo 3ad che leggo con piacere ogni volta che posti :)
 
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1 Dicembre 2023 (5)

Fai quello che vuoi fare, “bimbominkia” e ti diranno sempre che sbagli. Fai quello che gli altri si aspettano che tu faccia, e sarà la tua immagine riflessa nello specchio che ti dirà che sbagli… Esci, vai in centro e in piazza Duomo ti si avvicinerà un giapponese che, nella sua lingua, ti chiederà dov’è la metro. Tu lo fisserai come un ebete. Non gli farai capire subito che non glielo sai spiegare, che nessuno lo sa, perché a Firenze la metrò non c'è! Resterai lì a fissare quegli occhietti piccoli e magari riderai come una scemo. “Che cavolo avrà da ridere?” penserà quello, in giapponese. Gli farai capire a gesti che non puoi aiutarlo e ti allontanerai. Tu penserai: questi giapponesi sono ovunque! E, mentre lui ti guarderà andare via, i suoi occhi sembreranno ancora più piccoli. Ti piacerebbe potergli leggere nella mente in quel momento. Anche se forse nella sua mente le cose sono scritte in giapponese e non ci capiresti niente… sorridi. Sono stupidaggini, non c’è bisogno di sorridere. O forse sì. Ne abbiamo bisogno tutti, non si può vivere di sola serietà. No?... :D


Ridere o sorridere dei guai…

Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre.
Quando uno sorride, vedi un po’ la sua anima.
E poi quando si ride ci si muove, ci si scuote.
Ci si scuote come un albero e si lasciano per terra le cose che gli altri possono vedere e magari cogliere.
Gli avari e coloro che non hanno niente da offrire, infatti, non ridono.
Poi si può ridere anche delle disgrazie degli altri ma quella… è solo spazzatura! OK!

– R. Benigni (solo ?)


N.B. Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”... serve a indicare che non bisogna fare affidamento su qualcosa che non è ancora a nostra completa disposizione, ma è bene sempre essere prudenti e non cantare mai vittoria troppo presto, perché nulla è scontato.

Il gatto è un animale tra i più agili in circolazione: con i suoi movimenti felini risulta veloce e imprevedibile, quindi rinchiuderlo all’interno di un sacco non è una cosa facile. È inutile dire di aver acchiappato un gatto e averlo messo dentro un sacco prima di averlo effettivamente fatto, perché il gatto è così agile da potersi liberare in un attimo.

Quando una cosa sembra facile, si ha l’illusione di raggiungerla senza alcuna difficoltà e si tende a considerarla già fatta, mentre la vita può nascondere sempre delle sorprese. Delle grosse sorprese… :confused:

Buon fine settimana! :P:)


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Un gesto di gentilezza
È ciò che mi hai dimostrato
Mi ha colto di sorpresa
In questa città di vetro e ghiaccio
Gentilezza. Tante persone mi hanno ignorato

Ma tu hai riscaldato il mio cuore ….

“An Act of Kindness”, Bastille

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“Per ogni porta che si chiude, si apre un portone” :)

Forse molti di noi non troverebbero nulla da aggiungere, ma Paulo Coelho è di diverso avviso con il suo aforisma:

“Quando una porta della felicità si chiude, se ne apre un’altra; ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.”

Che si tratti di una porta o di un portone, la spiegazione è sempre la stessa: rimpiangiamo il passato e temiamo il futuro. Poche persone riescono a concentrarsi sull’unico momento che conta veramente: il presente.

Ogni secondo della nostra vita può essere una sorta di presente in tutte le sue accezioni: rimpiangere il passato significa esserci troppo legati, temere il futuro significa andare in ansia.

Di frequente e molto semplicemente, stiamo camminando verso la porta citata da Coelho. Il fatto che non conosciamo né il tempo né il luogo in cui saremo sulla soglia può rendere il nostro cammino incerto, temendo di non prestare attenzione ad un particolare che, metaforicamente, potrebbe essere la chiave per quella porta.

Penso che a volte ci sia una voce negativa nelle nostre teste.
Per molti di noi, è più facile parlare di cosa non va piuttosto di cosa può funzionare… e quante volte, quando qualcuno ci ha teso la mano, ci siamo chiesti se dietro c’era un gesto spontaneo oppure un tentativo di fregarci.
Ma se, come diceva Ernest Hemingway, il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è...
di dargli fiducia… e voi dategliela!! :confused: La fiducia… :D

N.B. Lentezza

Saluto tutti quelli che come me, si concedono il tempo di comprendere, di ammirare il mare calmo, di ascoltare il rumore delle nuvole, di fermarsi e sorridere.
Provate a scegliere la lentezza per gustare la vita in tutti i suoi splendidi dettagli. :)

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S O G N O

Oggi ho scelto come tema il Sogno. Sappiamo che molti di noi sono affascinati da questo argomento e allora eccovi delle frasi celebri…. :)

  • "La speranza è il sogno di chi è sveglio." Aristotele​
  • "Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire." Paulo Coelh
  • "Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo. E non bisogna volerne trattenere alcuno." Hermann Hesse
  • "Chi ha paura di sognare è destinato a morire." Bob Marley
  • "Tutti hanno un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare." Jim Morrison
  • "Il sogno è l'infinita ombra del Vero." Giovanni Pascoli
  • "Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a coloro che sognano di notte soltanto." Edgar Allan Poe
  • "Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni." Eleanor Roosevelt
  • "Vita e sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare." Arthur Schopenhauer

“Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita” (W. Shakespeare, Il finale de “La tempesta", atto IV, scena I)

Riporto uno scritto di Papa Francesco, cercando poi di spiegare il collegamento con lo splendido verso shakespeariano.

“Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti. Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita. Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37).

Che c’entra questo brano con la poesia di Shakespeare? C’entra perché questo brano teologico-pastorale è il brano di un sognatore. Francesco sogna una chiesa molto diversa da quella che fa notizia, da quella dei mantelli rossi e delle belle vite. Il papa sogna. E sogna come ognuno di noi, sapendo che i sogni sono reali. Ma Francesco papa è un sognatore concreto, che questo ossimoro definisce in modo eccellente: un sognatore concreto capace di guardare negli occhi chi incontra e la persona a cui si rivolge, con attenzione particolare a chi è più disagiato e, quando serve, anche ai suoi confratelli, presbiteri o vescovi che siano, specialmente quando sbagliano.

…E come non ricordare Calderon de la Barca con il suo “La vida es sueňo"?

Mentre il Dr. Freud pensava che i sogni fossero messaggi dell’inconscio: ebbene questo inconscio, se c’è, è parte profonda della nostra psiche….

…e se nella nostra vita la sostanza dei sogni è vera, se Shakespeare intende dire che vita e i sogni sono correlati in una verità sostanziale… non siamo dunque fatti della stessa sostanza dei sogni?

E se gli haters, i “leoni da tastiera” :D... con i loro alti livelli di frustrazione e bassi livelli socio-culturali, criticano? :eek:

Lasciateli criticare… vi conviene seguire il Poeta maximo quando canta con Virgilio...

“Non ti curar di lor, ma guarda e passa” (Inf. III, 51), :P

P.S. E siccome tu Francesca, non me l’hai voluta dare… la fiducia! :D

Fatti almeno una foto così! Tutto il senso del nostro “legame"... affettivo! :(:D:(



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Metà Dicembre (10 giorni a Natale) - (6)

Anche se tra tutti questi sorrisi ce ne saranno tantissimi falsi, fatti chissà perché… te ne accorgerai, da solo, quando contrarrai i muscoli delle labbra in uno smorfia dubbiosa del tuo sorriso. Ma la gente non se ne accorgerà o fingerà di non accorgersene…

Il tempo sta passando, è quasi Natale, fa freddo per strada. Forse hai le mani fredde?... almeno senti qualcosa. Senti il gelo che ti entra sotto pelle ma resti indifferente… dato che questa è la società del “non mostrare mai le tue emozioni se no sei un debole”. Stai fumando l'ultima sigaretta? Si consumerà, metafora della vita. O forse, della morte: il fumo uccide … Pensaci!

Ci sono tanti modi di morire, tanti quanti quelli di vivere. Ognuno sceglie come stare al mondo. Tu continui a sorridere quando vorresti piangere, tacere anche se dentro urli, pesare le parole che dici, misurare i gesti che fai. In un mondo di furbi che, all’apparenza, non sono come te. Sarebbe facile fregarsene, ma fregarsene di tutto davvero. Collegare direttamente cervello e bocca e mani per dire e fare sempre ciò che vuoi. Non lo fai. Perché? Perché è giusto così. Che poi alla fine ciò che è giusto e ciò che non lo è non lo sai mai. Essere coerente, corretto, perché così ti hanno insegnato, perché così senti che si fa … mah … alla fine chi ha capito veramente qualcosa della vita? Tu o loro? Alla fine dei conti, loro. Allora “la correttezza paga” è una puttanata, ma chissà perché non cambierai… Ce l'hai nel sangue. Sono scelte di vita. E domani è un altro giorno, si vedrà…

Ma si può anche cadere per rialzarsi più forti.
Ti piace fare progetti? A me piace moltissimo. Lo so, non sempre le cose vanno bene. La vita non segue i nostri piani, l’unica cosa che va secondo i piani è l’ascensore! :D

E allora? Allora sbagli e impari. Inciampi e ti addestri a scavalcare gli ostacoli.
Cadi e ti rialzi più forte. Sbagli strada e, sapendo dove non è bene andare, capirai che forse era meglio anche tornare indietro.

Ma, ogni volta che cadi, raccoglierai qualcosa e la verità è che, quando sarai più sereno e felice...
non romperai il caz-zo a nessuno.:)


Buon fine settimana! :D;)

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O è Natale tutti i giorni...

E così sta arrivando anche quest’anno il Natale con le sue luci e i suoi bagliori che non fanno rumore ma dolcemente ci sussurrano tante canzoni che amiamo sempre riascoltare, per immergerci, ancora di più, nella calda atmosfera di questa festa.

La canzone che mi è tornata in mente si intitola "O è Natale tutti i giorni" ed è cantata da Luca Carboni e Jovanotti sulla musica di "More Than Words", una canzone del gruppo “metal”, americano degli Extremes.

Ci sono cose che dovresti aspettarti, ma che quando capitano ci colgono inspiegabilmente impreparati. L’incontro fra Luca Carboni e Jovanotti risale al 1992, quando decisero di coronare questa amicizia con un tour insieme.

All’interno del tour (da cui venne tratto anche l’album “Diario Carboni”) i due presentarono questa canzone, con un qualunquismo buono per tipo trasmissioni di Maria De Filippi, un frullato di pacifismo, antirazzismo e invettive contro il consumismo con un’ interpretazione degna di qualche oratorio di provincia…

In ogni modo non si tratta della solita canzone di Natale, i due cantautori infatti cercano di farci riflettere sulla Festa e sulla nostra società, mettendone in evidenza tutte le contraddizioni e, malgrado tutto, è ancora la colonna sonora di questi tempi!

Riascoltarla non costa nulla e anche se la musichetta non è granché, il testo sbanda qua e là, è il pensiero che conta. E il pensiero sostiene che "non siamo uomini di buona volontà" se ci aggrappiamo a "un lusso di cartone" e se tutto quel che sappiamo fare per celebrare il Natale sono dei cenoni per "diventare più ciccioni".

il bene e i buoni bisogna farlo e bisogna esserlo sempre e tutti i giorni. :)

Conti i giorni o fai in modo che i giorni contino?

Quanti conti alla rovescia nella nostra vita.
Al mattino contiamo le ore che ci separano dalla fine del lavoro.
Lunedì contiamo i giorni che mancano al sabato.
In inverno contiamo i mesi che ci separano dalle vacanze estive.
In autunno contiamo le settimane che mancano al Natale.
Occorre evitare di contare i giorni,
ma fare in modo che i giorni contino.
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– Monica :bow:

Amarcord… (io mi ricordo)

… l’odore del sugo, dell’arrosto, del caffe’, (di Lei che si è appena lavata i capelli), della fragranza dei dolci, che ci riportano
all'infanzia, a casa dei nonni, il giorno di Natale. Ci divertivamo anche con poco, quando quel poco era molto… :)

Buon Natale! :D;)

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Che tu possa avere un santo felice Natale,
è il periodo più bello dell'anno
non so se ci sarà la neve
ma ti auguro una tazza di allegria!
che tu possa avere un santo felice Natale,
e quando camminerai per la strada
di' ciao agli amici che conosci

e a chiunque tu incontri....


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E buon anno a sti…

“E benvenuti a sti frocioni, belli grossi e capoccioni, e tu che sei un po’ frì frì, e dimmi un po’ che c’ hai da dì…”

Erano semplici “boutades” che facevano ridere ma di quel divertimento alla buona, fatto di poco, ma che dava molto, specie in certi momenti… di assoluta spensieratezza e nonostante oggi abbia un sapore vagamente (vagamente?) omofobico…

E "benvenuti a sti…” non può non essere accolta con piacere da chi, come me, è cresciuto negli anni Settanta e Ottanta, sui classici greci e latini, da un lato, accanto a Kant, Schopenhauer, Nietzsche e persino... Marx :D, mentre invece, nell’ intimo privato, aveva Edwige Fenech come Musa Ispiratrice, Alvaro Vitali come Mecenate e… Lino Banfi come “Maitre a Penser” (maestro di pensiero)!

Quella che viene bollata come ‘commedia trash all’ italiana’, e che invece aveva dentro una sua autonoma dignità, e che tra amenità, arguzie e battute sottintendeva tutta una serie di valori leggeri ma sempre spensierati e… spiritosi!

Nel film il ristorante è ribattezzato “Da Sergio e Bruno gli incivili”, ma prende chiaramente ispirazione dallo stravagante ristorante romano “Cencio La Parolaccia”, nel cuore di Trastevere, noto per gli insulti rivolti ai clienti da parte del personale e dell’animatore. Dunque il locale del film non è frutto della fantasia ma esiste realmente.

Adesso mi immagino di andarci io con dei vecchi amici e con un mix di ironia e divertimento, so già il mio menù. Ordinerei antipasto con noce spezzata di capocollo, e orecchiette alle cime di repe, in un servizio rigorosamente occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.
A fine pasto, mi uscirebbe perfetta, e stentorea la mia risposta al coro della reception: “Non sono fro-cio-ne, non mi chiamo frì frì, sono solo un “ capro espiatorio” ma vi ho fatto, vi faccio e vi farò sempre un cu-lo così…” :P:)


P.S. Non avete uno scopo? Tutto vi sembra inutile e perduto?
Avete perso l’amore della vostra vita? La vostra vita non ha più senso?
Non importa cosa sia successo…
Il tempo scorre e… non aspetta di certo voi…

“Voltiamo pagina”? Come?

A Domenica 31 Dicembre! Ultimo dell’ anno… :D;)

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E così siamo arrivati anche al 31 Dicembre, l'ultimo dell'anno. Siete amanti del veglione? Va bene tutto ma l'importante è iniziare l'anno nuovo sempre con un po’ di saggezza e una buona dose di ironia!

Tra fuochi d'artificio e cotechino con le lenticchie, coriandoli e trombette, musica a tutto volume e brindisi con lo champagne, non dimenticate di festeggiare sì in allegria ma di ricordare anche qualche "pensiero profondo” che se anche non è proprio farina del vostro sacco… va bene lo stesso! :)


"Quanto odio i festeggiamenti di Capodanno. Tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera, patetica maniera. Festeggiare che cosa? Un altro passo verso la tomba? Ecco perché non lo dirò mai abbastanza: qualunque amore riusciate a dare o a ricevere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia: basta che funzioni. E non vi illudete: non dipende per niente dal vostro ingegno umano, più di quanto non vogliate accettare è la Fortuna a governarvi. Quante erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre, tra miliardi, trovasse il singolo uovo che vi ha fatto? Non ci pensate sennò vi viene un attacco di panico." :terrore::D

Dal film "Whatever Works - Basta che funzioni" di Woody Allen

"Non vi auguro un dono qualsiasi, vi auguro soltanto quello che i più non hanno. Vi auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherete bene potrete ricavarne qualcosa. Vi auguro tempo, per il vostro fare e il vostro pensare, non solo per voi stessi, ma anche per donarlo agli altri. Vi auguro tempo, non per affrettarvi a correre, ma tempo per essere contenti. Vi auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, vi auguro tempo perché ve ne resti: tempo per stupirvi e tempo per fidarvi e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Vi auguro tempo per guardare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Vi auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Vi auguro tempo per trovare voi stessi, per vivere ogni vostro giorno, ogni vostra ora come un dono. Vi auguro tempo anche per perdonare. Vi auguro di avere tempo, tempo per la vita." :) - Elli Michler

B U O N A N N O! (2024) ⭐:) ❤️ :) ❤️ :) ⭐
 
A night at the “COLPO GROSSO”? :D:)

Inutile dire dell’effetto erotico che coinvolse chi aveva vent'anni trent'anni fa! Invece la sfida vera sarebbe capire l’effetto che farebbe ai ventenni di oggi nell’epoca di una pornografia totalizzante via web!

“Cin cin cin cin, ricoprimi di baci/ cin cin cin, assaggia e poi mi dici”... e dava un po’ di vigore a quelle notti un po’ tristi in un eterno fuori sincrono tra applausi registrati e reggiseni che esplodevano… letteralmente!

Nella spensieratezza di quegli anni, di qualche audace spogliarello quando ancora "Pornhub" (porno a go go) non era nemmeno uno spermatozoo digitale. Colpo Grosso fu un gesto di sfida al conformismo bigotto, un atto di lubrica visione, fatto di nascosto ai genitori, alla fidanzata o alla moglie ignari dell’estasi del caleidoscopio dentro al casinò di Umberto Smaila che contribuì al successo del programma con la sua conduzione ironica e sorniona.

In onda su Italia 7, dal 1987 al 1992, Colpo grosso era un game show con una decina di ragazze cin cin a fare da sfondo e proporre comunque i propri procaci seni come giocoso intermezzo, ma aveva soprattutto una gara non certo cerebrale alla Mike Bongiorno o estenuante come i pacchi di Insinna.

Registrata a Cologno Monzese, e in seguito a Cinisello Balsamo, Colpo Grosso ottenne da subito grossi riscontri di pubblico, arrivando in alcuni casi a superare i 2 milioni di spettatori. In quel periodo centinaia di impiegati, casalinghe, studenti e studentesse, padri e madri di famiglia, ma anche professionisti affermati inoltravano la domanda di partecipazione nella speranza di essere reclutati e poter vincere il montepremi in denaro posto in palio (in seguito un viaggio), anche a costo di dover rimanere in mutande. Il gioco prevedeva, infatti, che gli stessi concorrenti, per conquistare delle fiches utili per il quiz, si spogliassero.

O togliessero i vestiti ad un gruppo di uomini e donne chiamati Mascherine e riuscissero a spogliarle completamente fino alla maschera finale sugli occhi. Se ci si riusciva si faceva il “Colpo Grosso”, e si portava a casa l’intero montepremi. Il gioco, le domande, gli stessi premi da vincere erano in realtà solo un pretesto, l’interesse era tutto sugli spogliarelli!

Qualche giochino semplice semplice, delle carte da scoprire, insomma esce il rosso o il nero? Pari o dispari? Accidenti che tempi. Accidenti che televisione, un po’ tra la trasgressione dell'oroscopone fantozziano e l’epica del “non sono bello, piaccio” di Billo in Vacanze di Natale, Colpo Grosso venne venduto persino in diversi paesi come format!

Nel 1990 venne esportato in Spagna con il titolo ¡Ay, qué calor!, trasmesso da Telecinco, e in Germania come Tutti Frutti, sul network privato RTL, dove ottenne un grande successo. In seguito venne realizzata anche una versione per la Svezia. In Albania vedevano direttamente la nostra TV ma persino in Brasile venne prodotta una versione con il nome di Cocktail, con sigla, costumi e scenografie identici alla versione italiana.

Gli adolescenti in quel “feroce” accavallarsi tra anni ottanta e novanta, per Jasmine ambivano ad un fidanzamento e a un grande amore, con tanto di presentazione ai genitori. Mentre per Esther Amy, che dopo il programma tv, ebbe una discreta carriera nel porno e l’ungherese Deborah, successivamente importante star dell’hard, andavano pazzi e con qualche pensiero strano… nell’intimità delle loro camerette… :D

Buon fine settimana! ;)

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Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.

– “Che strada devo prendere?” chiese.
La risposta fu una domanda:
– “Dove vuoi andare?”
– “Non lo so”, rispose Alice.
– “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza” . (L. Carroll)

Sempre, sempre, in cerca della felicità… Sempre.

Nessuno sa com'è, dove si trova, come si fa a raggiungerla e se la si troverà mai… ci sono persone che passano tutta la vita a cercare di trovarla per poi accorgersi, ormai tardi, che la vita è passata.

Per ognuno la felicità ha un volto diverso e, persino noi stessi, nelle diverse fasi della nostra vita, cambiamo idea su cosa ci farebbe davvero felici! Da piccoli la felicità può essere il gioco tanto desiderato, l'abbraccio di un genitore, le vacanze al mare; da adolescenti diventa il primo amore, la ricerca dell’indipendenza immaginando un bel lavoro, una famiglia, la possibilità di viaggiare...
Con tutti questi progetti rischiamo però di attendere troppo questo domani perfetto e lasciarci sfuggire un oggi magari non idilliaco, ma degno di ogni attenzione: per chi si dimentica di essere felice ogni giorno la gioia può essere molto lontana.

I genitori a volte pensano di fare la felicità dei propri figli riempiendoli di regali, dando loro ogni opportunità, dicendo sempre di sì, e forse non pensano che non è la quantità di cose che si possiedono o la facilità con cui si ottengono a rendere contento qualcuno. Anche i ragazzi agognano telefoni, motorini, videogiochi e computer, dimenticando che una bella giornata in compagnia dei propri amici, una vacanza o una festa, può essere… felicita!

In un tempo in cui tutti ci dicono che possedere è l’essenziale, in cui il consumismo non ci permette di godere fino in fondo di un oggetto senza metterci la voglia di cambiarlo di già, si può ancora pensare che la felicità sia in qualcosa di non materiale?

Sì, secondo me, ognuno di noi sa che ciò che gli fa battere il cuore non è sempre un oggetto, ma una sensazione, un incontro, una persona, una soddisfazione, un'occasione speciale. Bisognerebbe trovare in ogni giorno un motivo per essere felici… nonostante le giornate no, i momenti un po’ dolorosi, dobbiamo ricordarci sempre che tutto è relativo e che ogni istante può anche essere positivo, o almeno che tutto il bene non si trova in un domani sempre lontanissimo... :)

Per Francesca (e non solo ;)) Lettera Aperta


"Sai perché ti mancherò?
Perché al posto di uno come me, troverai solo un branco di ragazzini che preferiscono scriverti un cuore in bacheca o taggarti in una foto. Di quei ragazzini a cui importa solo di cambiare lo status sentimentale su un social network. Tu trovalo uno come me, uno che riesca a farti ridere sempre, senza stancarti mai, uno che preferisce amare che essere amato. Trovalo uno che riesca a stare da solo, uno che ti sorregga e che ti consoli quando hai bisogno, che sappia perdonarti anche quando gli scoppia il cuore di dolore.
Dimmi dov’è, forza". :D:) ❤️

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E tu, in quale capitolo ti trovi? :eek:;)

Capitolo primo


Cammino lungo una strada.
C’è una buca profonda nel marciapiede.
Ci casco dentro.
Sono perduto, non posso farci nulla, non è colpa mia.
Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo

Cammino lungo la stessa strada.
C’è una buca profonda nel marciapiede.
Faccio finta che non ci sia.
Ci casco dentro.
Non posso credere di essere ancora nello stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo

Cammino lungo la stessa strada.
C’è una buca profonda nel marciapiede.
La vedo benissimo.
Ci casco dentro di nuovo; è un’abitudine.
Ma i miei occhi sono aperti: so dove sono.
E’ colpa mia.
Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto

Cammino lungo la stessa strada.
C’è una buca profonda nel marciapiede.
Ci cammino intorno.

Capitolo quinto

Me ne vado per un’altra strada. – P. Nelson


Un maestro spirituale che predicava continuamente l’importanza di staccarsi dalle cose materiali, venne invitato assieme ai suoi discepoli a una fiera dell’artigianato, con oggetti provenienti da tutti i continenti.

Entrato nel primo padiglione, il maestro ci rimase il triplo del tempo impiegato dagli altri per guardare gli oggetti esposti.

Stupiti, i discepoli tornarono indietro per capire perché ci mettesse tanto e lo trovarono che ammirava incantato tutti gli oggetti esposti, uno per uno.

“Maestro”, dissero i discepoli, “tu che parli tanto di spiritualità e di distacco, come mai ti sei fermato tanto davanti a questi oggetti?”.

Sorridendo, il maestro li guardò negli occhi e rispose: “Cari discepoli, avete ragione. Il fatto è che sono veramente stupefatto dal vedere la quantità di cose materiali che non mi servono per essere felice”. :)

Buon fine settimana! :D:)

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Fine Gennaio 2024 - Fine della storia (7)

La sigaretta è finita da tempo bimbominkia. Il mozzicone giace lì vicino a te. Ma ce mer-da ti fumi? …della serie “come farsi del male da soli”. Ma infondo è il male minore. Ma avevi giurato che era l'ultima! Vizio stupido, se ne può fare anche a meno. Tante cose sono stupide, di tante cose si potrebbe fare a meno, tante cose fanno male e ti spaccano dentro. Ma le accetti, perché è la legge della vita, lo statuto etico. Il più difficile da rispettare e seguire perché non ci sono tribunali che condannano. Essere stron-zo o meno è una tua libera scelta. È dura, ma è giusto così. Sono i reati degli altri che fanno male, il vedere che la passano liscia. Il boccone è amaro. Lacera. Lo mandi giù. E poi ti accenderai un’altra sigaretta…

Ma sempre ricorda che…


“Ti criticheranno, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore: ciò che vuoi. La vita è un’ opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi”. (Charlie Chaplin)

E tu, per caso, non sai mica cos’è l'amore? :)

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Ultima modifica:
3 Febbraio 2024

…e mentre mastico lentamente l’ultima “big babol", sdraiato su di un letto un po’ disfatto, inizio a volare pur restando fermo. Ironia, rabbia, domande, sarcasmo, dolore… mantenendo sempre una posizione di ferma e rigorosa illusione, anche a mio proprio rischio, di fronte ad una “cosa” di un così forte impatto emotivo, come tu sei e… riesci a creare. il tempo di un’altra cioccolata, di un altro desiderio, di un altro sogno… A un passo dall’impossibile. A un passo da te. A un passo da me stesso.

Intanto… We have to move forward, before we drown – Dobbiamo andare avanti, prima di annegare…

I Depeche Mode sono sempre stati validi e capaci di creare una musica che tocca le corde emotive e affronta temi personali e universali. “Before We Drown” non fa eccezione… .

A me questa canzone mi invoglia a cercare di fare i passi necessari a superare i momenti difficili, le distanze emotive e a impegnarsi sempre più per una crescita interiore e nelle relazioni.


“Mi domando che cosa manca alla vita quando in una notte d’estate l’alito delle stelle apre le finestre e vi butta dentro il profumo del mare”. - Fabrizio Caramagna

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Il peso di un bicchiere d’acqua...

Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?”
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
“Il peso assoluto non conta, – replicò lo psicologo – dipende dal tempo per cui lo reggo.
Se lo sollevo per un minuto, non è un problema.
Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male.
Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato.
In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.”
E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.”



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La consapevole leggerezza dell’esistere…

9 Febbraio 2024

…sono tanto contento che “esisti”! In questi ultimi mesi ci sono stati per me momenti un po’ difficili che sono quelli che ci mettono alla prova, che cercano di spazzare via le nostre certezze, che ci buttano giù, come volessero metterci di fronte ai nostri limiti. Momenti un po’ fastidiosi che possono metterci di fronte alle nostre ombre. Anche se tu mi mandassi al Diavolo, io ti sognerei sempre.
Sono un idealista e vivo per questo.
Cammina, cammina leggera… perché in certe notti camminerai sui miei sogni… :)

Ecco una parola che ha il sapore di una piccola vittoria… “leggerezza”. La puoi leggere anche lettera per lettera: l.e.g.g.e.r.e.z.z.a.
Leggerezza è lasciarsi innalzare, darsi una possibilità di volo, togliersi le zavorre, correre fino al precipizio e accorgersi che dopo, non c’è caduta, ma un vento caldo e ascensionale che ti porta ancora più in alto e comprendi che lì, sospeso nell’atmosfera, c’è un inizio e una fine per tutte le cose.

N.B. Il vero amico ti toglie dal fango! :eek:❤️

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